Bonus genitori divorziati: 800 euro al mese! A chi spettano!

800 euro al mese: è quanto ammonta il cosiddetto bonus genitori divorziati, ossia quella particolare misura destinato alle famiglie che si sono sciolte.

800 euro al mese: è quanto ammonta il cosiddetto bonus genitori divorziati, ossia quella particolare misura destinato alle famiglie che si sono sciolte. Abbiamo deciso di parlarne proprio adesso, nel corso del mese di marzo 2022, proprio quando l’assegno unico ha sostituito ufficialmente tutte le detrazioni previste direttamente in busta paga per i figli. Nel mese in cui scompariranno anche gli altri bonus previsti per il nucleo familiare.

Il Governo, guidato da Mario Draghi, nel suo intento di non lasciare indietro nessuno, ha pensato ad una misura rivolta alle coppie che si sono separata, introducendo il cosiddetto bonus genitori divorziati.

Bonus genitori divorziati: a chi spetta!

A chi spetta il bonus genitori divorziati? In linea di principio al genitore che provvede per primo ad inoltrare la domanda direttamente all’Inps. Ma è possibile fruire della misura al 50% e dividerla tra i due genitori. Ma proviamo a vedere nel dettaglio come funziona.

Nel caso in cui vi sia l’affidamento esclusivo del figlio – ma soprattutto in mancanza di un vero e proprio accordo – il bonus genitori divorziati spetta a quello affidatario. Nel caso in cui sia stato nominato un tutore legale, la misura viene riconosciuta nell’esclusivo interesse del minore tutelato. Sostanzialmente questo significa che nel caso in cui ci sia una separazione o un divorzio, l’importo dovrà essere diviso equamente tra quanti esercitino la responsabilità genitoriale. Se ci dovesse essere un accordo tra i due genitori, quello che richiederà l’assegno dovrà indicare, all’interno della domanda che presenterà all’Inps, anche i dati anagrafici del secondo genitore.

A questo punto, comunque, è necessario sottolineare che è necessario attendere le circolari dell’Inps per riuscire ad avere maggiori chiarimenti sugli obblighi del genitore affidatario, come quella di validare la richiesta dell’assegno stesso.

Bonus genitori divorziati, chi può chiederlo

Il bonus genitori divorziati è stato approvato attraverso il cosiddetto Decreto Fiscale, che ha anche previsto un fondo pari a 10 milioni di euro per il 2022. Stando alle prime indicazioni, è chiaro che la misura sia rivolta ai genitori separati o divorziati, che stiano vivendo da soli, e che abbiano delle difficoltà a versare l’assegno di mantenimento per i figli che vivono con l’altro ex coniuge. È necessario e fondamentale che l’inadempienza sia dovuta alla pandemia. Il genitore inadempiente dovrà aver smesso di lavorare – o aver ridotto la propria attività – dopo l’8 marzo 2020 per almeno 90 giorni. In alternativa dovrà aver registrato un calo del 30% del proprio reddito rispetto a quello percepito nel 2019.

Per coprire il bonus genitori divorziati è stato istituito un fondo presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questo fondo sarà trasferito al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio. Saranno garantiti fino a 800 euro al mese, per un numero massimo di mensilità che dovrà essere stabilita direttamente dal Presidente del Consiglio entro 60 giorni dall’approvazione del Dl fisco. Il bonus non può essere utilizzato per coprire l’eventuale mantenimento al coniuge. Anche i criteri e le modalità della verifica dei requisiti e della modalità di erogazione del bonus genitori divorziati saranno definiti da un apposito provvedimento del governo.

Bonus genitori divorziati, qualche altra indicazione!

Ricordiamo che l’emendamento con il quale è stato introdotto il bonus genitori divorziati è stato presentato dalla Lega, ed è andato a sostituire l’articolo 12 bis del Decreto Sostegni. Grazie a questo emendamento sono state introdotte importati novità. Nel nuovo documento si legge, infatti, e:

al fine di garantire al genitore in stato di bisogno di provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, oltre che dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, che non abbia ricevuto l’assegno di mantenimento per inadempienza dovuta all’incapacità a provvedervi del genitore o del coniuge o del convivente che vi era tenuto e che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 ha cessato, ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall’ 8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto a quello percepito nel 2019, è istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2021.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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