Bonus Idrico: 1.000 euro senza ISEE per docce e rubinetti

Confermato anche per il biennio 2022/23 il bonus idrico, fino a 1.000 senza ISEE per l'acquisto e la sostituzione di rubinetti, sanitari e soffioni doccia.

Novità flash in arrivo per il Bonus idrico per il quale è previsto un contributo di 1.000 euro.

Partiamo dalla proroga della misura oltre che per il 2022 anche nel 2023 grazie a circa 1,5 milioni di euro stanziate nell’ultima Legge di Bilancio.

La misura è però stata estesa insieme ad una piccola novità riguardante le modalità di fruizioni.

I 1.000 euro previsti per l’acquisto di nuovi accessori come soffioni doccia, rubinetti, che limitino il flusso d’acqua in modo tale da limitare il consumo eccessivo dell’acqua non potranno più essere chiesti sotto forma di sconto, ma solo tramite la detrazione fiscale.

La normativa rimane dunque pressochè la stessa così come l’importo da portare in detrazione, ma attenti alla data di acquisto degli accessori, ecco perchè! 

Le domande per avere diritto al bonus idrico potranno essere inoltrate già a partire dal 1 gennaio scorso direttamente sul sito del Ministero della Transazione Ecologica.

La comunicazione si riferisce alle spese effettuate nel 2021, per le spese del 2022 invece si dovrà attendere l’anno prossimo, il 2023.

Ma scendiamo nel dettaglio della misura e facciamo chiarezza sul funzionamento, gli importi, le scadenze e tutte le novità introdotte nella Legge di bilancio 2022.

Andremo infine a vedere alcuni casi in cui non sarà possibile usufruire del bonus idrico, incompatibile con altre msure. 

Per chi volesse approfondire quanto previsto dal Bonus idrico 1.000 euro, può visionare quanto pubblicato da Rinalda Borra sul suo canale You tube.

Bonus Idrico: quali requisiti per accedere all’agevolazione entro il 2023

Partiamo dunque dal ricordare i requisiti richiesti da chi vorrà usufruire dell’agevolazione prevista dal bonus idrico entro il 2023.

Facciamo una premessa, e cioè, in termini di requisiti, con l’emendamento inserito nell’ultima Manovra di Bilancio con la quale si è deciso di prorogare il bonus fino al 2023 non ci sono state variazioni, le condizioni di accesso dunque sono rimaste le stesse previste nel 2021.

Accedere al Bonus idrico è semplice e soprattutto rivolto a tutti i cittadini, visto che non sono richieste soglie di reddito da rispettare. 

Entra dunque tra quei bonus, per cui non sarà richiesta la presentazione dell’ISEE.

Gli unici requisiti da rispettare per poter ottenere i 1.000 euro di agevolazione prevista è la residenza in Italia ed avere un’ età di almeno 18 anni.

Altro aspetto importante da tener presente è che tutti gli acquisti effettuati e che rientrano tra quelli presenti nella lista del Bonus Idrico, consultabile attraverso il documento rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, dovranno essere effettuati tramite metodi tracciabili, e quindi carte di credito, bancomat o bonifici, non permessi invece i pagamenti tramite assegno o contanti. 

Per quanto riguarda la documentazione necessaria si dovranno conservare, fatture, scontrini e qualsiasi altro tipo di documentazione che attesti la spesa effettuata.

E’ inoltre necessario che sulle fatture o sulle ricevute di pagamento sia presente il codice fiscale del richiedente.

Bonus idrico 2022, come ottenere i 1.000 euro previsti

Se si soddisfano i semplici requisiti elencati nel paragrafo precedente richiedere il Bonus idrico e sfruttare l’agevolazione di 1.000 euro prevista per la sostituzioni di rubinetti, soffioni doccia ed accessori che limitino il flusso dell’acqua al fine di preservare la risorsa idrica, richidere il bonus è decisamente facile.

Basterà infatti registrarsi sulla “Piattaforma Bonus Idrico” che a brevissimo dovrebbe essere presente sul sito del Ministero della Transazione Ecologica.

L’accesso alla piattaforma dovrà avvenire tramite SPID o Carta d’identità digitale.

La data di apertura della piattaforma verrà comunicata dal MITE, ministero responsabile per la comunicazione riguardante qualsiasi tipo di novità sul Bonus idrico.

Chi ha effettuato gli interventi nel 2021, può presentare le domande per il bonus idrico dal 1° gennaio 2022.

La lista dei lavori ammessi dal Bonus Idrico nel 2022/23

Il primo aspetto che affrontiamo in questo paragrafo riguarda sicuramente la modifica apportata alla modalità di fruizione del Bonus idrico per i biennio 2022/23 non più uno sconto, ma la sola possibilità di detrazione fiscale attraverso la denuncia dei redditi.

L’obiettivo del Bonus è quello di preservare le riserve di acqua del pianeta limitandone gli sprechi grazie alla sostituzione di vecchi rubinetti e sanitari con dei nuovi che ne limitano il flusso.

Ma quali sono i lavori previsti dal Bonus prorogato fino al 2023, per i quali è prevista la detrazione?

Praticamente la normativa in questo senso è rimasta la stessa del 2021, disciplinata direttamente dall’Agenzia delle entrate.

L’importo massimo che si potrà recuperare resta invariato ed è di 1.000 euro.

La detrazione potrà essere richiesta solo per quelle spese effettuate per edifici regolarmente accatasti, già esistenti.

Gli accessori ammessi dal bonus sono soffioni doccia e sanitari con gettiti di scarico ridotto, oltre che a rubinetteria del bagno o della cucina con flussi d’acqua limitati.

Per essere più specifici la portata del volume di scarico dei nuovi sanitari non dovrà essere superiore a 6 litri, mentre per soffioni doccia il flusso idrico non dovrà superare i 9 litri al minuto.

Anche le opere murarie e idrauliche legate ai lavori di smontaggio e dismissione dei vecchi apparecchi sono coperte dal Bonus idrico da 1.000 euro prorogato al 2023.

Bonus idrico vale anche per gli acquisti online

Sarà possibile ottenere la detrazione prevista dal Bonus Idrico anche per acquisti di rubinetteria, colonnine doccia e sanitari effettuati on-line purchè la fattura d’acquisto emessa dal venditore contenga tutte le specifiche tecniche per definire l’idoneità dell’accessorio comprato.

Le spese ammissibili saranno comprensive di Iva, come indicata nella fattura o in un altro documento commerciale per i soggetti non tenuti ad emettere fattura, trasmessa tramite la piattaforma.

La determinazione dell’aliquota Iva è competenza del fornitore. 

E’ operativo il bonus acqua potabile anche nel 2022

Concludiamo l’articolo spostando l’attenzione su un altro bonus che riguarda l’acqua, nato per dare continuità a quanto previsto dal processo di transazione ecologica, si tratta del Bonus Acqua Potabile.

E’ operativo, dal 1 febbraio infatti sarà possibile usufruire del credito d’imposta del 50% per acquisti di di sistemi di filtraggio che migliorano la qualità dell’acqua da bere.

Inoltre avremo un risparmio sulla bolletta idrica visto che potremo fare a meno di acquistare la ben più costosa acqua del supermermercato.

A partire dal 28 febbraio sarà possibile trasmettere direttamente sulla sezione dedicata del sito dell’Agenzia delle Entrate le spese sostenute nell’anno 2021.

Una volta ricevuto l’ok, il credito d’imposta riconosciuto potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24 per società e P.Iva o tramite denuncia dei redditi per persone fisiche.

Per le spese sostenute quest’anno, invece, le comunicazioni andranno inviate nel 2023.

Per chi non ne fosse al corrente il bonus acqua potabile supporta gli acquisti di sistemi in grado di purificare l’acqua “del rubinetto” da sostanze chimiche e microrganismi grazie a meccanismi di filtraggio.

L’agevolazione potrà sarà valida fino a dicembre 2022.

Il contributo è pari al 50% della spesa sostenuta per sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

E’ chiaro che nel 2022 si porteranno recupereranno gli importi spesi nel 2021, mentre per recuperare quanto speso nel  2022 si dovrà aspettare l’anno prossimo, il 2023.

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