Bonus idrico 2022, cambio Agenzia Entrate: credito al 30%!

Bonus idrico 2022 sotto i riflettori. L’Agenzia Entrate taglia la percentuale del credito d’imposta al 30% e comunica il nuovo codice tributo. Le ultime.

Bonus idrico 2022 ancora sotto i riflettori. Questa volta non si tratta di buone notizie per i cittadini italiani. L’Agenzia Entrate comunica il taglio alla percentuale di credito d’imposta fruibile sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di dispositivi utili a migliorare la qualità dell’acqua: si passa dal 50 al 30%.

Arriva quindi un nuovo cambio di passo da parte dell’Agenzia delle Entrate dopo le disposizioni date dalla Legge di Bilancio 2022.

Grazie alla Manovra, infatti, il Governo Draghi ha disposto la proroga del Bonus idrico non solo all’anno in corso, ma fino al 2023. Una vera e propria rivoluzione se si considera il programma di tagli stilato dall’Esecutivo sui Bonus.

Il credito d’imposta per l’acquisto e l’installazione di sistemi di mineralizzazione, filtraggio, addizione di anidride carbonica alimentare, raffreddamento, utili a migliorare la qualità dell’acqua che sgorga dai nostri rubinetti e che assicurano un risparmio in bolletta interessante, diventa quindi più basso.

Il motivo? L’ammontare di fondi messi a disposizione dall’Esecutivo a copertura dell’intera misura risulta insufficiente: solo 1,5 milioni di euro.

Alcune indiscrezioni si erano diffuse già da giorni sul rischio un taglio al credito d’imposta del Bonus idrico 2022, considerata la poca abbondanza delle risorse. Ora invece ne abbiamo la certezza: la percentuale del credito d’imposta sarà effettivamente più bassa. 

Vediamo meglio di cosa si tratta cercando di fare il punto sulle novità comunicate dall’Agenzia Entrate, analizzando anche i requisiti da possedere e le condizioni da rispettare per beneficiare del Bonus idrico 2022.

Prima, però, vi lasciamo alla visione di un interessante video YouTube del canale di Servizi G.Horus che chiarisce il funzionamento del Bonus idrico in ogni aspetto.

Bonus idrico 2022, Agenzia Entrate taglia il credito d’imposta dal 50 al 30%. Cosa cambia? Le novità

Dopo la proroga al 2023 incassata grazie alla Legge di Bilancio 2022, arriva una nuova modifica per la misura che permette di fruire di una detrazione fiscale sulla spesa sostenuta per acquistare ed installare sistemi di mineralizzazione e filtraggio della risorsa idrica.

Nello specifico, con il provvedimento prot. n. 102326/2022 l’Agenzia Entrate ha comunicato una nuova percentuale di detrazione per il Bonus acqua potabile, meglio conosciuto con il nome di Bonus idrico da 1000 euro.

I cittadini italiani avranno diritto ad un Bonus idrico 2022 ridimensionato nella forma.

Ma quali sono le novità apportate dall’Agenzia delle Entrate? A cambiare è l’importo relativo al credito d’imposta che scende al 30,37% rispetto a quello inizialmente richiesto dal contribuente, pari al 50% delle spese supportate per l’acquisto e l’installazione dei sistemi di mineralizzazione e filtraggio fra poco analizzati.

Una decisione presa dall’Agenzia Entrate dopo aver analizzato una serie di evidenze. Le più importanti riguardano l’ammontare complessivo richiesto dai contribuenti e le risorse messe a disposizione. Queste ultime, soltanto di 5 milioni di euro, sono risultate insufficienti per finanziare il finanziamento del Bonus idrico 2022.

Bonus idrico Agenzia Entrate, non solo credito d’imposta 30%: cos’è e a chi spetta nel 2022

Messa da parte la questione sul taglio del credito d’imposta al 30% operato dall’Agenzia Entrate, cerchiamo di dare una definizione del Bonus idrico.

Il Bonus acqua potabile, altro nome della misura riconfermata dal Governo Draghi fino a 2023, si sostanzia in un credito d’imposta del 50% sulle spese sostenute per acquistare ed installare dispositivi di mineralizzazione, raffreddamento e filtraggio allo scopo di migliorare la qualità della risorsa idrica.

Questa era la consueta indicazione data al Bonus idrico 2022 fino al recente intervento dell’Agenzia delle Entrate.

La conferma della detrazione più bassa (30%) porta sì a rivedere il funzionamento del Bonus idrico 2022, ma solo sul fronte credito d’imposta. 

L’Agenzia Entrate, infatti, non interviene ampliando o restringendo la platea dei beneficiari individuata in passato.

In particolare, il nuovo credito d’imposta del 30% previsto dal Bonus idrico andrà ad interessare ancora le spese sostenute per i dispositivi sopra elencati, dal 1°gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2022, per un tetto massimo variabile in funzione della categoria di richiedenti.

Il Bonus idrico 2022 spetta alle persone fisiche non esercenti attività economica (privati) e agli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e per gli enti non commerciali, inclusi gli enti religiosi riconosciuti e quelli del terzo settore.

Bonus idrico 2022, quali sono le spese sono coperte? Ecco la guida Agenzia Entrate

Il credito d’imposta più basso (30%) è l’unica azione correttiva messa in atto dall’Agenzia Entrate con provvedimento del 31 marzo 2022

Questo vuol dire che il Bonus idrico tradizionale continuerà a coprire le spese per l’acquisto e l’installazione dei sistemi di risparmio già menzionati della passata guida dell’Agenzia delle Entrate.

Si potrà accedere al Bonus idrico 2022 solo rispettando alcune condizioni legate ai prodotti acquistati. 

In altre parole, i prodotti acquistati dovranno possedere determinate caratteristiche per poter essere ammessi al Bonus idrico. Diversamente, non si potrà beneficiare del credito d’imposta del 30% previsto. 

Ma veniamo alle spese coperte dal Bonus. Innanzitutto, i prodotti acquistati ed installati dovranno assicurare un risparmio d’acqua. 

Ad essere agevolate dal Bonus idrico 2022 sono le spese relative all’acquisto e all’installazione di rubinetti con getto d’acqua non superiore ai 6 litri al minuto, di wc con scarico ridotto (massimo 6 litri) e di docce con getto non eccedente i 9 litri/minuto.

L’Agenzia Entrate fornisce delle informazioni in più sui lavori di smontaggio, dismissione dei vecchi dispositivi e sulle opere accessorie (murarie e idrauliche): le relative spese possono essere presentate in fase di domanda del Bonus idrico.

Bonus idrico, non solo credito d’imposta al 30%: come presentare le domande? Novità MITE e Agezia Entrate 

La piattaforma MITE deputata all’accoglimento delle domande per il Bonus idrico è attiva dal 17 febbraio 2022. 

La modalità di accesso al credito d’imposta del 30% e di somministrazione del Bonus varia in base ai richiedenti. 

Secondo le disposizioni fornite dal MITE e dall’Agenzia Entrate, le persone fisiche potranno richiedere il Bonus idrico o in dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono sostenute le spese agevolabili e in quelle successive fino al completo utilizzo, oppure in compensazione tramite modello F24.

I soggetti diversi dalle persone fisiche, invece, potranno richiedere il Bonus idrico solo a mezzo modello F24.

I costi supportati dovranno essere comunicati all’Agenzia Entrate alla scadenza fissata: per il 2022 le comunicazioni vanno inoltrate entro il mese di febbraio 2023.

Bonus idrico 2022, novità Agenzia Entrate: oltre al credito d’imposta del 30% arriva il nuovo codice tributo

Oltre al credito d’imposta del 30% arrivano altre novità per il Bonus idrico. Con la risoluzione numero 17 del 1°aprile 2022 dell’Agenzia Entrate è stato istituito il nuovo codice tributo per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta relativo al Bonus.

Dovrà essere utilizzato il codice 6975 “Credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio acqua potabile” (art.1, commi da 1087 a 1089, legge 30 dicembre 2020, numero 178) nella sezione “Erario” in sede di compilazione del modello F24.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
765FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate