1000 euro entro Natale! Come avere subito il Bonus senza ISEE

Arrivano 1000 euro per tutti, senza la necessità di presentare una attestazione ISEE. Ma attenzione: i fondi sono limitati e c'è tempo solo fino al 31 dicembre 2021! Nell'articolo spieghiamo nel dettaglio in cosa consiste il Bonus Idrico, quali sono i requisiti, come funziona e come richiederlo.

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Il 2021 è senza dubbio stato l’anno dei bonus. Nel corso dei passati 12 mesi (ma si può anche andare oltre) i governi che si sono succeduti, quello presieduto da Giuseppe Conte e quello di Mario Draghi, hanno introdotto un enorme numero di indennità, sussidi, aiuti alle famiglie, allo scopo di risollevare le sorti dell’economia italiana.

Piaccia o meno, lo strumento dei bonus ha comunque sortito i suoi effetti, consentendo ai cittadini di ricevere rimborsi spese per ristrutturazioni (grazie ai vari bonus per gli immobili), indennità una tantum per le famiglie più in difficoltà, incentivi al rinnovamento del parco elettrodomestici, e molto altro.

Tra tutti questi bonus spicca il Bonus Idrico, soprattutto a causa delle sue modalità di funzionamento che si discostano da quanto accade per le altre indennità legate alle abitazioni. Questo bonus, infatti, introdotto a settembre 2021, e che mette in campo 20 milioni di euro, garantisce un rimborso fino a 1000 € (in particolari casi che vedremo nel dettaglio più avanti), ma senza utilizzare il meccanismo del credito d’imposta. E, soprattutto, senza che debba essere presentata una attestazione ISEE.

Questo, in buona sostanza, significa che l’erogazione di questa indennità è immediata, direttamente sul conto corrente dei beneficiari. E tuttavia, proprio in ragione della natura limitata dei fondi stanziati, è bene sapere che il Bonus Idrico potrà essere erogato solo fintantoché l’importo complessivo riconosciuto ai cittadini non avrà superato i 20 milioni di euro. E comunque, non oltre il 31 dicembre 2021. Data in cui scade la possibilità di inoltrare la propria domanda.

Vediamo dunque, innanzitutto, in che cosa consiste il Bonus Idrico. E successivamente spiegheremo le sue modalità di funzionamento le modalità di presentazione della domanda.

Bonus Idrico: come ricevere 1000 € senza dover presentare alcuna attestazione ISEE

Il Bonus Idrico è una indennità prevista dall’ultima Legge di Bilancio. Ma la cui definitiva introduzione si è concretizzata soltanto grazie a un decreto attuativo emanato dal Ministero della Transizione Ecologica. In settembre, infatti, il dicastero guidato da Roberto Cingolani ha pubblicato una misura che definisce le modalità di funzionamento e di erogazione del Bonus Idrico, nonché l’entità dei fondi stanziati e l’iter per inoltrare le domande.

Per venire al punto, il Bonus Idrico è una indennità una tantum grazie alla quale è possibile ottenere un rimborso a fronte delle spese sostenute per il rinnovamento di sanitari, rubinetti e soffioni delle docce. Più precisamente, come si legge nell’articolo 1, comma 62, della Legge di Bilancio 2021

«Alle persone fisiche residenti in Italia è riconosciuto […] un bonus idrico pari ad euro 1.000 per ciascun beneficiario da utilizzare entro il 31 dicembre 2021, per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.»

Con questo, il Governo vuole favorire la ottimizzazione delle abitazioni per quanto riguarda l’utilizzo delle sempre più scarse risorse idriche. Le quali, molto spesso, sono soggette a sprechi sia in ragione di un utilizzo poco riguardoso da parte dei cittadini sia in ragione della presenza di sistemi obsoleti all’interno delle case

Bonus Idrico: quali sono gli interventi che danno diritto al rimborso di 1000 €?

Per una disamina più dettagliata degli interventi che danno diritto al Bonus Idrico occorre andare a leggere il decreto attuativo di settembre (il n. 395 del 27 settembre 2021). Qui, infatti, si legge che, per ottenere il rimborso delle spese sostenute, è necessario avere realizzato uno o più dei seguenti interventi:

«la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;»

«la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.»

Occorre insomma provvedere alla sostituzione dei sistemi esistenti con apparecchiature di nuova generazione che consentono il risparmio delle risorse idriche utilizzate.

Bonus Idrico: come verrà erogato?

Uno degli aspetti più interessanti del Bonus Idrico è che esso non si serve dello strumento del credito d’imposta per effettuare il rimborso delle spese sostenute.

Molti (forse tutti) dei bonus introdotti allo scopo di favorire gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione degli edifici provvedono a effettuare il rimborso solo in sede di dichiarazione dei redditi, e solo suddividendo il risarcimento in dieci rate distribuite su dieci anni. Funzionano così, infatti, il Bonus Casa, ma anche il Superbonus 110% o il Bonus Verde.

Mentre il Bonus Idrico assolve la sua funzione in un altro modo. Esso, infatti, eroga il risarcimento in modo immediato, senza suddividerlo in porzioni da corrispondere nel corso degli anni. L’importo viene infatti accreditato sul conto corrente del titolare dell’intervento che, in sede di presentazione della domanda, ha provveduto a fornire le proprie coordinate bancarie.

Bonus Idrico: a chi spetta?

Per poter beneficiare del Bonus Idrico non è necessario allegare alla documentazione richiesta una attestazione ISEE in corso di validità. Questo perché l’erogazione di tale indennità non è rivolta soltanto ai soggetti che rientrano in precise soglie di reddito, ma può essere riconosciuta a tutti i cittadini, indistintamente.

Unica condizione, naturalmente, è quella di essere cittadino italiano e di risiedere sul territorio della penisola. E, altrettanto ovviamente, è necessario essere proprietari, comproprietari o locatari dell’immobile nel quale verranno effettuati gli interventi.

In questi ultimi due casi, cioè nell’eventualità in cui si sia inquilini con regolare contratto d’affitto o comproprietari dell’immobile, sarà necessario allegare anche un documento che testimoni il consenso alla realizzazione dell’intervento del proprietario (o del comproprietario).

Bonus idrico: come inoltrare la richiesta?

La procedura per ottenere il Bonus Idrico è piuttosto semplice. È infatti sufficiente accedere all’area riservata all’interno del portale che verrà allestito a questo scopo dal Ministero, inserire i propri dati e inoltrare la documentazione richiesta.

Per accedere occorrerà uno SPID, oppure una Carta d’Identità Elettronica. Successivamente si tratterà di immettere i propri dati anagrafici, i dettagli dell’intervento (l’importo speso e le specifiche tecniche), e dati catastali dell’abitazione nel quale l’intervento è stato realizzato.

Naturalmente occorrerà allegare le fatture delle spese sostenute (sia dei beni acquistati sia dell’eventuale manodopera) e l’eventuale dichiarazione che testimoni il consenso di altri soggetti che hanno titoli di proprietà sull’immobile.

E, come abbiamo detto, occorrerà indicare le proprie coordinate bancarie.

Il Bonus Idrico verrà rinnovato anche per il 2022?

Quando alla possibilità che il Bonus Idrico possa essere rinnovato anche per il 2022, non vi sono notizie certe in merito. Al momento è possibile soltanto formulare illazioni sulla questione. Uno dei temi che stanno orientando la politica di Mario Draghi e la conseguente stesura della Legge di Bilancio per il 2022 è l’adesione del piano di rilancio dell’economia italiana al progetto europeo del Next Generation EU.

Quest’ultimo prevede l’erogazione nel corso dei prossimi anni di circa 800 miliardi di euro agli stati membri (e la fetta più grande, 209 miliardi, è proprio destinata all’Italia). Tuttavia, l’erogazione di questi fondi, tra contributi a fondo perduto e prestiti a tassi estremamente agevolati, è subordinata all’accettazione dei governi degli stati membri dei criteri stabiliti dall’Unione Europea allo scopo di orientare l’economia del Vecchio Continente verso una direzione comune.

In altri termini, l’attuale commissione guidata dalla tedesca Ursula von der Leyen vuole programmare un piano di ripresa del continente che sappia modernizzare gli stati membri e favorire la transizione ecologica.

Ora, questa digressione ci serve per provare a delineare il futuro del Bonus Idrico. Esso, infatti, come abbiamo imparato, è finalizzato alla modernizzazione delle abitazioni dei cittadini italiani, in favore di un minore spreco delle risorse idriche.

Questo sembrerebbe soddisfare entrambi i criteri (la spinta alla modernizzazione e quella verso una maggiore attenzione ai problemi ecologici) che condizionano l’erogazione dei fondi comunitari ai singoli stati. Si potrebbe ipotizzare, dunque, che anche per il Bonus Idrico si apriranno nei prossimi anni nuove possibilità, magari grazie ai finanziamenti europei.

È stato proprio questo, infatti, il ragionamento che ha spinto il Governo a programmare la proroga del Superbonus 110%, grazie al quale sarà possibile ricevere un rimborso per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici anche per i prossimi anni. Ed è sempre lo stesso ragionamento che, al contrario, ha spinto il Governo a non prorogare il Bonus Facciate, il quale non rientrerebbe tra i criteri previsti dall’Unione Europea per l’erogazione dei fondi del Recovery Plan.

E dunque, il Bonus Idrico, da che parte sta? Verrà riproposto, come il Superbonus 110%? O verrà abbandonato, come il Bonus Facciate? Tutto sembrerebbe spingere verso una sua proroga, ma nulla è scritto. Sarà solo il tempo a dare maggiori risposte.

In ogni caso, è bene non farsi scappare questa opportunità, perché potrebbe non riproporsi nel prossimo futuro.