Bonus idrico 2022, che fine ha fatto la piattaforma?

Che fine ha fatto la piattaforma del bonus idrico 2022? Il Mite non ha comunicato nulla sulla data di apertura delle richieste. Ecco che cosa sta accadendo!

Che fine ha fatto la piattaforma per la richiesta del bonus idrico? Attesa per il mese di gennaio 2022 – qualcuno aveva addirittura ipotizzato una data – non si vede nemmeno l’ombra. Che cosa sta accadendo al bonus idrico 2022 e da quando si potrà richiedere?

L’ultimo messaggio del Ministero per la Transizione Ecologica invitava a diffidare dalla piattaforma fake apparsa nel corso del mese di gennaio. Nonostante al suo interno fossero riportate informazioni assolutamente corrette in merito all’agevolazione, non si trattava della piattaforma ufficiale per la raccolta delle richieste.

Nello stesso messaggio, pubblicato il 10 gennaio scorso, inoltre, il Mite aveva dichiarato:

si comunica che la data di pubblicazione della piattaforma per la presentazione delle richieste di rimborso sulle spese del 2021 sarà diffusa prossimamente tramite notizia sul sito ministeriale www.mite.gov.it.

Ma da quel momento non sono più state diramate informazioni in merito alla piattaforma del bonus idrico. Che cosa sta succedendo? Facciamo il punto e vediamo da quando si potranno ottenere i 1.000 euro senza ISEE per rinnovare il bagno e la cucina.

Bonus idrico 2022: cos’è e come funziona?

Il bonus idrico 2022 è una misura inserita nella Legge di Bilancio 2021, ma attuata solo nell’ultima parte dell’anno. Grazie a questo bonus casa è possibile ottenere fino a 1.000 euro senza ISEE sottoforma di rimborso per le spese di acquisto di alcuni apparecchi per bagno e cucina.

Nel dettaglio, con il bonus idrico 2022 si possono ottenere rimborsi per le spese legate alla sostituzione dei vasi sanitari in ceramica, per il rinnovo della rubinetteria di bagno e cucina, e per l’installazione di colonne e soffioni doccia a portata d’acqua ridotta.

L’obiettivo del bonus idrico è quello di risparmiare acqua e per farlo si intende spingere i cittadini ad acquistare apparecchi a scarico ridotto o a portata d’acqua limitata, in modo da ridurre al massimo gli sprechi di un bene così prezioso.

Grazie all’ultima Legge di Bilancio, inoltre, il bonus idrico è stato prorogato a tutto il 2022: se inizialmente si poteva sfruttare solo per gli acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2021, ad oggi è agevolabile anche la merce acquistata successivamente, nel corso del 2022.

Bonus idrico 2022: il ritardo iniziale e la proroga in Legge di Bilancio

La proroga del bonus idrico al 2022 si è resa necessaria dal momento in cui l’adozione del provvedimento attuativo e della normativa dettagliata che ne regola le modalità di fruizione e i requisiti per le richieste sono stati adottati con largo ritardo rispetto alle attese.

Basti pensare che nella Legge di Bilancio 2021 si prevedeva un tempo limite di 60 giorni (dall’approvazione della Manovra) per l’emanazione del decreto attuativo del bonus idrico, mentre invece tale decreto è stato pubblicato solo il 23 ottobre 2021. 

E se ciò non bastasse, il ritardo si è protratto nel tempo: i cittadini che hanno effettuato gli acquisti entro il 31 dicembre 2021 avrebbero dovuto richiedere i 1.000 euro sulla piattaforma nel mese di gennaio, ma ancora non è possibile ottenere il bonus!

Che fine ha fatto la piattaforma e perché il Ministero per la Transizione Ecologica non diffonde più alcuna informazione a tale riguardo?

Bonus idrico 2022: che fine ha fatto la piattaforma per le richieste?

Non è chiaro che cosa stia accadendo nel Ministero e tra coloro che sono stati incaricati di attivare la piattaforma per le richieste del bonus idrico. Dunque, se le richieste dovevano essere raccolte da gennaio 2022, ancora nulla è stato fatto: la piattaforma è inattiva.

Nelle FAQ sul bonus idrico pubblicate sul sito web del Mite leggiamo:

I beneficiari presentano istanza registrandosi su una applicazione web, denominata “Piattaforma bonus idrico” (…) che sarà resa disponibile entro 60 giorni dalla data di registrazione presso i competenti organi di controllo del Decreto ministeriale.

E successivamente lo stesso Ministero aveva dichiarato – a novembre 2021 – che la piattaforma sarebbe risultata attiva dal mese di gennaio 2022. Ad oggi (martedì 8 febbraio quando scriviamo questo articolo) la piattaforma non è ancora attiva e i cittadini sono in attesa di richiedere i rimborsi.

Bonus idrico 2022: quando si potrà richiedere?

Ma allora da quando si potrà richiedere il bonus idrico? Una data non c’è, e sarebbe sbagliato dare una falsa speranza indicando approssimativamente le tempistiche. Il Mite non ha dato alcuna informazione in merito alla piattaforma e ciò significa che i lavori sono ancora in corso.

Il portale dovrebbe essere sviluppato grazie a un accordo con una società esterna al Ministero: tramite la piattaforma, inoltre, tutti i cittadini interessati a richiedere il bonus idrico dovranno effettuare la registrazione. Per autenticarsi sarà obbligatorio utilizzare le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.

Una volta eseguito l’accesso andranno compilati tutti i campi richiesti, avendo cura di indicare dati personali, Iban, e quale tipologia di acquisti sono stati effettuati (con le relative specifiche tecniche), per quale ammontare di denaro, per quale immobile (con categoria catastale). Infine, andranno allegate le ricevute di pagamento, da effettuare in forma elettronica (fattura o documento commerciale).

Bonus idrico 2022: c’è il rischio di un click day?

In attesa di conoscere gli sviluppi e la data ufficiale di apertura della piattaforma del bonus idrico 2022, moltissimi cittadini si chiedono quando e come si potrà richiedere il rimborso. 

Come detto, il sito web del Mite non ha diffuso ulteriori aggiornamenti e riporta ancora il mese di gennaio come data di partenza delle richieste del bonus idrico. Appare evidente che la scadenza non è stata rispettata, ma i rimborsi arriveranno.

Considerando che le risorse a disposizione per gli acquisti effettuati dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 sono pari a 20 milioni di euro, e che i beneficiari sono pressoché illimitati (non essendoci un limite ISEE), potrebbe verificarsi un vero e proprio click day all’apertura delle richieste. Un po’ come è successo con il bonus bici 2020, o anche con il bonus terme 2021.

Al momento il bonus idrico rimane sulla carta, in attesa di piena attuazione della piattaforma per le richieste. Non appena conosceremo altri dettagli o al momento di apertura della piattaforma, il Mite emetterà una comunicazione ufficiale. Meglio tenere sott controllo il sito per non perdere il rimborso!

E per tutti coloro che effettuano gli acquisti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 sarà possibile richiedere il bonus idrico in un momento successivo, sfruttando la medesima piattaforma e a parità delle stesse condizioni.

Bonus idrico 2022: requisiti e spese ammesse

Possiamo riassumere brevemente i requisiti e le spese ammesse al bonus idrico, in modo da arrivare preparati alla data di apertura della piattaforma.

Anzitutto, possono richiedere il bonus idrico i cittadini maggiorenni, che risiedono in Italia: è possibile richiedere un solo rimborso valido per un solo immobile. L’accredito verrà eseguito direttamente sul conto corrente indicato in fase di richiesta, nel limite delle risorse a disposizione. Non è necessario presentare l’ISEE.

Passando, invece, alle spese consentite per aver diritto al rimborso di 1.000 euro, ricordiamo che è possibile acquistare i seguenti prodotti (anche tramite siti di e-commerce online): 

  • vasi sanitari in ceramica con scarico ridotto, ovvero non superiore a 6 litri, e i relativi sistemi di scarico e/o opere murarie;
  • rubinetti o miscelatori sia per il bagno sia per la cucina, la cui portata d’acqua non sia superiore a 6 litri al minuto;
  • colonne e soffioni doccia con un getto d’acqua non superiore a 9 litri al minuto.

Non sono ammessi, invece, gli acquisti relativi al sedile wc, bidet, lavandini, piatti doccia e tutti gli altri prodotti che non rientrano nelle specifiche tecniche sopra elencate. 

Bonus acqua potabile 2022: come richiederlo

Mentre il bonus idrico 2022 si trova ancora in stand-by, in attesa della piattaforma ufficiale del Mite, è già possibile – dal 1° febbraio al 28 febbraio 2022 – richiedere il bonus acqua potabile

Introdotto con lo stesso obiettivo, ovvero quello del risparmio idrico e del miglioramento dell’acqua potabile che si trova nelle nostre case, il bonus acqua potabile consiste in un credito di imposta pari al 50% delle spese sostenute per l’installazione di miscelatori, sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento.

Il limite massimo di spesa sulla quale calcolare il credito di imposta varia da 1.000 euro per le persone fisiche, a 2.500 euro per gli immobili adibiti ad attività commerciali o istituzionali.

Anche in questo caso, comunque, la Legge di Bilancio ha prorogato la misura fino al 2023.

Bonus casa 2022: tutte le novità in Legge di Bilancio

La Manovra 2022 ha modificato e confermato anche altre agevolazioni per la ristrutturazione della casa. Per esempio, è stato introdotto un meccanismo di décalage sul Superbonus 110%: la detrazione scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Confermati anche il Sismabonus, l’Ecobonus, e il bonus ristrutturazione.

Cambiano i limiti di spesa che permettono di accedere al bonus mobili: nel 2022 si potranno ottenere detrazioni fino a 5.000 euro (su una spesa di 10.000 euro), mentre nel 2023 e nel 2024 la detrazione potrà raggiungere al massimo i 2.500 euro (su una spesa di 5.000 euro).

Il bonus verde, invece, è stato confermato senza alcuna modifica: è prevista una detrazione del 36% su una spesa massima di 5.000 euro per riqualificare il giardino, le terrazze e i balconi.

Tra le novità sono stati introdotti nuovi bonus per i giovani che intendono affittare o acquistare un’abitazione: grazie al bonus prima casa, per esempio, i giovani con meno di 36 anni possono ottenere la garanzia statale su un mutuo dal valore massimo di 250 mila euro, ma devono possedere un reddito non superiore a 40 mila euro.

E per tutti i giovani fino a 31 anni che si trovano in affitto, o che hanno affittato una camera per studiare all’Università in un’altra città, è possibile ottenere una detrazione fiscale fino a 2 mila euro per i primi quattro anni dalla stipula del contratto.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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