Nuovo bonus INPS: Draghi regala 500 euro al mese. I fortunati!

Finalmente l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha fornito tutte le indicazioni operative e specifiche volte alla fruizione di un nuovo bonus INPS di 500 euro, indirizzato a quegli imprenditori, intesi come datori di lavoro privati, che decideranno di effettuare delle nuove assunzioni durante il periodo tra il primo luglio ed il 31 ottobre di questo anno, mediante un contratto di rioccupazione. Ecco tutti i dettagli su come averlo e come fare la richiesta.

Image

Già in seguito alla circolare resa nota da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, numero 115, pubblicata il 2 agosto 2021, sono state effettivamente fornite tutte quelle indicazioni ed informazioni necessarie per poter richiedere di usufruire del cosiddetto esonero contributivo dal valore di 500 euro. 

Si tratta, in questo caso, di un aiuto economico che il Governo italiano intende offrire nei confronti di quei datori di lavoro privati, al fine di supportare i costi legati al personale.

In particolare, l’obiettivo di questo esonero contributo si riferisce a quegli imprenditori che decideranno di procedere con nuove assunzioni dei propri dipendenti, le quali verranno effettivamente elaborate mediante un contratto di rioccupazione, durante un determinato periodo temporale che corrisponde ai giorni tra il primo luglio ed il 31 ottobre di questo anno. 

Inoltre, attraverso il messaggio pubblicato recentemente da parte dell’Istituto  Nazionale Previdenza Sociale, ovvero il messaggio numero 3050 del 9 settembre di questo anno, è stato comunicato l’avvio della procedura telematica a partire dal giorno mercoledì 15 settembre, per poter richiedere l’esonero contributivo per i contratti di rioccupazione, disponibile all’interno del cosiddetto Portale delle Agevolazioni, mediante la compilazione e la relativa trasmissione del modulo online RIOC.

Dunque, per questo motivo, nel corso di questo articolo, saranno evidenziati e specificati tutti i dettagli in merito alle caratteristiche che contraddistinguono l’attuale esonero contributivo destinato a quei datori di lavoro che avvieranno effettivamente la riassunzione del proprio personale mediante un contratto di rioccupazione durante lo specifico periodo temporale.

Allo stesso tempo, all’interno dei prossimi paragrafi, saranno anche offerte tutte le istruzioni necessarie da seguire al fine di elaborare correttamente la compilazione e la trasmissione della domanda per poter accedere alla concessione da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale dello sgravio.

Nuovo bonus 500€: le premesse dell’INPS per l’esonero

Prima di poter procedere con il riepilogo di tutte le caratteristiche del nuovo bonus  INPS dal valore di 500 euro che si configura sotto forma di un esonero contributivo in favore di alcune categorie di datori di lavoro privati che operano e svolgono la propria attività all’interno del territorio nazionale, è opportuno riprendere le varie premesse specificate anche nella circolare numero 115 dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.

A questo proposito, il contributo economico offerto nei confronti di tali imprenditori, si pone all’interno delle varie misure e interventi di natura urgente che sono stati elaborati in relazione all’emergenza epidemiologica del Coronavirus, destinati non soltanto nei confronti delle imprese e delle aziende di piccole, medie e grandi dimensioni, ma anche verso i giovani, i servizi territoriali e il lavoro.

Si tratta, dunque, nello specifico del decreto-legge numero 73 pubblicato il 25 maggio 2021, che prende il nome di Decreto Sostegni bis, il quale è stato poi successivamente convertito in legge, con modificazione, numero 106, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 23 luglio 2021.

In particolare, l’articolo 41, comma 1, prevede in via del tutto eccezionale, un contratto definito di rioccupazione, inteso come un contratto di lavoro di tipo subordinato a tempo indeterminato diretto.

Lo scopo fondamentale di tale decisione, infatti, è proprio quella di motivare e dunque di incentivare un vero e proprio inserimento all’interno del mercato del lavoro di tutti quei lavoratori che attualmente si trovano in uno stato di disoccupazione.

Bonus 500€: come funziona il contratto di rioccupazione   

Il contratto di lavoro appena citato, viene definito da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, all’interno della relativa circolare, come un contratto di lavoro di tipo subordinato a tempo indeterminato, il quale viene appunto stipulato in forma scritta, volto all’inserimento all’interno del contesto lavorativo di tutti quei lavoratori che attualmente si trovano in uno stato di disoccupazione, durante la fase di ripresa relativa alle attività commerciali e produttive, seguita dalla crisi legata all’emergenza epidemiologica

Dunque, come appena evidenziato, l’articolo 41, in particolare i commi da 5 a 9, in riferimento al testo legato al Decreto Sostegni bis, prevede l’accesso all’esonero contributivo, nei confronti dei datori di lavoro privati che decideranno effettivamente di assumere i propri lavoratori mediante un contratto di rioccupazione, realizzato in ottemperanza alle disposizioni dell’articolo 41, ai commi da 1 a 4.

In questo senso, nei casi in cui l’assunzione del personale da parte del datore di lavoro avvenga attraverso il ricorso ad eventuali tipologie contrattuali differenti rispetto a quella del contratto di rioccupazione, anche se a tempo indeterminato, non potrà essere comunque applicato l’incentivo relativo al bonus 500 euro destinato all’esonero contributivo. 

Allo stesso tempo non potrà essere considerato idoneo a tale beneficio un contratto di rioccupazione nei casi in cui il datore di lavoro decide di procedere alla trasformazione ad un contratto a tempo indeterminato relativo ad un rapporto a termine che è già attualmente in corso. 

Chi può accedere al bonus 500€ con l’esonero contributivo 

L’Istituto Nazionale Previdenza Sociale mediante la sua circolare dedicata al contratto di rioccupazione, intende anche specificare quali sono effettivamente tutte le categorie di datori di lavoro che potranno effettivamente avere l'accesso a tale beneficio e misura economica.

A questo proposito, secondo quanto riportato all’interno dei commi da 5 a 9, all’articolo 41 del Decreto Sostegni bis, si intendono idonei all’accesso al beneficio dei 500 euro che si configura come un esonero contributivo, tutti quei datori di lavoro privati, ad eccezione di coloro che si riferiscono al lavoro domestico o al settore agricolo.

In questo contesto, occorre anche sottolineare che i datori di lavoro potranno accedere al sostegno economico qualora provvederanno ad avviare l’assunzione mediante il contratto di lavoro di rioccupazione durante il periodo temporale compreso tra i giorni dal primo luglio al 31 ottobre di questo anno 2021.

Dunque, l’esonero contributivo di 500 euro potrà essere riconosciuto e beneficiato da parte di tutti i datori di lavoro privati, a prescindere dalla relativa circostanza, o dal loro essere o non essere imprenditori. 

In questo contesto occorre anche sottolineare che non potranno accedere al beneficio dei 500 euro legati all’esonero contributivo neanche i lavoratori relativi alla pubblica Amministrazione così come neanche coloro che operano all’interno di imprese legate al settore finanziario. 

L’importo e la durata del bonus 500 euro

All’interno della circolare INPS sono stati anche specificati gli aspetti principali legati all’ammontare degli importi relativi all’esonero contributivo relativo al bonus INPS da 500 euro e la sua relativa durata.

In questo contesto, occorre sottolineare che l’importo dell’esonero contributivo sarà pari al 100 per cento dei contributi previdenziali complessivi che risultano essere a carico del datore di lavoro al momento dell’assunzione, per un importo massimo fissato a 6.000 euro ogni anno, il quale sarà poi riparametrato e applicato su base mensile.

In questo senso, è stata anche fissata la soglia massima dell’esonero contributivo relativo alla contribuzione del datore di lavoro, in riferimento alla busta paga mensile, il quale dunque sarà pari a 500 euro ogni mese.

Mentre, nel caso dei rapporti di lavoro che vengono instaurati e risolti nel corso del mese, tale soglia massima dovrà essere riproporzionata facendo riferimento la misura di 16,12€ per ogni giorno in cui viene fruito dal datore di lavoro l’esonero contributivo.

Come si presenta la domanda per ottenere l’esonero di 500 euro

In seguito alla pubblicazione ufficiale del messaggio numero 3050 dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale reso noto il giorno 9 settembre scorso, sono state anche fornite tutte quelle informazioni e indicazioni specifiche relative al rilascio del modulo volto alla richiesta per ottenere l’esonero contributivo necessario per le assunzioni che vengono effettuate da parte del datore di lavoro mediante l’utilizzo del contratto di rioccupazione.

In questo senso, a partire dal giorno mercoledì 15 settembre sarà possibile trovare all’interno della specifica sezione relativa a “Portale delle Agevolazioni”, disponibile sul sito istituzionale dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, accessibile al seguente link: www.inps.it.

A questo proposito, occorre fare riferimento al modulo di istanza telematica RIOC, il quale dovrà essere trasmesso da parte del datore di lavoro che intende accedere all’agevolazione dei 500 euro al mese.

Per poter ottenere effettivamente l’autorizzazione per accedere all’agevolazione relativa all’esonero contributivo pari a 500 euro al mese, per un totale di 6.000 euro su base annua, è necessario che il datore di lavoro inoltri la richiesta all’Istituto INPS, mediante la trasmissione telematica del modello RIOC, fornendo anche le seguenti informazioni obbligatorie: indicazioni in merito al lavoratore che intende assumere a tempo indeterminato con il contratto di rioccupazione; indicazione relativa alla percentuale eventuale del part-time, nei casi in cui è prevista una prestazione a tempo parziale.

Inoltre, sarà necessario anche trasmettere il codice relativo alla comunicazione obbligatoria che si riferisce al rapporto di lavoro a tempo indeterminato; ammontare complessivo della retribuzione mensile media, in cui sono inclusi anche i ratei relativi alla tredicesima e alla quattordicesima mensilità; e la misura dell’aliquota contributiva del datore di lavoro, oggetto dello sgravio. 

In questo senso, una volta ricevuta la richiesta, l’Istituto INPS procederà alla verifica legata al rapporto di lavoro, calcolando anche l’importo spettante sulla base dell’aliquota contributiva indicata, e procedendo con la verifica della sussistenza relativa alla copertura finanziaria necessaria per usufruire dell’esonero.