Bonus INPS 2021: 1500 euro senza ISEE da non perdere!

Senza Isee si possono ottenere bonus Inps 2021 per importi che vanno da 960 euro fino a 1500 euro: famiglie e titolari di partita iva riceveranno una serie di bonus nel 2021, come auspica l'attuale governo Draghi. Alcuni di questi benefici non richiedono un limite (al ribasso) della condizione economica, in altre parole, questi bonus sono accessibili a prescindere dal valore ISEE. In particolare, il governo si rivolgerà ad alcuni tipi di famiglie e lavoratori: genitori con figli minori, donne in attesa e chi ha aperto una Partita Iva. Vediamo in dettaglio le singole misure previste.

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All’interno delle misure previste a sostegno dei redditi dei nuclei familiari, i bambini nati a partire dal primo gennaio del 2016 hanno diritto a un contributo per un importo che non può andare oltre i 1.000 euro a copertura delle spese di frequenza agli asili nido ( sia pubblici che privati autorizzati) e alle varie forme di assistenza a domicilio per i bambini che hanno una età inferiore ai tre anni con gravi malattie croniche. In base all'ISEE (ovvero se basso) l'importo del voucher può arrivare fino a 3.000 euro . L’INPS paga il premio direttamente su richiesta di uno dei genitori. 

Bonus asilo nido: quali sono gli importi

A partire dal 2020, l'importo massimo corrisposto al genitore richiedente è determinato in base all'ISEE valido, e fa riferimento al minore per cui viene presentata la richiesta.

Di seguito, l'importo massimo erogabile e i relativi parametri mensili:

  • ISEE non superiore a 25.000 euro. La somma spettante è pari a 3.000 euro (l'importo massimo mensile erogabile per 11 mesi è di 272,72 euro). Se si  pagano 10 mesi per il massimo importo mensile ammissibile (ovvero 272,72€),  la rata massima per l'11° mese è 272,70 euro, al fine di non sforare l’importo limite annuo di 3.000 euro per figlio minore.
  • ISEE  che va dai 25.001 euro fino ai 40.000 euro. La somma annuale è di 2.500 euro (l'importo massimo mensile pagabile per 11 mesi è 227,27). Se l'importo massimo corrisposto per dieci mesi è l'importo mensile ammissibile (227,27 euro), l'importo massimo per l'undicesimo mese è di 227,20 euro in modo da non superare il limite massimo annuo di 2.500 euro per minore.
  • ISEE a partire dai 40.001 euro. Somma annuale spettante è pari a 1.500 euro (l'importo massimo mensile erogabile per 11 mesi è 136,37). Se vengono pagate dieci mensilità, fino all'importo mensile consentito (136,37 euro), l'importo massimo che verrà pagato per l'undicesima mensilità è di 136,30 euro, per non superare il limite annuale di 1.500 euro per minore.

In mancanza di un indicatore valido o nell’ipotesi in cui il genitore che presenta la richiesta non rientra nel nucleo familiare del minore, sarà calcolata una rata annua non superiore a 1.500 euro (136,37 euro mensili). Qualora, successivamente, venga presentato ISEE valido, da tale data verrà corrisposta una maggiorazione fino a 3.000 euro annui. Il canone mensile corrisposto dall’INPS non può superare l’importo pagato per una retta singola.

Bonus asilo nido: quali sono i requisiti richiesti

La richiesta deve essere inoltrata dai genitori del figlio (nato o adottato) e soddisfare i seguenti requisiti:

  • avere la nazionalità italiana;
  • essere cittadini dell’ Unione europea;
  • avere il permesso di soggiorno europeo in caso di lunghi soggiorni;
  • avere la carta di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea; (art. 10, decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30) o per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea (art. 17, d.lgs. 30/2007);
  • essere riconosciuto come rifugiato politico o in protezione sussidiaria;
  • avere la residenza in Italia.

I requisiti richiesti per legge devono sussistere al momento in cui si presenta la domanda. Nelle ipotesi di affidamento o adozioni, la data presa in considerazione sarà quella maggiormente favorevole tra il momento dell’adozione e quello  dell’ingresso in famiglia, a condizione che sia successivo al primo gennaio 2016. 

Bonus asilo nido come presentare la domanda

La domanda per ottenere il bonus va presentata on line collegandosi al portale dell’Inps nella sezione dedicata al bonus asilo nido. L’accesso va effettuato sempre con spia o carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi.

Occorre indicare tutti i dati ( denominazione, partita Iva o codice fiscale ) della struttura ( sia pubblica che privata) presso cui si è proceduto all’iscrizione del minore. Altro dato importante e il numero delle mensilità delle rette pagate per cui si chiede il rimborso (il limite massimo è di undici mensilità).

I documenti richiesti sono i seguenti:

  • documento attestante l’avvenuto pagamento di almeno un mese;
  • l’iscrizione del minore presso la struttura indicata al momento della presentazione della domanda o comunque l’inserimento in una eventuale graduatoria;
  • certificazione medica attestante la patologia del minore, in caso di richiesta di assistenza domiciliare.

La domanda può essere presentata entro le ore 24 del 31 dicembre 2021.

Bonus bebè: cos'è

L'assegno di nascita è un assegno erogato mensilmente per ogni figlio nato, adottato o in affido.  L'indennità è annuale e viene erogata mensilmente fino all'anno di età o del primo anno dopo l'ingresso nel nucleo familiare dopo l'adozione o l’affido che precede l’adozione

Per la nascita, l'adozione e l'affido preadottivo, a partire dal 2020, il servizio è stato ridisegnato attraverso la nuova soglia ISEE, e può essere erogato entro il limite di importo minimo secondo il principio dell'accesso universale, anche se l’ISEE è oltre i è  40.000. Euro, o addirittura in assenza dell’ ISEE.

Bonus bebè: a chi spetta

Questo bonus è riconosciuto alle seguenti categorie di soggetti:

  • cittadino italiano;
  • comunitario;
  • extracomunitario munito del permesso di soggiorno.

Si estende a tutti i nati, adottati o dati in affidamento preadottivo qualora questi evinti si siano verificati nel 2021 e nel 2020 fino al compimento di un  anno di età o del primo anno di ingresso in famiglia per adozioni e affidamenti preadottivi.

L’indennità  è corrisposta a partire dal mese in cui il figlio adottato o affidato nasce o entra in famiglia. La domanda deve essere presentata entro i 90 giorni dalla nascita o dal momento in cui  il minore entra in famiglia a seguito di  adozione o affidamento preadottivo.

La domanda per ottenere il bonus bebè va inoltrata:

  • non i oltre i 90 giorni dall’evento nascita, adozione o affido preadottivo;
  • oltre i 90 giorni, l’importo spettante viene corrisposto a partire dal mese in cui viene presentata la domanda, senza possibilità di recupero dei mesi precedenti;

Nell’ipotesi in cui la richiesta venga respinta va ripresentata la domanda.

Bonus bebè: quanto spetta

Puoi ottenere almeno 80 euro al mese (pari a 960 euro in un anno). In caso di reddito complessivo basso, attraverso l'attestazione ISEE si può ottenere di più: 

  • 160 euro al mese, se il reddito è uguale  o inferiore a 7000 euro ;
  • 120 euro mensili se il reddito è compreso in un range  tra 7.001 e 40.000 euro.

A chi sono riconosciute le maggiorazioni? Se sussistono tutti gli altri requisiti richiesti, si applica una maggiorazione secondo le seguenti norme:

  • se ricorrono i requisiti della convivenza, l'aumento sarà confermato per ciascun figlio, successivo al primo, del genitore che richiede l’assegno;
  • è considerato “primo figlio” del genitore richiedente: un figlio ( minorenne o maggiorenne) che resiede in Italia e convive con il genitore che fa la richiesta;
  • i minori in affido prima dell'adozione e i minori in affidamento temporaneo non sono considerati "primo figlio" o "figlio successivo al primo" perché è stato previsto un aumento per i figli dopo il primo figlio, quindi si basa su “rapporti di filiazione”;
  • in caso di gemelli nati lo stesso giorno nel 2021: se si tratta del primo evento (cioè se il genitore che ha presentato la domanda non ha nemmeno adottato prima dei figli), la maggiorazione va riconosciuta per ogni figlio nato dopo il primo in ordine cronologico (ad esempio, se il richiedente ha partorito tre gemelli nel 2021, l'incremento è dovuto al secondo e terzo parto in ordine si tempo); Se questo non è il primo evento (o se il genitore che ha fatto la precedente richiesta ha già figli, anche adottati), l'aumento è dovuto a tutti i gemelli;
  • nell’ipotesi di più adozioni di minori nello stesso giorno dell’anno 2021, se il genitore richiedente non ha ancora avuto o adottato un bambino in precedenza, si deve riconoscere la maggiorazione ad ogni bambino adottato nato dopo il primo in ordine cronologico. 

In caso di adozione plurima di gemelli l’incremento è riconosciuto a tutti i gemelli eccetto uno a scelta del richiedente. 

Ipotesi adozione plurima dello stesso giorno del 2021, se il richiedente ha avuto in precedenza altri figli anche adottati, la maggiorazione è riconosciuta ad ogni figlio adottato, anche nell’ipotesi di adozione gemellare.

Bonus mamma domani

Questa tipologia di premio viene riconosciuta dall’INPS  a seguito delle nascita o adozione a partire dal primo gennaio del 2017.

Il contributo non è riconosciuto in automatico ma va presentata apposita domanda da parte della futura madre già a partire dal settimo mese di gravidanza o anche al verificarsi dell’evento nascita, adozione o affidamento preadottivo.

L’importo erogato è pari a 800 euro e viene accreditato tramite le seguenti modalità:

  • su conto corrente bancario o postale;
  • bonifico domiciliato presso ufficio postale;
  • libretto postale.

Per ottenere il bonus occorre che la richiedente sia cittadina italiana, comunitaria o extracomunitaria ma residente in Italia;

A partire dal 1° gennaio 2017 occorre che si siano verificati i seguenti eventi:

  • che la futura madre sia al settimo mese di gravidanza;
  • parto, anche se antecedente all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza;
  • adozione del minore (legge 4 maggio 1983, n. 184);
  • affidamento preadottivo.

Bonus Iscro per partita Iva: cos'è e a chi spetta

La legge di bilancio 2021 ha previsto (in via di sperimentazione) il bonus Iscro, una specie di cassa integrazione per professionisti, autonomi e partite iva non iscritti ad alcun albo. 

L’importo dell’indennità riconosciuta oscilla tra i 250 euro e gli 800 euro al mese, ha una dura di sei mesi e non concorre alla formazione del reddito. 

Chi ottiene il contributo sarà tenuto alla partecipazione di corsi di formazione professionale gestiti dall’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro ( ANPAL). 

In caso si chiusura della partita Iva o se non si seguono i corsi previsti, si perde automaticamente il bonus.