Bonus Inps: 160 euro al mese. Anche senza ISEE, ancora per poco

Un bonus pagato dall'Inps da chiedere al volo prima di fine anno: ecco come funziona, a chi spetta e come fare per averlo.

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Ci sono alcuni bonus erogati dall'Inps che hanno ancora pochi mesi di vita, visto che sono destinati a terminare con la fine del 2021.

Bonus bebè in scadenza: da chiedere prima che parta l'assegno unico

Ci riferiamo in particolare agli incentivi pensati a sostegno della natalità e più in generale delle famiglie con figli.

Le misure in atto al momento saranno inglobate con ogni probabilità nell'assegno unico universale che partirà in maniera ufficiale l'1 gennaio 2022, dopo che già ha preso il via dall'1 luglio scorso, ma solo per per i liberi professionisti, ossia per chi non ha diritto agli assegno del nucleo familiare.

Tra le misure in scadenza troviamo il bonus bebè, altrimenti noto come assegno di natalità. per il quale nel 2020 sono state introdotte alcune importanti novità.

Il bonus in questione è stato introdotto dalla legge di stabilità 2015 ed è stato poi rinnovato con le finanziarie del 2018, 2019 e 2020.

Bonus bebè: cos'è e a chi spetta

L'assegno di natalità è riconosciuto alle famiglie per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo, fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso in famiglia in seguito all'adozione o all'affidamento preadottivo.

L'evento deve verificarsi nel periodo compreso tra l'1 gennaio e il 31 dicembre 2021 e agli aventi diritto spetterà un assegno annuale che l'Inps erogherà su base mensile.

Come anticipato prima, a partire dallo scorso anno il bonus bebè è stato rivisitato e ha previsto una rimodulazione delle soglie di ISEE, con un ampliamento della platea dei beneficiari.

Il bonus bebè può essere richiesto dai cittadini italiani, comunitari o extracomunitari, in possesso di idoneo titolo di soggiorno per le nascite, adozioni, affidamenti preadottivi avvenuti nel 2021, ma anche nel 2020, in quest'ultimo caso fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare per adozioni e affidamenti preadottivi.

Bonus bebè: assegno mensile da 80 a 160 € a seconda dell'ISEE

L'entità dell'assegno mensile erogato dall'Inps varia in funzione dell'ISEE minorenni presentato all'atto della richiesta. A chi ha un ISEE fino a 7.000 euro, il bonus bebè è riconosciuto con un assegno mensile pari a 160 euro, per un totale annuo di 1.920 euro.

In caso di figlio successivo al primo gli importi sono maggiorati del 20%, quindi l'assegno di natalità sarà a 192 euro al mese.

Con un ISEE superiore ai 7.000 euro e fino a 40.000 euro, il bonus bebè scende a 1.440 euro annui, ovvero 120 euro al mese, e per il figlio successivo al primo si attesta a 144 euro mensili.

Infine, quando l'ISEE supera i 40.000 euro, l'assegno di natalità si riduce a 960 euro annui, ossia 80 euro mensili che salgono a 96 euro per il figlio successivo al primo.

Bonus bebè da chiedere anche senza ISEE. Quanto spetta?

A partire dal 2020 il bonus bebè può essere richiesto anche senza la presentazione dell'ISEE, trattandosi di una misura universale. In questo caso però l'assegno mensile è riconosciuto nella misura più bassa pari a 80 euro.

Bonus bebè: quando fare la domanda

Chi ha diritto al bonus bebè deve presentare domanda all'Inps entro 90 giorni dal verificarsi dell'evento, ossia nascita, adozione o affidamento preadottivo.

In tal caso il pagamento dell'assegno mensile scatterà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.

Se la richiesta invece è inoltrata all'Inps in un momento successivo ai 90 giorni dall'evento, si avrà diritto al bonus bebè solo per i mesi residui, con conseguente perdita di quelli precedenti.