Bonus INPS in scadenza al 30 settembre: ecco cosa fare!

Sono in scadenza alcuni bonus INPS, il cui termine ultimo è fissato al 30 settembre. È il caso, ad esempio, dell’assegno unico temporaneo per coloro che vogliono ricevere anche gli arretrati a partire dal mese di luglio. In scadenza anche il termine per presentare la domanda di esonero dei contributi per le partite IVA. Il 30 settembre segna poi il termine per presentare il 730 e l’addio definitivo ai PIN INPS.

Image

Il 30 settembre vede la scadenza di diversi bonus INPS da richiedere, se in possesso dei requisiti, prima della chiusura definitiva delle procedure di invio telematiche messe a disposizione dall’Istituto. 

È il caso delle domande di esonero dei contributi rivolti ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione INPS o alle Casse Previdenziali autonome e le cui procedure per l’invio delle richieste, avviate il 25 agosto, scadranno a fine settembre. 

Questo mese vede poi anche la scadenza del termine relativo alle richieste di indennità Covid-19 previste dal decreto Sostegni bis di cui possono usufruire i lavoratori stagionali, autonomi occasionali, intermittenti e lavoratori dello spettacolo. 

La data di scadenza del 30 settembre, per alcuni bonus INPS, non decreta la definitiva chiusura della procedura online, ma può apportare grandi vantaggi ai richiedenti. 

È il caso della domanda di assegno unico temporaneo, la misura ponte che anticipa il vero e proprio assegno unico del 2022, che può essere richiesta da disoccupati, lavoratori autonomi o incapienti che, se inviano la richiesta entro la fine del mese, potranno ottenere anche gli arretrati a partire dal mese di luglio. 

Il 30 settembre è anche il termine fissato per presentare la dichiarazione dei redditi (modello 730) e non solo. Dal 1° ottobre 2021, infatti, non sarà più possibile accedere al sito dell’Istituto con il PIN. 

Tutti i cittadini che usano ancora il PIN per l’accesso dovranno mobilitarsi per ricevere le nuove credenziali. 

Bonus INPS in scadenza: a settembre scatta il termine per presentare il 730

Prima ancora di parlare di bonus INPS, la data del 30 settembre è il termine di scadenza fissato per adempiere ad alcuni obblighi e non incorrere in fastidiosi problemi. 

Stiamo parlando del modello 730, da presentare entro il 30 settembre. Se è il primo anno in cui devi presentare la dichiarazione dei redditi o se semplicemente hai ancora dubbi in merito, consigliamo la visione del video preparato da Lucia Pirruccio, consulente previdenziale che sul suo canale offre ogni tipo di informazione legato a bonus INPS e altre pratiche di cui si occupano CAF e patronati: 

La prima scadenza del 730 per quest’anno era fissata al 23 luglio, ma come già accaduto per l’anno scorso, anche stavolta si è deciso di dare più tempo ai contribuenti che hanno la possibilità di compilare in autonomia il 730 precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, oppure richiedere l’aiuto di CAF e patronati per la corretta compilazione. 

Per riassumere: 

Il 30 settembre vede il termine di scadenza per presentare il modello 730 da compilare in autonomia grazie al modello precompilato dell’Agenzia delle Entrate o presso i CAF, presentando tutta la documentazione necessaria.

Non solo bonus INPS: i PIN INPS vanno in pensione, ecco cosa fare

Il 30 settembre, però, è il giorno di una grande novità per molti cittadini che utilizzano i servizi online dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. 

Infatti, a partire dal 1° ottobre, non sarà più possibile accedere al sito INPS tramite PIN (l’INPS non ne rilasciava di nuovi già a partire da ottobre 2020), termine che è stato stabilito anche per l’accesso con profili diversi da quello del cittadino, inizialmente previsto per il 1° settembre 2021.  

Entro il 30 settembre sarà dunque necessario, da parte di tutti coloro che utilizzano il PIN per accedere al sito dell’Istituto, procedere all’attivazione di altre credenziali che assicurano una maggiore sicurezza e permettono di accedere non solo al sito INPS, ma anche a molti altri servizi della Pubblica Amministrazione, compreso il portale dell’Agenzia delle Entrate. 

Il cittadino può dunque scegliere se attivare SPID, munirsi di CIE o attivare la CNS. 

Per l’attivazione dello SPID, il cittadino può scegliere di seguire la procedura online, scegliendo tra uno degli Identity Provider abilitati e procedendo con il riconoscimento oppure prenotare un ticket per l’attivazione SPID e ottenere le credenziali presso gli uffici postali. 

La CIE, Carta d’Identità Elettronica è invece richiedibile presso il Comune, mentre la CNS può essere attivata presso un ufficio della propria regione di residenza. 

INPS offre anche la possibilità di ottenere la delega dell’identità digitale per gli esercenti la potestà genitoriale, i curatori, gli amministratori di sostegno e i tutori.

La richiesta di delega può essere effettuata presso una sede territoriale INPS presentando gli appositi moduli a seconda della tipologia di delega. 

Se vuoi avere maggiori informazioni sulla dismissione dei PIN INPS, su come attivare SPID e continuare a effettuare l’accesso al sito dell’Istituto senza incorrere in problemi, leggi anche il nostro approfondimento PIN INPS non più validi dal 1° ottobre: cosa fare adesso. 

Per riassumere: 

il 30 settembre i PIN INPS vanno in pensione e sarà dunque necessario munirsi di SPID, CIE o CNS per accedere al sito INPS e ad altri servizi online della PA. 

Bonus INPS in scadenza a settembre: termine ultimo per ottenere gli arretrati dell’assegno unico temporaneo

È dal 1° luglio 2021 che è possibile inviare la richiesta per ottenere l’assegno unico temporaneo per i figli minori, la misura che anticipa il debutto dell’assegno unico e universale previsto per gennaio 2022.

La misura è destinata a disoccupati (compresi i percettori di reddito di cittadinanza, i quali però non hanno necessità di presentare domanda), i lavoratori autonomi, gli incapienti e, più in generale, a tutti coloro che non ricevono o comunque non possono inviare richiesta per gli assegni familiari (ANF). 

Quest’ultima categoria potrà beneficiare dell’assegno unico a partire dal prossimo anno, quando questa nuova misura avrà definitivamente inglobato tutti i bonus famiglia oggi esistenti.

Benché il termine ultimo per inviare la propria richiesta di assegno unico temporaneo sia fissata al 31 dicembre 2021, i richiedenti che invieranno domanda entro il 30 settembre avranno la possibilità di ricevere anche gli arretrati a partire dal mese di luglio. 

Non solo, perché considerando i ritardi nei pagamenti dell’assegno unico riscontrati da moltissimi utenti, inviare la propria richiesta quanto prima offrirà più possibilità di ricevere l’esito della propria domanda e, di conseguenza, anche il pagamento dell’importo spettante in tempi più brevi. 

La domanda di assegno unico può essere inviata in totale autonomia seguendo la procedura telematica sul sito INPS, accedendo con credenziali SPID, con CIE o CNS e cercando nella barra di ricerca “Assegno unico temporaneo figli minori”. 

Dopo pochi step, in cui dovranno essere inseriti i dati del richiedente, dei figli minori e l’IBAN sul quale si intende ricevere la somma spettante, si potrà inviare la domanda e attendere l’esito dell’Istituto. 

Chi invierà la richiesta oltre il termine previsto del 30 settembre, non potrà ricevere gli arretrati. Il primo accredito partirà e si riferirà al mese successivo a quello in cui è inviata la domanda. 

Per riassumere: 

L’assegno unico temporaneo può essere richiesto fino al 31 dicembre, ma se si effettua la richiesta entro il 30 settembre si ha diritto anche agli arretrati dal mese di luglio; la domanda può essere effettuata in autonomia dal sito INPS oppure presso CAF e patronati dopo aver presentato i documenti che servono per l’invio della richiesta. 

Bonus INPS: ancora una settimana per richiedere le indennità Covid-19

Manca solo una settimana alla chiusura della procedura telematica per richiedere le indennità Covid introdotte dal decreto Sostegni bis nel mese di maggio 2021. 

Come altri bonus INPS, la scadenza è fissata al 30 settembre. 

I lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, così come i lavoratori stagionali di settori diversi, gli intermittenti, gli autonomi occasionali, gli incaricati alle vendite a domicilio e i lavoratori dello spettacolo possono ancora richiedere il bonus di 1.600 euro. 

È bene però ricordare che l’invio della domanda è riservato a chi non ha mai beneficiato di tali indennità. Chi ha invece inviato richiesta per usufruire delle precedenti indennità previste dal primo decreto Sostegni, non ha necessità di inviare una nuova domanda. 

Per tutti gli altri è invece possibile, dopo essersi assicurati di possedere i requisiti richiesti, collegarsi al sito dell’INPS accendendo con credenziali SPID, CIE o CNS e inviare la richiesta attraverso il servizio dedicato. 

In alternativa, è possibile richiedere le indennità Covid chiamando il Contact center dell’INPS o affidandosi a CAF e patronati. 

Non possono richiedere le indennità Covid coloro che nel corso del 2021 hanno beneficiato del reddito di emergenza o di altre indennità per lavoratori, ad esempio le indennità per lavoratori agricoli. 

Per riassumere: 

Il termine di scadenza per inviare la richiesta di indennità Covid (decreto Sostegni bis) è fissata al 30 settembre. Non devono presentare domanda coloro che hanno già beneficiato dei precedenti bonus stagionali introdotti dal decreto Sostegni. 

Bonus INPS in scadenza: esonero contributi INPS entro il 30 settembre 

Tra i bonus INPS in scadenza, il 30 settembre è anche il termine fissato per la presentazione delle richieste relative all’esonero contributi INPS a favore delle partite IVA in possesso di determinati requisiti. 

Tra questi, l’aver subito di un calo di fatturato di almeno il 33% nel 2020 rispetto al fatturato o ai corrispettivi del 2019 e aver percepito, nel periodo di imposta 2019, un reddito da lavoro derivante da attività che comporta l’iscrizione alla Gestione separata che non superi i 50.000 euro

La domanda può essere inviata tramite il sito INPS, accedendo al proprio Cassetto previdenziale. I percorsi sono diversi a seconda della propria gestione di appartenenza.

INPS fornisce l’esatto percorso da seguire nella sua circolare n. 124 del 6 agosto in cui vengono date tutte le informazioni utili: requisiti di accesso, misura dell’esonero (nel limite massimo di 3.000 euro su base annua), compatibilità e istruzioni per la compilazione della domanda.