Bonus INPS senza ISEE fino a 3.000 euro come richiederli ora!

Sappiamo che la maggior parte dei bonus e dei sussidi economici che sono erogati dagli Istituti Previdenziali, come INPS, hanno bisogno di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente aggiornato. Stiamo parlando dell’ISEE, che non è altro che una fotografia della situazione reddituale della famiglia, che viene preso in considerazione dallo Stato e dagli enti pubblici, per dare sussidi o concedere agevolazioni alle famiglie. Attraverso un Indicatore ISEE aggiornato, infatti, non si ha diritto solamente ai bonus per la famiglia o a prestazioni come il Reddito di Cittadinanza o di Emergenza, ma si possono avere anche delle agevolazioni sulle rate universitarie dei vostri figli, ad esempio, senza pagare così la rata per intero. Scopriamo, però, quali sono i Bonus che potrete richiedere all’Istituto di Previdenza Sociale, anche se non siete in possesso di un Indicatore della Situazione Economica ISEE aggiornato, per tutto il 2021.

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Sappiamo che la maggior parte dei bonus e dei sussidi economici che sono erogati dagli Istituti Previdenziali, come INPS, hanno bisogno di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente aggiornato

Stiamo parlando dell’ISEE, che non è altro che una fotografia della situazione reddituale della famiglia, che viene preso in considerazione dallo Stato e dagli enti pubblici, per dare sussidi o concedere agevolazioni alle famiglie. 

Attraverso un Indicatore ISEE aggiornato, infatti, non si ha diritto solamente ai bonus per la famiglia o a prestazioni come il Reddito di Cittadinanza o di Emergenza, ma si possono avere anche delle agevolazioni sulle rate universitarie dei vostri figli, ad esempio, senza pagare così la rata per intero. 

Scopriamo, però, quali sono i Bonus che potrete richiedere all’Istituto di Previdenza Sociale, anche se non siete in possesso di un Indicatore della Situazione Economica ISEE aggiornato, per tutto il 2021.

Bonus INPS senza indicatore ISEE: l’Assegno di Natalità

L’Assegno di Natalità è un assegno che INPS corrisponde alle famiglie mensilmente. Si tratta di un bonus che viene erogato per tutto il primo anno dalla nascita del piccolo nuovo membro della famiglia. Ovviamente non sono inclusi solamente i figli nati, ma anche i figli adottati o in affidamento preadottivo.

Come funziona? Bene, per tutto il 2021 per ogni figlio nato, oppure adottato o che sia in affidamento preadottivo, l’Istituto previdenziale INPS corrisponderà un importo fisso mensile alla famiglia, come sostegno alla genitorialità e alla natalità. 

Ricordiamo, infatti, che per quel che concerne le nascite, i numeri in Italia sono molto preoccupanti: si pensi che negli ultimi Stati Generali della Natalità, questo è stato definito un “inverno demografico”, con numeri così bassi, che prima d’ora erano stati toccati solamente nel dopoguerra. 

C’è da dire che la pandemia di Coronavirus non ha reso facili le cose alle famiglie, ma anzi ha solamente aumentato le incertezze, soprattutto dal punto di vista economico, con le continue chiusure in tutto il territorio.

Come richiedere il bonus bebè e gli importi

Per ottenere il bonus bebè vi consigliamo di fare richiesta all’INPS per via telematica, attraverso il servizio dedicato o tramite CAF e Patronati. La domanda deve essere fatta entro i 90 giorni a partire dall’evento, dunque, dalla nascita, adozione o affidamento, se si vuole godere del beneficio a pieno.

Coloro che tarderanno nella presentazione della domanda, non potranno godere del beneficio nella sua totalità di 12 mesi di erogazione, ma avranno il beneficio corrisposto dalla data di presentazione della domanda fino all’anno dall’evento. 

Ad esempio, se vostro figlio è nato a gennaio e avete fatto entro aprile la domanda, INPS vi corrisponderà tutte le 12 mensilità del Bonus. Se, invece, avete fatto domanda a giugno, INPS inizierà a corrispondervi il bonus per la natalità da giugno, ma terminerà ugualmente a gennaio e voi non avrete la possibilità di ricevere gli arretrati. Pertanto, fate attenzione. 

Passiamo all’ISEE. L’indicatore della situazione economica serve? Se avete un reddito che supera la soglia dei 40 mila euro, no. Oltre i 40 mila euro, infatti, l’istituto di previdenza sociale corrisponderà il minimo erogabile.

Per il bonus bebè abbiamo tre range di pagamenti: 

Se avete un ISEE uguale o inferiore ai 7 mila euro, l’istituto Previdenziale INPS vi erogherà il beneficio per intero: 1.920 € per un anno, equivalenti a 160,00 € al mese per il figlio; 

Se avete un ISEE maggiore di 7 mila euro, ma che sia inferiore di 40 mila euro, l’istituto Previdenziale INPS vi erogherà un beneficio pari a 1.440 € per un anno, ossia 120.00 € al mese.

Infine, se possedete un ISEE he superi la soglia dei 40 mila euro, vi spetteranno 960€ per un anno da parte di INPS, cioè 80.00 € ogni mese.

Come potete vedere l’indicatore della situazione economica equivalente non è obbligatorio da presentare, ma è molto utile per prendere più denaro per chi ha redditi sotto i 40 mila euro. Se non presenterete l’ISEE aggiornato, INPS vi corrisponderà l’importo minimo, anche se avete redditi inferiori.

Bonus INPS senza indicatore ISEE: Bonus Asilo Nido

La stessa sorte va al Bonus Asilo Nido. In questo caso non si tratta di un assegno corrisposto mensilmente, ma di un rimborso spese per i pagamenti degli istituti per l’infanzia pubblici o privati in cui avete portato il vostro bambino che abbia meno di tre anni.

Il Bonus Asilo nido è, infatti, un altro aiuto alle famiglie per non sacrificare la propria carriera lavorativa, soprattutto le donne, per accudire il piccolo nuovo ingresso in famiglia. Per ovviare a questo problema lo Stato ha disposto questo bonus.

Il Bonus Asilo Nido è corrisposto dall’istituto Nazionale per la Previdenza Sociale e deve essere richiesto dal genitore che ha effettuato i pagamenti delle rette degli asili-nido. Ma non solo, il genitore dovrà dichiarare in quali mensilità il bambino ha frequentato l’asilo, tra gennaio 2021 e dicembre 2021, allegando anche i documenti di avvenuto pagamento delle rette.

Questo sussidio economico possono richiederlo anche i genitori che hanno il figlio di età inferiore ai tre anni, che abbia gravi patologie e sia costretto a casa. Per queste famiglie il rimborso coprirà le spese di assistenza domiciliare al bambino. 

Anche in questo caso gli importi variano a seconda dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, ma il Bonus può essere richiesto dal genitore a prescindere dallo stesso. Senza ISEE, anche in questo caso, l’Istituto Previdenziale corrisponderà il beneficio minimo alla famiglia

Il beneficio minimo è pari a quello dei redditi superiori ai 40 mila euro, perciò, se avete redditi inferiori a 40 mila €, vi consigliamo di consegnare l’ISEE aggiornata. Anche qui abbiamo tre fasce per i pagamenti:

la prima, di 3.000 euro. L’importo “pieno” viene erogato alle famiglie che dispongono di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente minorenne fino a 25 mila euro.

La seconda è di 2.500 euro. L’importo a metà verrà erogato ai genitori che dispongono di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente minorenne tra i 25.000,01 euro e i 40 mila euro.

L’ultima è di 1.500 euro. L’importo minimo verrà erogato da INPS alle famiglie con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente minorenne superiore ai 40 mila euro e a chi non ha un’ISEE aggiornato.

In questo video di INPS Canale Ufficiale potrete osservare passo per passo come effettuare la domanda, quale documentazione vi sarà utile e quali sono i termini entro cui rivolgervi all’Istituto.

Bonus INPS senza indicatore ISEE: il Premio alla Nascita

Un altro bonus per la famiglia che viene rogato da INPS è il bonus Premio alla Nascita o Bonus Mamma Domani. Il bonus in questione è un aiuto economico di 800 euro che viene pagato in una sola soluzione dall’istituto previdenziale alle future mamme. 

Si può far richiesta per ottenere l’ausilio alla natalità e alla genitorialità già dal termine del settimo mese di gravidanza. Il bonus scadrà dopo un anno dall’evento, inteso, anche in questo caso, come nascita, adozione o affidamento preadottivo.

Gli 800 euro vengono pagati a tutti i genitori richiedenti, senza distinzione sulla base dell’ISEE, pertanto, anche le famiglie con 40 mila euro di ISEE potranno richiederlo. 

L’istituto per la Previdenza INPS corrisponderà il beneficio:

  • attraverso un bonifico domiciliato presso gli uffici di Poste Italiane;
  • attraverso un bonifico sul conto corrente bancario o postale
  • con un accredito sul conto libretto postale
  • su carta prepagata.

Tutti i metodi, eccetto il bonifico domiciliato, hanno bisogno dell’IBAN. E’ importante sottolineare che questi 800 euro elargiti da INPS non concorrono a formare il reddito familiare. 

Con l’Assegno Unico cosa cambierà?

Da gennaio, con l’arrivo dell’Assegno Unico a pieno regime dovremo salutare per sempre il bonus bebè e il bonus mamma domani. Resterà, invece, il bonus Asilo nido, per aiutare le famiglie a non sacrificare la propria occupazione e crescita professionale per badare esclusivamente al bambino.

L’assegno unico sostituirà questi bonus e sarà elargito a tutte le famiglie con figli, senza distinzione. L’importo che verrà erogato sarà calcolato sulla base dell’ISEE, del numero di figli presenti nel nucleo familiare e della maggiore o minore età degli stessi. 

Per ora a riguardo vi possiamo dire solo questo, attendiamo i decreti attuativi di fine anno.

Bonus 1.600 euro, 800 euro e 950 euro

Anche i bonus per gli stagionali, i lavoratori dello spettacolo e i lavoratori intermittenti e incaricati delle vendite a domicilio possono essere richiesti senza ISEE. L’unica categoria che deve osservare il reddito è quella dei lavoratori dello spettacolo: questi soggetti dovranno rispettare la soglia massima dei 75 mila euro. 

Il bonus 1.600 euro, il fratello minore delle indennità una tantum Covid da 2.400 inserite nel Primo Decreto Sostegni, può essere percepito in maniera automatica, se avete già ricevuto i 2.400 euro del Sostegni Uno, o previa domanda all’INPS.

Ancora non sappiamo molto sulla possibilità di fare domanda per ottenere i bonus da 1.600 euro. INPS, infatti, aveva comunicato che avrebbe aperto i servizi online proprio questa settimana, ma ancora tutto tace.

Gli altri due bonus, invece, sono esclusivamente per due categorie di lavoratori: gli operatori del settore agricolo e della pesca. Ai primi, il nuovo decreto-legge datato 25 maggio 2021, ha destinato un’indennità unica di 800 euro. 

Invece, per i pescatori autonomi, a cui si aggiungono anche i soci di cooperative, che svolgono in maniera professionale la pesca per acque marittime, interne e lagunari, il decreto ha destinato un’indennità di 950 euro.

Non ci sono requisiti reddituali da rispettare ma, per i lavoratori agricoli, occorre rispettare le 50 giornate di lavoro minime in tutto il 2020, stabilite dal Sostegni bis. Se il requisito delle cinquanta giornate non verrà rispettato, i soggetti richiedenti non potranno percepire il sussidio di 800 euro.