Bonus IRPEF 2022: importo ridotto! Ultime notizie!

Bonus IRPEF 2022: arrivano novità. Oltre ai 100 euro in busta paga, si potrà accedere ad una serie di detrazione. Ecco le ultime.

Bonus IRPEF 2022 interessato da importanti novità. La Legge di Bilancio 2022 cambia le carte in tavolo sul contributo, almeno sul fronte dei beneficiari e degli importi.

Il rimborso, infatti, si concretizza in un credito fiscale e in una serie di agevolazioni che vanno tutte a confluire nel conguaglio di fine anno. Quest’ultimo potrà essere a credito o a debito.

Nel corso dei paragrafi cercheremo di fare il punto sulle novità introdotte dalla nuova Manovra di Bilancio, esaminando nel dettaglio cosa cambia per l’IRPEF e per l’ex Bonus Renzi 2022.

Maggiori informazioni sul Bonus IRPEF 2022 le potete trovare nel video YouTube di Leonardo Pinna.

Bonus IRPEF 2022: la Legge di Bilancio ha modificato le aliquote. Ecco cosa cambia

Prima ancora di entrare nel vivo dell’articolo, partiamo dalle basi. Il Bonus IRPEF 2022 si concretizza in un rimborso o in una serie di agevolazioni fiscali per quanti possiedono una busta paga o una pensione. 

Con l’entrata in scena della Riforma IRPEF, voluta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono mutate le condizioni d’accesso e di erogazione del Bonus, per meglio adeguarli alle nuove fasce di prelievo fiscale.

Le aliquote sono scesa da cinque a quattro. Nello specifico, il 23 % per i redditi fino a 15.000 euro, il 25% per i redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro, il 35% per i redditi oltre i 28.000 euro, senza oltrepassare la soglia limite di 55.000 euro, e il 43% per i redditi oltre i 55.000 euro.

Il bonus IRPEF 2022 è un rimborso o agevolazione fiscale prevista per tutti coloro che detengono una busta paga o un cedolino pensionistico.

Volendo essere più precisi, è un trattamento integrativo disciplinato dal decreto Legge 3/2020, che ha segnato l’innalzamento del rimborso fiscale nel 2021 di 20 euro, da 80 a 100 euro mensili se si rientra in una specifica fascia di reddito.

Si tratta, insomma, di una nuova versione di quello che viene comunemente chiamato “Bonus Renzi”, ma regolato all’art. 1 del decreto Legge 66 del 2014, con alcuni ritocchi sul lato degli importi.

Bonus IRPEF 2022: cosa cambia? Ecco le novità

La modifica più importante riguardante il Bonus IRPEF 2022 è il cambio d’importi rispetto al Bonus Renzi a cui viene associato.

Quest’ultimo prevedeva il pagamento di una somma massima mensile di 80 euro, via via tagliata negli importi a seconda dello scaglione reddituale di appartenenza.

Il tetto massimo di 80 euro veniva erogato ai redditi compresi tra gli 8.000 e i 23.000 euro. Più di 28 euro, ma senza oltrepassare il limite degli 80, per i redditi compresi nel range reddituale da 23.000 a 35.000 euro, importo 0 peri redditi superiori a 35.000 euro.

Ebbene, con le modifiche introdotte nel 2022 il tetto massimo di 80 euro si innalza a 100 euro aggiungendo 20 euro in più per tutti gli importi. Ma le novità saranno anche altre. 

Nell’anno in corso, il credito fiscale viene sostituito dall’agevolazione (una taglio delle tasse) una volta superata una certa soglia di reddito.

In ogni caso, si potrà ottenere un rimborso mensile di 100 euro, circa 1.250 euro all’anno, ma solo se la soglia reddituale non oltrepassa i 15.000 euro.

Nel caso in cui si superasse tale limite il credito viene sostituito da una serie di detrazioni fiscali fruibili al termine dall’anno per mezzo del conguaglio.

BONUS IRPEF 2022: come funziona?

Cerchiamo di chiarire la questione. Il Bonus IRPEF 2022 attuale funziona come un credito fiscale a favore dei contribuenti titolari di un reddito al di sotto di 15.000 euro (annui), e sottoforma di agevolazioni fiscali per quei redditi compresi nel range da 15.000 a 50.000 euro.

E le agevolazioni si presentano molto più generose negli importi rispetto all’ammontare annuo ottenibile dal Bonus IRPEF di 1.250 euro. 

Chi dispone di una busta paga potrà ricevere fino a 2.000 euro annui, stessa cosa per i pensionati. Attenzione, però, il tutto se i redditi superano di poco i 15.000 euro.

Infatti, più il reddito aumenta, più la detrazione diminuisce. In particolare, si avrà diritto al trattamento integrativo solo se c’è una differenza tra imposta lorda e somma di diverse detrazioni. Di tipo lavorativo, legate alle famiglie, per spese mediche, aventi ad oggetto mutuo, affitti e per le erogazioni liberali.

Bonus IRPEF 2022: come si esegue il calcolo

Il Bonus IRPEF 2022 si articola in una serie di calcoli utili a determinare, in caso di detrazione fiscale, il rimborso spettante al contribuente.

In ciò risiede la novità più rilevante di questo Bonus, considerato che la detrazione va rapportata al periodo di lavoro e alle nuove soglie reddituali, vale a dire redditi al di sotto a 15.000 euro, superiori ai 15.000 ma inferiori a 50.000 euro.

I lavoratori dipendenti potranno ottenere dal nuovo calcolo ben 1.910 euro se il reddito si attesta intorno a 28.000 euro, per poi decrescere quando si arriva al tetto massimo di 50.000 euro.

Bonus IRPEF 2022: A chi spetta?

Il Bonus IRPEF 2022 viene erogato tanto ai lavoratori dipendenti, quanto ai percettori di pensione INPS. Anche i lavoratori in mobilità hanno il diritto a ricevere il contributo, ma solo se risultano beneficiari di NASPI (nel caso di lavorato licenziati per motivi non imputabili alla propria volontà) e DIS-COLL (se con contratto di collaborazione continuativa o lavoratori a progetto).

In teoria, dovrebbe essere anche ai lavoratori autonomi, titolari di Partita IVA, ma in questo caso la situazione è più articolata poiché il solo reddito da lavoro non è sufficiente per ottenere il riconoscimento del Bonus. 

L’unico stratagemma sarebbe quello di avere un reddito da lavoro dipendente. 

La circolare n. 29e/2020 dell’Agenzia delle Entrate mette nero su bianco la possibilità per i redditi da lavoro autonomo di beneficiare del Bonus ma solo se gli stessi rientrano nella determinazione del reddito e se garantiti dal regime forfettario della Partita IVA.

Il tutto senza superare il reddito di 28.000 euro.

Bonus IRPEF 2022: come cambiano gli importi in busta paga

Il Bonus IRPEF rivoluziona completamente gli importi in busta paga. Si ha diritto a ricevere i 100 euro indicati nel decreto-legge 3 del 2020, solo nel caso in cui il reddito è basso. 

Diversamente ci si dovrà accontentare della detrazione fiscale. In tal senso, un ruolo rilevante è affidato al conguaglio.

Una sorta di adeguamento di un pagamento, nello specifico per le imposte IRPEF, al reddito personale di fine anno, in modo da poter equilibrare i versamenti da fare o già adempiuti, ottenendo poi un rimborso o diversamente una trattenuta.

Per essere più precisi, un conguaglio a credito da origine ad un rimborso ad inizio dall’anno, a debito una restituzione di quanto dovuto, con una trattenuta in busta paga.

In ogni caso, è consigliabile richiedere il Bonus alla fine anno. Per il prossimo, basta utilizzare la dichiarazione dei Redditi 2023.

Se si regista un conguaglio a debito non ci sarà alcuna trattenuta. In caso di conguaglio a credito, invece, il rimborso ci sarà e pure in un’unica soluzione.

Una chance, dunque, per ottenere qualche soldo in più ad inizio anno, soprattutto in periodi come questi in cui la crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha letteralmente messo in ginocchio una numero consistente di famiglie italiane.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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