Quattro bonus INPS per chi ha un ISEE sotto i 15 mila euro!

Ecco per voi quattro bonus INPS per chi ha un ISEE 2022 sotto i 15 mila euro. Tutte le novità e i requisiti per richiederli ora.

L’indicatore della situazione economica equivalente ISEE per i sussidi erogati nel 2021 è scaduto lo scorso 31 dicembre; ora, i nuclei familiari, per ottenere tutte le agevolazioni previste per l’anno corrente dovranno aggiornare tutta la documentazione relativa ai redditi.

Senza un ISEE aggiornato, infatti, le famiglie non potranno percepire tutti i bonus e, in alcuni casi, verrà loro corrisposto l’importo minimo del sostegno, come ad esempio per l’Assegno Unico Universale o il Bonus Asilo Nido

Esistono, infatti, alcuni bonus che richiedono, come requisito obbligatorio, un’attestazione ISEE sotto i 10 mila euro. Tra questi ci sono sicuramente il Reddito di Cittadinanza e la Carta Acquisti, entrambi erogati dall’Inps. 

L’ISEE del 2022, in particolare, si riferisce all’anno 2020, l’anno dello scoppio della pandemia di Coronavirus nel nostro Paese, che ha avuto come diretta conseguenza la crisi economica. 

Proprio per la diminuzione dei redditi percepiti nel 2020, molti cittadini potrebbero avere degli ISEE molto bassi e, proprio per questo, potranno richiedere determinate prestazioni riservate alle famiglie in condizione di disagio economico.

Andiamo a vedere più nel dettaglio quali sono i bonus confermati per il 2022 di INPS che richiedono un indicatore della situazione economica equivalente basso. 

Tutti i Bonus 2022 con ISEE sotto i 10 mila euro: la Carta Acquisti INPS

La Carta Acquisti, anche conosciuta come Social Card è un sostegno economico bimestrale pagato dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. 

È un sostegno economico riservato a cittadini in situazioni di disagio economico – con ISEE molto bassi – che hanno più di 65 anni, oppure che risultano tutori di minori di età inferiore ai tre anni.

Il bonus ha un importo pari a 40 euro al mese e, come abbiamo precedentemente asserito, viene erogato bimestralmente da INPS, nella cifra di 80 euro. 

Questi 80 euro possono essere utilizzati dai soggetti in condizioni di disagio economico per pagare le bollette di luce e gas, per acquistare generi alimentari, oppure per comprare farmaci

Tutte le informazioni sulla Social Card sono state riportate sul sito del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanza, dove possiamo leggere:

“Per effetto delle disposizioni normative che regolano la Carta Acquisti, gli importi di reddito e l’indicatore ISEE che regolano l’accesso al citato contributo, per il 2022, sono perequati al tasso di inflazione ISTAT.”

Ogni anno, infatti, i redditi vengono ricalcolati e aggiornati. Per quest’anno i soggetti di età pari o superiore a 65 anni o tutori di minori con meno di tre anni, che potranno richiedere il Bonus Social Card, sono coloro che hanno le seguenti situazioni ISEE:

  • i tutori di minorenni con tre, o meno di tre anni dovranno presentare un ISEE fino ad un massimo di 7.120,39 euro.
  • I cittadini tra i 65 e 70 anni dovranno avere un ISEE fino a 7.120,39 euro e redditi totali fino a 7.120,39.
  • Per i cittadini con più di 70 anni, invece abbiamo un ISEE massimo di 7.120,39 euro e un ammontare di redditi che non sfori i 9.493.86 euro.

Potrete richiedere la Carta Acquisti negli uffici di Poste Italiane portando con voi i documenti necessari. Tutte le altre informazioni a riguardo le trovate QUI.

INPS Bonus con ISEE inferiore di 10 mila euro: il Reddito di Cittadinanza

Passiamo adesso al secondo bonus che richiede un ISEE molto basso per essere percepito: il Reddito di Cittadinanza

La misura pentastellata può essere richiesta all’Inps, l’Istituto che si occupa mensilmente dei pagamenti, attraverso i canali telematici, il Call Center Integrato o i servizi dei patronati. 

 I cittadini che vogliono richiedere il beneficio economico anti povertà pentastellato Reddito di Cittadinanza devono avere un ISEE che non superi i 9.360 euro. L’importo massimo erogabile dall’istituto Nazionale per la Previdenza Sociale è pari a 780 euro.

Oltre all’ISEE, per ottenere il RDC è indispensabile essere cittadino italiano, cittadino UE o – se stranieri – possedere un permesso di soggiorno; il soggetto dovrà anche risultare residente sul suolo italiano per un minimo di 10 anni, di cui due continuativi.

Oltre all’ISEE, inoltre, verrà calcolato il patrimonio immobiliare che non dovrà risultare maggiore di 30 mila euro – Inps ricordiamo che terrà in considerazione anche il patrimonio detenuto all’estero.

Il patrimonio mobiliare non dovrà superare i sei mila euro incrementati di duemila euro per ogni membro della famiglia dopo il primo, fino a raggiungere un massimo di dieci mila euro. 

Gli unici casi in cui questi importi potranno essere superati sono: la presenza di figli successivi al primo, per un totale di mille euro; la presenza di un membro con disabilità per un totale di cinque mila euro, che raggiungono i 7.500 € con un soggetto con una disabilità grave.

Infine, il reddito familiare non dovrà superare i sei mila euro all’anno, che potranno essere innalzati fino a 9.360 euro con nuclei in affitto.

Due Bonus INPS con ISEE sotto i 25 mila euro: Assegno Unico e Bonus Asilo Nido

Passiamo, ora, a bonus che possono essere richiesti anche da chi ha redditi più elevati, ma che comunque presentano importi maggiori per chi ha un ISEE basso. 

Stiamo parlando del bonus Assegno Unico e Universale e del Bonus Asilo Nido. Il primo può essere richiesto da tutte le famiglie italiane con figli. Le domande possono essere inoltrate dal settimo mese di gravidanza fino al ventunesimo anno del figlio – dai 18 anni possono avanzare la richiesta direttamente i figli neomaggiorenni.

Gli importi vanno da un massimo di 175 euro per ogni figlio con ISEE sotto i 15 mila euro e con figli minorenni, fino ad un minimo di 15 euro per figli maggiorenni e redditi elevati, sopra i 40 mila euro di ISEE. 

Abbiamo, poi alcune maggiorazioni per: famiglie numerose con quattro o più figli 100 € al mese, famiglie con minori non autosufficienti 105 € al mese, famiglie con figli con gravi disabilità 95 € al mese o disabilità media 85 € al mese; famiglie con disabili maggiorenni fino a 21 anni 80 € al mese; mamme under 21, 20 € al mese.

Infine, sappiamo che per i genitori titolari di reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione di 30 euro al mese per ISEE fino a 15 mila €, che verranno via via ridotti all’aumentare dell’ISEE fino a 40 mila euro.

Passiamo, poi, al Bonus Asilo Nido che potrà essere richiesto insieme all’Assegno Unico e Universale e sarà corrisposto anch’esso tenendo conto dell’ISEE.

I genitori di bambini con meno di tre anni potranno chiedere questo bonus all’INPS che lo corrisponderà mensilmente alle famiglie per 11 mensilità.

Gli importi sono pari a 3 mila euro a famiglia per genitori con un ISEE inferiore ai 25 mila euro, 2.500 euro a famiglia con ISEE dai 25 ai 40 mila euro e 1.500 euro per redditi più elevati. 

Ricordiamo che la presentazione dell’ISEE aggiornato è indispensabile per il calcolo dell’importo e per evitare che Inps corrisponda l’importo minimo erogabile. In assenza di ISEE, infatti, l’INPS corrisponde la cifra minima, pertanto vi consigliamo di aggiornarlo. 

Infine, ricordiamo che questo bonus può essere richiesto anche per ricevere assistenza presso la propria abitazione:

Il bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione viene erogato dall’Istituto a seguito di presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino, di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti per l’intero anno di riferimento “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”.

Un ultimo sostegno per le famiglie con redditi bassi è il bonus per figli disabili con una disabilità pari o superiore al 60%. Gli importi vanno da 150 a 500 euro al mese.

Potranno richiederlo solamente i genitori disoccupati e i nuclei familiari monoreddito. I redditi di riferimento sono pari a 8.145 € se lavoratori dipendenti, oppure 4.800 euro se lavoratori autonomi. Inps ha aperto la procedura per inoltrare le domande.

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