Tra le tante novità inserite nella legge n. 178 del 30 dicembre 2020, meglio nota come legge di bilancio 2021, troviamo la conferma di una serie di agevolazioni relative ad interventi sulla casa.
Bonus sicurezza prorogato fino al 31 dicembre 2021
Parliamo in particolare delle detrazioni riconosciute per le ristrutturazioni edilizie e nell'ampio pacchetto dedicato alla casa trova spazio il bonus sicurezza.
Si tratta di un bonus fiscale che permette di portare in detrazione le spese sostenute per gli interventi finalizzati a rendere a casa più sicura.
Nello specifico, anche per il 2021 è stata prorogata la detrazione fiscale fino al 50% per un tetto di spesa massimo di 96.000 euro, quindi l'importo massimo detraibile è di 48.000 euro, da recuperare in 10 rate annuali dello stesso importo.
Bonus sicurezza: cos'è e come funziona
Più nel dettaglio, sono ammessi all'agevolazione gli interventi relativi all'adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.
Come spiegato nella guida dell'Agenzia delle Entrate, per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti).
E' bene evidenziare che sono ammesse alla detrazione dl 50% solo le spese sostenute per gli interventi sull'immobili e sono quindi escluse quelle di altra tipologia, com ad esempio il costo di un contratto stipulato con un istituto di vigilanza.
Bonus sicurezza: chi sono i beneficiari?
Il bonus sicurezza spetta a coloro che sono soggetti al pagamento dell'Irpef,ossia dell'imposta sui redditi delle persone fisiche e che di fatto sostengono effettivamente le spese per gli interventi ammessi all'agevolazione.
Nel dettaglio, tra i beneficiari del bonus sicurezza troviamo:
proprietari o nudi proprietari
titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)locatari o comodatari
soci di cooperative divise e indivise
imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali
il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento: il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado
il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
il componente dell’unione civile
il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.
Bonus sicurezza: spese e interventi ammessi alla detrazione del 50%
Diversi sono gli interventi che possono beneficiare dell'agevolazione prevista dal bonus sicurezza.
Si tratta di tutte quelle misure che permettono di rendere più sicura l'abitazione. come ad esempio:
rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murariedegli edifici
apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
porte blindate o rinforzate
apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
apposizione di saracinesche
tapparelle metalliche con bloccaggi
vetri antisfondamento
casseforti a muro
fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati
apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.
Bonus sicurezza: come beneficiare della detrazione
Come già accennato prima, il bonus sicurezza prevede una detrazione fiscale del 50% per un massimo di spesa di 96.000 euro, tenendo presente che questo è il limite complessivo da rispettare anche nel caso in cui agli interventi per la messa in sicurezza della casa si affiancano lavori di ristrutturazione edilizia.
La detrazione fiscale, per un massimo di 48.000 euro, può essere recuperata in 10 rate annuali dello stesso importo. In alternativa, secondo quanto previsto dall'articolo 121 del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020, il famoso Decreto Rilancio, al posto della detrazione si può optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.
Da evidenziare che il bonus sicurezza, al pari delle altre agevolazioni fiscali per la casa, non prevede la presentazione dell'ISEE, quindi è svincolato dalla situazione reddituale del richiedente.