Bonus libri 2022: 400 euro per i figli a scuola! Domande aperte

Ultimi aggiornamenti per quanto riguarda il bonus libri 2022, che permette di ottenere fino a 400 euro per chi ha figli in età scolare. Requisiti e importi!

Ultimi aggiornamenti per quanto riguarda il bonus libri 2022, che permette di ottenere fino a 400€ per chi ha figli in età scolare.

La misura fa parte dei provvedimenti previsti dal Family Act e, nella primissima fase iniziale, solo l’Umbria aveva prontamente predisposto online, l’iter per poter richiedere il contributo.

Ora man mano anche altre Regioni si stanno allineando alle direttive e tutte dovranno aprire le domande per permettere alle famiglie più svantaggiate di richiedere il nuovo bonus fino a 400€ a figlio.

Vediamo dunque dove è già attiva la misura, quali sono i requisiti di accesso e gli importi spettanti per il nuovo anno scolastico 2022/2023.

Come richiedere il bonus libri 2022?

Seguendo l’esempio dell’Umbria, anche il Piemonte ha già aperto le domande per ottenere i voucher per l’acquisto dei libri scolastici.

Quindi sappiamo già che la procedura per la richiesta si svolge online. Il consiglio per tutti dunque è quello di monitorare il sito web della propria Regione, in maniera tale da sapere tempestivamente quando viene pubblicato il bando.

Nel frattempo, continueremo a dare gli aggiornamenti, man mano che arrivano, a livello regionale.

Il contributo è una tantum e si rivolge a tutti i nuclei familiari con figli in età scolare. A seconda della scuola frequentata, si possono ottenere fino a 400€ di buoni da spendere per l’acquisto dei testi scolastici e del materiale didattico necessario per lo studio.

Come vedremo infatti, il requisito da rispettare è uno solo ovvero quello di avere l’Isee basso. Una volta accolta la domanda, gli importi variano a seconda che i figli frequentino la scuola media oppure le superiori.

Bonus libri 2022: come funziona l’erogazione dei soldi per gli acquisti

Il contributo previsto per garantire l’accesso alla scuola pubblica anche alle famiglie più disagiate, si concretizza in voucher che hanno la validità di 12 mesi.

L’erogazione è una tantum: questo significa che, nel corso dell’anno scolastico, viene assegnata una sola volta per ogni figlio avente diritto.

Come sappiamo, in Italia l’obbligo scolastico vige fino all’età di 16 anni, però lo Stato fornisce i libri di testo gratuiti soltanto per i bambini che frequentano le elementari.

Le spese per i libri di testo e il materiale didattico sono alquanto elevate: basti pensare che a settembre, soprattutto se si tratta del primo anno di ciclo scolastico (ad esempio in prima media) solo i libri di testo nuovi arrivano a costare circa 500€.

A questo bisogna aggiungere ovviamente tutta la cancelleria, zaino e diario, nonché tutto il materiale richiesto da materie tecniche o artistiche e musicali.

Insomma, chi ha più di un figlio, magari iscritto fino alle superiori, di certo sa che il rientro a scuola rischia di mettere a dura prova il budget familiare.

Ben venga dunque un aiuto in tal senso, che il governo ha previsto soltanto per le famiglie con Isee basso.

Bonus libri 2022 con Isee: i requisiti delle famiglie beneficiarie

Come già abbiamo avuto modo di sottolineare, il requisito principale da rispettare è quello di avere un Isee basso.

All’interno del Family Act che ha previsto il nuovo bonus libri 2022, non è indicato nello specifico, quale sia la soglia di reddito da rispettare. 

Motivo per cui bisogna verificare sul bando regionale di proprio interesse, quale siano i parametri da rispettare.

Ad esempio, per ciò che concerne la Regione Piemonte, l’Isee familiare non deve superare gli 8 mila euro, per ricevere i voucher per libri di testo e materiale didattico. 

Come riporta il sito della regione Piemonte, si può presentare richiesta online dal 18 maggio e fino al 21 giugno 2022.

I voucher arriveranno agli aventi diritto nei primi giorni di agosto.

Le domande aperte nella regione Umbria scadono invece il 26 maggio.

La novità, a livello locale, è che l’amministrazione regionale ha deciso di mettere a disposizione anche un voucher di 150€ per i bambini più piccoli, che frequentano le scuole elementari.

Infatti, nonostante i libri siano gratuiti, per chi è residente nello stesso comune dell’istituto frequentato, per le famiglie più indigenti, avere un contributo economico per l’acquisto del materiale scolastico, può fare la differenza e permettere quindi al bambino di frequentare le lezioni al pari degli altri compagni.

Bonus libri 2022: gli importi spettanti dalle medie alle superiori

Iniziamo subito col chiarire che gli importi non sono parametrati al livello dell’Isee (quindi chi ha l’Isee più basso NON riceve più soldi).. 

Il requisito dell’Isee basso serve soltanto a stabilire se si ha diritto oppure no al bonus. Nel momento in cui la richiesta è accolta, allora si ricevono:

  • 250€ se il figlio frequenta le scuole medie
  • 400€ se il figlio frequenta le scuole superiori

Le somme spettanti dunque sono già stabilite, in base al ciclo di studi che il ragazzo sta percorrendo.

Queste sono le disposizioni previste dal Family Act, a livello nazionale.

Al momento, solo la regione Umbria ha invece previsto anche il contributo una tantum anche per i bambini della scuola elementare.

La regione, presidiata dall‘avvocato Donatella Tesei, è all’avanguardia dal momento che ha voluto comunque offrire un minimo contributo, pari a 150 euro, nonostante la gratuità dei libri di testo, per consentire ai più bisognosi di acquistare il corredo scolastico e tutto l’occorrente per una presenza dignitosa a scuola.

Bonus libri 2022 e altri aiuti per i figli minori: cosa prevede il Family Act 2022

Nelle migliori intenzioni, il Family Act mira a favorire la conciliazione tra il lavoro e la famiglia. Uno dei tanti problemi dell’Italia riguarda la denatalità ovvero il fatto che le coppie fanno sempre meno figli.

Un mercato del lavoro poco vivace, una scarsa offerta di servizi per l’infanzia e per le famiglie, una poco diffusa cultura delle pari opportunità. 

Traduzione: non c’è lavoro, le neo-mamme che vogliono lavorare sono abbandonate a loro stesse, le donne sono sminuite e sottopagate, sul posto di lavoro. 

E spesso, aggiungiamo, al rientro a casa non trova alcun tipo di aiuto domestico, e deve occuparsi di casa e figli da sola.

Non c’è da stupirsi che sempre meno donne desiderino avere un figlio. E non sempre si tratta di difficoltà economiche, come comunemente si vuol credere, ma “semplicemente” del fatto che la vita di una mamma che lavora è davvero faticosa, e non tutte scelgono di farla.

Il primo provvedimento istituito dal Family Act è l’assegno unico e universale, in vigore a partire dal 1° marzo ma in realtà ancora in fase di rodaggio, visto i ritardi nei pagamenti e il blocco di alcune domande, seppur presentate nei tempi stabiliti.

Oltre ad aver previsto dunque un contributo economico per tutte le famiglie, di lavoratori dipendenti o autonomi, disoccupati o percettori di reddito di cittadinanza, altre misure hanno l’obiettivo di facilitare la vita dei genitori, soprattutto se lavorano entrambi.

Risulta innanzitutto confermato il bonus asilo nido, che permette quindi di ottenere fino a 3 mila euro di rimborso sulle rette versate in favore di bambini al di sotto dei tre anni, iscritti presso tali strutture private.

Per i figli in età scolare, a partire dalla prima media in poi, sono previste dunque borse di studio per reddito (appunto i bonus libri 2022 che abbiamo presentato in questo articolo), e non per merito, per aiutare le famiglie con Isee basso.

A partire dal diploma in poi, per i ragazzi che decidono di frequentare l’Università, il Family Act ha previsto anche dei contributi per pagare l’affitto e delle agevolazioni fiscali, per poter acquistare i libri di testo con qualche aiuto in più.

Previsti anche congedi parentali più flessibili, novità anche per chi ha la possibilità di continuare a lavorare in smart working nonché incentivi in favore dell’occupazione femminile.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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