Bonus Mobili 2022: 5000 euro e arredi casa. Ecco come averli!

Bonus Mobili modificato da cima a fondo dalla Legge di Bilancio 2022 che mette in atto ponderosi tagli e alcuni ritocchi alla normativa. Come contropartita si potranno ottenere 5.000 euro di detrazione fiscale senza realizzare lavori di ristrutturazione su casa, ma solo dei piccoli interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Ecco le ultime per arredare casa nel corso dell’anno.

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Bonus Mobili modificato da cima a fondo dalla Legge di Bilancio 2022 che mette in atto ponderosi tagli e alcuni ritocchi alla normativa del contributo. In verità, la Legge 234/2021 ha rivoluzionato il funzionamento di quota parte dei Bonus ristrutturazione casa, anche di quelli che lo scorso anno hanno riscosso grande successo.

Maggiori informazioni sulle modifiche apportate ai Bonus casa 2022 dalla Manovra le potete trovare nel video YouTube del geometra Danilo Torresi.

E la ventata di cambiamento non ha risparmiato neppure il Bonus Mobili ed elettrodomestici, da sempre incluso nella lista dei Bonus casa perché strettamente legato alla necessità di aver ristrutturato l’anno prima l’immobile per cui si intende accedere al sussidio, con diverse modifiche che lo allontanano dal Bonus dello scorso anno.

Se nel 2021, infatti, i costi supportati per l’acquisto di complementi d’arredo (mobili o elettrodomestici) potevano essere coperti da un finanziamento pubblico fino al tetto massimo di spesa di 16.000 euro, rimborsando a titolo di detrazione fiscale il 50% della spesa su 10 anni, nel 2022 lo “sconto” scende alla metà.

Per essere più chiari, la Legge di Bilancio 2022 fa scendere la spesa complessiva per godere della detrazione a 10.000 euro, garantendo un rimborso della stessa ai beneficiari del Bonus Mobili 2022 di soli 5.000 euro.

In altre parole, mentre per le spese supportate lo scorso anno il Bonus Mobili ed elettrodomestici 2021 offriva la chance di una detrazione massima di 8.000 euro per ciascuna unità abitativa, per quelle sostenute nel 2022 la detrazione massima scende 2.500 euro (50% di 10.000 euro) dal 2023 al 2024.

Quelle che arrivano sul Bonus Mobili 2022 non sono, però, tutte cattive notizie.

I tagli operati dalla nuova Manovra di Bilancio sono infatti ammortizzati dalla possibilità di accedere al sussidio per arredare un immobile senza mettere a punto lavori di ristrutturazione, come invece accade per altri contributi appartenenti sempre al pacchetto dei Bonus ristrutturazione casa.

Basta semplicemente realizzare un intervento di manutenzione, ordinaria o straordinaria, come ad esempio la sostituzione di una caldaia.

Ma vediamo subito quali requisiti e condizioni sono previsti per l’accesso al nuovo Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2022 e come sia possibile ottenere il riconoscimento del contributo senza ristrutturare casa.

Bonus Mobili ed Elettrodomestici. 5.000 euro per la casa: cosa cambia con la Legge di Bilancio 2022?

Prima di andare ad esaminare nel dettaglio in funzionamento del Bonus Mobili ed elettrodomestici richiedibile dal 2022 al 2024, occorre analizzare per quali nuovi requisiti si distacca dal Bonus Mobili 2021.

Il discorso ruota tutto intorno agli importi. La Legge di Bilancio attualmente in vigore, infatti, rivoluziona completamente le “cifre” sull’ammontare massimo di spesa ammessa a beneficio e della conseguente detrazione rispetto allo scorso anno.

Per meglio intenderci, per le spese supportate lo scorso anno si potrà fruire di una detrazione IRPEF del 50%, su un ammontare di costi non eccedente i 16.000 euro, garantendo quindi un rimborso di 8.000 euro.

Di contro, la nuova Legge di Bilancio stabilisce che le spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici supportate nel 2022 siano coperte dal Bonus Mobili per un importo massimo di 10.000 euro, riconoscendo un rimborso spese di non oltre 5.000 euro per ciascun immobile (50% di 10.000).

La spesa massima, però, subisce una decurtazione andando avanti negli anni: nel 2023 e nel 2024 scende a 5.000 euro garantendo un rimborso massimo di 2.500 euro per ogni immobile ammesso al Bonus Mobili.

Bonus Mobili 2022: novità per sconto e cessione del credito? 

Come anticipato in apertura d’articolo, sono diverse le modalità che permettono l’accesso al Bonus Mobili 2022: sarà sufficiente realizzare una serie ristrutturazioni su casa o dei semplici interventi di manutenzione.

In entrambi i casi, i lavori devono essere effettuati a partire da gennaio dell’anno precedente a quello in cui si è provveduto all’acquisto, dunque al sostenimento della spesa, per i complementi d’arredo ammessi a detrazione.

Nulla cambia, invece, sulle modalità di utilizzo del Bonus di cui si potrà disporre solo tramite detrazione IRPEF spalmabile in 10 anni, e non tramite sconto in fattura o cessione del credito.

L’esclusione delle due opzioni fa sì che il Bonus Mobili 2022 non sia intaccato dai vincoli aggiuntivi imposti dal Decreto Antifrode dello scorso novembre previsti per i Bonus casa che si avvalgono dello sconto e della cessione, vale a dire dell’obbligo di presentazione dell’asseverazione tecnica della congruità dei costi.

L’unica eccezione è ammessa per il Superbonus 110% i cui nuovi vincoli previsti dal D.L 157/2021 si applicheranno anche alla detrazione fiscale.

Bonus Mobili 2022: come arredare casa senza lavori di ristrutturazione. Ecco quando è possibile

Come lo scorso anno, è l’Agenzia delle Entrate a disciplinare il Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2022 con apposita guida consultabile sul sito internet ufficiale dell’Ente. 

È la guida ad entrare nel merito dei lavori di ristrutturazione e degli interventi di manutenzione per cui si può beneficiare del Bonus Mobili 2022 rendendo concreta la possibilità di arredare casa con un risparmio sui costi.

Ma partiamo dalla chance offerta ai cittadini di poter accedere alla detrazione del 50% per ottenere, almeno nel 2022, il rimborso fino a 5.000 euro delle spese per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici, realizzando lavori di ristrutturazione.

Occorre distinguere se il Bonus Mobili 2022 viene richiesto per una singola unità abitativa, un edificio unifamiliare, o posticipatamente alla ristrutturazione di parti comuni di un condominio per comprare i mobili e gli elettrodomestici da disporre negli immobili.

Ebbene, per i beni da allocare sulle parti comuni si accede al Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2022 anche intervenendo sull’immobile con semplici lavori di manutenzione ordinaria come possono essere quelli di tinteggiatura o di riparazione di sue parti.

Discorso a parte per gli edifici unifamiliari e le unità abitative singole. In tal caso, si accede al Bonus Mobili solo dietro realizzazione di ristrutturazioni o lavori di straordinaria manutenzione, come il cambio degli infissi, della caldaia, o la semplice installazione di stufe in pellet o a biomassa combustibile.

Bonus Mobili 2022: compatibile con il Bonus Facciate e Superbonus 110%?

La guida sul Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2022 pubblicata da parte dell’Agenzia delle Entrate chiarisce, poi, il rapporto tra l’incentivo e i lavori di ristrutturazione eseguiti per mezzo di altri Bonus casa.

Ad esempio, se gli interventi di ristrutturazione vengono messi a punto grazie al Superbonus 110%, si potrà accedere al Bonus Mobili solo nel caso in cui i lavori siano riconducibili al Sismabonus, se afferenti quindi alla sfera dell’adeguamento sismico.

Nel caso del Bonus Facciate, invece, l’accesso al Bonus Mobili è vincolato alla realizzazione di lavori che hanno come oggetto il recupero del patrimonio edilizio.

Bonus Mobili ed Elettrodomestici: nel 2022 cambiano le etichette energetiche. La novità

Chiudiamo la nostra disamina sul Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2022 con una novità riguardante le spese ammesse a detrazione fiscale, nello specifico per gli acquisti di grandi elettrodomestici.

La normativa sul Bonus 2021 consentiva l’acquisto di apparecchi di classe energetica A+ (forni) e A (lavatrici ed asciugatrici). 

Nel corso dello stesso anno, però, la classificazione energetica degli elettrodomestici di grande dimensione ha subito delle modifiche, portando alla cancellazione di quelle a simbolo + e all’introduzione di nuove etichette ordinate dalla lettera A alla G.

Tutto ciò ha portato ad un adeguamento del Bonus Mobili 2022 che non va ad inficiare in alcun modo la tipologia dei dispositivi da acquistare.