Bonus mobili 2022 anche con cessione e sconto in fattura?

E' possibile avere il bonus mobili 2022 con la cessione del credito o lo sconto in fattura? Vediamo insieme cosa si può ottenere!

Bonus mobili 2022 anche con cessione del credito e sconto in fattura?

Si parla di due delle tre principali opzioni fiscali che in molti preferiscono, almeno per quanto riguarda gli altri bonus. Ma, a causa degli eventi intercorsi per via del Superbonus 110%, il governo Draghi ha disposto con un ulteriore decreto di tipo antifrode una stretta sull’uso e sulla concessione di queste opzioni.

Il motivo è lampante: ridurre quanto più possibile la deriva fraudolenta che si sta sviluppando nei bonus Casa, specie negli ultimi mesi.

Ricordiamo che a febbraio 2022 ben 4,5 miliardi di euro di lavori sono risultati irregolari secondo gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate

Nel caso di questo bonus, secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio, non ci sarebbe la possibilità di richiederli. Anche se il bonus rimane disponibile ad eventuali accumuli con altri bonus, tipo quello relativo alle ristrutturazioni.

Per saperne di più ti suggeriscoil video di RadioUCI Redazione, disponibile su Youtube e sul suo canale.

Da qui in poi però bisognerà vedere cosa è possibile optare, perché da una parte potrai fare l’accumulo con altri bonus, e dall’altra rimanere con questo buono ma provvedere alla richiesta della detrazione.

In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo cosa bisogna fare per avere questo bonus con la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Come avere il bonus mobili 2022 con sconto in fattura e cessione del credito?

Il bonus mobili 2022 è prima di tutto un’agevolazione fiscale per le spese inerenti all’acquisto di mobili, apparecchiature ed elettrodomestici che rientrano non solo in un piano di consumo energetico più contenuto, ma anche in una serie di interventi relativi alla ristrutturazione di un’immobile.

Dopo il suo varo con l’articolo 16, comma 2, del Dl 63/2013, definitivamente convertito in legge 90/2013, è stata rinnovata ogni anno, anche se negli ultimi due la quota di riferimento su cui applicare la detrazione fiscale è cambiata. Anzi, s’è ridotto.

Siamo passati da un importo di riferimento di 16.000 euro a soli 10.000 euro. Pertanto, con la richiesta della detrazione al 50%, potrai avere l’ammortizzazione su 5.000 euro, rispetto agli 8.000 euro disponibili per i lavori fino al 31 dicembre 2021.

Come detto a inizio articolo, tra le novità della Legge di Bilancio 2022, che ha riconfermato il bonus anche per il 2022, e l’ha prorogato fino al 2024, c’è la conferma dell’unica opzione fiscale, cioè la detrazione fiscale.

Ufficialmente non potrai richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura per questo tipo di bonus, ma dovrai optare per l’erogazione di 10 rate annuali di eguale importi versate dall’Agenzia delle Entrate.

Però c’è uno stratagemma per riuscire comunque a ridurre le spese, o almeno ad ammortizzarle al meglio.

Cosa prevede il bonus mobili 2022?

Anche se teoricamente la limitazione alla sola detrazione fiscale riguarda solo questo bonus, oltre al bonus giardini, se tu richiedi però altre agevolazioni edilizie, potrai richiedere per queste ultime lo sconto in fattura e la cessione del credito.

Così avrai modo di compensare con altri lavori e interventi la possibilità di ammortizzare le spese nel complessivo, sempre però di rientrare nei requisiti disposti per ognuno di questi.

Il bonus infatti prevede il cumulo con altre agevolazioni, quali:

Tutti questi garantiscono la disponibilità alle altre opzioni fiscali, in particolare quest’ultimo, che ti garantisce addirittura un extra del 10% sulle spese edilizie relative all’efficientamento energetico.

Però ognuno ha i suoi interventi, e i suoi limiti di spesa previsti, i quali, in caso di oltrepasso, renderebbero vana la richiesta. E invece di avere più lavori ammortizzati al meglio avresti solo un debito insanabile.

L’idea anche di cumulare quanti più bonus può essere anche molto utile, perché il momento è propizio per utilizzare questi bonus, anche se converrebbe richiederli il prima possibile, visto l’aumento dei costi delle materie prime.

Bonus mobili 2022: quanto è con cessione del credito o sconto in fattura?

Attualmente il bonus mobili 2022 prevede come tetto di spesa massimo 10.000 euro, oltre il quale la detrazione fiscale non è garantita. Significa che dall’Agenzia delle entrate potrai avere un rimborso pari a 5.000 euro.

Nell’eventualità di un’apertura nei confronti della cessione del credito e dello sconto in fattura, la quota sarà la stessa, anche se in quel caso la copertura sarà solo sulla detrazione spettante, mentre il resto sarà a spese del contribuente.

Inoltre, con l’eventuale accumulo con altri bonus, in certi casi si dovrà provvedere con il SAL, cioè lo Stato Avanzamento Lavori. Ne avevamo già parlato in un approfondimento in merito sui calcoli che dovrai fare per garantire, nel caso del Superbonus 110%, la percentuale minima per avere la proroga dei lavori. E anche l’eventuale rimborso.

Se fai il cumulo con il bonus 110% dovrai far sì che tutte le spese riguardino lavori e interventi garantiti dal prezzario MiTE e dalla lista di interventi idonei per il rimborso. Perché basta anche un lavoro non coperto per compromettere la percentuale, e mettere a rischio tutto.

Quali lavori danno diritto al bonus mobili 2022?

Il bonus mobili 2022 prevede l’acquisto di mobili, apparecchiature ed elettrodomestici che siano richiesti nel caso in cui l’immobile sia soggetto ad un intervento di restauro o ristrutturazione.

Pertanto, per poter avere la detrazione, l’immobile dovrà essere sottoposto ad una serie di interventi per il recupero del patrimonio edilizio.

Inoltre, sarà permesso acquistare prodotti che rientrino nelle seguenti classi energetiche:

  • la classe A è d’obbligo se vuoi acquistare un nuovo forno;
  • la classe E è prevista come requisito per l’acquisto di lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie;
  • la classe F è come requisito solo per i frigoriferi e i congelatori.

In un precedente articolo avevano visto come fosse difficile ottenere questo bonus senza provvedere ad una ristrutturazione o restauro degli ambienti. Ci sarebbe un escamotage, ma è pressoché impossibile ottenerlo.

Ovviamente, come detto in precedenza, questi lavori possono essere attuati in concomitanza con altri bonus, come ad esempio il bonus ristrutturazione o l’Ecobonus.

L’importante è mantenere inalterati i requisiti chiave, specie quello della scadenza.

Quando scade il bonus mobili 2022?

Il bonus mobili 2022 prevede teoricamente l’accesso al precedente tetto di spesa per tutti gli acquisti che sono stati fatti entro il 31 dicembre 2021, ovvero 16.000 euro, ergo 8.000 euro di detrazione fiscale.

Per tutti gli acquisti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022, si potrà avere fino a 5.000 euro di detrazione.

In realtà la scadenza non sarebbe il 31 dicembre 2022, visto che il Governo Draghi ha previsto una proroga che va fino al 2024. Ma questo bonus non è strutturale, per cui è possibile che alla prossima Manovra di Bilancio date e cifre ci sia una nuova modifica.

L’abbiamo visto nella Legge di Bilancio 2022, con la riduzione del tetto di spesa. Difficile che non riaccada anche per quest’anno, nel caso in cui ci dovessero essere dei problemi in merito al rifinanziamento e alla necessità di continuare dei bonus che, bene o male, costano allo Stato diversi miliardi di euro l’anno.

Inoltre l’accessibilità di cessioni o sconti vari potrebbe venire inficiata se, nel lungo periodo, dovessero risultare sempre più casi di frodi allo Stato. L’abbiamo visto nelle ultime indagini dell’ADE. Consiglio caldamente di rimanere per la detrazione fiscale, anche perché si parla soltanto di 5.000 euro di spesa, decisamente meno rispetto ad un lavoro di restauro.

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