Bonus mobili 2022: Draghi l'ha prorogato! Ecco come funziona

Il bonus mobili è stato prorogato al 2022, e ora ci sono delle novità in fatto di limite di spesa e requisiti d'accesso. Il Governo Draghi ha stabilito delle tagliole per contenere sia la platea che può accedervi, sia il peso che l'agevolazione avrà nei confronti dei conti pubblici. Tutto questo si traduce per esempio in un dimezzamento della spesa, e anche in altre particolarità.

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Il bonus mobili 2022 è stato prorogato, ma qualcosa è cambiato.

Il Governo Draghi sta provvedendo con la manovra di bilancio 2022 a valutare quali bonus e agevolazioni mantenere anche per il prossimo anno, o almeno finché è premier Mario Draghi stesso.

Uno di questi è il bonus per l'acquisto di prodotti e mobili a basso consumo energetico e ambientale, una delle tante opzioni green che sia Draghi sia Conte hanno incentivato all'indomani del Recovery Fund e delle nuove politiche green promosse dall'Unione Europea per la riduzione dei consumi energetici e ambientali.

Tra gli altri incentivi a cui puoi accedere ci sono anche gli ecobonus, in particolare per l'acquisto di nuove auto a basse emissioni di anidride carbonica, o il superbonus 110%, se vuoi rinnovare casa grazie ad una detrazione fino al 110%.

Ma non solo, ci sono anche i vari bonus verde, o anche il bonus TV e Rottamazione TV. In pratica una lista completa di bonus, molti di questi senza anche dover richiedere l'attestazione ISEE.

Come il nostro caso, dato che è un bonus senza ISEE.

Molti di questi hanno avuto la proroga anche per il 2023! Ma, come nel nostro caso, non senza delle modifiche.

Se vuoi un riassunto veloce sulla questione, ti suggerisco il video del Geometra Danilo Torresi.

In questo articolo mi concentrerò sulle ultime novità in merito al bonus mobili 2022, e su quali prodotti verde lo sconto, e in particolare se si può fare anche con la cessione del credito. Guarda caso, una delle opzioni che condivide col Superbonus 110%.

Bonus mobili 2022: ecco come funziona 

Il bonus mobili 2022 è la proroga di una detrazione prevista fin dal 2013, in particolare con l'articolo 16, comma 2, del Dl 63/2013, definitivamente convertito in legge 90/2013, per incentivare gli acquisti di prodotti domestici a basso consumo, sia energetico, sia ambientale.

Come buono è stato sempre prorogato dai vari governi succeduti, da Letta a Renzi, fino all'ultimo governo Conte II. Nel nostro caso, con la Manovra di Bilancio 2022 del Governo Draghi, questa proroga inciderà dal 1 gennaio 2022 su tutti coloro che volevano accedervi con un tetto di spesa diverso da quello attuale.

Perché secondo quanto previsto dall’articolo 8 della bozza del disegno di Legge di Bilancio 2022, d'ora in poi:

"La detrazione di cui al presente comma [...] spetta nella misura del 50 per cento delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 5.000 euro."

Ma non era 10.000 euro? Era previsto il limite a 10.000 euro con l'ultima Legge di Bilancio 2021. Ora nemmeno 10.000 euro sono accettabili. 

Dal 1* gennaio 2022 il limite massimo di spesa sarà entro 5.000 euro.

Purtroppo è andato sempre più scalando, visto che già prima della Legge di Bilancio 2021 il tetto era rimasto a 16.000 euro.

Motivo di questa scelta? Probabilmente l'indisponibilità di certi fondi, e anche il fatto che per finanziare di più certi altri ammortizzatori, devono tagliare da qualche parte.

Inoltre, questo tetto riguarda certi prodotti ed elettrodomestici.

Bonus mobili 2022: cosa rientra nel buono

Sempre all'interno dell’articolo 8 della bozza del disegno di Legge di Bilancio 2022, si citano con precisione i prodotti che rientrano nel bonus mobili 2022 in questione, e sono:

  • lavatrici,
  • lavasciugatrici,
  • lavastoviglie,
  • frigoriferi,
  • congelatori,
  • forni,
  • vari mobili purché segnalati da classe energetica e previsti per un immobile in ristrutturazione.

Praticamente una cucina nuova, se ci pensi. In realtà da diversi anni, in ogni store di elettrodomestici piccoli o grandi che siano, c'è sempre la storia della classe energetica. 

La classe energetica è quella fascia di consumo energetico in cui si trova quel determinato prodotto, o, nel caso delle abitazioni, in cui si trova l'impianto di riscaldamento e di illuminazione della tua dimora.

In questo caso ci sono tre classi di riferimento per i prodotti citati:

  • per i forni è necessaria la classe A;
  • per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie è necessaria la classe E;
  • per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature finalizzati all’arredo dell’immobile in ristrutturazione è necessaria la classe F.

Per tutti questi è previsto il buono. Se invece speri in caldaie o macchine, ti consiglio l'ecobonus.

Bonus mobili 2022: chi detrae tutte queste spese?

La detrazione spetta all'Agenzia delle Entrate, che, come per superbonus 110% ed ecobonus, sarà lei ad avere l'ultima parola anche per il bonus mobili 2022.

Inoltre le detrazioni in questo caso riguardano le imposte lorde per le spese documentate sostenute negli anni 2022, 2023, 2024.

Perché la proroga è per il 2022, ma già si punta ad estenderla fino a tutto il 2024.

Ovvio, con un taglio del limite di spesa da 16.000 fino a 5.000 euro praticamente la detrazione è stata spalmata in un triennio intero, anche se con aspettative diverse da avere un limite a 16.000 euro.

Specie per chi forse sperava nel rinnovare la cucina, oltre che ristrutturare la propria dimora.

Inoltre, chi detrae, deve ricordarsi bene che, oltre al nuovo limite di spesa a 5.000 euro, non può detrarre più del 50% dell'imposta lorda. 

Il bonus mobili 2022 prevede un'aliquota del 50% come detrazione sull'imposta lorda, con tetto massimo di 5.000 euro.

E questo è stato stabilito dalla Legge di Bilancio. Se non altro non richiede l'ISEE, il che è buono.

Semmai rimane il nodo in merito alla ristrutturazione, perché è facile confondersi con altri bonus relativi alla casa e all'ecologia.

Bonus mobili 2022: è possibile senza ristrutturazione?

Partiamo col dire che il bonus mobili 2022 prevedrebbe anche l'acquisto di: 

"[...] apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione."

Così come è citato al comma 2 dell'articolo 8 della bozza del disegno di Legge di Bilancio 2022.

Però va sottolineato che non è d'obbligo avere una ristrutturazione in atto. Lo sarebbe se tu avessi da ottemperare al bonus 110% o al bonus facciate, ma in questo caso gli interventi per il recupero del patrimonio possono essere utili se vuoi comperare quelle apparecchiature.

Ma questi lavori devono essere iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto, cioè a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.

Poi per il resto, tutte le altre spese relative ai lavori di ristrutturazione non c'entrano nulla.

E questo nel caso delle detrazioni. Se poi, nello stile del bonus 110%, vuoi tentare la carta della cessione del credito, ho una bella sopresa per te.

Bonus mobili 2022: si può fare la cessione del credito?

Nel caso del bonus mobili 2022 si può tentare la cessione del credito, così come lo sconto in fattura.

O almeno, entro il 2021 lo potevi fare, o almeno si sperava, visto che la proposta era stata promossa dalla Ragioneria Generale dello Stato.

Ma col Decreto Sostegni non è più possibile cedere il credito relativo alle detrazioni ad un privato, oppure richiedere nella fatturazione lo sconto.

Questo rende la detrazione sul 50% del valore d'acquisto, con riferimento all'imposta lorda, l'unica opzione disponibile dal 1 gennaio 2022.

Motivo di questa scelta? Probabilmente quella che coinvolgerà tutti i bonus che hanno come opzione la cessione del credito. E cioè cercare di evitare in futuro meno problemi tra agenzie di riscossione, istituti bancari e aziende che ricevono il credito in questione.

Inoltre, come accade in generale quando ci sono tagli in arrivo, è anche per disincentivare una potenziale estensione della platea. Cioè, il buono esiste, ma è meglio se non sia per tutti.

E se lo si vuole a tutti i costi per tutti, tocca tagliare l'importo massimo della spesa. Come è accaduto già quest'anno, e come accadrà dal 1 gennaio 2022.

Bonus mobili 2022: ecco come ottenerlo con l'Agenzia delle Entrate

Per ottenere il bonus mobili 2022 è necessario intanto avere tutto in ordine in fatto di documenti e pagamenti. Perché per ottenerlo serve aver effettuato i pagamenti con bonifico, carta di debito o carta di credito.

Pertanto, tutti questi altri pagamenti non sono ammessi:

  • assegni bancari,
  • contanti,
  • altri mezzi di pagamento non rintracciabili.

Inoltre, in caso di bonifico, è necessario mantenere la ricevuta, così come quella nel caso della transizione avvenuta per pagamenti con carta di credito o debito. 

Inoltre devi portare come documentazione l'addebito sul conto corrente e anche le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Fortunatamente sono ammessi anche i beni con finanziamento a rate, ma serve la ricevuta del pagamento, e sempre in maniera rintracciabile.

Se vuoi rimanere aggiornato sulla questione, ti suggerisco di dare un'occhiata sul sito dell'Agenzia delle Entrate, anche se non è molto aggiornato in merito al bonus. 

Bonus mobili 2022: entro quando scade?

La questione della scadenza del bonus mobili 2022 è un po' spinosa, perché da anni viene continuamente prorogato, come accaduto anche con questa ultima Manovra di Bilancio.

La proroga del bonus mobili è fino al 31 dicembre 2024, e comprende gli acquisti del triennio 2022-2024.

Semmai le scadenze relative agli acquisti sono le seguenti:

  • gli acquisti riguarderanno tutti i prodotti comperati entro la scadenza della proroga, cioè il 31 dicembre 2024;
  • i lavori avranno come riferimento l'anno precedente all'acquisto dell'apparecchiatura necessaria.

Poi ovviamente, tutto questo rimane tale finché non ci saranno nuove modifiche da parte dei vari decreti Bilancio o di ulteriori decreti Sostegni. 

Nel caso della legge di Bilancio 2022, la proroga ha riguardato un periodo di tre anni per il bonus mobili, molto di più rispetto al biennio confermato per le ristrutturazioni, o per la riqualificazione energetica e antisismica. 

Probabilmente, visto l'andazzo delle ultime leggi di bilancio, finirà che ci saranno ulteriori tagli. Davanti a questo rischio, ti suggerisco, come ultima cosa, di valutare questo buono, se non altro per avere per cinque anni delle detrazioni IRPEF che male non fanno.