La mobilità sostenibile è un tema più che mai attuale, dato che nell'ultimo periodo c'è molta attenzione, anche da parte del governo, alla sostenibilità ambientale, attraverso misure mirate come il bonus biciclette. Si tratta di incentivare l'utilizzo di mezzi di trasporto a bassa emissione inquinante, che possono garantire anche per il cittadino un risparmio notevole per gli spostamenti.
A questo proposito arriva il credito di imposta fino a 750 euro per chi ha deciso già lo scorso anno di procedere all'acquisto di un mezzo proprio come una bicicletta o un monopattino per gli spostamenti, specialmente nelle grandi città. Come spiega Quifinanza.it si tratta di un bonus che non prevede unicamente l'erogazione del credito a chi ha acquistato una bicicletta, ma anche per altre circostanze:
"Sono pronte le regole per accedere al credito d'imposta fino a 750 euro per coloro che hanno acquistato monopattini elettrici, biciclette elettriche o muscolari, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile dal 1° agosto 2020 alla fine di dicembre dello stesso anno."
Anche gli abbonamenti al trasporto pubblico sono inclusi nel bonus, in quanto di fatto l'utilizzo di questi mezzi favorisce il risparmio e la riduzione delle emissioni inquinanti nell'ambiente. Chi ha acquistato un monopattino elettrico, oppure una bicicletta, oppure un servizio di trasporto pubblico, e di mobilità elettrica, negli ultimi cinque mesi del 2020 può procedere con l'accesso ai bonus specifici sotto forma di credito di imposta.
Vediamo in questo articolo come è possibile ricevere questo particolare bonus, il bonus mobilità, per gli acquisti effettuati lo scorso anno, che ricordiamo, era un periodo piuttosto critico a causa della pandemia. Vediamo inoltre quali sono le iniziative per i cittadini a proposito di mobilità sostenibile, facendo riferimento alle principali città italiane.
Bonus mobilità: come funziona
Il bonus mobilità non consiste in una cifra per l'acquisto di un nuovo mezzo, come invece era stato predisposto l'anno scorso per l'acquisto di una bicicletta, ma consiste in un credito di imposta. Si tratta di una possibilità per chi aveva acquistato negli ultimi mesi del 2020 un mezzo o un servizio per il trasporto sostenibile.
Il credito di imposta può raggiungere la cifra massima di 750 euro, per le persone che hanno acquistato una bicicletta, un monopattino elettrico, oppure un servizio di abbonamento al trasporto pubblico, oppure ancora un servizio di mobilità elettrica sostenibile, avendo rottamato un veicolo proprio in quei mesi.
In un certo senso si può dire che questo bonus mobilità premia chi decide di cambiare il proprio veicolo inquinante con uno a bassa emissione di Co2, come spiega anche Tg24.sky.it:
"Il credito d’imposta, si legge nel decreto, spetta a chi - nel periodo dall’1 agosto al 31 dicembre 2020 - al momento dell’acquisto di un veicolo elettrico o di un abbonamento abbia consegnato per la rottamazione “un secondo veicolo di categoria M1 rientrante tra quelli previsti dal comma 1032 dell’art. 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145”"
Questo vuol dire che per poter accedere a questo bonus mobilità è necessario aver rottamato un veicolo con specifiche caratteristiche: un mezzo adibito al trasporto di persone, con un massimo di 8 posti aggiuntivi a quello del conducente, intestato da almeno un anno alla persona o a un famigliare della persona che desidera accedere al bonus.
Il credito di imposta quindi si può utilizzare entro un periodo massimo di tre anni a partire dal periodo di riferimento nel 2020, e la cifra massima a cui si può accedere è di 750 euro. Il credito di imposta è strettamente legato alla situazione specifica fiscale: per questo motivo si dovrà procedere tramite dichiarazione dei redditi.
Bonus mobilità: il credito di imposta
In passato abbiamo assistito all'erogazione di un bonus sotto forma di sconto per l'acquisto di una bicicletta. Bonus che ha attirato la curiosità di moltissimi cittadini, che hanno scelto di utilizzarlo per l'acquisto di una nuova bicicletta. Molti italiani in questo modo hanno avuto un cambio di abitudini, soprattutto nelle grandi città.
La mobilità sostenibile si sta affermando sempre di più, anche grazie a questi bonus. Il bonus mobilità di cui si parla in questi giorni tuttavia funziona come credito di imposta. Questo significa che per poter accedere allo sconto è necessario procedere entro tre anni dal periodo di riferimento, il 2020, procedendo attraverso la dichiarazione dei redditi, e il bonus può essere erogato attraverso il credito di imposta in diminuzione di quelle che sono le imposte dovute al fisco.
Risulta quindi indispensabile procedere con la propria dichiarazione dei redditi per poter avere accesso allo sconto proposto dal bonus mobilità, aver rottamato un vecchio mezzo e aver optato per una forma di trasporto più ecologica. Inoltre secondo il regolamento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, questo particolare bonus non è cumulabile con altri della stessa tipologia.
Per quanto riguarda i fondi disponibili per il bonus, al momento sono stati resi necessari 5 milioni di euro in riferimento al periodo conclusivo del 2020, raggiunta questa soglia non sarà più possibile accedere all'agevolazione. Per poter accedere nella pratica a questo particolare bonus sarà necessario procedere telematicamente, e un ruolo fondamentale avrà l'Agenzia delle Entrate.
Al momento si attendono ulteriori aggiornamenti per la modalità dettagliata con cui sarà possibile procedere. Bisogna comunque tenere conto che i cittadini dovranno indicare tutte le informazioni relative alla spesa avvenuta per l'acquisto di un mezzo o un servizio di mobilità sostenibile.
L'importante è tenere conto che il nuovo mezzo acquistato deve garantire effettivamente una bassa emissione di Co2, e si può scegliere anche un mezzo usato. Le emissioni non devono superare i 110 g/km.
Mobilità sostenibile: gli incentivi auto
Oltre al bonus mobilità appena visto, per la mobilità sostenibile lo stato ha messo in campo diverse iniziative, e fondi per incentivare l'acquisto di mezzi a bassa emissione inquinante. Tra questi spiccano gli incentivi auto per l'acquisto di veicoli elettrici, oltre a quelli previsti per le automobili ibride.
Si tratta di incentivi disponibili sia sui nuovi acquisti che sull'usato, sia nel caso di rottamazione del vecchio mezzo che senza rottamazione. Inizialmente lo stato ha stanziato 32 miliardi di euro, in base alle decisioni prese con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, da suddividere su diverse iniziative.
Dai fondi per potenziare il sistema ferroviario, a quelli per le infrastrutture stradali, dal trasporto pubblico locale al settore automotive. Gli incentivi auto per questo particolare settore sono anche destinati a sostenere la ripresa economica, data la recente crisi che ha coinvolto l'intero settore automotive.
Alcuni fondi messi a disposizione per gli incentivi auto erano esauriti molto presto, già i primi mesi del 2021, per questo motivo sono stati riproposti nuovi incentivi. In particolare l'obiettivo è quello di favorire il passaggio alla mobilità sostenibile anche attraverso l'acquisto di autoveicoli elettrici.
In molte città italiane si sono moltiplicate le colonnine per la ricarica di questi mezzi, la cui spesa è stata anche agevolata dallo stato tramite alcuni bonus fiscali messi a disposizione quest'anno. Gli incentivi auto sono solo una parte delle misure prese per coinvolgere gli italiani in una scelta che comporta il passaggio da mezzi inquinanti a mezzi con bassa emissione, che portano anche il risparmio sul breve e lungo periodo per gli stessi cittadini.
Mobilità sostenibile: il bike sharing
Un altro tassello importante della mobilità sostenibile è il bike sharing. Si tratta della condivisione di biciclette attraverso metodi di noleggio garantiti dall'utilizzo di applicazioni web apposite. In molte città italiane già da diversi anni sono presenti biciclette noleggiabili, che si possono utilizzare scegliendo la bici più vicina tramite app su smartphone.
La stessa cosa accade anche con i monopattini, di introduzione piuttosto recente: nelle grandi città la mobilità sostenibile passa anche attraverso questi mezzi, che possono essere utilizzati a noleggio da chiunque, accedendo dalle apposite app.
Il bike sharing e la condivisione dei monopattini sono sempre più in voga soprattutto tra i giovani, e in alcune città i sistemi di noleggio sono stati potenziati recentemente. Una di queste è Pisa, che come spiega un articolo di Pisatoday.it ha potenziato il proprio sistema di bike sharing:
"Sono in servizio da stamani, martedì 2 novembre, le nuove 50 biciclette gialle che vanno a rinnovare il parco mezzi a disposizione di Ciclopi, il servizio di bike-sharing attivo in tutta la città di Pisa."
La mobilità sostenibile, soprattutto nelle grandi città, è favorita dal moltiplicarsi di applicazioni web che permettono il noleggio breve di biciclette, monopattini, ma anche di autoveicoli. Per i cittadini si tratta di un'occasione di risparmio, in quanto mantenere un mezzo proprio, soprattutto in vista degli ultimi rincari sui carburanti, a volte comporta una spesa non più sostenibile.
Da un lato l'introduzione di questi mezzi riduce il traffico nelle grandi città, dall'altro lato crea nuove sfide da affrontare, tra cui quella della sicurezza. Le strade delle città possono risultare anche parecchio caotiche a causa del moltiplicarsi di biciclette e monopattini, e per tutelare la sicurezza dei cittadini si sta parlando anche di modificare il codice della strada, in modo da garantire nuove regole per chi utilizza biciclette e monopattini.
L'Unione Europea lascia carta bianca ai singoli stati per queste decisioni, e nel futuro potrebbe arrivare un nuovo obbligo di assicurazione proprio sulle biciclette e i monopattini. Non solo bonus mobilità sostenibile, ma anche incentivi alla sicurezza nelle strade, soprattutto delle grandi città, in cui è più frequente la presenza di monopattini e biciclette sia privati che in sharing.