Bonus occhiali: cosa fare ora in attesa di decreto attuativo

La legge c'è, i fondi pure. Manca solo il decreto attuativo. Il punto è: come usufruire del bonus occhiali nel frattempo? Ecco come fare per il rimborso?

Sappiamo che esiste e che i fondi stanziati a tale scopo sono bloccati, destinati a finanziare in esclusiva questo bonus occhiali promesso agli italiani. Ma nonostante ci sia già la legge, il Ministero competente non ha ancora disposto l’ufficiale approvazione.

Manca in sostanza il decreto attuativo, quello che appunto consegue al sì del Parlamento a una legge. Il decreto serve dunque a dare “attuazione” a quanto approvato, riportando tutti i dettagli tecnici, come ad esempio le scadenze, le modalità di richiesta e via di seguito.

Il punto della questione ora è: acquistando gli occhiali, è possibile usufruire comunque del buono del valore di 50 euro, pur aspettando del tempo poi, per ottenere il rimborso?

La risposta è affermativa e questo articolo serve proprio a illustrare come comportarsi in questo momento, per usufruire in futuro dell’agevolazione prevista anche per quest’anno e per tutti gli acquisti effettuati entro il mese di dicembre 2023.

Ciò che è certo, e come è noto è stato già definito, riguarda il limite Isee da rispettare, che per il 2022 resta fissato a 10 mila euro.

I diretti interessati allora possono scoprire ora cosa fare, nell’attesa che arrivi al più presto il decreto attuativo dell’altrimenti detto bonus vista 2022.

Chi ha diritto al bonus occhiali 2022

Questa agevolazione per chi soffre di disturbi alla vista, così come concepita fin dallo scorso anno, spetta a tutti i nuclei familiari che hanno un Isee non superiore a 10 mila euro. 

Dunque, per quanto concerne l’Isee 2022 sarà aggiornato in base ai redditi o altri introiti percepiti nel 2020. Vale la pena soffermarsi su un aspetto però. Se il nucleo familiare sa di aver perso almeno il 30% degli introiti nel 2021, rispetto all’anno precedente, allora ha diritto a richiedere il cosiddetto Isee corrente, che dunque risulterà più basso e potrebbe permettere di rientrare nell’agevolazione, laddove invece quello relativo ai redditi 2020, non lo concede.

Essendo infatti il bonus occhiali legato all’Isee, ecco che è importante verificare di poter beneficiare del contributo statale, senza eliminare alcuna possibilità.

Potrà utilizzare il bonus chi ha necessità di sostituire le lenti graduate da vista agli occhiali oppure di acquistare delle lenti a contatto, non estetiche ma appunto correttive. Il bonus non è previsto invece per l’acquisto di occhiali da sole né lenti a contatto a uso estetico, vale a dire quelle che permettono di cambiare il coloro dell’iride ma in realtà non sono graduate.

Il buono si può utilizzare una tantum, nel corso dell’anno, ed è valido per tutta la famiglia, che si tratti di un adulto o della montatura di un bambino. È però personale e quindi bisognerà scegliere a quale componente della famiglia destinarlo, in base alle esigenze più urgenti.

Bonus occhiali da vista: come funziona

Stando alle iniziali intenzioni del legislatore, il bonus per l’acquisto di lenti correttive dovrebbe consistere in un voucher del valore di 50 euro, da mostrare direttamente in cassa, presso l’ottico rivenditore, così da ottenere l’immediato sconto in fattura e quindi sborsare materialmente meno denaro.

Monetizzare subito un bonus è senza dubbio vantaggioso e per molti è preferibile, rispetto ad esempio al credito d’imposta o a una detrazione Irpef quindi alle agevolazioni di tipo fiscale.

Il problema però, come abbiamo appunto evidenziato, è che il decreto attuativo della legge non è mai arrivato, per cui questa possibilità non è attuabile.

La seconda strada percorribile resta allora quella della detrazione fiscale, in fase di dichiarazione dei redditi, facendola rientrare nel famoso 19% destinato alle spese mediche. 

Attenzione! Questo è un passaggio che spetta di diritto a tutti, non solo a chi ha un reddito Isee inferiore a 10 mila euro. 

Quindi non ha nulla a che vedere con il nuovo bonus in arrivo, come concepito dallo Stato, per aiutare chi ha bisogno di un nuovo paio di lenti da vista.

Il nuovo bonus invece si concretizza in 50 euro aggiuntive, che è possibile portare in dichiarazione dei redditi, in qualità di detrazione fiscale ma il cui ottenimento è subordinato assolutamente al rispetto del limite reddituale fissato.

Approfondiamo le due modalità.

Bonus occhiali, domanda online

In molti si domandano per l’appunto, come fare a richiedere il voucher inoltrando la domanda online, come in effetti era previsto inizialmente.

Infatti, il bonus occhiali, stando al disegno originario, prevedeva l’erogazione di un voucher, tramite apposita piattaforma, concesso solo a chi compilava l’apposito modello, con tutte le carte in regola per farlo (quindi la residenza in Italia, l’Isee aggiornato e in corso di validità inferiore a 10 mila euro).

L’idea era (o dovrebbe consistere, si vedrà) quella di permettere al diretto interessato di scaricare un QR Code (come quello del green pass ad esempio), così da mostrarlo al commesso del negozio di ottica, al momento dell’acquisto.

Ebbene, questa modalità non è mai stata attivata. Quindi la risposta ai lettori che ci chiedono come presentare la domanda online per ottenere il voucher è: questo non è possibile, perlomeno al momento.

Comprendiamo bene che il buono “materiale” avrebbe permesso lo sconto direttamente in cassa, rappresentando quindi un aiuto tangibile per gli aventi bisogno, che vedevano un po’ alleggerita la spesa dalle loro tasche.

Ma in mancanza di decreto attuativo, non è possibile procedere in tale direzione.

Se mai lo sarà, l’importante è che ogni prodotto acquistato riporti il marchio CE e che le transazioni avvengano solo in modalità tracciabile, ad esempio utilizzando la carta di credito o di debito cioè il bancomat.

C’è un solo modo che consente di pagare in contanti, vale a dire portare poi la spesa in dichiarazione dei redditi, quindi utilizzando il bonus vista solo in qualità di detrazione fiscale. 

D’altronde, in assenza di attuali voucher da spendere, la possibilità dello sgravio fiscale è l’unica che resta per poter sperare concretamente di usufruire dell’agevolazione in proprio favore.

Tra l’altro la detrazione prevista per le spese mediche al 19% e l’ulteriore agevolazione del valore di 50 euro sono compatibili. 

Vediamo come, nel paragrafo seguente, in cui proponiamo anche un esempio concreto di come cumulare la detrazione al 19% con il buono da 50 euro, quando sarà disponibile.

Bonus occhiali, come richiederlo in attesa di decreto attuativo

Come abbiamo già avuto modo di evidenziare

C’è un altro modo però, per beneficiare del bonus occhiali: si può portare il beneficio in dichiarazione dei redditi, sommandolo a quanto gli spetta già per la detrazione Irpef del 19%, riguardante le spese mediche.

In altri termini. Se si acquista un paio di occhiali da vista, allora tutti gli aventi diritto possono portarlo in detrazione fiscale, nella percentuale del 19%, dopo la franchigia di 129,11 euro. L’Isee non c’entra.

Chi però rientra nei parametri di reddito fissati dalla legge, allora avrà diritto a ulteriori 50 euro da scalare dall’importo di tasse dovuto.

Ad esempio, se le spese mediche ammontano a 500,00 euro, considerando la parcella dell’oculista, l’acquisto degli occhiali e le lenti a contatto, tutti possono, sottraendo la franchigia, detrarre il 19% dai costi sostenuti.

Quindi, 500 euro, tolta la franchigia, diventano circa 370 euro. A questa somma, si toglie il 19%, quindi otteniamo un beneficio di circa 70 euro (cioè, detta semplicemente, di tasse da pagare in meno!).

Chi invece avrà la possibilità di usufruire del bonus, allora potrà scalare ulteriori 50 euro dalla somma rimanente (370-70=300 euro a cui togliere ancora 50 euro, per un totale di 250 euro).

Ecco per concludere questo ragionamento, al momento questo è l’unico modo per poter usufruire del bonus vista, cercando quindi di attutire il colpo legato al costo, di solito elevato, di un nuovo paio di occhiali da vista.

Dal momento che, se c’è necessità di avere nuove lenti da vista, non è possibile evitare la spesa, l’unica cosa da fare è conservare lo scontrino parlante relativo all’acquisto. Se dunque, come dovrebbe essere, arriverà a breve il decreto attuativo, si avrà la possibilità di decurtare i famosi 50 euro in fase di dichiarazione dei redditi.

Ricordiamo che la detrazione si porta sempre nel corso dell’anno successivo a quello in cui si è sostenuta la spesa. quindi per la prossima dichiarazione, si possono scaricare i costi del 2021. 

Ma quando si fa la dichiarazione dei redditi del 2022? La data entro cui deve avvenire la presentazione del 730 è il 30 settembre, direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Se invece l’acquisto di nuovi occhiali da vista o lenti a contatto avviene quest’anno, allora si porteranno in detrazione il prossimo anno 2023.

Quando scade?

Non c’è una data di scadenza prefissata, per ottenere un tale agevolazione a proprio favore. Questo perché i fondi stanziati riguardano il 2022 e il 2023. 

Dunque tutte le spese affrontate nel corso di questo lasso temporale, avranno diritto di beneficiare della detrazione fiscale da 50 euro, da portare nella successiva dichiarazione dei redditi.

Semmai, l’unico aspetto che potrebbe diventare critico è che le risorse economiche stanziate sono disponibili fino a esaurimento. Quindi potrebbe darsi il caso che si verifichi una chiusura anticipata dell’accettazione delle richieste, in base alle valutazioni sulla disponibilità dei fondi ancora rimanenti.

almeno 3 italiani su 4 soffrono di problemi oculari. Se consideriamo, poi, che sono 15 milioni i cittadini che hanno denunciato un ISEE di 10.000 euro per lo scorso anno, è facile intuire come i Bonus occhiali 2022 siano pochi rispetto alla platea di beneficiari da coprire.

Sono in tanti dunque a soffrire di disturbi alla vista e ad avere bisogno di lenti correttive. D’altronde però, si tratta di una tipologia di spesa così necessaria e spesso urgente, che non è possibile rimandare troppo nel tempo. Chi ha dunque necessità, la affronterà a prescindere, sperando poi di poter anche usufruire di questa agevolazione promessa dallo Stato già da un po’ di tempo fa.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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