Bonus occhiali e lenti a contatto: cos’è e come richiederlo

Un voucher da 50 euro una tantum per le famiglie che hanno un reddito complessivo inferiore ai 10.000 euro. Questa, in breve, è la nuova agevolazione che il Governo ha introdotto nella Legge di Bilancio 2021. Quali sono i limiti e gli importi per accedere al bonus? Come si può richiedere?

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La Legge di Bilancio per il 2021 a introdotto una serie di bonus e agevolazioni sia per le famiglie sia per le imprese che andranno a sostenere le perdite registrate dalla crisi sanitaria ed economica degli ultimi mesi. Per tutto il 2021, infatti, il Governo ha previsto una pioggia di bonus – anche se molti non hanno ancora ricevuto il decreto attuativo del Ministero di riferimento e di fatto non sono ancora fruibili – da richiedere per coloro che hanno un reddito complessivo ISEE entro certi limiti, ma anche per chi ha registrato perdite di fatturato nel corso del 2020.

Il 2021 vuole essere, appunto, l’anno della rinascita dell’economia e dell’Italia stessa: con la campagna di vaccinazione contro il Covid-19, partita in Italia il 27 dicembre 2020, si spera possa giungere una tregua a questa pesante pandemia che si sta accanendo tanto sui giovani quanto sugli anziani. A tale scopo, anche il Governo ha previsto ulteriori agevolazioni aggiuntive rispetto a quelle previste nel 2020.

Tra i vari bonus a disposizione delle famiglie c’è anche il bonus occhiali da vista e lenti a contatto 2021: l’agevolazione riguarda i nuclei che rispettano determinate condizioni reddituali.

Vediamo, quindi, quali sono i requisiti per richiedere il bonus, a chi è rivolto e come si può richiedere. In coda all’articolo verranno anche chiarite le attuali detrazioni fiscali possibili in merito alle spese oculistiche e all’acquisto di lenti a contatto o occhiali da vista da inserite nel Modello 730.

Bonus occhiali e lenti a contatto: cos’è

L’emendamento alla Legge di Bilancio 2021 proposto da Commissione Difesa Vista Onlus prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro all’anno per il 2021, 2022, 2023 – per un totale di 15 milioni di euro – per finanziare il bonus occhiali da vista e lenti a contatto correttive per le famiglie che presenteranno un reddito basso ed entro certi limiti. In particolare, la nuova agevolazione consentirà a queste ultime di beneficiare di un voucher una tantum da 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista o per l’acquisto di lenti a contatto. 

Insieme al kit di digitalizzazione – conosciuto anche come bonus smartphone – e al bonus idrico – o bonus bagno – anche il bonus occhiali è inserito tra i microbonus che la Legge di Bilancio 2021 ha introdotto per tutto il corso dell’anno. Ma non è ancora disponibile il decreto attuativo che permetta ai beneficiari di fruire del bonus.

Come funziona e chi può richiedere il bonus occhiali e lenti a contatto? Quali sono le scadenze e le modalità di presentazione delle richieste? 

Bonus occhiali e lenti a contatto: come funziona?

Il bonus occhiali e lenti a contatto è un’agevolazione che spetta a quelle particolari famiglie che si trovano in difficoltà economica o presentano un indicatore ISEE entro certi limiti. Per fronteggiare le spese della vista per l’acquisto di una montatura o per l’acquisto di lenti a contatto correttive, dunque, il Governo ha messo a disposizione un voucher una tantum.

Il bonus dà diritto, infatti, a un voucher da 50 euro per tutte quelle famiglie con un reddito complessivo ISEE inferiore a 10.000 euro all’anno. Lo sconto verrà applicato immediatamente, all’atto dell’acquisto: non ci saranno, infatti, agevolazioni o detrazioni fiscali da spalmare su più anni.

La Commissione Difesa Vista Onlus – dalla quale è stato proposto l’emendamento alla Manovra finanziaria 2021 – ha espresso profonda soddisfazione per questa nuova agevolazione che intende sostenere le famiglie in difficoltà. In un periodo particolarmente delicato come quello attuale, per fronteggiare le spese relative ai beni di prima necessità – come il cibo – spesso prevalgono (giustamente) sulla cura personale. Trascurare i problemi di vista, però, non è mai una buona norma. Per tale motivo è stato introdotto un microbonus che possa sostenere le famiglie e possa permettere loro di fronteggiare la spesa per l’acquisto di lenti a contatto correttive o di occhiali da vista.

Il Cavaliere del Lavoro, nonché Presidente di Commissione Difesa Vista, Vittorio Tabacchi, ha commentato così l’introduzione della nuova agevolazione per il 2021: “Si tratta di un importante passo che riconosce l’importanza del benessere visivo e la tutela del bene vista, che in un momento difficile come questo rischia di essere trascurata soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione”

Bonus occhiali e lenti a contatto: i requisiti

Il Governo ha predisposto la soddisfazione di alcuni requisiti per poter beneficiare del bonus occhiali da vista e lenti a contatto correttive. In particolare, lo stanziamento di risorse è pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, ma i beneficiari saranno soltanto le famiglie più bisognose e più in difficoltà.

Il bonus permette di ricevere un voucher una tantum dal valore di 50 euro per l’acquisto di montature da vista o di lenti a contatto correttive previa la soddisfazione dei seguenti requisiti:

  • ISEE non superiore a 10.000 euro all’anno,
  • Necessità del voucher per l’acquisto di lenti a contatto occhiali da vista.

È bene precisare che il voucher dà diritto a uno sconto immediato di 50 euro sul prezzo di listino e non prevede alcuna detrazione fiscale da spalmare su più anni a venire. Attualmente, infatti, l’acquisto di lenti a contatto o di occhiali da vista rientra nella più ampia detrazione fiscale del 19% sulle spese mediche, superata la franchigia fissata a 129,11 euro.

Fondo tutela Vista: cos’è e a che cosa serve

Lo stesso emendamento alla Legge di Bilancio per il 2021 che prevede l’introduzione del bonus occhiali e lenti a contatto, ha previsto anche l’istituzione di un Fondo, chiamato “Fondo tutela vista”, dal quale verranno erogati i bonus. 

Questo fondo verrà finanziato con i 5 milioni di euro previsti per ogni anno dal 2021 al 2023 – per un totale di 15 milioni di euro nell’arco del triennio – per sostenere l’agevolazione. Un provvedimento importante per un periodo delicato come quello che stiamo vivendo attualmente.

Bonus occhiali e lenti a contatto: come richiederlo?

Con l’approvazione della Legge di Bilancio per il 2021 sono tantissimi i microbonus che hanno ricevuto il via libera dalla camera e dal Senato, ma necessitano ancora del decreto di attuazione definitiva.

Per richiedere il bonus lenti a contatto correttive e occhiali da vista, infatti, sarà necessario attenersi alle indicazioni del decreto del Ministro della Salute, che verrà emanato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. In tale documento verranno fissate le modalità di presentazione delle richieste oltre ad essere nuovamente ribaditi i requisiti necessari per avere accesso al voucher da 50 euro una tantum.

Bonus occhiali anche nel Decreto Rilancio?

Un emendamento al Decreto Rilancio aveva previsto l’introduzione di un bonus occhiali e lenti a contatto correttive già dalla metà dello scorso anno. Tuttavia, la proposta non aveva ricevuto l’approvazione delle Camere e per tale motivo non è mai entrata in vigore. Ma è stata poi ripresa nella Manovra finanziaria 2021.

Quello che poteva essere inserito nel Decreto Rilancio, tuttavia, era un bonus leggermente diverso rispetto al microbonus inserito nella Legge di Bilancio per il 2021. Infatti, la previsione era quella di erogare un voucher una tantum da 50 euro per tutti quei nuclei familiari con un reddito complessivo ISEE inferiore ai 15 mila euro (anziché ai 10 mila previsti dalla Manovra finanziaria).

Il bonus voleva andare in aiuto a tutte le famiglie in difficoltà economica a causa del Covid-19 e sostenere quelle spese necessarie per il benessere fisico personale. 

La copertura che il Governo prevedeva era di 100 milioni di euro. Non ottenendo l’approvazione delle Camere, però, il bonus è andato in decadenza ed è stato ripreso verso la fine dell’anno per venire poi inserito nella Legge di Bilancio per il 2021.

Detrazioni fiscali per le spese oculistiche

Attualmente, come detto, l’unica agevolazione sull’acquisto di lenti a contatto correttive o di montature da vista era quella legata alla possibilità di richiedere una detrazione fiscale del 19% sull’imposta da versare. Con l’introduzione del bonus occhiali e lenti a contatto, comunque, le due misure saranno cumulabili (fatta eccezione per il voucher da 50 euro).

La detrazione, inoltre, si applica soltanto per gli importi superiori alla franchigia – come previsto dal Testo Unico sulle Imposta sui Redditi all’articolo 15, lett. c –, fissata a 129,11 euro. Ma attenzione: qualora le spese mediche per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto correttive siano superiori ai 600 euro, ad esempio, è possibile ottenere l’agevolazione soltanto per la parte che eccede, ovvero 470,89 euro.

L’Agenzia delle Entrate ha allegato alla circolare sulla compilazione della Dichiarazione dei Redditi anche una lista – non esaustiva – delle spese sanitarie oculistiche che rientrano nelle detrazioni fiscali:

  • Lenti oftalmiche correttive dei difetti visivi;
  • Montature per lenti correttive dei difetti visivi;
  • Occhiali premontati per presbiopia;
  • Lenti a contatto;
  • Soluzioni per lenti a contatto.

Per la compilazione corretta del Modello 730 occorre inserire tali importi nel quadro E, SEZIONE I – spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19, del 26, del 30 e del 35 per cento, e in particolare al rigo E1. Nella seconda colonna, invece, vanno inseriti gli importi veri e propri sostenuti per l’acquisto di lenti a contatto o occhiali durante l’anno.

Sono necessari, ai fini della detrazione, alcuni documenti da conservare:

  • la prescrizione medica che attesti la necessità dell’acquisto,
  • il certificato fiscale, la fattura o lo scontrino fiscale che attesti la descrizione del prodotto acquistato e identifichi il soggetto che ha sostenuto la spesa.

È possibile anche ottenere delle detrazioni sulle visite oculistiche: per queste ultime, però, sono necessari i altri documenti.

In particolare:

  • la fattura o ricevuta fiscale che riporta la natura sanitaria della prestazione,
  • la ricevuta del ticket per le prestazioni effettuate nell’ambito del Servizio Sanitario nazionale.