Bonus Partite IVA, incentivi fino 800 euro al mese!

Il Bonus Partita IVA, o ISCRO, è uno strumento utile per contrastare la crisi dei liberi professionisti e piccoli imprenditori, a seguito dell'impatto della pandemia da Covid19, molti dei quali si sono visti ridurre i già miseri introiti. Con questo bonus vengono erogati importi che vanno da 250 euro fino a 800 euro mensili. Per richiederlo si ha tempo fino al 31 ottobre 2021, ma solo se si possiedono i requisiti necessari.

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Era stato annunciato tempo fa e finalmente, questa estate, è entrato in vigore il contributo economico mensile destinato a tutti i titolari di partita IVA, messi in ginocchio dall'emergenza pandemica da Covid19. Si chiama Bonus Partita IVA, o Bonus ISCRO, e si tratta di una misura sperimentale da testare nel triennio 2021/2023.

Grazie a questo Bonus ISCRO vengono erogati importi fino a 800 euro mensili per sei mesi, per un totale massimo di 4.800 euro l'anno, destinati a tutti i liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione Separata, che esercitano un lavoro autonomo.Introdotto dal Governo Conte con la Legge di Bilancio 2021, finalmente tale decreto è entrato in vigore a fine giugno dopo un'attesa lunga mesi. Lo stesso INPS, tramite circolare, ha fornito le indicazioni per fare domanda per il Bonus ISCRO. Per richiederlo si ha tempo fino al 31 ottobre 2021, perciò la finestra utile per la domanda sta per scadere.Il Bonus Partita IVA è uno strumento utile per contrastare la crisi dei liberi professionisti e piccoli imprenditori, crisi innescata dall'impatto della pandemia da virus Covid19, molti dei quali, nell'ultimo anno, si sono visti ridurre i già miseri introiti. Una forma di assistenza economica davvero utile, annunciata da Mario Draghi e approvata dal MISE, che mette in campo oltre 20 milioni di euro in aiuto dei titolari di partita IVA.Prendiamo spunto dal portale dell'INPS e dagli ottimi articoli delle testate Wallstreetitalia.com, Fiscomania.com, Investireoggi.it e BonusX.it per approfondire la questione dei crediti ai titolari di partita IVA, le scadenze in atto, le cifre erogate e chi può richiedere gli aiuti economici.

Bonus Partita IVA (ISCRO). Come è stato formulato

Dal 1 luglio 2021 si è aperta la finestra che dà modo a tutti i titolari di partite IVA di fare domanda, fino al 31 ottobre, per ottenere il Bonus ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità  e Operativa). Una riforma prevista dalla Legge di Bilancio 2021 e rivolta agli iscritti alla Gestione Separata dell'INPS che esercitano la professione di lavoratori autonomi.

"Grazie a questo Bonus ISCRO vengono erogati fino a 800 euro mensili per sei mesi, per un totale massimo di 4.800 euro l'anno, destinati a tutti i titolari di partita IVA. Per richiederlo si ha tempo fino al 31 ottobre 2021, perciò la finestra utile per la domanda sta per scadere."

Questa misura di sostegno economico ai lavoratori autonomi è formulata in maniera tale da elargire dai 250 euro fino agli 800 euro mensili in base ai requisiti del richiedente. Il Bonus ISCRO, come sottolinea il portale Investireoggi.it, può essere richiesto soltanto una volta per tutto il triennio 2021/2023 e viene erogato per un massimo di sei mensilità, suddivise in parti uguali.

Le cifre del Bonus ISCRO e i requisiti per richiederlo

Come scrive il sito Wallstreetitalia.com, per calcolare la somma spettante dal bonus, bisogna che il lavoratore calcoli il 25% del suo ultimo reddito da lavoro. Il reddito deve essere certificato dall'Agenzia delle Entrate e trasmesso all'INPS nel momento in cui si presenta domanda per richiedere il credito.Il portale Investireoggi.it mostra una tabella di esempio per capire meglio il calcolo del bonus, che è pari al 25% su base semestrale dell'ultimo reddito fornito all'Agenzia delle Entrate:

  • se il lavoratore certifica un reddito annuo pari a 5 mila euro
  • il bonus ISCRO è di cifra mensile pari a 625 euro, calcolata in (5.000/2) x 25%

L'importo minimo erogato dall'INPS non può essere inferiore alle 250 euro mensili e non può superare le 800 euro, perciò, anche nel caso in cui un lavoratore abbia guadagnato cifre molto basse o più alte, non è possibile sforare questo range economico.Va segnalato che il Bonus ISCRO, una volta ottenuto, permette ai beneficiari di partecipare a corsi di aggiornamento professionale stabiliti dal Ministero del Lavoro. Chi sono i beneficiari del bonus? Ecco una tabella suddivisa nei requisiti da presentare al momento della domanda:

  • non essere titolari di pensione
  • non beneficiare del Reddito di Cittadinanza
  • aver prodotto, nell'anno precedente, un reddito inferiore al 50% rispetto alla media percepita nei tre anni precedenti, perciò se si richiede il bonus per quest'anno, il 2021, bisogna tener conto del reddito ISEE del 2020, il quale deve essere stato inferiore alla metà rispetto agli anni 2019, 2018 e 2017
  • non aver percepito, per il 2020, un reddito superiore agli 8.145 euro
  • essere in regola con la contribuzione previdenziale
  • avere una partita IVA da almeno quattro anni

Tra i beneficiari del credito sono inseriti tutti i liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione Separata INPS. La Gestione Separata INPS è un fondo pensionistico finanziato dal versamento dei contributi previdenziali, obbligatori per lavoratori autonomi e liberi professionisti.L'INPS può tagliare il credito e farlo decadere nel momento in cui il lavoratore:

  • chiuda la sua partita IVA nel periodo in cui il bonus viene erogato
  • sia titolare di trattamento pensionistico diretto
  • sia iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie
  • percepisca il Reddito di Cittadinanza (RdC)
  • percepisca altri aiuti economici nella forma di Naspi e DIS-COL

Se il bonus decade, il lavoratore sarà costretto a risarcire l'INPS dei crediti ricevuti, perciò fate attenzione.

Bonus ISCRO. Dove presentare domanda e cosa tenere da conto

L'obiettivo di questo utile bonus, come scrive il sito BonusX.it, è quello di donare al lavoratore autonomo una percentuale di guadagno per le sue prestazioni. Questa percentuale è stabilita al 25% per guadagni semestrali ed è basata sulle dichiarazioni del reddito ISEE fornite all'Agenzia delle Entrate.

"Per calcolare la somma spettante dal bonus, bisogna che il lavoratore calcoli il 25% del suo ultimo reddito da lavoro. Il reddito deve essere certificato dall'Agenzia delle Entrate e trasmesso all'INPS nel momento in cui si presenta domanda per richiedere il credito."

Il sito dell'INPS informa che se l'Agenzia delle Entrate non possiede alcun resoconto economico degli ultimi quattro anni del richiedente, non è possibile erogare il bonus. In tal caso, non sarebbe possibile fare riscontri economici in base ai guadagni del lavoratore e non si potrebbe calcolare la somma del bonus.Per presentare domanda e richiedere il Bonus ISCRO basta connettersi telematicamente sul portale dell'INPS ed entrare nella sezione dedicata al bonus, identificarsi tramite codice PIN o SPID e inserire i dati della propria Carta d'Identità Elettronica (CIE 2.0) o della Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Una volta entrati ed essersi autenticati, bisogna compilare il modulo relativo agli introiti guadagnati dal lavoro e i redditi prodotti negli anni.Si può richiedere il bonus anche per via telefonica, chiamando il Contact Center dell'INPS al numero verde 803 164 oppure al numero 06 164 164, oppure agli enti di patronato. Il Bonus ISCRO ha durata tre anni, dal 2021 al 2023, ma va richiesto nelle finestre temporali che vanno dal 1 luglio al 31 ottobre. Entro il 31 ottobre andrà richiesto il bonus relativo all'anno 2021.

Bonus partita IVA. Un aiuto anche per gli operatori dello spettacolo

I titolari di partite IVA sono stati messi a dura prova, lo sono da sempre, specialmente con le tasse imposte in Italia, ma nell'ultimo biennio hanno sofferto davvero tanto, a causa delle restrizioni imposte dal Governo a seguito della pandemia. Tante attività sono state interrotte, alcune non sono nemmeno più ripartite.Molte categorie sembrano siano state dimenticate, per questo il Bonus ISCRO interviene per dare un piccolo sostegno a questi sfortunati lavoratori. Fiscomania.com ci ha scritto un articolo esaustivo e dettagliato, e ringraziamo questo sito per il prezioso aiuto che dà nella diffusione delle notizie.Tra i professionisti più colpiti dalle restrizioni, e che hanno guadagnato introiti miseri nel 2020 e 2021, figurano certamente gli operatori dello spettacolo. Il Bonus ISCRO si rivolge anche a chi lavora nel mondo dello spettacolo, un mondo devastato dal Covid19 e che ha perso milioni e milioni di introiti, lasciando a casa tante persone. Questo sostegno è rivolto perciò anche a:

  • autori - col 45% dei fondi, pari a 5.431.675 euro
  • artisti - col 45% dei fondi, pari a 5.431.675 euro
  • lavoratori autonomi per la riscossione di diritti d'autore - col 10% dei fondi, pari a 1.207.039 euro

Gli operatori dello spettacolo dovranno fornire un modulo fornito dalla SIAE e testimoniare di aver ricevuto nel 2020 importi inferiori alla metà rispetto all'anno precedente, il 2019. I requisiti richiesti per fare domanda per il bonus sono:

  • essere maggiorenni
  • essere residenti in Italia e pagare le tasse in territorio italiano
  • avere un reddito complessivo lordo, nell'anno 2019, non superiore ai 20 mila euro

Bonus ISCRO. Le polemiche

Il Bonus ISCRO è un ottimo sostegno economico, ma per ottenerlo bisogna rispettare requisiti abbastanza selettivi, per tanto, non tutti possono beneficiarne. Da qui sono state sollevate parecchie polemiche, soprattutto per la ripartizione dei fondi, che non consente a tutti quanti di essere risarciti, e perché si è visto un aumento delle tasse previdenziali agli stessi titolari di partite IVA.

"Dal 1 luglio 2021 si è aperta la finestra che dà modo a tutti i titolari di partite IVA di fare domanda, fino al 31 ottobre, per ottenere il Bonus ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità  e Operativa). Una riforma prevista dalla Legge di Bilancio 2021 e rivolta agli iscritti alla Gestione Separata dell'INPS che esercitano la professione di lavoratori autonomi."

Lo stesso INPS ha comunicato l'aumento dei versamenti contributivi dello 0,26% per il 2021, e dello 0,51% previsto per il 2022. In sostanza, quest'anno c'è un totale di spesa da pagare sulle tasse pari al 25,98%, e l'anno prossimo sarà del 26,23%. Va detto però che, tramite circolare, l'INPS aveva fornito indicazioni in merito all'esonero dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.Tale esonero è stato battezzato "anno bianco fiscale", una delle principali misure della Legge di Bilancio 2021, attuata per sostenere tutti i titolari di partite IVA colpiti dall'emergenza pandemica e che nel 2019 non abbiano superato i 50 mila euro di reddito e che nel 2020 abbiano subito un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all'anno precedente.