Nuovo bonus partita IVA: 2.500 euro per tutti entro dicembre

Il ministero dello sviluppo economico ha comunicato il 28 febbraio la partenza del nuovo bonus per partita IVA per la connettività. Si tratta di un bonus per installare reti di connessione o a migliorare quelle esistenti. Il bonus è destinato solo alle partite IVA, e può arrivare fino a 2.500 euro.

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Il ministero dello sviluppo economico ha comunicato il 28 febbraio la partenza del nuovo bonus per partita IVA per la connettività. Si tratta di un bonus che la partita IVA potrà richiedere direttamente all'operatore di connettività, da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro.

Tutte le imprese iscritte nel registro delle imprese e che si classificano come micro, piccole, medie, potranno accedere al bonus o voucher internet fino ad esaurimento fondi, che sono oltre 600 milioni di euro.

Il bonus internet per le partite IVA si inquadra nel contesto della digitalizzazione delle imprese italiane. Partito l'anno scorso con il bonus internet per le famiglie, il 2022 è l'anno delle imprese.

Il MISE ha quindi dato il via dal 1 marzo, alla possibilità alle partite IVA attive di ricevere un aiuto direttamente dall'operatore che si è nel frattempo accreditato sul sito di Infratel e che fornisce il servizio di connettività.

L'importo del bonus varia in base al pacchetto della connessione scelto. Più alta sarà la velocità di connessione, maggiore è lo sconto, che in ogni caso non potrà superare i 2.500 euro.

Il bonus internet è concedibile una sola volta per partita IVA, anche nel caso in cui l'azienda abbia più siti.

Le fasce in cui è stata suddivisa la velocità di connessione sono tre, a cui si associano altrettanti bonus. 

Per non perdere il bonus, si deve tuttavia aderire per un certo numero di mesi cui corrisponde la validità del voucher. Infatti il bonus è scontato dall'operatore direttamente in fattura, nella misura pari al numero di mensilità del contratto.

Bonus partita IVA: a chi spettano 2.500 euro

Il ministero dello sviluppo economico ha emesso il 28 febbraio 2022 il comunicato con cui ha dato il via alla campagna di digitalizzazione delle piccole imprese, che non superano i 250 dipendenti. 

Si tratta del bonus internet o connettività riconosciuto a partire al 1 marzo 2022, alle imprese iscritte al registro delle imprese e che decidono di attivare servizi di connettività con gli operatori che nel frattempo si sono accreditati sul portale di Infratel.

Per ogni impresa spetta un solo bonus connettività anche se ha più sedi dislocate sul territorio italiano. Ovviamente l'impresa deve risiedere in Italia e la connettività deve riguardare lo stabilimento presente sul territorio italiano.

Il bonus di connessione è concesso sia a chi non ha ancora un collegamento internet, sia a chi decide di fare un upgrade della velocità di connessione e quindi abbia già una linea, ma desidera potenziarla (step change).

Il voucher spetta a chi decide di dotarsi di una connessione internet che vada da 30 Mbit/s a 1 Giga.

Si tratta di un progetto, ovvero della fase 2 della digitalizzazione del Paese, che ha visto prima coinvolte le famiglie, che tuttavia dei 200 milioni non ha speso circa 93 milioni, e nel 2022 vede coinvolte l'azienda. Il ministro Giancarlo Giorgetti plaude alla misura ma mette in guardia anche dall'evitare di non usare tutti i fondi.

Bonus 2.500 euro: come si ottiene

Il piano di digitalizzazione dell'Italia continua. Nel 2021 c'è stata una massiccia campagna per digitalizzare le famiglie, anche in occasione della didattica a distanza con il digital divide, offrendo alle stesse sia dispositivi di connessione che abbonamenti internet.

Nel 2022 tocca ora alle imprese. Ma solo a quelle che sono regolarmente iscritte alla camera di commercio e sono medio-piccole.

Il ministero dello sviluppo economico mette a disposizione i fondi; oltre 600 milioni di euro.

L'impresa potrà beneficiare del bonus direttamente con l'operatore che sceglierà nella fornitura del servizio di connessione.

Quindi il bonus non va richiesto al ministero, ma sarà indicato nel contratto sottoscritto tra operatore e partita IVA.

Proprio all'operatore spetta la modalità operativa con cui far beneficiare le partite IVA del bonus internet, fermo restando che l'importo massimo, concesso per l'intero periodo, da 18 a 24 mesi, non possa superare 2.500 euro.

La partita IVA ha tempo fino al 15 dicembre poter attivare o migliorare il servizio di connessione, interagendo direttamente con l'operatore che è stato prescelto tra quelli presenti nella liste di Infratel.

Tutto ciò che è da fare è quindi scegliere l'offerta più conveniente e non restare che godersi lo sconto concesso.

Bonus internet 2.500 euro: a chi deve rivolgersi la partita IVA

Gli operatori cui potersi rivolgere per ottenere il bonus connessione internet sono indicati nella lista continuamente aggiornata e presente sul sito di Infratel.

Gli operatori sono diversi, ma tutti sono mossi dalla stessa direttiva. Il bonus non può superare 2.500 euro e può essere modulato in diverse categorie che però devono rispondere ai requisiti previsti dal ministero.

I bonus sono di tre tipi.

Il voucher A arriva fino a 300 euro. La durata del contratto è di almeno 18 mesi. La velocità di download può andare da 30 Mibt/S a 1 Gigabite.

Il voucher B arriva fino a 500 euro. La durata del contratto è di almeno 18 mesi. La velocità di download può andare da 300 Mibt/S a 1 Gigabite.

Il voucher C arriva fino a 2.000 euro. La durata del contratto è di almeno 24 mesi. La velocità di download deve essere superiore a 1 Gigabite.

Per le imprese che sostengono altri costi per permettere il funzionamento della connessione, il bonus può salire fino a 2.500 euro con quindi aggiuntivi 500 euro.

Le imprese che possono erogare il servizio di connessione sono le stesse che si erano già accreditate con la fase uno del progetto di digitalizzazione. 

Per i nuovi operatori invece, si deve procedere al convenzionamento con Infratel. Solo dopo l'autorizzazione di Infratel, l'operatore può presentare la sua proposta alle partite IVA.

Bonus 2.500 euro: quali sono i requisiti

Accedere al bonus connettività richiede pochissimi requisiti e soprattutto non richiede l'ISEE.

Si deve essere un'impresa iscritta al registro imprese, non superare i 250 dipendenti e dotarsi di una rete di connessioni ad altà velocità.

Il voucher di fascia A di 300 euro è concesso a chi voglia una connettività con velocità massima in download (V) compresa nell’intervallo 30 Mbit/s ≤ V < 300 Mbit/s (voucher A1) oppure 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s (voucher A2). Ai 300 euro si aggiungono 500 euro solo per connessioni oltre 1 Gbit, in presenza di costo di rilegamento. Degli oltre 600 milioni di euro di fondo, 240 milioni sono destinati a questa fascia.

Salendo ci trova di fronte al voucher fascia B per connettività con velocità massima in download (V) compresa nell’intervallo 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s. Anche per questa fascia si possono aggiungere 500 euro in presenza di costo di rilegamento. I fondi messi a disposizione sono circ a 300 milinoi di euro.

Infine il voucher di fascia C che ammonta a 2.000 euro, oltre ai 500 euro in caso di costi di rilegamento. Si tratta quindi di connessioni ultra veloci. Il fondo messo a disposizione è di circa 60 milioni di euro.

Bonus partita IVA: 2.500 euro entro dicembre

Il termine entro cui decidere di attivare o potenziare il servizio di connessione è il 15 dicembre. Ma dal 1 marzo è possibile per ogni partita IVA rivolgesi all'operatore più conveniente.

Tutti quelli accreditati da Infratel hanno messo a disposizioni sui propri siti, le offerte in base ai tre piani di voucher.

Il bonus può essere richiesto una sola volta dall'impresa e per un solo sito. 

Non si ha diritto al bonus, e c'è il rischio di restituzione, quando il passaggio di operatore non significhi miglioramento della banda e quindi del servizio.

Per avere la lista aggiornata degli operatori che offrono questa offerta, è consultabile sul sito Infratel.