Finita la stagione estiva, gli italiani stanno pensando e con poche preoccupazioni alla prossima stagione termica.
Molti sono coloro che stanno valutando di installare nelle proprie case le pompe di calore. Tanti infatti stanno scegliendo di sostituire i tradizionali impianti a metano o gpl con le nuove pompe di calore.
E non solo: ad essere rimpiazzate anche le tradizionali stufe a pellet e a legna a causa dell’aumento relativo allo scorso anno dei prezzi delle biomasse.
La scelta di installare le nuove pompe di calore, ha anche come obiettivo il rendere elettrico e sostenibile il sistema di riscaldamento e l’acqua sanitaria, nonché aiutare le famiglie italiane a risparmiare qualche soldo.
Lo stesso governo Meloni, ha riconfermato il bonus pompa di calore previsto per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici nella Legge di Bilancio 2023, rinnovando così la possibilità di acquistare con consistenti agevolazioni impianti di climatizzazione dotati di pompa di calore.
Vediamo nel dettaglio quali sono le detrazioni accessibili grazie al Bonus pompe di calore 2023.
Bonus Pompa di calore, ecco tutte le detrazioni 2023
Le famiglie italiane per tutta la scorsa stagione termica sono state alla ricerca di valide soluzioni di risparmio contro il caro energia.
Sono state tante le famiglie italiane che hanno sostituto in questo periodo i tradizionali impianti con le pompe di calore.
Lo ha detto anche l’EHPA, l’European Heat Pump Association che ha stilato un report sulla vendita delle pompe di calore: rispetto al 2021 le vendite sono aumentate del 33,8% nei cinque mercati di riferimento.
Nel nostro paese ne sono state vendute circa 382.000 con un aumento delle vendite del +64%.
Tale incremento è stato spinto da alcuni dati diffusi: secondo l’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, coloro che smetteranno di utilizzare in maniera diretta il gas per il riscaldamento risparmieranno circa 402,56 euro l’anno.
Elettrificando i vecchi impianti di riscaldamento e l’acqua sanitaria si potrebbe risparmiare fino a 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno, che tradotto in euro significa circa 95 miliardi.
Ad incentivare l’acquisto delle pompe di calore anche il Bonus 2023.
Va detto subito che il Bonus Pompe di calore non è un incentivo a se stante ma è desumibile dai numerosi bonus casa ed edilizi in circolazione come il bonus ristrutturazione 50%, l’Ecobonus 65% ,ma anche il Superbonus 90%.
I vari bonus statali hanno come obiettivo principale il miglioramento della classe energetica del proprio appartamento ma si differenziano per le diverse aliquote, e per l’eventuale ristrutturazione dell’appartamento.
L’accesso al Bonus pompe di calore tramite il Bonus ristrutturazione prevede una detrazione del 50% sulle spese sostenute con un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro ripartite in 10 quote annuali di pari importo.
Per poter usufruire di tale detrazione è obbligatorio legare l’acquisto della pompa di calore ad opere di ristrutturazione o degli interventi di manutenzione straordinario, restauro e risanamento cosi da migliorare il fabbisogno energetico dell’immobile.
Bonus pompe di calore, accedi tramite Ecobonus 65
Al bonus pompe di calore si accede anche tramite Ecobonus che offre la possibilità di usufruire della detrazione del 65% sulle spese sostenute.
A tale bonus si accede solamente se si sostituisce un vecchio impianto con un sistema a pompa di calore ad alta efficienza energetica con classe A e superiori. Si può usare tale bonus anche senza ristrutturazione.
In questo caso l’importo massimo detraibile è di 46.154 euro ripartibile in 10 quote annuali di pari importo.
Per entrambe i bonus non è più accessibile lo sconto in fattura e la cessione del credito per conseguenza del D.L. Cessioni.
Accessibile anche il Superbonus
Il Bonus pompe di calore 2023 è accessibile anche tramite Superbonus 90% ma in questo caso l’installazione del condizionatore a pompa di calore sarà possibile soltanto se contestuale ad un “intervento trainante”.
Tra gli interventi trainanti si individuano:
•
isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali;
•
sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione.
Inoltre tutti gli interventi devono portare un miglioramento della classe energetica dell’edificio di almeno due classi facendogli raggiungere la classe più alta.