Bonus Rc auto: scatta il rimborso sull’assicurazione! A chi?

Dopo le ipotesi sul bonus carburante, spunta anche un rimborso sull'assicurazione auto: il nuovo bonus Rc auto spetta agli automobilisti che durante il lockdown hanno tenuto i propri mezzi fermi in garage e hanno continuato a pagare i premi assicurativi. Il Governo pensa a opportuni ristori: ecco chi saranno i fortunati che riceveranno il bonus Rc auto e come potrebbe funzionare.

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Il Governo è allo studio di un nuovo bonus Rc auto che permette di ristorare i conducenti che nel periodo di lockdown sono rimasti a casa e hanno versato i premi assicurativi nonostante i propri mezzi risultassero parcheggiati in garage. Nel frattempo, le compagnie assicurative accantonavano i proventi del lockdown.

Con un tesoretto di circa 2,1 miliardi di euro si potrebbe introdurre un bonus Rc auto che permetterebbe di risparmiare fino a 70 euro sull’assicurazione di ogni automobilista.

Considerando che il costo della benzina, del diesel e dei carburanti in generale è in continuo aumento, perché non risparmiare sull’assicurazione auto? Ecco quindi la proposta del Governo: introdurre un bonus Rc auto che costituisca un rimborso agli automobilisti che nel corso del lockdown non hanno mai utilizzato i propri mezzi.

Ma a chi spetta e come funziona il bonus Rc auto? Ecco tutti i dettagli sulla proposta.

Rc auto: cos’è e come funziona?

Che cos’è la Rc auto? La Polizza Responsabilità civile autoveicoli, meglio conosciuta come RCA o RC auto – come spiega Il portale dell’educazione finanziaria:

è un contratto assicurativo che tutela il proprietario di un veicolo dai rischi che derivano dalla circolazione stradale.

In altre parole, la RCA è un’assicurazione che protegge il conducente nell’eventualità di un sinistro stradale: se il conducente ha commesso l’incidente, la RCA permetterà al danneggiato di ottenere il risarcimento; in caso di danni da parte di terzi, invece la copertura assicurativa permette di ottenere un risarcimento corrispondente al danno subito.

L’assicurazione Rc auto è obbligatoria per tutti i veicoli che circolano sulla strada, in quanto vanno incontro a un potenziale pericolo per gli altri automobilisti.

Bonus Rc auto: il Governo pensa a un rimborso per gli automobilisti…

È anche vero, però, che nel corso del lockdown moltissimi automobilisti hanno lasciato le proprie auto ferme in garage, sia per le restrizioni sia per il fatto che non si poteva uscire se non per i tre motivi (salute, necessità ed urgenza). Le attività economiche sono rimaste chiuse a lungo e i lavoratori hanno proseguito le proprie mansioni da casa, sfruttando lo smart working.

In tale periodo, quindi, le compagnie assicurative hanno raccolto premi assicurativi per auto che in realtà non circolavano, ma rimanevano ferme nei garage privati. Dall’altro lato, dobbiamo anche considerare che gli importi assicurativi sono in continuo calo (di -30%) dal 2012.

Secondo l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) le compagnie assicurative, grazie al lockdown e allo smart working durante la pandemia, sono riuscite ad accantonare un tesoretto che si aggira tra i 2,5 e i 3,6 miliardi di euro. Sfruttando questi extra profitti, si potrebbe andare a introdurre un nuovo bonus Rc auto che permetterebbe a tutti gli italiani di risparmiare fino a 70 euro sull’assicurazione auto.

Bonus Rc auto: come potrebbe funzionare?

Di qui è nato il confronto nelle file del Governo sulla possibile introduzione di un bonus Rc auto per ristorare gli automobilisti rimasti fermi durante il periodo di lockdown.

È vero che negli ultimi anni, l’assicurazione Rc auto ha visto prezzi in discesa, ma al tempo stesso gli automobilisti hanno dovuto sostenere costi maggiori per il rifornimento di carburante, considerando che la benzina ha ormai superato il prezzo di 2 euro al litro anche in modalità self service. Urge un intervento governativo.

In attesa, quindi, di una decisione definitiva, a presentare il bonus Rc auto è stato il sottosegretario leghista all’economia Federico Freni: è stato aperto un tavolo di confronto con il Ministero per lo Sviluppo Economico.

Lo stesso Freni ha anche dichiarato che le compagnie hanno tentato di recuperare questo periodo di versamenti “perduto” a causa delle restrizioni concedendo agli automobilisti sconti al rinnovo, estensioni di copertura, sconti su franchigia, ma sempre in modo non omogeneo e decisamente insufficiente.

Con l’aumento del prezzo dei carburanti e la necessità di spostarsi per lavoro, la circolazione con mezzi privati è diventata sempre più costosa: ecco perché è stato pensato un bonus Rc auto sottoforma di rimborso per ristorare gli automobilisti che si sono trovati a versare il premio assicurativo per lasciare la macchina ferma in garage.

Bonus Rc auto: a chi spetta?

Secondo l’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) i proventi che le assicurazioni sono riuscite ad accantonare durate il lockdown sono inferiori rispetto alle stime di Ivass, in quanto una parte di essi sono già stati restituiti agli automobiliti. 

Si parlerebbe, quindi, di un tesoretto da 2,1 miliardi di euro che potrebbe essere sfruttato per concedere un bonus Rc auto a tutti gli automobilisti che durante il lockdown hanno lasciato i propri mezzi fermi in garage.

Proprio questi lavoratori che hanno svolto la propria attività da casa e che si sono trovati costretti a rinunciare all’ufficio per diversi mesi, sarebbero i beneficiari del nuovo possibile bonus Rc auto.

Il confronto è stato aperto, ma ad oggi non ci sono ancora le conferme necessarie per far partire questa agevolazione. 

Bonus auto 2022: incentivi fino a 6.000 euro per tutti!

E mentre si attendono novità in merito al potenziale bonus Rc auto, gli automobilisti hanno già a disposizione numerosi bonus per la propria auto. In particolare, nelle ultime settimane si è parlato a lungo degli incentivi auto 2022, ma che fine hanno fatto?

Il Decreto Energia ha previsto lo stanziamento di nuovi fondi per sostenere il settore automotive, rinviando a un successivo provvedimento per i dettagli tecnici legati agli sconti e alle classi di emissione. Ad oggi ancora nulla si è mosso: la scadenza per l’approvazione è fissata al 31 marzo 2022.

Il Governo si muove sui nuovi bonus rottamazione auto 2022 puntando gran parte delle risorse all’elettrico (circa 450 milioni di euro), mentre una piccola parte di fondi (circa 150 milioni di euro) verrà dedicata anche ai modelli ibridi, o alimentati a benzina e diesel (Euro 6). 100 milioni di euro, infine, verranno elargiti alle case produttrici per favorire la conversione al motore elettrico.

Le ultime indiscrezioni parlano di incentivi auto fino a 6.000 euro per coloro che punteranno all’acquisto di auto elettriche (con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km) previa rottamazione di un veicolo precedente. L’eventuale incentivo scende a 4.000 euro senza la rottamazione.

Per le auto ibride (con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 60 g/km), invece, l’incentivo previsto può arrivare fino a 2.500 euro con contestale rottamazione del veicolo precedente, oppure 1.500 euro senza rottamazione.

Infine, per i modelli di auto con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km, alimentate a benzina o diesel, è disponibile solo l’incentivo di 1.250 euro solo con rottamazione.

Il prezzo di listino, rispetto allo scorso anno, è stato ritoccato al ribasso: non è possibile acquistare un veicolo di prezzo superiore a 35 mila euro (Iva esclusa), ad eccezione delle ibride per le quali il limite è innalzato a 40 mila euro (Iva esclusa).

Bonus revisione auto 2022: richiedi subito lo sconto

Oltre ai numerosi Ecobonus auto 2022, gli automobilisti possono contare anche sul buono veicoli sicuri, ovvero il bonus revisione che permette di azzerare i rincari applicati dallo scorso novembre 2021.

Per effetto dell’aumento di 9,95 euro sulla tariffa ministeriale, il costo della revisione auto è passato da 66,88 euro a 78,75 euro, al netto dell’Iva e di altre spese. Per mitigare questo aumento è stato introdotto il bonus veicoli sicuri che – attenzione – non permette di effettuare gratuitamente la revisione, bensì di risparmiare quei 9,95 euro in più applicati dallo scorso novembre.

A partire dal 3 gennaio 2022 sono state aperte le richieste per le revisioni effettuate dal 1° novembre al 31 dicembre 2021, da presentare entro e non oltre il 30 aprile 2022. 

Dal 1° maggio 2022, invece, si potranno presentare le domande per le revisioni effettuate a partire dall’inizio del nuovo anno (dal 1° gennaio 2022). Il bonus si può richiedere una sola volta nell’arco del triennio 2021-2023 e risulta valido per un solo veicolo.

Per presentare la propria richiesta è opportuno collegarsi alla piattaforma bonus veicoli sicuri del MIMS (Ministero per le Infrastrutture e per la Mobilità Sostenibile) e accedere con le proprie credenziali SPID. All’interno dell’istanza andrà inserita la targa del veicolo sottoposto a revisione, la data e il luogo di effettuazione di quest’ultima e il codice IBAN del richiedente per poter ottenere il rimborso. Infine, è bene inserire anche il proprio indirizzo e-mail per eventuali comunicazioni sul rimborso.

Bonus carburanti: come risparmiare sul pieno di benzina e diesel

Un ultimo bonus auto che potrebbe essere introdotto nei prossimi mesi o addirittura nelle prossime settimane è il bonus benzina e diesel, o meglio il bonus carburanti 2022. 

Ancora in fase di discussione, questa agevolazione permetterebbe alle famiglie che si trovano in difficoltà economica e soprattutto ai camionisti di ottenere degli sconti sui rifornimenti di carburante. Con i prezzi di benzina e diesel che puntano alle stelle a causa della guerra in Ucraina e non solo, circolare con mezzi propri è diventato davvero oneroso.

Non si conoscono ancora i dettagli sulla misura, che potrebbe essere legata al reddito oppure all’ISEE, o per lo meno destinata ai lavoratori che utilizzano quotidianamente l’auto o il camion per recarsi o addirittura per svolgere il proprio lavoro.

Bonus patente 2022: 2.500 euro per i giovani!

Arriviamo, in chiusura al nostro articolo, alla presentazione di un’agevolazione connessa all’utilizzo dell’auto o del camion. Stiamo parlando del bonus patente 2022, una misura che il Governo ha introdotto recentemente, destinata ai giovani con meno di 35 anni che desiderano acquisire il titolo di guida per i mezzi pesanti.

Se hai intenzione di diventare camionista e sei in procinto di iscriverti a scuola guida per ottenere la patente CQC, questo bonus fa al caso tuo. Puoi ottenere fino a 2.500 euro di rimborso per sostenere i costi connessi al conseguimento del titolo di guida e degli attestati connessi allo svolgimento della professione.

Se hai tra i 18 e i 35 anni, puoi richiedere un rimborso fino all’80% - nel limite di 2.500 euro – sulle spese sostenute dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2026 per conseguire il titolo di guida per i mezzi pesanti e le relative abilitazioni professionali.

Questo bonus non è che la riscrizione del precedente bonus patente (mai entrato in vigore), con un innalzamento del tetto massimo agevolabile. I fondi a disposizione per il 2022 ammontano a 3,7 milioni di euro, mentre sono previsti 5,4 milioni per ogni anno dal 2023 al 2026. Ogni giovane può richiedere un solo bonus nell’arco di tale periodo.