Bonus Reddito di Cittadinanza: l’INPS accoglie le domande!

L'INPS inizia ad accogliere le domande relative al nuovo Bonus Reddito di Cittadinanza! Scopri come funziona questo nuovo bonus e come usufruirne. Ovviamente, come per tutte le misure, esistono sempre dei “furbetti”. In questo caso è possibile richiedere la revoca di tale bonus, quindi attenzione!

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Ormai parliamo sempre di più del famoso Reddito di Cittadinanza

Una misura, fortemente voluta dagli esponenti del Movimento 5 Stelle, con lo scopo di aiutare tutti coloro che si trovano in una situazione di momentanea difficoltà.

Infatti, tramite l’erogazione di un sussidio mensile, il reddito di cittadinanza ha l’obiettivo di permettere ai cittadini disoccupati di formarsi e di trovare lavoro

Questa misura è stata ampiamente criticata da numerosi esponenti politici, tanto da arrivare a parlare di tramonto del reddito di cittadinanza. 

Eppure, così non è stato.

Anzi, vi è una nuova possibilità per tutti coloro che percepiscono tale reddito

Infatti, essi da adesso in poi possono decidere di aprire una propria attività, mettendosi di fatto in proprio. 

Ma cosa cambia?

Queste persone che decidono di dar sfogo al loro impulso imprenditoriale riceveranno il normale sussidio con una piccola maggiorazione utile ad incentivare la nascita di una nuova impresa. 

Questo bonus non è stato accolto subito bene da tutti. Proprio per questo motivo la sua approvazione è stata lenta e travagliata. 

Tuttavia, le cose stanno cambiando. 

Infatti, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale - INPS - ha informato che è finalmente disponibile il modulo per presentare le domande. 

Quindi siamo ad un punto di svolta, le richieste possono ufficialmente partire!

Ancora non sappiamo nulla circa i tempi di attesa per quanto riguarda l’approvazione di queste domande, ma il fatto che si stia procedendo verso una concretizzazione della misura lascia ben sperare. 

In questo articolo andiamo ad approfondire la questione legata al bonus del reddito di cittadinanza, come fare richiesta e a chi può essere estremamente utile. 

Ovviamente, come per tutte le misure, esistono sempre dei “furbetti”. In questo caso è possibile richiedere la revoca di tale bonus, quindi attenzione!

Bonus Reddito di Cittadinanza: come fare domanda?

Abbiamo visto che attualmente è disponibile il modulo per fare domanda sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. 

Ma come funziona?

Come afferma la circolare dell’INPS numero 3212 del 24 settembre 2021, la domanda può essere inoltrata esclusivamente tramite il modello telematico Rdc-com esteso.

Ma non preoccupatevi, tale modello è facilmente reperibile sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Ricorda che a partire dal 1° ottobre 2021 non è più possibile accedere al sito dell’INPS utilizzando il PIN personale.

Infatti, è necessario utilizzare uno dei metodi alternativi stabiliti: SPID, CIE o CNS.

Per maggiori informazioni riguardo a tale questione, ti lascio il link all’articolo dedicato: Addio PIN Inps: rivoluzione in arrivo ad ottobre! Come fare?

Se non riesci ad accedere al sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale non è la fine. 

Infatti, per compilare la domanda relativa al bonus reddito di cittadinanza potrai recarti ad un CAF o un patronato

Devi ricordare che la domanda per ottenere tale bonus deve essere inoltrata entro trenta giorni dalla data di inizio attività. 

Inoltre, l’attività imprenditoriale non doveva esistere prima che si iniziasse a percepire il sussidio di cittadinanza. 

Bonus reddito di cittadinanza: quali sono gli importi?

Una domanda che si fanno in tanti: quanto posso ottenere tramite il bonus reddito di cittadinanza?

Iniziamo col dire che tale bonus non prevede una somma fissa per tutti.

Infatti, la somma totale che spetterà al nucleo familiare si basa sull’assegno di cittadinanza effettivo che il soggetto incassa mensilmente. 

In linea di massima possiamo affermare che la somma più alta che si può ottenere è di 4.680 euro

Inoltre, è bene ricordare che in base a quanto afferma il Decreto Ministeriale l’importo che spetterà ad ogni famiglia viene calcolato in base alla data di inizio attività.

Inoltre, non è sicuro che la somma rimarrà stabile. 

Mi spiego meglio.

Può accadere che un componente del nucleo familiare lasci il suo nucleo, oppure trovi lavoro. 

Oppure può accadere che si verifichi una variazione del reddito del nucleo familiare, in positivo o negativo.

In questi casi, anche la somma erogata a favore dei soggetti con il bonus reddito di cittadinanza cambierà

Ovviamente, in tutti questi casi è necessario effettuare una tempestiva comunicazione all’INPS, pena l’annullamento del bonus. 

Quali sono le modalità di erogazione del bonus reddito di cittadinanza?

Abbiamo capito come inoltrare la domanda, abbiamo capito quali somme possono essere erogate. Ora andiamo ad indagare quali sono le modalità di erogazione del bonus reddito di cittadinanza.

Come avrai capito, tale bonus viene erogato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale dopo una valutazione delle domande. 

Ricorda che una dichiarazione falsa in fase di domanda non poterà solo all’esclusione dal bonus reddito di cittadinanza. 

Infatti, una dichiarazione falsa verrà inviata all’autorità giudiziaria che prenderà seri provvedimenti contro il “furbetto” in questione

Qualora la domanda venisse approvata, la somma verrà erogata in un’unica soluzione il mese successivo alla presentazione della richiesta

Quando si inoltra la domanda il beneficiario può scegliere dove vorrebbe ricevere il bonus in questione. 

Se il beneficiario indicherà l’IBAN al momento della richiesta potrà vedere il sussidio accreditato sul suo conto corrente. In caso contrario si opterà per un bonifico domiciliato.

Attenzione: in questo secondo caso è necessario tenere a mente le norme relative al massimale che può essere erogato in contanti.

Si pensa che tale fondo potrà essere erogato ogni anno.

Tuttavia, com’è facile intendere, i soldi messi a disposizione per il bonus reddito di cittadinanza non sono infiniti. 

Infatti, essi possono essere richiesti fino ad esaurimento fondi. 

Bonus reddito di cittadinanza: per quali iniziative imprenditoriali?

Abbiamo sottolineato in precedenza che tale bonus può essere richiesto solo da coloro che hanno deciso di intraprendere la propria avventura imprenditoriale da non più di dodici mesi. 

Rimangono esclusi tutti coloro che avevano deciso di mettersi in proprio prima di iniziare a percepire il reddito di cittadinanza. 

Tale bonus può essere richiesto sia da coloro che hanno deciso di aprire la propria attività finanziandola proprio con tale sussidio, sia per tutti quelli che necessitano di questo sussidio per pagare le spese relative all’attività imprenditoriale. 

Ricorda: è importante che non siano passati più di 12 mesi da quando si è iniziato ad usufruire del reddito di cittadinanza

Ma quali tipologie di attività sono coinvolte in questo sussidio?

Ti rispondo subito.

Si può usufruire del bonus reddito di cittadinanza sia per le attività di lavoro autonomo (dunque, ad esempio, l’apertura di una Partita IVA), sia per l’apertura di un’impresa individuale

Non ci sono limiti per quanto riguarda il settore in cui si vuole operare. 

Tale bonus è esteso anche a tutti coloro che decidono di entrare a far parte di una cooperativa di lavoro

Per quale motivo?

Ora mi spiego meglio.

Questi soggetti riceveranno un reddito solamente per il lavoro che svolgeranno. Di conseguenza, la somma erogata tramite il sussidio servirà all’acquisto di una quota della cooperativa. 

Il bonus reddito di cittadinanza vale anche per i familiari?

Se un componente del mio nucleo familiare percepisce il reddito di cittadinanza, deve fare richiesta per forza lui o posso farla anche io?

Ti rispondo subito. 

Infatti, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 12 febbraio 2021 tale bonus può essere richiesto da qualsiasi componente del nucleo familiare di colui che è titolare del reddito di cittadinanza. 

Infatti, è bene sottolineare che il sussidio relativo al reddito di cittadinanza non si rivolge solo al singolo percettore del reddito, ma all’intera famiglia

Infatti, per ricevere tale sussidio è necessario indicare il reddito di ogni componente e non solo di colui che effettua la richiesta. 

Inoltre, quando si calcola l’assegno relativo al reddito di cittadinanza vengono conteggiati anche i familiari disabili o i figli.

Tutti all’interno della famiglia devono avere l’obiettivo di trovare un lavoro o di migliorare la loro situazione economica. 

Dunque, vista la logica con la quale è stato istituito il reddito di cittadinanza, il fatto che il bonus relativo a tale reddito possa essere richiesto da tutti era cosa intuibile. 

Bonus reddito di cittadinanza: ci sono degli esclusi?

Non tutti potranno accedere al bonus reddito di cittadinanza.

Infatti, rimarranno esclusi da tale erogazione tutti coloro che nei dodici mesi precedenti hanno cessato un’attività di lavoro autonomo, hanno chiuso un’azienda individuale o hanno ceduto la loro quota in una cooperativa di lavoro.

Diciamo che si ragiona con lo stesso principio che regola l’erogazione del reddito di cittadinanza. 

Mi spiego meglio.

Per avere diritto al reddito di cittadinanza, un cittadino non deve essersi licenziato volontariamente nei mesi precedenti alla richiesta. 

Infatti, in caso contrario, tale reddito (già ampiamente criticato nella misura in cui è ora) potrebbe essere visto come un vero e proprio incentivo a lasciare il proprio lavoro. 

Purtroppo, sono in molti quelli che deciderebbero di lasciare il lavoro e vivere a spese dello Stato e, di conseguenza, tali normative sono rigide. 

Infine, un’ultima categoria esclusa dal bonus reddito di cittadinanza riguarda i familiari di qualcuno che ne ha già usufruito

Infatti, come abbiamo visto in precedenza, la famiglia viene concepita come un tutt’uno e non dei soggetti separati. 

Può essere revocato il Bonus reddito di cittadinanza?

All’inizio dell’articolo abbiamo affermato che spesso ci si imbatte in quelli che possiamo definire “furbetti”.

Dunque, è necessario correre ai ripari per evitare di imbattersi in situazioni spiacevoli.

Tutto ciò viene riportato in quanto, a farne le spese sono spesso persone che non hanno alcuna colpa.

Quindi, andiamo ad indagare tutti quei casi in cui il bonus reddito di cittadinanza può essere revocato.

Infatti, secondo l’articolo 5 del Decreto del Ministero del Lavoro tale sussidio può essere revocato se l’attività autonoma o l’impresa individuale cessano dopo 12 mesi. 

Lo stesso avviene nel caso di cooperativa di lavoro nel caso in cui vengano cedute le proprie quote prima della scadenza del primo anno.

La revoca del bonus reddito di cittadinanza non porta solo alla decadenza dello stesso, ma a problematiche ben più grosse. 

Infatti, in questi casi viene richiesta la restituzione degli importi erogati