In arrivo finalmente delle buone notizie per tutti quei cittadini italiani che risultano essere possessori di una partita iva e che vivono in una situazione economica e lavorativa di grande difficoltà a causa dell’esplodere dell’emergenza sanitaria provocata dall’ondata dei contagi da Coronavirus in Italia.
In questo modo, mentre le famiglie e i lavoratori italiani sono ancora in attesa di nuove comunicazioni da parte del Governo italiano, che tuttora si trova in una situazione critica in cui le sorti sono ancora tutte da decidere, relative a quello che doveva essere il nuovo Decreto Salva Imprese, ovvero il Decreto Ristori quinqus, che avrebbe dovuto aiutare tutti i titolari di partita iva con un nuovo bonus da 1.000 euro; tantissime Regioni italiani si sono rimboccate le maniche e hanno iniziato ad introdurre nuovi aiuti e sostegni economici in favore di quei titolari di partita iva che risultano essere stati maggiormente colpiti da questa crisi economica, e che dunque, hanno registrato un’effettiva riduzione del fatturato.
Si tratta di nuovi bonus una tantum o di aiuti con contributi a fondo perduto in favore di tutti coloro che risultano essere in possesso di una partita iva e che rispondono a determinati requisiti specifici.
Gli aiuti regionali, si andranno ad integrare ad un nuovo aiuto che è stato introdotto ed entrato in vigore a partire dal 1° gennaio di questo nuovo anno, in seguito all’approvazione della nuova Legge di Bilancio 2021, ovvero la legge numero 178 del 30 dicembre 2020, volta anche in questo caso a creare una sorta di cassa integrazione speciale in favore dei titolari di partita iva che non risultano essere iscritti a nessun Albo.
Ecco, dunque, una breve guida in cui sono riportati nel dettaglio alcuni aiuti che sono stati introdotti da parte delle amministrazioni delle singole Regioni italiane, al fine di sostenere tutti quei cittadini e imprenditori italiani che risultano essere in possesso della partita iva e che attualmente si ritrovano in una condizione di difficoltà economica e lavorativa, a causa dell’effettiva riduzione del fatturato, rispetto a quello degli anni precedenti. Inoltre, è affrontato anche in modo specifico il bonus ISCRO che dovrà essere erogato da parte dell’INPS con un assegno dal valore massimo di 800 euro al mese.
Bonus partita iva: quali sono le novità
Mentre si è ancora in attesa di notizie ufficiali in merito al nuovo bonus INPS che dovrebbe essere approvato ed introdotto con il nuovo Decreto Ristori quinqus, che dovrebbe essere erogato in favore di tutti quei titolari di partita iva che fino ad ora non sono riusciti ad avere alcun tipo di contributo da parte del Governo italiano, alcune delle Regioni italiane hanno iniziato ad approvare una serie di nuovi aiuti, bonus e contributi a fondo perduto in favore di tantissime categorie di lavoratori, in particolare per quei cittadini italiani possessori di partita iva, che andranno così ad affiancarsi ad altri sostegni come ad esempio la sospensione dei mutui e il bonus ISCRO dal valore massimo di 800 euro al mese.
In questo modo, finalmente arrivano delle buone notizie per tutti quei lavoratori italiani che hanno subito maggiormente l’arrivo della pandemia, che ha portato all’introduzione di tantissime misure restrittive, in particolare in alcuni casi anche la chiusura delle attività commerciali.
Gli aiuti delle Regioni italiane per chi ha partita iva
Sono tantissime le Regioni italiane che nel corso delle prime settimane di gennaio del nuovo anno, il tanto atteso 2021, hanno deciso di approvare nuovi contributi a fondo perduto e nuovi bonus, in favore dei possessori di partita iva e di quei lavoratori italiani che hanno maggiormente subito la dura crisi economica, conseguente l’arrivo del Coronavirus.
A questo proposito, si tratta di Regioni sia del Meridione che del Settentrione, che hanno deciso di sostenere i propri cittadini.
Tra queste Regioni, vi sono ad esempio la Regione Lombardia che ha approvato dei prestiti con un tasso di interesse davvero basso fino addirittura al valore di 200.000 euro; così come anche la Regione Piemonte che erogherà in favore di quei lavoratori che presentano tutti i requisiti specifico dei nuovi contributi a fondo perduto dal valore massimo pari a 7.500 euro.
Sono incluse anche nei vari aiuti in favore di possessori di partita iva, le Regioni del Mezzogiorno, che hanno approvato una serie di nuovi sostegni economici. Tra questi, sono stati approvati anche alcuni fondi, compresi nel famoso bando Resto al Sud, in cui sono stati previsti un miliardo e 250 milioni di euro, in favore dei giovani imprenditori delle Regioni del Sud che hanno un’età massima di 55 anni, che potranno così ricevere un bonus con contributo a fondo perduto dal valore di 50.000 euro.
In generale, si consiglia comunque sempre di consultare il sito web istituzionale relativo alla propria Regione in cui si risiede. In questo modo sarà possibile avere tutte le informazioni e le indicazioni specifiche aggiornate in merito ai nuovi aiuti regionali e i requisiti previsti affinché si possa ottenere l’aiuto economico.
I bonus di Regione Lombardia, Piemonte Veneto e Friuli
Per quanto riguarda gli aiuti approvati da parte della Regione Lombardia, nelle prossime settimane dovrebbe essere applicata la riapertura del contributo economico pari a 270 milioni di euro previsti dal Credito Adesso Evolution, che corrispondono a dei prestiti in favore dei liberi professionisti, dal valore compreso tra i 18 mila e i 200 mila euro, con un tasso di interesse minimo, pari al 3 per cento.
Per i cittadini italiani che risiedono nel territorio della Regione Piemonte, è stata approvata la riapertura del bando dal valore di 18,2 milioni di euro, volto ad introdurre dei contributi a fondo perduto dal valore massimo di 7.500 euro, al fine di conseguire l’abbattimento dei costi dei mutui che hanno un tetto massimo di 100.000 euro.
Anche la Regione Veneto ha introdotto in favore dei professionisti e di tutte le Piccole e medie imprese, un nuovo fondo di garanzia che permetta di richiedere mutui e finanziamenti, così come anche un bando dal valore di 6 milioni di euro di finanziamenti, volto al sostegno per far sì che vengano realizzati degli interventi sui mercati sia nazionali che internazionali che siano in grado di favorire la domanda turistica verso prodotti e destinazioni della Regione. In questo caso, i contributi a fondo perduto sono pari all’80 per cento della spesa che è stata sostenuta e vengono concessi per lo sviluppo di nuovi progetti le cui spese devono essere incluse tra i 200 mila e i 750 mila euro.
Nella stessa prospettiva, anche la Regione del Friuli Venezia Giulia ha introdotto dei nuovi contributi economici volti a coprire spese destinate all’avvio di nuove attività commerciali o alle spese per i tirocini all’estero, così come anche aiuti economici in favore delle donne che si trovano in maternità.
Bonus Emilia Romagna, Umbria e Toscana: come funzionano
Altri aiuti sono stati previsti anche da parte della Regione Umbria, la quale amministrazione regionale ha approvato in favore dei suoi cittadini che risultano essere in possesso di specifici requisiti economici, una nuova indennità economica una tantum, il cui valore si aggira fino a 1.500 euro. A questo proposito, si ricorda che la richiesta per poter accedere al bonus dovrà essere inviata entro il 26 febbraio 2021.
Per quei lavoratori autonomi, titolari di partita iva, che risultano essere residenti nel territorio dell’Emilia Romagna, questi potranno avere l’opportunità di richiedere alcuni prestiti agevolati, dal valore compreso tra i 5.000 euro e i 25.000 euro, che saranno garantiti al 50 per cento, e che saranno caratterizzati da un tasso di interesse uguale a 0.
Infine, la Regione Toscana ha avviato l’approvazione di aiuti economici in favore dei giovani cittadini italiani tirocinanti, che sono stati obbligati ad interrompere la propria attività lavorativa e formativa, i quali avranno così la possibilità di accedere a dei sussidi pari a due mensilità.
Bonus e aiuti delle Regioni Calabria e Lazio
Anche la Regione Calabria ha stanziato una serie di aiuti in favore dei professionisti e delle imprese italiane che hanno bisogno al momento di liquidità, introducendo dei nuovi finanziamenti agevolati il cui valore varia dai 15.000 euro agli 80.000 euro, grazie ad un nuovo fondo pari a ben 40 milioni di euro.
La Regione Lazio ha invece pubblicato recentemente un nuovo bando in cui sono stati stanziati più di 6 milioni di euro, volto all’abbattimento delle rette relative all’asilo nido situate all’interno dei confini regionali. Grazie a questo nuovo aiuto, saranno tantissimi i lavoratori italiani che usufruiscono dei servizi di asilo nido per i propri figli, che potranno accedere ad un buono dal valore massimo di 337 euro.
Bonus Resto al Sud: nuovi contributi a fondo perduto
Le Regioni italiane del Mezzogiorno sono state nuovamente coinvolte, grazie al nuovo bando Resto al Sud di quest’anno, previsto dall’articolo 1 del decreto-legge numero 91 dell’anno 2017, il quale ha disposto un nuovo stanziamento di fondi pari ad oltre un miliardo di euro, in favore dei giovani imprenditori meridionali, con un’età compresa tra i 18 anni e i 55 anni, con l’obiettivo di aiutare e sostenere le loro attività imprenditoriali.
Grazie al bando Resto al Sud, i giovani imprenditori residenti nelle regioni di Abruzzo, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia, potranno accedere ad un nuovo contributo a fondo perduto il cui valore massimo sarà pari a 50.000 euro.
A questo proposito, sono stati coinvolti all’interno delle categorie di potenziali beneficiari, anche gli imprenditori che risiedono nei territori del cratere sismico relativi al Cento Italia, delle Regioni Marche, Umbria e Lazio.
Per chi intende richiedere il riconoscimento relativo al nuovo contributo economico a fondo perduto per i giovani imprenditori, sarà necessario effettuare la richiesta seguendo la compilazione della seguente modulistica: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/resto-al-sud/modulistica.
Nuovo bonus INPS: in cosa consiste il contributo ISCRO
L’INPS ha avviato la possibilità di richiedere un nuovo bonus, dal valore economico compreso tra i 250 euro e gli 800 euro. Si tratta del nuovo bonus ISCRO che potrà essere richiesto dai titolari di partita iva, professionisti e lavoratori autonomi che non sono iscritti a nessun Albo, che si configura come una sorta di cassa integrazione.
Per poter effettuare la richiesta di accesso al bonus ISCRO, ci si potrà autenticare e compilare gli appositi moduli direttamente tramite la piattaforma telematica dell’INPS.