Bonus restauro 2022: bomba sui requisiti! Ora cambia tutto! 

Come tutte le altre agevolazioni, anche il bonus restauro 2022 si ritrova con dei novi requisiti d'accesso! Ecco quali

Il bonus restauro 2022 può essere un’ottima opportunità tra tanti altri bonus Casa.

In un momento in cui diversi bonus sono finiti nella bufera fiscale, specie dopo gli ultimi accertamenti della Guardia di Finanza, ci sono alcune agevolazioni fiscali che invece permettono di avere in maniera più semplificata l’accesso a detrazioni o crediti vari.

Inoltre non sono attualmente soggetti a restrizioni stringenti come nei casi di altre detrazioni, tipo il Superbonus 110%, o anche il bonus facciate 2022.

Il bonus in questione garantisce un accesso e un iter procedurale decisamente più facile, rispetto alle detrazioni sopracitate, anche se limitato ad alcuni lavori e tipologie di beneficiari.

SI parla infatti di un buono molto simile al bonus ristrutturazione, ma che riguarda solo alcune tipologie di abitazioni rientranti in specifiche categorie catastali.

Pertanto, prima di fare domanda all’Agenzia delle Entrate, ti consiglio di dare un’occhiata non solo ai lavori richiesti, ma ai requisiti d’accesso e anche agli importi spettanti dalla detrazione. Anche perché sono cambiati del tutto!

Ma lo vedremo meglio nel corso dell’articolo, assieme alle ultime novità da parte dell’Agenzia delle Entrate sulla questione dei crediti e degli sconti richiedibili.

Bonus restauro 2022: cos’è e come funziona quest’anno?

Il bonus restauro 2022 è una detrazione fiscale che riguarda al rimborso del 50% delle spese relative ad interventi di ristrutturazione per alcune tipologie di edifici, purché incentrate sulla manutenzione o la protezione dell’immobile.

E’ un bonus che è richiesto solo da alcuni proprietari, dal momento che riguarda solo alcune categorie immobiliari, con tanto di preciso codice catastale

Queste spese infatti dovranno riguardare il miglioramento dell’edificio a livello di sicurezza abitativa, oltre a provvedere a garantire la conservazione ottimale dell’edificio. 

E’ decisamente diverso dagli altri bonus che il Geometra Danilo Torresi ha riassunto in questo video Youtube. Però è un bene che sia così.

Bonus restauro 2022: ecco cosa comprende tra gli interventi previsti

Il bonus restauro 2022 è praticamente un bonus ristrutturazione, ma con interventi e requisiti un po’ più selettivi rispetto a quest’ultimo.

I principali interventi che potrai richiedere sono di tipo straordinario, cioè relativi a modifiche strutturali una tantum, senza una regolarità o la necessità di dover provvedere a continue manutenzioni, come può essere, a titolo d’esempio, la pulitura delle grondaie.

Si parla infatti di interventi per la messa in sicurezza, così come per il risanamento conservativo, oppure semplici lavori di ristrutturazione ma autorizzati dalla Soprintendenza delle Belle Arti.

Come intervento edilizio si può provvedere anche all’eliminazione delle barriere architettoniche, purché con necessità di installare ulteriori dispositivi o miglioramenti architettonici.

Nel caso in cui si parli di lavori di ristrutturazione, servirà il nulla osta della Soprintendenza competente a livello territoriale, in particolare se il bene immobile è sotto la loro tutela.

Semmai il problema è che ha dei requisiti abbastanza stringenti, rispetto agli altri bonus Casa. Specie se è sotto tutela delle Belle Arti.

Bonus restauro 2022: quali sono i requisiti d’accesso?

Per avere accesso al bonus restauro 2022 bisognerà rispettare una serie di requisiti, quali l’avere in proprio possesso un’abitazione storica.

Per abitazione storica si intende un’immobile a cui è stato riconosciuto dagli enti locali, così come dalla Soprintendenza delle Belle Arti, il titolo di edificio di valore storico e artistico.

Da un punto di vista prettamente burocratico, si parla di un edificio appartenente alla categoria catastale A10.

Come potrai vedere bene su questa guida, ci sono ben undici codici catastali che identificano la tipologia di dimora abitativa, e solo per la sezione delle abitazioni residenziali.

E’ quasi la norma abitare in un’abitazione con codice catastale A, e generalmente le abitazioni più comuni sono le A2, a volte A8 (villa), e a volte A3 (casa economica).

Nel caso del bonus restauro, la dimora deve essere esclusivamente appartenente alla categoria A9, quella appunto relativa a castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici.

E solo residenziali, pertanto, come prima limitazione, abbiamo il diniego del bonus per tutti i negozi o botteghe varie situate all’interno di immobili o complessi aventi comunque interesse storico-artistico.

Non c’è alcuna differenza tra attività, arte o professione: tutti questi immobili non possono avere accesso a questa detrazione fiscale.

Ricordiamo che per queste tipologie di residente è predisposto il pagamento dell’Imposta Municipale Unica anche se si tratta di prima casa. Oltre alla A9, anche le abitazioni di lusso, quali palazzi signorili (A1) e ville (A8) rientrano in questa particolarità.

Semmai bisognerà stare attenti alle eventuali richieste di interventi senza provvedere alla ristrutturazione.

Bonus restauro 2022: si può richiedere anche per una ristrutturazione?

Teoricamente si può richiedere il bonus restauro 2022 anche senza ulteriori interventi di ristrutturazione.

Tra messa in sicurezza e rimozione delle barriere, tutte le opere di restauro possono anche limitarsi a questi interventi limitati, purché sempre garanti dell’attestazione di un professionista, e nulla osta della Soprintendenza, come detto poc’anzi.

Ovviamente si potrà fare domanda, per questo genere di bonus, solo se si avranno alcuni provvedimenti, quali il provvedimento di tutela e di autorizzazione del progetto di restauro, secondo DLgs. 42/2004.

Purtroppo questo bonus non gode di possibilità di accumulo con altri bonus Casa, pertanto dovrai dichiarare di non avere ulteriori contributi a fini edilizi, se non quelli limitati al restauro.

Inoltre servirà aver provveduto al consuntivo spesa per tutti gli interventi realizzati entro il 31 dicembre. E qui dobbiamo fare delle precisazioni.

Se vuoi avere la detrazione al 50% per i lavori condotti fino al 31 dicembre 2021, dovrai aver presentato domanda entro e non oltre il 28 febbraio 2022.

Altrimenti, non potrai più richiederlo, se non per ulteriori lavori previsti per quest’anno, con data limite il 31 dicembre 2022.

Sarà comunque la Soprintendenza a procedere alla verifica della domanda di detrazione fiscale, prima che sia l’Agenzia delle Entrate a rimborsarti della spesa. Anche se con le sue ultime regole anti-frode.

Bonus restauro 2022: ultime novità dall’Agenzia delle Entrate su sconti e cessioni

Fortunatamente puoi richiedere il bonus restauro 2022 non solo come detrazione fiscale ma anche come cessione del credito, sempre al 50% delle spese previste.

Questo bonus ti permetterà di poter avere fino a 100.000 euro di credito (con limite di spesa a 1 milione di euro), anche se si tratta sempre della metà delle spese previste, e solo se si parla di persone fisiche, e non di professionisti o imprese.

Semmai il problema è che, col decreto Superbonus, dopo le varie modifiche del decreto Sostegni TER e di quello anti-frode, per avere la cessione del credito o lo sconto in fattura, si dovrà seguire le seguenti misure.

Se prima potevi fare la cessione multipla del credito, da maggio 2022 dovrai limitarti a farla fino al terzo fornitore compreso, e solo se questi ultimi sono iscritti agli appositi albi o colleghi professionisti.

Inoltre non potrai frammentare ulteriormente il credito in più parti. Il tuo credito sarà sempre correlato ad un codice univoco di identificazione, che permetterà all’Agenzia delle Entrate di individuarlo in caso di eventuali accertamenti fiscali.

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