Bonus rette 2022, a maggio 336 euro a figlio: come averlo!

In arrivo un nuovo bonus rette, a partire da maggio 2022, per offrire sostegno ai genitori lavoratori (e non) per la frequenza a centri estivi.

In arrivo un nuovo bonus rette, a partire da maggio 2022, per dare la possibilità a bambini e ragazzi di svolgere attività estive, educative e di socialità e, allo stesso tempo, offrire sostegno ai genitori lavoratori (e non) per il pagamento per la frequenza di centri estivi. 

Con la mancata possibilità di usufruire del bonus baby sitting, introdotto durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 per fronteggiare la sospensione delle attività scolastiche, nel 2022 le iniziative diventano regionali. 

A garantire il nuovo bonus centri estivi, infatti, è l’Emilia Romagna che mette sul piatto risorse che ammontano a 6 milioni di euro per garantire un contributo economico di un massimo di 336 euro a figlio. 

Con l’avvicinarsi del periodo estivo, infatti, sono molti i genitori che hanno necessità di organizzare il proprio tempo, cercando di far coincidere la vita familiare con la vita lavorativa. Se fino ad ora il bonus baby sitting nazionale, gestito dall’INPS, offriva loro una possibilità di mettere in atto azioni utili in tal senso, adesso il peso, anche economico, di scelte di questo tipo taglia fuori molti famiglie. 

Almeno per i genitori residenti in Emilia Romagna, però, il nuovo bonus rette offre una via d’uscita a queste problematiche. La platea dei beneficiari, infatti, non è affatto ristretta. A poter beneficiare del contributo saranno non solo i genitori che decidono di far frequentare centri estivi ai propri figli perché impegnati nelle attività lavorative, ma anche disoccupati o in cassa integrazione, sebbene con alcune limitazioni. 

Vediamo, allora, chi può richiedere il bonus rette anche nel 2022 e come fare per ottenerlo. 

Bonus rette 2022: un’alternativa al bonus baby sitting, ma solo per pochi

Con l’arrivo dell’assegno unico e universale, molti sono i bonus famiglia a essere stati sostituiti e inglobati nella nuova misura. Dal bonus bebè al bonus mamma domani, fino agli ANF, le famiglie italiane hanno affrontato grandi cambiamenti all’inizio del 2022. 

Una profonda delusione è arrivata con la sempre più concreta mancanza della proroga del bonus baby sitting, una misura, a livello nazionale, introdotta per offrire un sostegno economico, e pratico, ai genitori nel periodo di lockdown e chiusura delle scuole. 

Il bonus baby sitting, in effetti, poteva essere utilizzato: 

per pagare servizi di baby sitting o per la comprovata iscrizione a centri estivi. 

Quest’anno, però, non è arrivata alcuna proroga (almeno per il momento) e con l’avvicinarsi del periodo estivo i genitori si sono dovuti rassegnare alla possibilità di fare a meno di contributi statali per organizzare il periodo estivo e la fine delle lezioni dei propri bambini e ragazzi. 

Non tutto è perduto, però. Almeno non in Emilia Romagna che ha utilizzato le risorse proveniente dal Fondo sociale europeo per garantire il bonus rette per il quinto anno successivo. 

Bonus rette 2022: cos’è, come funziona e a chi spetta 

I genitori residenti in Emilia Romagna hanno, dunque, la possibilità, anche nel 2022, di contare sul bonus rette, un contributo, del valore massimo di 336 euro a figlio, per la frequentazione di centri estivi. 

Due sono, infatti, gli obiettivi principali del sostegno: 

garantire a una vasta platea di bambini e ragazzi di praticare attività educative, ricreative e sociali durante il periodo estivo; sostenere i genitori nell’organizzazione della vita familiare e lavorativa, nonché nelle spese delle rette per i centri estivi. 

A poter richiedere il bonus rette sono tutti i genitori di figli che abbiano un’età compresa tra i 3 e i 13 anni, con l’estensione del contributo per i figli disabili. In questo caso, il bonus viene concesso anche se il figlio ha fino a 17 anni.

Il bonus potrà coprire per intero o solo in parte il costo delle rette dei centri estivi, nel limite di 112 euro a settimana e per un massimo di 336 euro a figlio. 

Bonus rette, chi può richiederlo nel 2022: sostegno ai genitori lavoratori e non solo

Per prima cosa, è innegabile che il nuovo bonus rette non sia aperto a tutti. Trattandosi di un’iniziativa regionale, è chiaro che solo i residenti in Emilia Romagna potranno richiedere il contributo al proprio Comune.

In questa platea, però, sono incluse tantissime categorie. Benché, come abbiamo visto, il bonus nasca per sostenere le famiglie non solo da un punto di vista economico, ma anche per facilitare e permettere di trovare un equilibrio tra la vita lavorativa e quella familiare, il contributo non viene riconosciuto solo ai genitori che lavorano, ma anche a: 

genitori che beneficiano di Naspi, che sono in cassa integrazione o mobilità. 

L’unica limitazione in tal senso è che questi beneficiari abbiano sottoscritto un Patto di servizio. In sostanza, quindi, il genitore deve aver stipulato il patto con il Centro per l’impiego con il quale impostare le azioni necessarie per il reinserimento nel mondo del lavoro. 

Il bonus rette si rivolge anche alle famiglie affidatarie, così come ai nuclei familiari monogenitoriali. 

Infine, il bonus è riconosciuto anche se uno solo dei genitori si dedica, in modo continuativo, all’assistenza di una persona della famiglia, anziano o disabile, o comunque nel caso sia presente un componente nel nucleo familiare che sia disabile o non autosufficiente. 

Bonus rette 2022 e soglie ISEE da rispettare: come funzionano le graduatorie

Il nuovo bonus rette viene riconosciuto sulla base dell’ISEE. Come molti aiuti, anche nazionali, quindi, si tratta di un bonus legato alla condizione economica del nucleo familiare, tenendo conto dei redditi e patrimoni di tutti i componenti della famiglia. 

In particolare, bisogna rispettare una soglia ISEE: 

possono beneficiare del bonus rette le famiglie con ISEE fino a 28.000 euro. 

L’ISEE da presentare deve avere validità nel 2022 oppure, se non se ne è in possesso, si può presentare anche l’ISEE 2021, sempre che si rimanga nella soglia indicata. 

Richiedere l’ISEE 2022, comunque, non è complicato. L’azione può essere effettuata in maniera del tutto autonoma, compilando l’ISEE precompilato online, oppure chiedendo assistenza al CAF o al patronato di fiducia. 

L’ISEE si dimostra fondamentale dal momento che, qualora le risorse stanziate non dovessero bastare per tutti i richiedenti, sarà proprio il valore di questo documento a far guadagnare alla famiglia posizioni in graduatoria. 

Per i bambini e i ragazzi tra i 3 e i 17 anni con disabilità certificata, il bonus rette viene riconosciuto senza necessità di presentare il modello ISEE.

Bonus rette 2022: come richiederlo da maggio 

Una volta in possesso dell’ISEE sarà possibile fare richiesta per il bonus rette 2022. 

La richiesta dovrà essere presentata al Comune di residenza. 

Gli elenchi dei centri estivi pubblici o privati ai quali le famiglie possono iscrivere i bambini/ragazzi verranno pubblicati dai Comuni stessi. La data da prendere in riferimento è il 30 giugno.

Si potrà fare domanda per i Comuni di:

Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Ferrara, Piacenza. 

Il Comune di Bologna ha già fornito qualche indicazione in più sulla presentazione delle richieste per il bonus rette. Le domande, in questo caso, andranno presentate esclusivamente online. In questo caso, e qualora la modalità telematica rappresenti l’unica modalità di trasmissione delle domande anche per gli altri Comuni, sarà importante essere in possesso di un’identità digitale SPID

Probabilmente, per il Comune di Bologna le domande potranno essere presentate già a partire da metà maggio. 

L’augurio è che anche altre regioni, sulla scia delle decisioni prese dall’Emilia Romagna, possano mettere a disposizione dei bonus rette per i genitori residenti e i loro figli. 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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