Bonus condizionatori 2021: detrazione al 50%, come averla?

L'Agenzia delle Entrate lo conferma: ora nel bonus mobili rientra anche l'installazione di impianti di condizionamento. Una notizia che fa gola a tanti, soprattutto in vista dell'estate. Ma chi rientra in questo bonus? Come si fa ad ottenere la detrazione al 50% ? Come funziona il rimborso? Non ci resta che scoprirlo:

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L’estate è ormai alle porte.

Fortunatamente, le temperature sono ancora piuttosto miti per mettere mano al condizionatore.

Il vero problema potrebbe sorgere quando inizieremo a sentire l’afa e a boccheggiare, desiderando di rientrare da lavoro e levare via ciò che resta della giornata con una bibita fresca e le stanze temperate.

In questo caso, il solo fatto di avere un po’ di refrigerio in tutti gli ambienti di casa, rende le nostre giornate decisamente più gradevoli.

Poichè il condizionatore per molti è un vero e proprio must have e per altri un bene quasi “di lusso”, l’Agenzia delle Entrate ha pensato di comprenderlo nel bonus mobili 2021 e rendere il suo acquisto detraibile fino al 50%.

Una novità davvero sentita da tutti quei possibili consumatori che pur di combattere il caldo sarebbero disposti a comprare un prodotto talvolta oneroso e che, possono averlo con un rimborso futuro.

Ecco perchè in questo articolo andremo a vedere insieme in cosa consiste il bonus mobili e condizionatori, come funziona e a chi spetta, i requisiti per averne diritto ( sia in caso di ristrutturazione che in caso contrario). 

Successivamente andremo a capire  come effettuare il pagamento che consentirà di accedere alla detrazione.

Bonus 2021: convenienza e sostenibilità

Nella grande varietà di bonus emessi dal governo al fine di agevolare la vita di milioni di persone, ve ne sono alcuni che riguardano specificatamente il tema della sostenibilità ambientale.

Ad aggiungersi a questo obbiettivo comune, ve ne sono altri che  rispettano i propositi di una migliore riqualificazione energetica complessiva andando a comprendere le struttue abitative e non.

L’obbiettivo principale di questi bonus presenti in materia di ristrutturazione, è quello di apporre migliorie nell’assetto edilizio del territorio.

In questo modo si consente ai propri cittadini di beneficiare di sconti e detrazioni fiscali potendo risparmiare di molto nei consumi.

Ciò si traduce in un vantaggio economico oltre che sostenibile perchè permette di avere sgravi sulle spese in termini di lungo periodo e una qualità di vita migliore.

Il bonus mobili è l’esempio perfetto.

Bonus mobili: cos'é e a chi spetta 

Il bonus mobili consiste in una detrazione IRPEF del 50% applicabile alle spese sostenute in seguito all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per l’arredo di un immobile in ristrutturazione.

Di regola, questi oggetti non devono essere di classe inferiore alla A+. 

Come evince dalla spegazione di poco fa, per beneficiare di tale agevolazione è necessario realizzare una ristrutturazione edilizia, sia essa su singole unità immobiliari o su parti comuni di edifici.

L’importo massimo di spesa detraibile non guarda all’entità delle spese sostenute per la ristrutturazione e si fissa a 16.000 euro, iva compresa.

Questo bonus offre quindi, la possibilità di detrarre l’IRPEF dalla dichiarazione dei redditi e di avere in più un rimborso diluito nel tempo.

Il bonus mobili può essere richiesto per i seguenti lavori:

  • manutenzione ordinaria effettuata in condominio, 
  • manutenzione straordinaria effettuata sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali, 
  • restauro e risanamento conservativo, 
  • ristrutturazione edilizia effettuata sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali necessari alla ricostruzione di immobili danneggiati da eventi calamitosi, 
  • ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati.

Bonus mobili 2021: tutto ciò che serve sapere

Dal momento che non occorre ci sia un collegamento tra gli interventi di ristrutturazione e i mobili comprati è possibile scegliere di destinare il tetto di spesa anche a più ambienti della propria abitazione.

Come dice soldioggi.it:

“L’intervento cui è collegato l’acquisto può essere effettuato anche su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.”

La cosa che serve sapere è che per gli acquisti fatti nel 2021, questo bonus deve essere collegato alla realizzazione di interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1 gennaio dello stesso anno.

Questo sta a significare che non è necessario che le spese di ristrutturazione vengano sostenute prima di quelle dell’arredo.

La cosa importante è che la data dei lavori sia anteriore a quella in cui sono state sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.

La detrazione del bonus mobili spetta a chi effettua tali acquisti:

  • acquisto mobili nuovi ( escluse porte, pavimentazioni, tende, tendaggi),
  • acquisto di elettrodomestici nuovi ( beneficio limitato all’acquisto delle tipologie dotate di etichetta energetica di classe A+).

Bonus mobili e condizionatori: come funziona

In seguito alla considerazione della circolare n19/2020, l’Agenzia delle Entrate conferma l’acquisto e l’installazione di un impianto di climatizzazione inverna ed estiva, perfettamente in linea con il bonus mobili.

Chi acquista un climatizzatore ha, quindi, diritto al 50% di detrazione?

Certamente, ma è necessario precisare che per beneficiare di questo sconto, l’intervento sull’abitazione deve essere riconducibile alla manutenzione straordinaria.

Inoltre, se ne ha diritto solo se si acquistano determinati prodotti quali:

  • climatizzatore,
  • deumidificatore ad aria,
  • pompa di calore (termopompa)

Sopratutto in quest’ultimo punto si dirama la questione.

Come spiega soldioggi.it:

“l’installazione di un condizionatore a pompa di calore su un immobile residenziale rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria per i quali si può usufruire della detrazione Irpef del 50% della spesa sostenuta”

e non solo!

In base all’installazione dello stesso, è possibile accedere all’ecobonus del 65% purchè il lavoro si presenti come una sostituzione.

Il tetto massimo di rimborso arriva fino ai 30mila euro, divisi in 10 rate annuali di importo uguale.

Una peculiarità di tale bonus è data dal fatto che comprende strumenti che hanno a che vedere con il risparmio energetico e la sostenibilità.

A tal proposito money.it aggiunge che:

“rientrano in tale categoria anche i lavori finalizzati all’uso di fonti rinnovabili di energia come la stufa a pellet o impianti dotati di generatori di calore alimentati da bimasse combustibili.”

Come richiedere il bonus condizionatori 2021:

Il bonus mobili collegato ai condizionatori è molto semplice da ottenere se si rientra nei requisiti e si seguono le linee guida.

Come spiega fiscomania.it:

“Il bonus può essere richiesto solo da determinati soggetti, che detengono diritti sull’immobile di riferimento”

in questa categoria rientrano quindi:

  • proprietari dell’immobile,
  • persone fiiche o società proprietarie di immobili (associazioni),
  • enti pubblici o privati che sono titolari dell’immobile (cooperative),
  • persone titolari di diritti sull’immobile,
  • persone che pagano le spese sull’immobile ( locatori, conviventi, coniugi separati)

Bonus condizionatori: perchè solo il bonifico parlante

Una volta giunti alla fase di acquisto è fondamentale ricordare che per ottenere la detrazione bisogna avvalersi di un pagamento rateale o, ancora meglio, del bonifico parlante.

Perché?

Il bonifico parlante è differente da quello ordinario per almeno una decina di motivi ma voglio riassumere e indicarvi i più importanti.

Innanzitutto è costituito da una serie di informazioni dettagliate quali: nome, cognome e indirizzo della persona a cui è indirizzato, codice iban di chi riceve la somma di denaro, causale/motivazione dell’importo bonificato.

Un fattore che lo distingue  in maniera netta da quello ordinario è determinato dalla modalità di utilizzo.

Informazionefiscale.it dice:

“ il bonifico parlante apre le porte a una serie di agevolazioni e detrazioni fiscali, come l’ecobonus o il credito d’imposta per le ristrutturazione edilizie.”

ed è per questo motivo che è il metodo di pagamento più richiesto dai correntisti.

Compilare un bonifico parlante richiede una certa attenzione al fine di evitare errori che potrebbero compromettere l’ottenimento della detrazione.

Un consiglio che vi do è quello di recarvi presso la filiale della vostra banca o allo sportello delle Poste, un paio di occhi in più non guastano mai.

Non sono ammessi pagamenti con carta di credito, bancomat, assegni e contanti dal momento che non contengono tutti i dati necessari per capire il senso del vostro acquisto.

Inoltre, nella causale del bonifico vi sono informazioni fondamentali quali:

  1. l’acquisto del prodotto,
  2. il numero della fattura,
  3. il riferimento alla legge che concede il bonus,
  4. il codice fiscale o partita iva dell’acquirente.

Ed ora che avete tutte le informazioni che vi servono, correte a scoprire se potete ottenere il bonus mobili e condizionatori 2021!!