Bonus Ristrutturazione 2022: 1800 euro per rinnovare il giardino

Ripartono i bonus ristrutturazione 2022 ed a sorpresa viene rinnovato il bonus verde. Si tratta di un’agevolazione destinata unicamente ad un finanziamento pubblico per il rinnovo e la manutenzione delle aree scoperte, che assegna insomma 1.800 euro a beneficiario per rifare giardini o terrazzi.

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Più di una volta si è posta l’attenzione sullo stravolgimento che ha coinvolto i bonus ristrutturazione nel complesso, per effetto della Legge n. 234 del 30 dicembre 2021, meglio conosciuta come la Legge di Bilancio 2022.

Soprattutto il testo è stato sotto certi aspetti sconvolgente perché ha cambiato le carte in tavola rispetto ai progetti iniziali, in particolare i bonus per cui ci aspettava un potente rinnovo sono stati smantellati o cancellati, si guardi alla riduzione del bonus facciate e del bonus mobili e alla proroga ridotta al Superbonus 110%. Altri incentivi invece di cui si immaginava la cancellazione da mesi sono stati a sorpresa recuperati dall’esecutivo Draghi nella loro interezza e fra essi troviamo: il bonus verde 2022.

Questo fa parte dei bonus ristrutturazione e si concretizza come un contributo che offre una detrazione fiscale delle spese legate al rinnovo delle aree scoperte, quali terrazzi e giardini.

Anche gli importi del bonus verde 2022 sono stati conservati intatti, cioè l’incentivo consiste in una detrazione fiscale ai fini dell’Irpef da scontare in dieci anni e pari al 36% dei costi, con un massimale di spesa ammesso di 5.000 euro. In sostanza, questa agevolazione assegna un massimo importo pari a 1.800 euro per unità abitativa.

Il bonus verde 2022 non ha subito particolari modifiche né in bene né in male, cioè non è stata aperta quest’anno la possibilità di utilizzare la cessione del credito e lo sconto in fattura. Aspetto che almeno lo immunizza dagli effetti del Decreto Antifrode (157/2021).

Scendiamo nel dettaglio del bonus verde 2022 e vediamo quali sono le spese agevolabili, quali gli importi e se esso è cumulabile con gli altri bonus ristrutturazione attivi quest’anno.

Se preferite una guida visiva invece, il funzionamento in ogni dettaglio di questa agevolazione è illustrato nel video Youtube di “Aiuti dallo Stato”, che trovate qui sotto:

  

Tra i bonus ristrutturazione rinnovati quest’anno spunta il bonus verde 2022. Che cos’è?

Tra i bonus ristrutturazione 2022 troviamo, a sorpresa, il bonus verde rinnovato in forma piena quest’anno. Si tratta di uno degli incentivi la cui gestione è affidata all’Agenzia delle Entrate.

Esso ammette le operazioni di rinnovo e manutenzione straordinaria delle aree scoperte, anche se sulle spese agevolabili ci concentreremo in dettaglio nei prossimi paragrafi.

Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef da scontare in dieci anni e in dieci quote di importo uguale, che rimborsano il 36% dei costi calcolati su una spesa massima di 5.000 euro.

Ne consegue che l'importo che il bonus verde può assegnare a ciascun immobile è di massimo 1.800 euro (il 36% di 5.000 euro).

Tale spesa massima nel caso si usi il bonus per interventi nelle parti comuni degli edifici condominiali è da conteggiarsi per singola unità abitativa.

Bonus ristrutturazione 2022 con sconto e cessione del credito. Quali novità per il bonus verde?

Per quanto riguarda la modalità di utilizzo del bonus verde 2022, anche in questo senso non ci sono cambiamenti e tranne la detrazione Irpef questo bonus ristrutturazione non ammette sconto in fattura e cessione del credito.

Quando si parla di bonus ristrutturazione infatti c’è una cosa che bisogna tenere a mente: la detrazione fiscale offerta non si trasforma automaticamente in credito d’imposta, con la conseguente possibilità di realizzare la cessione del credito per la ditta ed applicare lo sconto in fattura.

Per il bonus casa 50%, il bonus facciate e il Superbonus 110% sconto in fattura e cessione del credito sono validi perché un apposito decreto è intervenuto in questo senso. Ma da tale possibilità sono stati esclusi bonus mobili e di elettrodomestici e bonus verde 2022, che restano validi con la sola ed unica detrazione Irpef in dieci anni.

Il DL Antifrodi e il DL Sostegni Ter cambiano in qualche modo il bonus verde 2022?

Ultimamente altri due testi ufficiali di cui si è molto parlato in relazione ai bonus ristrutturazione 2022 sono il DL Antifrodi è il DL Sostegno Ter.

Questi due intervengono in fatto di sconto in fattura e cessione del credito, il primo stabilendo degli adempimenti aggiuntivi (visto di conformità e asseverazione tecnica della congruità dei costi; il secondo ponendo fine alla cessione secondaria dei crediti.

Il bonus verde è salvo da queste modifiche per due ragioni. Prima di tutto, non ammette sconto e cessione del credito e quindi è escluso dagli adempimenti aggiuntivi. In secondo luogo, quando anche al bonus verde fosse data la possibilità di ricorrere a sconto e cessione i suoi importi sono troppo bassi per essere intaccati dalle modifiche del DL Antifrode o il DL Sostegni Ter, perché gli adempimenti aggiuntivi si applicano solo per importi superiori a 10.000 euro, ma la spesa massima contemplabile dal bonus verde, ai fini di aver è il 36% di detrazione, è di soli 5.000 euro.

In ogni caso, va precisato che l’esecutivo non ha per adesso alcuna intenzione di aprire il bonus verde a sconto e cessione, anche perché sarebbe una scelta che comporta dei costi maggiori.

Quali sono le spese di “rinnovo” e “manutenzione” agevolabili con il bonus verde 2022?

Si è già accennato al fatto che il bonus verde 2022 permette il rinnovo e la manutenzione straordinaria delle aree scoperte, scendiamo un po’ più nel dettaglio delle spese agevolabili.

A parte le ristrutturazioni massicce per cui per si può anche ricorrere al più conveniente bonus casa 50%, con il bonus verde si possono realizzare interventi unici.

Ad esempio, nell’ampio progetto di rinnovo generale del giardino o del terrazzo esso permette l’acquisto di piante ed alberi.

Ancora, il bonus verde permette la costruzione di tetti verdi e coperture a verde, ma mai ammette la creazione di serre bioclimatiche. Nel dettaglio di questo specifico intervento esso in realtà è coperto soldo all’Ecobonus 65%, perché la costruzione di serre bioclimatiche non è ammessa da altri bonus ristrutturazione, neanche dal Superbonus 110%.

Quello che il bonus verde non copre è la manutenzione ordinaria al fine del mantenimento vegetativo di piante e alberi, ma con un'eccezione, poiché se si tratta di esemplari di interesse storico o paesaggistico allora la spesa è considerata agevolabile.

Inoltre, le spese sono considerate agevolabili ai fini del bonus anche se le fatture sono state emesse da fornitori diversi.

Infine, l'agevolazione non ammette i lavori in economia, cioè non permette di acquistare i materiali di propria mano ed effettuare i lavori scaricando le spese.

Il bonus verde 2022 può essere usato insieme a lavori svolti con altri bonus ristrutturazione?

Veniamo all’ultimo punto importante che riguarda il bonus verde 2022 e cioè la sua cumulabilità con gli altri bonus ristrutturazione, quali Superbonus 110%, bonus casa 50% e bonus facciate.

Riguardo i bonus ristrutturazione, nel complesso deve sempre tenersi conto del fatto che in generale essi sono sempre compatibili, ma ammesso che si applichino a spese diverse, stessa regola che vale ovviamente per il bonus verde.

Per quanto riguarda il bonus mobili, cioè la detrazione in dieci anni che restituisce il 50% dei costi di arredo, applicabile ad una spesa massima di 10.000 euro per il 2022 e di 5.000 euro per i due anni successivi, se gli oggetti sono comprati dopo che si è ristrutturato un immobile, a questo si ha accesso con particolari operazioni di manutenzione straordinaria o con interventi edilizi classificati come di recupero del patrimonio edilizio, ma non con il tipo di interventi ammessi dal bonus verde.