Bonus Ristrutturazione 2022, a rischio sconto e cessione!

Nel 2022 la Legge 234/2021 e il DL Anti-frodi modificano in vari aspetti i bonus ristrutturazione. Prima di tutto cambiano scadenze e importi dei diversi incentivi (Superbonus 110%, bonus facciate, bonus casa, bonus mobili e bonus verde), spuntano poi obblighi aggiuntivi che mettono dei paletti all’utilizzo di sconto e cessione del credito.

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Legge di Bilancio 2022 (234/2021) in vigore da pochi giorni e già deludente su molti fronti soprattutto se guardiamo all’insieme dei bonus ristrutturazione.

Il testo infatti per le agevolazioni edilizie prende una rotta diversa da quella sperata e dichiarata nella fase iniziale di stesura, con il Superbonus 110% che concede una proroga ridotta alle villette, per cui nasce l’obbligo del Sal al 30% entro la fine di giugno per usufruire dell’agevolazione anche quest’anno.

Bonus facciate 2022 con un anno ancora di vita e una detrazione ridotta del 30%; bonus mobili fatto a brandelli con la spesa massima agevolabile e quindi anche l'importo, che scende da 8.000 a 5.000 euro per unità abitativa nel 2022, per poi ridursi ancora a 2.500 euro nel biennio 2023-2024.

Salvo il bonus casa che continuerà con detrazione al 50% applicabile ad una spesa massima di 96.000 euro.

Se dunque la manovra di bilancio al fine di recuperare lo scostamento utile alle varie riforme, come fisco e pensioni, riduce importi e scadenze dei bonus ristrutturazione con lo scopo di far quadrare i conti, nel 2022, per effetto un altro documento che agisce anche lui intervenendo sulla normativa dei bonus edilizi, ci sono altre novità.

Parliamo del DL Anti-frodi (157/2021) che stabilisce nuovi obblighi (visto di conformità e asseverazione tecnica) quando si utilizzano i bonus ristrutturazione con le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura. Adempimenti aggiuntivi che solo per il Superbonus 110% sono estesi anche l’utilizzo con detrazione Irpef.

Vediamo dunque la nuova configurazione dei bonus ristrutturazione 2022, dopo il duplice effetto della Legge n. 234 del 30 dicembre 2021 e il Decreto Anti-frodi.

La Legge di Bilancio (234/2021) proroga sconto e cessione per i bonus ristrutturazione 2022

Prima di procedere nel vedere quali sono le nuove scadenze dei singoli bonus ristrutturazione, vediamo le modifiche che agiscono sul complesso di essi, rispetto alla modalità di utilizzo e i nuovi adempimenti.

I bonus ristrutturazione, cioè i finanziamenti pubblici con cui effettuare diverse tipologie di intervento edilizio nelle proprie abitazioni, sono molteplici e i principali sono: Superbonus 110%, bonus facciate, bonus casa.

La Legge di Bilancio 2022 decreta che tutte tre le agevolazione per la loro durata saranno a disposizione dei contribuenti con tre opzioni di utilizzo:

  • detrazione Irpef: il proprietario anticipa i costi e la parte coperta dal bonus viene rimborsata attraverso uno sconto sulle tasse, ripartito in dieci quote annuali. Solo il Superbonus 110% ammette una detrazione Irpef di cinque anni. 
  • sconto in fattura: la ditta anticipa i costi della parte dei lavori coperta dal bonus ristrutturazione, sottraendo la somma dal totale del prezzo finale. Poi, sempre l'impresa richiede il rimborso dell'importo spettante con credito d’imposta o usa la cessione del credito.
  • cessione del credito: la cessione del credito ha invece lo scopo di permettere ai proprietari che usano la detrazione Irpef e alla ditta che applica l’opzione dello sconto in fattura di recuperare la liquidità spettante come bonus senza aspettare i tempi dello Stato. Tale credito viene infatti ceduto letteralmente ad un istituto finanziario che versa l'importo corrispettivo.

L'Ing. Carlo Pagliai nel suo video YouTube fa il punto di tutti i bonus edilizi dopo l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2022:

  

Decreto Anti-frode e obblighi aggiuntivi per l’utilizzo dei bonus ristrutturazione 2022

Ora, se la Legge di Bilancio 2022 stabilisce che per tutto il tempo di attivazione bonus facciate, bonus casa e Superbonus 110% possano essere usati in tutti e tre i modi, con sconto, cessione e detrazione fiscale, alle spese agevolabili dai bonus ristrutturazione si applica una normativa diversa se queste sono state pagate prima o dopo l’entrata in vigore del Decreto Anti-frode.

Ovvero, per le fatture pagate a partire dalla data del 12-11-2021, che riguardano le spese agevolabili da bonus facciate e bonus casa e più in generale qualsiasi bonus ristrutturazione, diverso dal Superbonus 110, se si opta per sconto in fattura o cessione del credito vi è la necessità del visto di conformità e l’asseverazione tecnica dei prezzi.

Tra tutti i bonus ristrutturazione il Superbonus 110% è invece l’unico per cui tali obblighi si estendono anche all’utilizzo con detrazione Irpef.

Dei bonus ristrutturazione fanno parte anche il bonus mobili ed elettrodomestici e il bonus verde, ma tali incentivi non ammettono, da sempre, lo sconto in fattura e la cessione del credito, perciò su di loro il DL Anti-frodi non ha alcuna influenza.

Nuove scadenze e requisiti Sal per le ristrutturazioni con il Superbonus 110%

Veniamo a scadenze e importi dei vari bonus ristrutturazione 2022 e cominciamo la nostra rassegna dal Superbonus 110%.

In ultima istanza, l’agevolazione resta identica al 2021 cioè con la possibilità del 110% di sconto seguendo uno dei lavori trainanti (Ecobonus o Sismabonus) a cui si aggiungono i lavori trainati. Cambiano però le scadenze rispetto al progetto iniziale.

  • Edifici unifamiliari (villette): Superbonus 110% attivo fino al 31-12-2022. Senza nessun requisito legato all’ISEE dei proprietari, ma con una condizione legata allo Stato avanzamento lavori. Questo perché entro il 30-06-2022 il Sal dovrà essere almeno al 30%.
  • Edifici condominiali: Superbonus 110% attivo fino al 31-12-2023.

Sono previsti due anni aggiuntivi di attivazione dell’agevolazione solo per condomini e cooperative, ma con detrazione ridotta al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Bonus facciate 2022, recupero del patrimonio edilizio con sconto al 60%

Il bonus facciate 90% non esiste più! Fino al 31-12-2022 è al suo posto attivo il bonus facciate 60%, dove nulla cambia nelle ristrutturazioni coperte, ma la detrazione cala drasticamente del 30%.

Il bonus facciate 60% non ha requisiti Sal, cioè per i lavori iniziati e pagati nel 2022, in data di scadenza dell’agevolazione non è richiesta una percentuale minima di avanzamento dei lavori, con il solo obbligo di portarli a termine, ma senza specificare la data.

Bonus Casa, ristrutturazioni coperte al 50% fino al 2025

Il bonus casa 50% è l’agevolazione ristrutturazione per antonomasia, poiché tra le spese agevolabili ci sono praticamente tutti gli interventi edilizi. La Legge di Bilancio non solo rinnova il bonus casa fino al 2024, ma stabilisce anche che tale agevolazione resti identica all’anno scorso, cioè con lo sconto del 50% applicabile ad un massimo di spesa di 96.000 euro.

Bonus mobili 2022-2024: la detrazione resta al 50%, ma scende la spesa agevolabile

Generalmente quando si parla dei bonus ristrutturazione si considera uno di essi anche il bonus mobili ed elettrodomestici, visto che a tale finanziamento pubblico per arredare casa si accede solo se la stessa è stata oggetto di interventi edilizi l’anno precedente. 

Il bonus mobili sarà attivo nel triennio 2022-2025, con detrazione del 50% delle spese agevolabili, ma vede una riduzione di importi, perché cambia il massimale di spesa. Cioè il 50% di detrazione che nel 2021 si applicava ad un massimo di 16.000 euro di spesa, potrà applicarsi nel 2022 ad un massimo di 10.000 euro e per il biennio seguente 2023-24 a 5.000 euro.

In pratica, nel 2021 il bonus mobili offriva un finanziamento pubblico di 8.000 euro ad unità abitativa per arredare casa, nel 2022 la detrazione massima sarà invece di 5.000 euro e nel biennio seguente di 2.500 euro.

Nessun cambiamento di detrazione o importi per il bonus verde 2022

Incredibilmente fortunato il bonus verde attivo anche quest’anno senza variazioni di normativa. Cioè con la possibilità di una detrazione Irpef (in dieci anni) del 36% applicabile ad una spesa massima di 5.000 euro.

Quindi il bonus verde assegna ai beneficiari un finanziamento massimo di 1.800 euro.

Tale bonus ristrutturazione può essere usato per il rinnovo e gli interventi sulle aree scoperte.