Bonus rubinetti fino a 1.000 euro: il modulo per la domanda

Anche per il bonus rubinetti potrebbe verificarsi un vero e proprio click day: come si possono ottenere in modo sicuro 1.000 euro senza ISEE? Ecco il modulo da compilare e tutte le informazioni che servono per richiedere il bonus risparmio idrico: rinnovare bagno e cucina sarà semplicissimo ed economico!

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Il decreto attuativo del bonus idrico è stato firmato dal Ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani: a breve potremmo richiedere il bonus doccia e rubinetti per ottenere 1.000 euro senza ISEE! Ma per arrivare pronti al click day è utile conoscere in anticipo i dati per la compilazione del modulo di domanda.

A distanza di ben nove mesi dall’approvazione del bonus risparmio idrico, previsto dalla Legge di Bilancio 2021, finalmente ci siamo. Sono 20 milioni le risorse a diposizione per il bonus idrico, ma i fondi potrebbero non bastare per tutti. 

È stata istituita un’apposita piattaforma sul sito del Ministero che servirà per richiedere il bonus: per accedere alla piattaforma (non ancora attiva) occorre dotarsi di SPID, CIE o CNS (e di tanta pazienza).

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire a chi spetta e come si può richiedere il bonus doccia e rubinetti 2021. Ecco tutti gli interventi che permettono di ottenere 1.000 euro senza ISEE fino al 31 dicembre 2021!

Bonus doccia e rubinetti: cos’è il bonus idrico?

Il bonus doccia e rubinetti, conosciuto anche come bonus risparmio idrico o bonus bagno, è un’agevolazione prevista dalla Legge di Bilancio per il 2021, ma che ha trovato piena attuazione a nove mesi di distanza dalla sua introduzione.

L’obiettivo di questa misura è favorire il risparmio di acqua e incentivare gli italiani a rinnovare i propri rubinetti di bagno e cucina, oltre ai soffioni doccia, per installare nuovi impianti a risparmio idrico.

Grazie al bonus doccia e rubinetti, infatti, è possibile rifare il bagno o la cucina della propria casa godendo di un notevole risparmio. A prescindere dal proprio reddito ISEE, infatti, le famiglie possono richiedere il bonus idrico una sola volta e per un solo immobile.

Il bonus permette di ricevere un rimborso di 1.000 euro a fronte di una serie di interventi ammessi che devono essere stati effettuati a partire dal 1° gennaio 2021 ed entro il 31 dicembre 2021.

Le risorse a disposizione derivano dal Fondo per il risparmio di risorse idriche: 20 milioni di euro che potrebbero terminare ben prima della scadenza. 

Ecco perché è utile conoscere da subito le modalità per richiedere e ottenere il bonus doccia e rubinetti: all’apertura delle richieste potrebbe verificarsi un click day!

Bonus doccia e rubinetti: 1.000 euro per tutti senza ISEE!

Abbiamo compreso che il bonus doccia e rubinetti è uno dei bonus senza ISEE che possono richiedere tutti i cittadini e che permette di ottenere 1.000 euro per rifare il proprio bagno o la propria cucina. Ma attenzione: non tutti lo possono richiedere.

Per ottenere i 1.000 euro senza ISEE del bonus bagno è necessario soddisfare alcuni requisiti, che sono stati messi nero su bianco nel decreto attuativo del Ministero per la Transizione Ecologica.

Anzitutto, possono richiedere il bonus idrico soltanto i cittadini maggiorenni che risiedono in Italia e che godono di un diritto di proprietà o di un altro diritto reale su un immobile già esistente o su parte di esso.

Ciò significa che gli inquilini in affitto non hanno diritto al bonus idrico.

Se ciò non bastasse, per ottenere i 1.000 euro del bonus doccia e rubinetti occorre effettuare uno degli interventi previsti dal decreto attuativo, ovvero:

interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua

Queste spese devono essere sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 ed entro il 31 dicembre 2021.

Bonus risparmio idrico: per quali interventi si può sfruttare?

Entrando più nel dettaglio, è possibile specificare chiaramente quali sono gli interventi che permettono di ottenere il bonus bagno per rinnovare rubinetteria e vasi sanitari nella propria abitazione.

Gli interventi che permettono di ottenere i 1.000 euro sono stati elencati nel testo del provvedimento attuativo, che conferma quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2021.

Si possono effettuare interventi di sostituzione dei vecchi servizi igienici, compresa la fornitura e la posa di vasi sanitari in ceramica a scarico ridotto, ovvero con uno scarico di acqua uguale o non superiore a 6 litri al minuto, “e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti”.

È poi ammessa la spesa relativa all’installazione di soffioni doccia con una portata d’acqua ridotta, pari o inferiore a 9 litri al minuto, “compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti”.

Infine, si possono effettuare spese per la posa e l’installazione di rubinetti o miscelatori per la cucina o per il bagno, con annessi dispositivi di controllo del flusso dell’acqua, che non deve essere superiore a 6 litri al minuto.

L’importo massimo di ciascun bonus è pari a 1.000 euro che si dovranno richiedere tramite l’apposita piattaforma a breve disponibile sul sito del Ministero per la Transizione Ecologica.

Bonus doccia e rubinetti: come (e quando) richiederlo?

Il bonus risparmio idrico non si può ancora richiedere, ma non appena la piattaforma dedicata sarà attiva potrebbe verificarsi un vero e proprio click day. Le risorse stanziate per finanziare la misura, ovvero 20 milioni di euro, sono molto limitate e potrebbero esaurirsi molto facilmente. 

Per questo motivo, è bene arrivare pronti all’apertura delle richieste. Il bonus idrico viene erogato in base alla data di presentazione delle domande e nel limite delle risorse stanziate. 

Qualora i fondi dovessero esaurirsi prima della scadenza (fissata al 31 dicembre 2021), non sarà più possibile richiedere il beneficio.

Vediamo, quindi, come compilare il modulo di richiesta del bonus doccia e rubinetti per arrivare in tempo al click day e ottenere i 1.000 euro per rifare bagno e cucina.

Bonus idrico: come si compila il modulo di richiesta?

Possiamo già anticipare i dati e le informazioni che si dovranno inserire nel modulo di richiesta del bonus rubinetti. Anzitutto, il beneficio va richiesto unicamente tramite la piattaforma online sul sito del Ministero della Transizione Ecologica, al quale si può accedere tramite SPID, CIE o CNS.

All’interno del modulo si dovranno inserire, prima di tutto, i propri dati personali (nome e cognome del richiedente, codice fiscale del beneficiario stesso). 

Successivamente andranno specificati tutti gli interventi eseguiti nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021: a partire dalla spesa totale sostenuta per la quale si richiede il rimborso, fino a tutte le quantità e le specifiche tecniche degli interventi effettuati (quali tipi di rubinetti, vasi sanitari o soffioni doccia sono stati installati, con quale portata massima di acqua, ecc.). 

Andrà inserito anche l’identificativo catastale dell’immobile all’interno del quale sono stati realizzati gli interventi. Infine, va dichiarato autonomamente di non aver già fruito del beneficio o di altre agevolazioni fiscali per i medesimi interventi.

Per ottenere il rimborso va poi comunicato il proprio Iban del conto corrente sul quale si intende ricevere l’erogazione del bonus.

Allegati alla domanda vanno inseriti una copia del documento commerciale o della fattura che attesta l’avvenuto pagamento.

Bonus antiplastica fino a 5 mila euro: come ottenerlo?

Oltre al bonus risparmio idrico, il Governo ha introdotto anche un’altra agevolazione per ridurre il consumo e la diffusione della plastica. L’ambiente, come sappiamo, è bombardato di inquinamento che non deriva soltanto dalle emissioni di CO2, ma anche dall’ammasso di rifiuti che ogni famiglia produce ogni anno.

Per ridurre il consumo di plastica e aiutare a sostenere l’ambiente, sono stati stanziati ulteriori 40 milioni di euro come previsto dal Decreto Clima. Grazie al bonus antiplastica, i negozi di alimentari o di detergenti che rinunciano all’utilizzo di prodotti in plastica possono ottenere un contributo fino a 5.000 euro. Come funziona?

Molto semplicemente: le attività commerciali che decideranno di vendere i propri prodotti sfusi, anziché in confezioni di plastica, potranno ottenere un bonus fino a 5.000 euro. Ciò detto vale sia per i detersivi sia per bevande, caramelle, frutta secca e biscotti venduti senza confezione.

Per acquistare questi prodotti, quindi, i clienti dovranno arrivare in negozio con delle confezioni portate da casa. N alternativa, gli esercenti possono fornire dei contenitori multiuso.

Bonus antiplastica: a chi spetta?

Come detto, il bonus antiplastica spetta a tutte le attività e i negozi che vendono beni alimentari o detergenti di diverso tipo. 

In particolare, possono richiedere il bonus da 5.000 euro le seguenti categorie di negozi:

  • esercizi di vicinato, ovvero i piccoli negozi che troviamo sotto casa, con una superficie di vendita inferiore a 150 metri quadrati;
  • medie strutture di vendita, purché si trovino in un Comune con più di 10 mila abitanti e abbiano una superficie compresa tra i 150 e i 1.500 metri quadrati.

Ma attenzione: non basta soddisfare questi requisiti. Per ottenere il bonus antiplastica i commercianti che ne fanno richiesta devono mantenere l’abitudine di evitare le confezioni in plastica e favorire il riciclo per almeno tre anni consecutivi dalla richiesta del beneficio.

Bonus antiplastica: come si richiede?

Anche il bonus antiplastica non si può ancora richiedere: il Ministero per la Transizione Ecologica dovrà predisporre una piattaforma apposita nel corso dei prossimi mesi.

Già sappiamo, comunque, che per le spese sostenute nel corso del 2020 la comunicazione delle imprese va effettuata entro 60 giorni dall’apertura della piattaforma apposita. Per quanto riguarda, invece, le spese effettuate nel corso del 2021, il termine per inviare le comunicazioni è fissato al 30 aprile 2022.

Il contributo viene riconosciuto sulla base dell’ordine di presentazione delle domande e nel limite delle risorse stanziate. Entro 90 giorni dalla richiesta, comunque, il Ministero competente comunicherà al richiedente l’esito della sua domanda.