Bonus Salute Mentale cancellato! Scoppia la bufera!

Niente da fare per il Bonus Salute Mentale che è stato bloccato dal Governo! Ma per quale motivo? Ci sono delle possibilità future? Scopriamolo.

Abbiamo un bonus per qualsiasi cosa, ma non per la salute mentale. 

Infatti, come ormai in molti sappiamo, il Bonus Salute Mentale, anche chiamato Bonus Psicologo non è stato approvato con la Legge di Bilancio per il 2022.

Ebbene, pensandoci bene ci dobbiamo domandare per quale motivo tale aiuto non è passato. 

Infatti, abbiamo avuto il Bonus Monopattino, poi il Bonus Vacanze, il Bonus Terme e tanti altri. 

Per quale motivo non garantire un aiuto per tutti coloro che hanno necessità di assistenza psicologica?

Anche nel corso delle negoziazioni per la Legge di Bilancio ci sono stati molti colpi di scena positivi. Ad esempio, nonostante la contrarierà del premier Mario Draghi, il Movimento 5 Stelle è riuscito ad ottenere una proroga del Superbonus 110% anche per le villette senza alcun limite ISEE. 

Ebbene, sembrava andare tutto per il meglio quando c’è stato uno scossone finale. Il Bonus Salute Mentale è stato cancellato. 

In molti lasceranno passare del tempo e si dimenticheranno di tale decisione. Ma ciò che più ha fatto scoppiare un polverone è che tale scelta è stata presa in un momento delicato in cui la salute mentale tende a vacillare per moltissime persone. 

Ma per quale motivo il Bonus Salute Mentale è saltato? Ci sono altre possibilità?

Bonus Salute Mentale: non c’è spazio per l’agevolazione!

In molti si aspettavano il blocco del Superbonus 110% per quanto riguarda le villette, altri si aspettavano il tramonto del Bonus Facciate ed altri ancora un cospicuo taglio sul Bonus Mobili ed Elettrodomestici

Invece, non è accaduto niente di tutto questo. In compenso è stato bloccato un sussidio che avrebbe potuto rappresentare una svolta per molte persone: il Bonus Salute Mentale.

Si trattava di una proposta rivolta a tutti, in particolare a coloro che hanno avuto dei problemi psichici in seguito alla pandemia da Covid-19.

Una misura importante, insomma. Infatti, dobbiamo sempre ricordare che la salute mentale è importante e va assolutamente tutelata. 

Infatti, spesso pensiamo che sia la salute fisica l’unica cosa che conta, ma non è così.

La nostra mente è, infatti, molto potente e spesso un problema mentale si ripercuote pesantemente anche sul nostro fisico. 

Ebbene, tramite questo bonus si sarebbe garantito il giusto supporto psicologico per tutti coloro che si trovavano in una situazione di difficoltà.

50 milioni di euro per le cure psicologiche per tutti coloro che ne avessero avuto bisogno, anche per chi non può permettersele. 

Intanto, in controtendenza rispetto alle decisioni del Governo Draghi, l’Ordine degli Psicologi afferma di avere ottenuto un incremento del 40% nelle richieste nel corso dell’ultimo anno.

Inoltre, sono tante le persone che rinunciano alla terapia in quanto essa viene percepita come troppo onerosa. 

In una situazione del genere, non sarebbe stato il caso di approvare il Bonus Salute Mentale? 

Per il momento la possibilità di ricevere tale sostegno è sparita e il Governo non accenna a tornare sui suoi passi. 

Bonus Salute Mentale: la sua cancellazione tristemente annunciata online 

L’annuncio della cancellazione del Bonus Salute Mentale è arrivata tramite Twitter ed è stata davvero una doccia fredda per molte persone. 

Infatti, è stata la vice presidente del Partito Democratico ad annunciare l’effettiva abolizione della misura, nonostante gli innumerevoli tentativi. 

Ma per quale motivo questa importante misura non ha nemmeno visto la luce?

Ebbene, sembrerebbe proprio che i fondi richiesti per sostenere il Bonus Salute Mentale sarebbero stati definiti eccessivamente onerosi per le casse dello Stato. 

Ovviamente, possono esserci diverse correnti di pensiero circa tale decisione, ma l’amarezza rimane. 

Ricordiamo che i fondi necessari per sostenere la misura sarebbero stati 50 milioni suddivisi tra due iniziative. 

Per quanto riguarda la prima iniziativa, alla quale sarebbero stati indirizzati 15 milioni di euro, sarebbero stati stanziati fondi per sostenere coloro che presentavano un disturbo mentale diagnosticato.

Invece, la parte restante del fondo, ossia 35 milioni di euro, sarebbe stata indirizzata a tutti i cittadini maggiorenni che non avessero avuto alcun sostegno per la salute mentale. La suddivisione di tale sostegno sarebbe avvenuta in base al reddito, quindi all’ISEE del soggetto richiedente. 

Infatti, sarebbero stati erogati 1.600 euro per le persone con un ISEE inferiore a 15.000 euro, 800 euro per coloro che erano in possesso di un reddito compreso tra 15.001 euro e 50.000 euro ed, infine, 400 euro per le persone con un reddito compreso tra 50.001 euro e 90.000 euro. 

Tuttavia, come abbiamo ben capito, la misura non ha nemmeno visto la luce ed è stata da subito dichiarata troppo onerosa per le casse dello Stato. 

Bonus Salute Mentale cancellato: rimane il discorso sugli studenti

Ti ricordi per quale motivo è stato inizialmente pensato il Bonus Salute Mentale? Esatto, per sostenere gli studenti sotto il punto di vista psicologico. 

Ebbene, questo nodo rimane al vaglio del Governo Draghi e si pensa all’approvazione di misure ad hoc dedicate al mondo della scuola. 

All’interno della Manovra relativa alla Legge di Bilancio 2022 ha deciso di prorogare le misure che erano già state previste dall’articolo 33 del Decreto Legge n. 37 del 2021

Si tratta di tutte le misure per supportare i bambini e gli adolescenti dagli effetti psicologici della pandemia. 

Ma questa misura è abbastanza? 

Ebbene, per dare una risposta a questa domanda dobbiamo ricordare ciò che abbiamo affermato anche in precedenza. 

Infatti, secondo quanto denunciato dall’Ordine degli Psicologi, gli aumenti delle richieste di aiuto nell’ultimo anno sono stati del 40%, ma il 30% dei pazienti in terapia ha rinunciato alle cure in quanto le riteneva eccessivamente onerose, o meglio, non poteva permettersele. 

Inoltre, come sappiamo, nel nostro Paese c’è una penuria nel servizio di supporto psicologico pubblico e ciò porta sempre più persone a rivolgersi al privato. Eppure, non tutti possono far fronte a questa spesa. 

Ovviamente, quando parliamo del comparto scuola, non dobbiamo nemmeno dimenticare quanto la didattica a distanza abbia avuto un peso rilevante sull’aumento delle problematiche mentali. 

Infatti, sono sempre di più i giovani e giovanissimi (18-35 anni) che denunciano attacchi di panico e disturbi d’ansia, peggiorati in seguito alla pandemia da Covid-19.

Insomma, un sostegno economico per la casa, per il monopattino, per le terme sembra essere più importante della salute mentale dei cittadini del nostro Paese. 

Bonus Salute Mentale: cosa avremmo ottenuto con questa misura?

Una domanda sorge spontanea a molti. Abbiamo visto quali sono i problemi attuali e che, purtroppo, rimarranno attuali anche nel corso del 2022. Ma cosa sarebbe cambiato con l’introduzione del Bonus Salute Mentale? Andiamo a scoprirlo nel dettaglio. 

Innanzitutto ricordiamo che si trattava di un’agevolazione che chiedeva lo stanziamento di 50 milioni di euro per supportare l’assistenza psicologica dei cittadini italiani. 

In particolare, essendo una misura legata all’ISEE, l’obiettivo era proprio quello di aiutare tutti coloro che per ragioni economiche non hanno la possibilità di accedere al supporto psicologico.

Ricordiamo anche che ci troviamo in un periodo particolarmente difficile, dove la maggior parte delle persone risulta essere fragile e provata dopo due anni di pandemia, panico, lockdown ed isolamento. 

Come abbiamo visto, 15 milioni di euro di questa misura erano dedicati all’avviamento dallo psicologo, mentre i restanti 35 milioni venivano ripartiti in base all’ISEE. 

Come abbiamo capito, tutto ciò non avverrà. 

Ognuno può avere la sua opinione riguardo a questa tematica. Eppure, appare innegabile il fatto che una misura di questo tipo sarebbe stata estremamente utile, il prima possibile. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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