Bonus senza ISEE: entro Natale 1800 euro a tutti! Come?

Inizia il conto alla rovescia. A cavallo con il Natale molte agevolazioni introdotte dal Governo si avviano alla scadenza. Nella lista dei bonus senza ISEE richiedibili entro il 31 dicembre c’è spazio per un benefit che permetterà di ottenere fino a 1.800 euro per apportare migliorie alla propria abitazione senza alcun vincolo reddituale. Vediamo come funziona e come farne domanda.

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L’era dei bonus si avvia al capolinea. Complice l’emergenza epidemiologica da Covid-19 che ha letteralmente messo in ginocchio l’intero territorio italiano, molti sussidi e contributi economici sono stati emanati per cercare di ammortizzare le perdite subite da imprese, Partita Iva, lavoratori e nuclei familiari.

Si tratta di benefit pensati per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza e che, anche se pesano notevolmente sulle casse erariali, rappresentano un aiuto di non poco conto a sostegno di chi, a causa della pandemia, è venuto a trovarsi in uno stato di evidente difficoltà economica.

Dunque, tutti vantaggi per i diversi beneficiari in possesso dei requisiti per poter ottenere il riconoscimento dei contributi d’interesse.

Oltre ai tradizionali bonus senza ISEE voluti sia dal presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, sia dal nuovo esecutivo guidato dall’ex governatore della Banca Centrale Europea (BCE), Mario Draghi, per incentivare la natalità e fornire un aiuto economico ai nuclei familiari numericamente più consistenti (bonus mamma domani, bonus bebè, ANF, bonus asilo nido), gli ultimi 18 mesi passeranno alla storia per la molteplicità di bonus connessi ad interventi di ristrutturazione di immobili di proprietà e condomini.

Agli interessati a conoscere quali bonus senza ISEE si potranno richiedere entro il 31 dicembre 2021 si consiglia la visione di un interessante video YouTube del canale Mondo Pensioni.

Molte agevolazioni, infatti, permettono di apportare migliorie alla propria abitazione di residenza compiendo una serie di specifici interventi a spese a carico dello Stato

Per meglio intenderci, il contribuente interessato all’ottenimento dei bonus casa senza ISEE dovrà inizialmente sostenere le spese necessarie per la realizzazione dei lavori, per poi ottenere in seguito la restituzione di quanto pagato, di norma in 10 anni, secondo una percentuale di rimborso che varia in base al tipo di agevolazione a cui si desidera accedere.

Una procedura ormai di routine che i più ferrati in materia conoscono bene, totalmente svincolata dal requisito reddituale ISEE invece indispensabile per accedere a molte altre misure introdotte tanto dalla Legge di Bilancio 2021, quanto dal Decreto Sostegni e dal Decreto Sostegni bis (Legge 23 luglio 2021, n. 106).

Il tempo per usufruire di tali sussidi, però, sta per scadere. Quota parte di questi chiuderanno definitivamente i battenti entro Natale, compreso il bonus verde 2021.

L’agevolazione si concretizza in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per realizzare specifici interventi sulle aree verdi della propria abitazione rispettando criteri di accesso per nulla stringenti. Gli interessati, dunque, non hanno tempo da perdere. 

Il 31 dicembre 2021, il bonus senza ISEE dedicato ai giardini e aree verdi ci dirà definitivamente addio, salvo eventuali proroghe di cui al momento non si è a conoscenza.

A tal proposito, nei paragrafi successivi forniremo una breve panoramica che servirà a capire in cosa consiste il bonus verde, quali sono i requisiti da possedere per poter ottenere il riconoscimento dell’agevolazione, oltre alle condizioni da rispettare per usufruire della detrazione Irpef del 36%.

Bonus senza ISEE: in cosa consiste il bonus verde 2021

Il bonus verde, così volutamente denominato per distinguerlo dalle altre agevolazioni riguardanti gli interventi di ristrutturazione di immobili, si concretizza una sorta di rimborso delle spese sostenute per i lavori eseguiti sui giardini e aree verdi delle abitazioni private

La misura è disciplinata dall’Agenzia delle Entrate con apposita comunicazione resa pubblica sul sito internet ufficiale dell’Ente

Quest’ultimo fornisce una descrizione dettagliata degli interventi che danno diritto all’agevolazione.

Si parte dagli interventi riguardanti la sistemazione delle aree verdi scoperte di immobili già preesistenti, comprese pertinenze e recinzioni, singole unità immobiliari, fino ai lavori di realizzazione di pozzi, giardini, pensili, sistemi di irrigazione, copertura a verde e via dicendo.

Come in precedenza anticipato, oltre al vantaggio di essere completamente svincolato dal rispetto di soglie massime o minime di reddito ISEE, sono pochi i requisiti da soddisfare per poter ottenere il riconoscimento del bonus verde 2021.

Quello più rilevante riguarda l’obbligo di realizzazione degli interventi soltanto su edifici esistenti escludendo dal beneficio gli immobili in fase di costruzione e quelli in fase di progettazione anche se non ancora costruiti.

Il bonus verde 2021, considerando la percentuale di detrazione Irpef del 36% a cui da diritto, permette ai beneficiari di usufruire di un importo di ammontare pari a 1.800 euro. Questo perché il tetto massimo di spesa previsto per realizzare gli interventi è di 5.000 euro.

Applicando la detrazione del 36% sulla spesa massima consentita di 5.000 euro si arriva alla cifra di 1.800 euro. Discorso a parte per i condomini di cui ci occuperemo più avanti.

Un bonus sostanzioso, quindi, da cogliere al volo il prima possibile anche per la facilità di accesso. L’assenza di soglie ISEE massime o minime, infatti, fa dell’agevolazione una misura a carattere universale, estesa a tutti e richiedibile da chi ha interesse a migliorare gli angoli verdi della propria casa.

Bonus verde senza ISEE: a chi spetta?

Non essendo previsti, come appena detto, requisiti patrimoniali e reddituali per poter fruire del bonus verde 2021 la misura apre a qualsiasi cittadino italiano residente sul territorio dello Stato con interesse a rinnovare la propria abitazione, nello specifico le aree verdi.

Chiunque può, quindi, portare in detrazione fiscale, nella dichiarazione dei redditi, le spese sostenute per la messa in opera dei lavori elencati dall’Agenzia delle Entrate.

La misura si estende anche a non proprietari dell’immobile. Chi risulta, in alternativa, locatario o usufruttuario dell’immobile potrà godere della detrazione Irpef del 36% se riesce a dimostrare di aver sostenuto dei costi per rinnovare l’area verde della propria casa.

L’assenza di un limite reddituale ISEE ha semplificato ulteriormente le cose ampliando la platea dei beneficiari a quanti più soggetti possibili. 

Va comunque sottolineato che il bonus verde 2021 non si sostanzia in una somma di denaro da corrispondere direttamente al beneficiari dei bonus senza ISEE. La precisazione è d’obbligo per togliere qualsiasi dubbio al riguardo, anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo dei bonus casa.

Dunque, per poter richiedere il bonus verde non è necessario presentare alcuna domanda all’Agenzia delle Entrate.

Come per qualsiasi altro bonus ristrutturazione, compreso il Superbonus 110% (padre delle agevolazioni edilizie), nel momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, utile anche alla definizione del pagamento dell’IRPEF, viene detratta la quota di detrazione prevista dal bonus verde 2021 dell’anno interessato.

Per meglio intenderci, il bonus verde si sostanzia in uno sconto sull’IRPEF da versare ogni anno e verrà distribuito su 10 anni, per quote di uguale importo. 

Un iter ormai consueto, identico a quello che permette la fruizione di altri bonus ristrutturazione, compreso il bonus facciate, il bonus mobili ed elettrodomestici e via dicendo.

Bonus verde 2021: quali interventi sono ammessi?

Una volta analizzato per sommi capi il funzionamento del bonus verde servendoci delle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, occorre soffermarsi su quali sono gli interventi ammessi a beneficio.

Innanzitutto, va fatta una distinzione tra interventi di ordinaria manutenzione e straordinaria.

I primi non rientrano in alcun modo nel bonus verde, al pari dei lavori in economia, poiché riguardano interventi di routine delle aree verdi, a costo contenuto e, dunque, lontano dallo scopo per cui è stato concepito il benefit.

Questi non permettono di usufruire della detrazione Irpef del 36%.

La seconda tipologia di interventi, invece, si sposa perfettamente con l’obiettivo di fondo del bonus verde: migliorare le aree verdi per lungo tempo trascurate, riqualificare gli spazi e rendere più vivibili e sostenibili gli ambienti esterni.

In verità, tale motivazione di fondo accomuna quota parte degli incentivi volti alla ristrutturazione degli immobili: ammodernare gli edifici, rendere più sicuri gli immobili e dotarli di tutti i confort possibili. Tanto basta a comprendere la ragione dell’esclusione dei lavori di manutenzione ordinaria.

Il bonus verde 2021 copre anche le spese per i lavori sulle aree verdi degli edifici condominiali ad uso esclusivamente abitativo sempre per l’importo standard di 1.800 euro. Contrariamente, il benefit non trova applicazione per gli immobili adibiti ad ufficio o ad attività commerciale.

Bonus verde senza ISEE: quali altri accorgimenti?

Per accedere al bonus verde occorre avere riguardo verso altri accorgimenti, alcuni legati alla modalità di pagamento delle spese supportate per realizzare i lavori, altri ai documenti necessari per ottenere il riconoscimento del benefit.

È totalmente bandito il contante, mentre si dovrà obbligatoriamente ricorrere a strumenti di pagamento elettronici tracciabili (bonifico postale, bancario, carte di credito, carte di debito).

La conservazione dei documenti comprovanti il sostenimento delle spese è un altro requisito da tenere sott’occhio. Per almeno dieci anni, come previsto dalla legge, vanno conservate le fatture d’acquisto e qualsiasi altro documento fiscale utile a risalire al tipo di acquisto effettuato.

Non solo, mettere da parte tutta la documentazione potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza qualora l’Agenzia delle Entrate disponesse eventuali controlli atti a dimostrare la rispondenza del beneficiario del bonus verde 2021 ai requisiti necessari per fruire del sussidio.

Bonus casa senza ISEE: il Superbonus 110% svetta su tutti

Non potevamo concludere l’articolo senza occuparci dell’agevolazione principe di tutti i bonus casa: il Superbonus 110%. L’agevolazione è l’unica che consente un recupero integrale di quanto speso per ristrutturare un immobile alla condizione che si realizzi il salto di almeno due classi energetiche.

Fin dalla sua introduzione è stato oggetto di pesanti critiche legate ai tempi burocratici di attuazione e dei lavori ammessi.

Ottenerlo non è così semplice come si potrebbe immaginare e perderlo potrebbe fare una grossa differenza se s’intendono realizzare interventi sfruttando la chance di sostenimento dei costi totalmente a carico dello Stato.

In verità, proprio di recente la misura è stata interessata da sostanziosi aggiornamenti che hanno portato verso l’apertura a nuovi beneficiari e all’ammissione di nuovi lavori, oltre alla semplificazione burocratica avuta grazie alla CILAS.

Per il prossimo futuro, però, sembrerebbero esserci altre novità in ballo. Per il momento non ci rimane che attendere ulteriori sviluppi al riguardo e accontentarci delle ultime novità introdotte nella guida al Superbonus 110% aggiornata dall’Agenzia delle Entrate ad agosto e consultabile da QUI.