Bonus senza ISEE: 1.000 euro a tutti! Il regalo di Draghi!

E' in arrivo un nuovo bonus senza ISEE, del valore di ben 1.000 euro! Si tratta del bonus bagno, un buono spesa per gli acquisti relativi ai tuoi sanitari o apparecchi igienici. Non scade più a Natale, ma anzi viene riconfermato! Ecco il regalo di Draghi!

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E' in arrivo un nuovo bonus senza ISEE per tutti!

Si tratta del bonus bagno, riconfermato per il 2022! Si tratta di un buono spesa per l'acquisto e la sostituzione di materiali igienico-sanitari e apparecchiature per il tuo bagno di casa.

E' un vero e proprio regalo, visto che il Governo Draghi ha deciso di rinnovarlo anche per il prossimo anno.

A partire dal 1 gennaio 2022 potrai fare domanda per sapere come avere questo buono di 1.000 euro.

Se vuoi avere una panoramica di questo sconti, ti suggerisco di vedere il video Youtube a cura di Luigi Melacarne.

Il bonus idrico è uno dei tanti buoni relativi alla spesa green, ovvero uno di quegli incentivi governativi per puntare a prodotti a bassa emissione o consumo ambientale ed energetico

Non essendo prodotti economici per la stragrande maggioranza, il Governo Draghi ha deciso di supportare l'acquisto, come abbiamo visto col bonus mobili e gli ecobonus, tutti supporti economici per comprare o un mobile o apparecchio utile per la ristrutturazione, o anche una macchina ibrida o elettrica.

Per non parlare dei vari bonus edilizi: di quelli ogni giorno il Governo se ne occupa per renderli sempre più disponibili ad una platea sempre più estesa.

Di fatto parliamo di un Bonus senza ISEE: non richiede appunto l'attestazione ISEE, quella che invece dovrai fare già dal 1 gennaio 2022 se ti necessitano di aiuti o ammortizzatori sociali.

Ma vediamo insieme di cosa tratta questo bonus bagno 2022.

Bonus senza ISEE: ecco cos'è il bonus bagno!

Il bonus bagno è un rimborso di 1.000 euro per comprare o sostituire sanitari o rubinetti del tuo bagno di casa, magari quelli dell'ante guerra o di due decenni fa. 

Fa lo stesso, perché si trattano comunque di sanitari ad alto consumo di risorse idriche, pertanto, per evitare di sprecare troppa acqua e di ritrovarti una bolletta ancora più salata di quelle che già sono previste da gennaio, ti consiglio caldamente di valutare questo bonus.

Come previsto dall’articolo 4, comma 8 del D.M. n. 395/2021, quando parliamo di bonus idrico parliamo di un rimborso che può essere richiesto solo se si provvede alla sostituzione, all'installazione e all'acquisto di alcune tipologie di sanitari e rubinetti.

Solo quelli. Perché se si provvedesse ad acquistare altri, magari facendosi fregare durante l'acquisto, purtroppo ci si ritroverebbe a inizio 2022 con una sonora risposta da parte del Ministero della Transizione Ecologica: "Lei non può accedere al rimborso".

Quindi, per evitare di finire in questa trappola, vediamo subito quali sono gli oggetti che puoi acquistare.

Bonus bagno senza ISEE: ecco come funziona!

Per accedere a questo bonus senza ISEE, cioè al bonus bagno, dovrai procedere prima di tutto all'acquisto dei sanitari e dei rubinetti, che poi successivamente utilizzerai come sostituti ai toi attuali sanitari e/o rubinetti, quelli "ante guerra".

Fatto questo, dovrai far richiesta direttamente al Ministero della Transizione Ecologica, tramite modulo presente sul loro sito web.

Se già vuoi sapere se rientri o meno, basterà leggere le FAQ (Frquently Asked Questions) del sito, costantemente aggiornate.

Da lì saprai già se sei stato raggirato nell'acquisto, o se hai fatto di testa tua e hai acquistato un prodotto che non rientrava nel bonus.

Già devi sapere che i sanitari che devi comprare dovranno essere rigorosamente green, cioè a basso impatto ambientale e idrico, ovverosia non dovranno portare ad un alto consumo di acqua.

Per un consumo alto di acqua, si intende generalmente un consumo superiore a 6, massimo 9 litri d'acqua al minuto.

Ma non solo. Dovrà fare attenzione anche ad altri particolari.

Bonus bagno senza ISEE: ecco per quali spese è previsto!

Per il bonus bagno bisognerà riferirsi, quando sarai al momento della compera, ai seguenti punti.

Il primo punto riguarda il fatto che la spesa dovrà riferirsi a:

  • vasi sanitari in ceramica, 
  • rubinetti e miscelatori per bagno e cucina,
  • dispositivi per il controllo del flusso dell'acqua,
  • soffioni della doccia,
  • colonne doccia.

Questi sono gli oggetti che potrai comprare. Mentre per le operazioni che potrai ammortizzare col bonus bagno sarà necessario riferirsi solo:

  • alla fornitura dei prodotti precedenti,
  • alla loro posa in opera,
  • alla loro installazione,
  • alla costruzione di opere idrauliche e murarie.

Queste ultime serviranno nel caso tu voglia già provvedere allo smontaggio e alla dismissione dei sistemi preesistenti.

E su questo aspetto torniamo alla questione green. Come detto, non è green che la portata d'acqua è troppo alta.

Infatti, nel caso di vasi sanitari e dispositivi per il controllo del flusso di acqua, la portata dovrà essere uguale o inferiore a 6 litri d'acqua al minuto.

Solo nel caso di soffioni doccia e colonne doccia si potrà portare questo limite a ben 9 litri d'acqua al minuto.

Qualora tu avessi avuto la sconsiderata idea di comprare oggetti con un litraggio superiore, mi dispiace ma il MiTE ti rifiuterà il bonus a prescindere.

Se nel frattempo ti sei interessato alla questione delle opere idrauliche e murarie, sappia che qualche intervento simile è previsto anche nel Superbonus 110%. Dacci un'occhiata!

Bonus bagno senza ISEE: ecco a chi spetta nel 2022!

Se vuoi ottenere questo bonus senza ISEE per il tuo bagno di casa, o per la tua cucina, purtroppo non basteranno le spese green.

Anche se non richiede l'ISEE, né ora né nel 2022, purtroppo ha dei requisiti abbastanza stringenti, quali:

  • essere persone maggiorenni,
  • essere residenti in Italia.

Ed essere titolari della proprietà in questione. Anche se devi solo sostituire un vecchio vaso ammaccato con uno nuovo da 6 litri di acqua al minuto, dovrai dimostrare di essere:

  • titolare della casa;
  • titolare di una parte dell'edificio esistente;
  • titolare di una o più unità immobiliari.

E se proprio non titolare, almeno dovrai dimostrare di essere un cointestatario. In quel caso dovrai allegare una dichiarazione, in cui affermi che c'è stata la comunicazione nei confronti dell'attuale proprietario, o dell'altro cointestatario, a richiedere per quella proprietà il bonus bagno.

Però attenzione, il bonus si può richiedere solo per un solo immobile. Uno solo. E per una sola volta.

E per un solo proprietario. O cointestatario. O titolare del godimento dell'abitazione che sia.

Quindi, se sei un proprietario di appartamenti o palazzine, purtroppo potrai farlo per una delle tue proprietà. Altrimenti sarebbe troppo comodo.

Bonus senza ISEE: ecco i documenti per ottenere il bonus bagno!

Come abbiamo detto, questo bonus bagno ha il vantaggio di poter essere richiesto:

  • da tutti coloro che risiedono in Italia,
  • da tutti coloro che hanno raggiunto la maggiore età,
  • da tutto coloro che hanno una proprietà o ne sono cointestatari.

E da tutti coloro che non hanno ancora provveduto a richiedere al CAF (Centro di Assistenza Fiscale) o al proprio patronato locale l'ISEE 2021.

E nemmeno il 2022, visto che non lo richiede affatto.

Certo, questo ha portato a soli 1.000 euro di bonus, ma se non altro sarai sicuro che non sarà l'ISEE a bloccarti il bonus. Ma i documenti.

Senza questi documenti, non potrai beneficiare del bonus idrico. Sono per lo più relative alla registrazione del modulo che compilerai sul sito del MiTE. 

E le fatture che dovrai memorizzare per garantire al Ministero che tutte le spese green che hai fatto sono tracciabili.

E' vietato acquistare prodotti in contanti se si vuole ottenere il bonus bagno 2022.

Detto questo, oltre alla classica Dichiarazione Sostitutiva di Autocertificazione (nome, cognome, codice fiscale) serviranno:

  • l'importo della spesa,
  • la quantità del prodotto,
  • le specifiche della posa in opera,
  • le specifiche dell'installazione,
  • le specifiche tecniche (se sostituzione),
  • la portata massima d'acqua (l'unità di misura è il litro al minuto).

E questo per quanto riguarda i prodotti. Nel caso della dimora, servira tutto quello che riguarda il catasto, cioè:

  • comune di residenza,
  • sezione urbana dell'immobile catastale,
  • foglio, particella e subalterno individuati nella carta catastale.

Oltre a ciò, dovrai rendere noto le tue coordinate bancarie o postali (IBAN), altrimenti non potrai ricevere il rimborso.

Più anche segnalare il titolo per cui si richiede il bonus bagno, cioè se si è proprietari, cointestatari ecc. ecc.

Inoltre si richiede l'attestazione degli estremi del contratto abitativo più l'attestazione di avvenuta comunicazione. Quella che dovevi prima aver richiesto al proprietario.

Se non l'hai richiesto, non credo ne sarà felice.

Bonus bagno senza ISEE: ecco che succederà dal 2022!

Una volta che si ha la sicurezza di avere i documenti, i prodotti acquistati a norma e il proprietario informato e consenziente dei vari interventi di sostituzione, non resta che fare domanda presso il sito del Ministero della Transizione ecologica.

Attualmente la Piattaforma non è disponibile, ma è come quella di Invitalia per il Bonus Terme: apparirà poco prima dell'apertura delle richieste.

Pertanto, basterà attendere gennaio 2022 per accedervi. La SOGEI (Società Generale d'Informatica S.p.A) provvederà a rendere disponibile la Piattaforma in tempi brevi, ma ricordati: servirà lo SPID. O la Carta d'identità elettronica. Perché dal 2022 sarà tassativo utilizzare uno dei due strumenti (anzi tre, con la Carta Nazionale dei Servizi) per accedere alla Pubblica Amministrazione.

Si ricorda che il MiTe ha a disposizione anche un modello nel caso in cui l'esercente non emetta (ancora) fattura elettronica. 

Tale documento sarà necessario, così come quelli in cui il beneficiario dovrà dimostrare di aver conseguito tali spese tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021, e senza superare i 1.000 euro.

Iniziare infatti dal 2022 non sarebbe possibile, visto che il bonus si limita, come quello riguardante i mobili, alle spese effettuate l'anno prima delle riscossioni.

Non ti preoccupare: c'è ancora tempo per provvedere alle spese. E con Natale davanti, mi sembra l'occasione perfetta.