Bonus senza ISEE, a Natale Draghi ti paga la pompa di calore

Abbiamo ancora tempo, almeno fino al periodo di Natale, per richiedere tantissimi bonus senza ISEE: tra questi, ne esiste uno davvero molto interessante, che ha permesso di rinfrescare l’estate degli italiani consentendo loro di agevolare gli acquisti relativi ai condizionatori, e che adesso ci permetterà di scaldare le nostre case: stiamo parlando del bonus condizionatori e pompe di calore.

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Il 2021 sta ormai volgendo al termine, e con esso termineranno anche i numerosi bonus senza ISEE, concessi dal Governo per dare dei sostegni economici alla popolazione italiana durante la pandemia di Covid-19.

Abbiamo però ancora tempo, almeno fino al periodo di Natale, per richiedere tantissimi bonus senza ISEE: tra questi, ne esiste uno davvero molto interessante, che ha permesso di rinfrescare l’estate degli italiani consentendo loro di agevolare gli acquisti relativi ai condizionatori: stiamo parlando del bonus condizionatori e pompe di calore.

L’agevolazione, che rientra a pieno titolo tra i bonus casa 2021, permetterà agli italiani di acquistare un condizionatore a pompa di calore per riscaldare la propria casa: una misura perfetta, insomma, dato che l’inverno è ormai imminente.

Scopriamo in cosa consiste il bonus pompa di calore e come richiederlo.

Bonus pompa di calore: di cosa si tratta

Iniziamo subito col definire il bonus pompa di calore (che, come abbiamo accennato, permette anche l’acquisto di climatizzatori caldo/freddo).

Questo bonus senza ISEE, in realtà, non è stato introdotto nel 2021, ma era già attivo lo scorso anno. Con la Legge di Bilancio 2021, in scadenza al 31 dicembre, abbiamo però avuto una conferma dell’agevolazione.

Trattandosi di una misura confermata con la Legge di Bilancio per l’anno corrente, potremo richiederla fino allo scadere della legge stessa: abbiamo dunque tempo fino a fine anno per accedervi.

Il bonus pompe di calore, a differenza di quello che accadeva prima del 2021, può da quest’anno essere richiesto anche se l’immobile dove il condizionatore o la pompa di calore verrà installato non dovesse essere in fase di ristrutturazione.

L’installazione della pompa di calore è infatti assimilabile ad un intervento di manutenzione dell’immobile stesso, e quindi darà diritto ad accedere a questo bonus senza ISEE.

Ovviamente, il bonus pompa di calore è accessibile soltanto a delle condizioni specifiche, che andremo ad analizzare nel dettaglio in un paragrafo apposito. Ma accenniamo fin da subito che verranno agevolati soltanto climatizzatori e pompe di calore a basso impatto energetico.

Se si ha già una pompa di calore (o un qualsiasi climatizzatore), dunque, il potenziale beneficiario dovrà accertarsi che il nuovo acquisto possa garantire un minore impatto ambientale, altrimenti potrebbe essere escluso dalla percezione del bonus pompa di calore.

Ma questo bonus senza ISEE non riguarda soltanto chi vuole sostituire il proprio vecchio dispositivo: possono accedere, a determinate condizioni, anche i cittadini che non hanno ancora una pompa di calore, ma intendono acquistarne una.

Valgono però le stesse regole che sono previste per le sostituzioni dei vecchi dispositivi: anche per le nuove installazioni, cioè il climatizzatore o la pompa di calore scelti dovranno avere un impatto ambientale non troppo elevato.

Il bonus pompa di calore non riguarda soltanto l’acquisto e l’installazione di pompa di calore o climatizzatore; anche l’acquisto di dispositivi che consentano la deumidificazione dell’immobile può essere oggetto di agevolazione.

Bonus pompa di calore: le cifre ufficiali della detrazione

Questo bonus senza ISEE, lo chiariamo subito, non consiste in uno sconto che il cittadino beneficiario potrà richiedere sull’acquisto di una pompa di calore o di un climatizzatore. Il beneficio economico che si ottiene grazie al bonus pompa di calore, infatti, è una detrazione sull’Imposta sul Reddito Persone Fisiche, ossia l’IRPEF.

Detrazione che potrà essere pari al 50% o al 65% della spesa sostenuta per acquistare il climatizzatore nuovo.

La percentuale è variabile in quanto cambia in base alle caratteristiche della casa dove il nuovo acquisto verrà installato, sia in base al climatizzatore o alla pompa di calore che il beneficiario ha acquistato.

Il bonus pompa di calore è un bonus senza ISEE: questo significa che è accessibile a tutti, indipendentemente dal reddito familiare complessivo.

Bonus pompa di calore e condizionatori: chi può richiederlo

Il fatto che si tratti di un bonus senza ISEE non deve però trarre in inganno: il bonus pompa di calore prevede infatti, come tutte le agevolazioni concesse dal Governo, dei requisiti che devono essere rispettati.

Vero è che il bonus pompa di calore può essere richiesto praticamente da tutte le categorie: sia da persone fisiche che da società ed enti, che possono essere sia privati che pubblici, sia da professionisti che da imprese; può anche essere richiesto da associazioni, cooperative ed esercenti arti e professionisti.

Esistono però delle limitazioni: gli enti che si occupano dello svolgimento di attività commerciali non possono richiedere questo bonus senza ISEE.

Un dettaglio che potrebbe interessare molti lettori riguarda il fatto che il bonus pompa di calore non è riservato ai proprietari di casa: anche gli affittuari, purché si facciano ovviamente carico delle spese, potranno richiedere questo bonus senza ISEE.

Questo numero tanto ampio di possibili beneficiari del bonus pompa di calore deriva dal fatto che l’agevolazione è stata introdotta e mantenuta fino a quest’anno in quanto si vuole incentivare l’adozione di dispositivi più green, visto l’ampio utilizzo di climatizzatori da parte degli italiani negli ultimi anni.

Il bonus pompa di calore non è l’unico bonus senza ISEE che è stato mosso dalla volontà di consentire il risparmio delle risorse: pensiamo ad esempio anche al bonus idrico, di recente introdotto per “premiare” i cittadini che sceglieranno nuove rubinetterie a risparmio idrico.

Bonus pompa di calore: cosa succede in caso di ristrutturazione

Adesso che abbiamo chiarito chi fa parte della platea dei beneficiari e chi no, occupiamoci delle caratteristiche dell’immobile.

Abbiamo già accennato al fatto che, a partire da quest’anno 2021, il bonus pompa di calore è accessibile anche se l’immobile dove il nuovo acquisto verrà installato non è in ristrutturazione (o non è stato ristrutturato di recente).

Abbiamo quindi due casi da analizzare:

  • il bonus pompa di calore con ristrutturazione
  • il bonus pompa di calore senza ristrutturazione

Nel caso in cui ci sia una ristrutturazione dell’immobile in atto, il cittadino potrà far rientrare questo bonus senza ISEE nel bonus ristrutturazioni, ottenendo quindi una detrazione, in sede di dichiarazione dei redditi, che gli consentirà, di fatto, di risparmiare il 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di pompa di calore, climatizzatore o deumidificatore.

La detrazione IRPEF, che dipende dall’entità della spesa sostenuta dal beneficiario, verrà corrisposta in dieci rate annuali.

La legge ha fissato un limite della spesa sostenuta che può essere portata in detrazione, ossia un massimo di 96.000 euro, di cui verrà ovviamente calcolato il 50%.

Le rate concesse annualmente saranno tutte di pari importo.

Nel caso in cui il soggetto beneficiario non sia interessato ad ottenere una detrazione, c’è un’altra possibilità: quella di richiedere la cessione del credito, richiedendo appunto la cessione della cifra spettante grazie al bonus pompa di calore ad enti o soggetti terzi.

Ma come si richiede questo bonus senza ISEE in caso di ristrutturazione?

Bisogna rivolgersi a ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, che è l’ente che si occupa del bonus pompa di calore.

Occorrerà, nello specifico, far pervenire all’ENEA tutta la documentazione relativa all’acquisto del nuovo dispositivo, oltre che tutte le ricevute relative al pagamento.

Tali ricevute serviranno sia per verificare l’importo esatto del bonus pompa di calore, sia per accertarsi che la spesa sia stata saldata con mezzo di pagamento tracciabile.

Per avere accesso a questo bonus senza ISEE, infatti, bisognerà saldare l’acquisto con bonifico o finanziamento.

Bonus pompa di calore senza ristrutturazione

Passiamo adesso al caso in cui si voglia accedere al bonus pompa di calore senza una ristrutturazione in corso.

Anche in questo caso, i potenziali beneficiari potranno richiedere l’accesso al bonus senza ISEE, che però segue delle regole differenti.

Se non c’è una ristrutturazione in atto, infatti, dobbiamo purtroppo far attenzione ad un dettaglio fondamentale: in questo caso, infatti, il bonus senza ISEE funzionerà solamente per la sostituzione di un vecchio dispositivo.

Questo, in altre parole, vuol dire che il bonus pompa di calore senza ristrutturazione non può essere richiesto da chi non possiede un vecchio climatizzatore da sostituire.

Tra l’altro, il vecchio dispositivo da sostituire dovrà possedere delle caratteristiche inferiori rispetto alla nuova pompa di calore; quest’ultima deve garantire un efficientamento energetico dell'immobile.

In ogni caso, si tratta di un’agevolazione molto conveniente per coloro che dovranno sostituire il proprio vecchio dispositivo: per coloro che decideranno di acquistare un climatizzatore pompa di calore senza ristrutturazione dell'immobile, la detrazione ottenuta sarà pari al 65% della spesa sostenuta.

Questo perché la sostituzione della vecchia pompa di calore rientra tra le opere di efficientamento energetico dell’immobile anche senza ristrutturazione.

Come nel caso del bonus pompa di calore con ristrutturazione, anche senza ristrutturazione si dovrà inviare la richiesta all’ENEA, a cui andranno consegnati tutti i documenti relativi al nuovo dispositivo.

Ribadiamo ancora una volta che, per accedere a questo bonus senza ISEE, bisognerà aver saldato la spesa tramite pagamento tracciabile, o a rate con finanziamento.

La comunicazione, corredata da relativa documentazione, per l’ottenimento del bonus pompe di calore va inviata all’Agenzia ENEA entro e non oltre il novantesimo giorno dall’acquisto della pompa di calore nuova, pena l’esclusione dal diritto di percepire la detrazione IRPEF.

Seguendo queste indicazioni, tramite il modello 730 e la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) il beneficiario che rispetterà tutti i requisiti potrà ottenere il suo bonus senza ISEE, che gli conferirà una detrazione IRPEF sostanziosa solamente per aver sostituito la propria pompa di calore ormai obsoleta.