Bonus Sociale bloccato, i primi ritardi del 2021!

Tra le novità che il 2021 portava con sé, c’era l’automatizzazione del versamento dei bonus sociali in bolletta. In questo modo i cittadini non dovevano più presentare domanda, ma attendere la procedura automatica. Pare però, che non siano state ancora definite le modalità di scambio e incrocio dati tra l’INPS e L’Acquirente unico. Pertanto, il Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha bloccato lo sconto.

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Tra le novità che il 2021 portava con sé, c’era l’automatizzazione del versamento dei bonus sociali in bolletta. In questo modo i cittadini non dovevano più presentare domanda, ma attendere la procedura automatica. Pare però, che non siano state ancora definite le modalità di scambio e incrocio dati tra l’INPS e L’Acquirente unico. Pertanto, il Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha bloccato lo sconto.

Bonus Sociale, cos'è 

Per chi non lo sapesse, il Bonus Sociale è un bonus che è stato introdotto dal Governo ed è stato poi reso operativo dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Si tratta di un regime di compensazione per le spese sostenute per le forniture di energia elettrica e gas oltre che la fornitura idrica. 

L’obiettivo del Bonus è sostenere famiglie che versano in condizioni di disagio. Con l’attivazione del Bonus Sociale, si garantisce loro un risparmio in bolletta per quanto concerne il consumo di elettricità, gas e acqua.

Bonus Sociale prima di gennaio 2021

Fino al 31 dicembre 2020 si poteva utilizzare un solo modulo per richiedere i tre bonus. Compilando un’unica domanda, infatti, il soggetto aveva diritto ai tre bonus o solo ad uno di essi. La richiesta del Bonus Sociale doveva essere provvista di un’attestazione ISEE in corso di validità e doveva essere presentata al proprio Comune di Residenza o al CAF.  

Ricordiamo che il valore del bonus è connesso direttamente col numero di componenti della famiglia anagrafica e viene aggiornato anno per anno dall’ ARERA. Nell’anno 2020 i valori erano: 

Numerosità familiare 1-2 componenti €128

Numerosità familiare 3-4 componenti €151

Numerosità familiare con più di 4 componenti €177

Bonus Sociale cosa cambia dal 2021

Sul sito ufficiale dell’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, leggiamo:

“Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali per disagio economico saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda”

Dunque, per ricevere in automatico il Bonus Sociale, senza presentare domanda in maniera diretta, è sufficiente che ogni anno, a partire da l’anno corrente, il 2021, il soggetto, o la famiglia in questione, presenti la DSU per ottenere l’attestazione ISEE, utile per ricevere le altre prestazioni sociali agevolate, come ad esempio, il Reddito di Cittadinanza o il Bonus Bebè.

Bonus Sociale, chi può riceverlo?

Come per ogni bonus, anche per l’ottenimento del Bonus Sociale ci sono dei requisiti minimi. Tra questi troviamo: l’appartenenza a un nucleo familiare con indicatore ISEE inferiore a 8.265 euro; avere almeno quattro figli a carico e un indicatore ISEE inferiore a 20.000 euro; appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Per ricevere il Bonus Sociale, inoltre, occorre che uno tra i componenti della famiglia sia in possesso di un contratto di fornitura elettrica, di gas o idrica che abbia una tariffa per usi domestici attiva o usufruire di una fornitura condominiale gas o idrica attiva. 

Inoltre, ogni nucleo familiare ha diritto, come si legge dal sito ufficiale ARERA:

“Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia - elettrico, gas, idrico - per anno di competenza”

INPS, e la trasmissione dei dati per il Bonus Sociale 

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha incaricato l’INPS di individuare i possibili beneficiari del Bonus Sociale tramite le informazioni fornite dai cittadini all’INPS stesso. 

I cittadini, infatti, forniscono all’INPS le DSU, le Dichiarazioni Sostitutive Uniche per ottenere il rilascio dell’ISEE. Ricordiamo che la DSU contiene informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali necessarie per descrivere la situazione economica di un nucleo familiare. 

Inps sarà dunque incaricata di inoltrare all’SII, il Sistema Informativo Integrato, i dati delle anagrafiche e dei consumi dei clienti energetici che è realizzata e amministrata dall’Acquirente Unico. In base alle dichiarazioni (DSU) dei cittadini si trarrà l’elenco delle famiglie che potranno usufruire dell’agevolazione. 

Una volta che l’INPS avrà passato i dati, il SII dovrà individuare quale delle forniture potrà essere messa a beneficio e assicurarsi che compaiano le condizioni idonee all’ammissibilità rispetto a un elevato numero di domande. 

Bonus Sociale 2021 bloccato errori INPS e ARERA

Come detto precedentemente, il Bonus Sociale doveva essere attivo già da gennaio 2021. Qualcosa però è andato storto. La procedura, infatti, è contraria alla normativa sulla Privacy e a dirlo è proprio il Garante per la protezione dei dati personali. 

Lo scorso 17 dicembre 2020, infatti, il Garante della Privacy, con un comunicato ha definito non idonee le modalità di acquisizione e di elaborazione dei dati necessari all’erogazione del bonus, dall’INPS.

Bonus Sociale 2021, Garante Privacy boccia INPS e ARERA

Ebbene sì, dopo un anno di sponsorizzazioni, il Garante della Privacy ha bloccato la procedura perché ancora non sono state definite le modalità di passaggio dati tra INPS e il Sistema Informativo Integrato. 

Inoltre, dopo che l’automatizzazione delle procedure di erogazione del Bonus Sociale ha tolto la possibilità di far domanda manualmente per ottenere l’agevolazione, ai cittadini non resta solo che aspettare che la procedura venga sbloccata dal Garante stesso.

Il perché del blocco

Nel documento del Garante per la protezione dei dati personali, datato 17 dicembre 2020, notiamo lo schema posto in esame da ARERA, sulla trasmissione dei dati tra INPS e SII, presentava alcune criticità:

“Si rileva, infatti, che lo schema di delibera prevede una trasmissione automatica e continua, presso Acquirente Unico S.p.A.di delicate informazioni relative a coloro che versano in una condizione di vulnerabilità economica, anche senza conoscere il dettaglio specifico dell’ISEE” 

Bonus Sociale, le criticità rilevate

Il Garante della Privacy, esaminato lo schema del Bonus Sociale ha riscontrato delle criticità inerenti il trattamento dei dati personali dei cittadini. Secondo le nuove modalità, infatti i dati dei cittadini passerebbero dall’INPS all’Acquirente Unico attraverso il SII.

Queste informazioni sono molto delicate, soprattutto per le famiglie che si trovano in una condizione di vulnerabilità economica. I dati forniti infatti sono: dati anagrafici, composizione del nucleo familiare, dati di contatto e abitazione, inclusione della fascia ISEE di 8.265 euro o di una famiglia con almeno quattro figli e un indicatore ISEE sotto i 20.000 euro.

Questi dati sensibili dovrebbero essere raccolti dalla piattaforma SII, che come leggiamo nel comunicato del Garante della Privacy:

“la costituzione di tale piattaforma non è mai stata sottoposta al vaglio del Garante che non consente, quindi, di esprimersi sulla conformità al Regolamento dei relativi trattamenti.”

Bonus sociale, ulteriori criticità 

Tra le altre criticità riscontrate dal Garante della Privacy, c’è il rispetto del principio dell’esattezza dei dati, che, essendo automatico, dovrebbe essere rispettato in modo rigoroso, per evitare di agevolare soggetti non pertinenti e, viceversa, penalizzare gli aventi diritto. Nel documento leggiamo infatti: 

“In tale prospettiva, rilevanti criticità derivano dal fatto che la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) presentata a fini ISEE dai potenziali beneficiari, dalla quale vengono estratte le informazioni che si intendono utilizzare per l’attribuzione del bonus non contiene, allo stato, i dati necessari a individuare le utenze elettriche, del gas e idriche interessate.”

Le criticità riscontrate sono: 

“L’indirizzo di abitazione dei singoli componenti maggiorenni del nucleo familiare (via, numero civico, codice catastale del Comune, CAP, Provincia), ove diverso dall’indirizzo di cui alla lettera g) e indicato nella DSU” (art. 3.2, lett. k), dello schema di delibera) che, in ossequio al predetto principio, dovrebbero invece essere trasmessi solo laddove l’indirizzo di abitazione dell’intero nucleo non consenta di individuare l’utenza alla quale applicare il bonus sociale;”

"l'indirizzo email e/o numero di telefono dei singoli componenti maggiorenni del nucleo familiare (ove indicati nella DSU)” (art. 3.2, lett. l), dello schema di delibera), in relazione al quale risulta eccedente prevedere un flusso automatico di tutti i dati di contatto riferiti a tutti i componenti maggiorenni del nucleo.”

Inoltre è stato rilevato che tra i possibili beneficiari, poiché rientranti nelle soglie ISEE, potrebbero essere inseriti soggetti che non sono intestatari di un’utenza, come ad esempio gli ospiti delle RSA, per quali non sarebbe giustificabile la trasmissione dei dati da parte del SII

Bonus Sociale, le conclusioni del Garante 

Il Garante della Privacy, aveva posto, per le precedenti criticità, delle condizioni da rispettare (le trovi QUI). In questo periodo però, nessun cambiamento è stato fatto e, per ora il Bonus Sociale non è ancora stato erogato. Nel frattempo, le Organizzazioni di rappresentanza dei consumatori hanno chiesto l’applicazione automatica degli sconti, quantomeno per chi ne fosse percettore già nel 2020, in attesa che la situazione si sblocchi.