Novità bonus spesa: pronti 500 euro dai Comuni. Come averli

Il decreto sostegni bis, approvato il 25 maggio porta con sè una dote di 500 milioni di euro che saranno messi a disposizione dei comuni per poter finanziare i bonus spesa. Una dote che permetterà ai comuni di poter consegnare ai nuclei famigliari a forte disagio economico senza altri sostegni reddituali, di poter ricevere 500 euro per le spese di prima necessità.

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Il decreto sostegni bis, approvato il 25 maggio porta con sè una dote di 500 milioni di euro che saranno messi a disposizione dei comuni per poter finanziare i bonus spesa, che erano stati già utilizzati per due volte grazie ai decreti del governo Conte 2 e al decreto sostegni del governo Draghi. I Comuni riceveranno la dote entro il 25 giugno e spetterà loro poi definire tempi e modi per erogarli. La dote prevista nel decreto ristori-ter fu di 400 milioni di euro che consentì di finanziare bonus spesa per 500 euro. Con una dote da 500 milioni si presume la conferma del bonus spesa da 500 euro e probabilmente l'ampliamento della platea. Ad erogare il bonus spesa è il comune che potrà concedere un voucher oppure potrà decidere di consegnare la spesa a domicilio a quelle famiglie che ne avrebbero diritto.

L'importo varia in base alla composizione del nucleo famigliare ed alle condizioni lavorative, patrimoniali, reddituali e di ISEE. Le regole potrebbero essere quelle già in vigore con la precedente emissione. Allora rivediamole insieme.

Bonus spesa: chi saranno i beneficiari

Le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese. Questo il quadro che emerge dalle conseguenze della pandemia. Tornare alla normalità. Ma ci vorrà ancora del tempo e gli effetti, come molti avevano preannunciato inizieranno a vedersi già in queste settimane. Complici gli allentamenti delle varie misure di sostegno che finiranno il loro effetto. Senza una ripresa consistente l'estate e l'autunno non saranno semplici. Intanto però, per chi è in una condizione economica di forte disagio, potrà contare su un sostegno del proprio comune. Sono in arrivo i nuovi bonus spesa, confermati nel decreto sostegni bis e che daranno ai comuni 500 milioni di euro da erogare ai nuclei famigliari in forte disagio finanziario. Il bonus spersa servirà per gli acquisti dei beni di prima necessità ed alimentari, oltre a poter pagare le bollette ed il canone di affitto. 

Per poterli ottenere, ci sono però dei requisiti da rispettare. Spetterà ai singoli comuni definire i criteri per poter accedere al bonus spesa, che come nelle precedenti versioni, potrà essere erogato sottoforma di voucher da spendere in negozi convenzionati e solo per alcuni acquisti, oppure sarà il comune stesso a sostenere la spesa.

Bonus spesa: quali sono i requisiti

Ricordiamo che ogni amministrazione comunale può stabilire autonomamente le condizioni per erogare il bonus spesa. Generalmente verranno tenuti in considerazione i seguenti requisiti:

  • essere residenti nel Comune, ma anche domiciliati fuori dal proprio Comune di residenza;
  • ampiezza del nucleo familiare;
  • essere in possesso o meno di un patrimonio immobiliare (se si ha la casa in affitto o in proprietà);
  • le disponibilità economiche presenti sul conto corrente;
  • situazione lavorativa;
  • dichiarazione Isee;
  • eventuali aiuti percepiti dallo Stato.

Per una corretta e completa informazione sui requisiti si consiglia di visitare la pagina web del comune dedicata alle politiche sociali oppure di chiedere direttamente agli sportelli comunali. In linea generale, il bonus spesa spetta a quelle famiglie che non hanno percepito altri aiuti economici.

Bonus spesa: pronti 500 euro dai Comuni

Il bonus spesa potrà arrivare con molta probabilità fino a 500 euro. Se verranno applicati gli stessi meccanismi dei precedenti bonus spesa, questi saranno erogati sottoforma di voucher con il quale effettuare gli acquisti di beni alimentari e di prima necessità nei negozi convenzionati dal Comune. L'importo può andare da 100 euro a 500 euro. A condizionare l'ammontare del bonus spesa saranno sicuramente gli indicatori reddituali-finanziari della famiglia, nonchè la titolarità di altre indennità. Anzi, chi percepisce altre forme di sostegno, non sarà eleggibile al bonus spesa. Se prendiamo ad esempio cosa aveva fatto il comune di Milano, l'importo del bonus spesa andava da 300 euro nel caso di famiglie composte da un massimo di tre persone, a 700 euro se più numerose. Il bonus spesa era stato erogato mediante carta prepagata oppure tramite applicazione per smartphone.

Come funzionano i bonus spesa dei Comuni

Il governo Draghi ha riconfermato il bonus spesa dopo che era stato già riproposto nel decreto sostegni e prima ancora ad aprile 2020 e poi con il decreto ristori-ter di novembre 2020. Lo Stato è al fianco delle famiglie bisognose e lo fa con il bonus spesa, mettendo a disposizione dei Comuni una dote finanziaria da 500 milioni.

Una quota pari a 250 milioni di Euro (il 50% del totale) verrà ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune.

La restante quota del 50%, pari a 250 milioni, verrà ripartita in base alla distanza fra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione.

Spetta invece ai singoli comuni identificare i beneficiari. Ma il meccanismo è già collaudato e quindi ci si aspetta che a partire dal 25 giugno, i Comuni saranno già in grado di poter presentare il bando e quindi permettere alle famiglie che rispetteranno i requisiti di poter fare domanda.

Le procedure per fare domanda vengono stabilite da ogni sindaco in collaborazione con il proprio ufficio servizi sociali. Del resto i bonus spesa servono per distribuire i buoni spesa oppure per comprare e distribuire direttamente generi alimentari e prodotti di prima necessità alle famiglie povere. 

Bonus spesa: bandi dei Comuni partono il 25 giugno

Come richiesto dall’ANCI, il decreto Sostegni bis prevede il rifinanziamento della dote stanziata per l’erogazione di buoni spesa in favore delle famiglie in difficoltà.

Nel dettaglio, è prevista l’assegnazione di 500 milioni di euro per il 2021 da utilizzare per l’erogazione di buoni spesa e misure di sostegno per il pagamento di canoni d’affitto e utenze domestiche.

Le risorse saranno ripartite tra i Comuni italiani entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis.

Il 25 giugno i Comuni potranno attivare i bandi. Nelle precedenti tornate del bonus spesa diversi comuni si erano mossi per pubblicare tempestivamente il bando necessario a raccogliere le domande. Il sindaco di concerto con l'assessore alla politiche sociali emana il bando. Per questo motivo è consigliabile sempre consultare il sito istituzionale del proprio Comune oppure chiedere direttamente presso gli uffici delle politiche sociali. 

Bonus spesa: ecco come chiederlo

La misura di sostegno economico per l'acquisto di beni alimentari e prima necessità alle famiglie bisognose non destinatarie di altre misure di supporto, è regolata da un bando comunale, che differisce da Comune a Comune. Affinchè ognuno possa verificare se il proprio nucleo famigliare potrà accedere al bonus spesa, si consiglia di monitorare dopo la metà di giugno i siti istituzionali del proprio comune per leggere il bando. Le persone che vogliono richiedere i buoni spesa devono:

  • andare sul sito web del proprio comune e cercare la pagina dedicata ai buoni spesa;
  • verificare se si possiedono i requisiti per accedere ai buoni spesa;
  • procedere all’invio della domanda (richiesta dei buoni) secondo le modalità indicate.

Ogni comune decide i criteri e le modalità di concessione ed erogazione del bonus spesa. In base alle precedenti versioni dei bonus spesa, ci sono stati Comuni che hanno adottato la strada della domanda cartacea da inviare a mezzo mail. Altri che hanno predisposto una procedura online con la compilazione di un form. Altri Comuni ancora invece hanno direttamente individuato i nuclei famigliari bisognosi in base ai parametri fissati dallo stesso bando comunale. 

Queste modalità saranno con molta probabilità riproposte. Può essere presentata una sola domanda per nucleo familiare. Si dovrà verificare se i nuclei famigliari che hanno già beneficiato del bonus spesa, potranno nuovamente richiederlo.

Bonus spesa: i Comuni consegnano card, app o voucher

In che modo sarà erogato il bonus spesa? Per prima cosa si dovrà presentare domanda e solo dopo che il proprio Comune avrà dato comunicazione di accettazione della domanda, si riceverà il buono spesa. La comunicazione potrà avvenire come è accaduto nelle precedenti versioni del bonus spesa mediante mail o a mezzo telefono, oppure pubblicare una graduatoria anonima sul proprio sito in modo anonimo.

Essendo ancora in emergenza sanitaria, che ricordiamo scade il 31 luglio 2021, le modalità di consegna del bonus avverranno nel rispetto dei protocolli anti-Covid. I Comuni potranno consegnare casa per casa la card con caricato il bonus spesa, oppure inviarlo in formato elettronico o facendo scaricare un app dedicata. In caso di fornitura diretta, il Comune consegna alle famiglie i pacchi con i generi alimentari e beni di prima necessità, direttamente ad esse. 

Le famiglie che riceveranno il bonus spesa avranno modo di poterlo spendere per acquisti di beni alimentari ei prima necessità, o pagare le bollette. Per il canone di locazione, invece si dovrà attendere il relativo bando dedicato al bonus affitti.