Bonus Spesa. Fino a 500 euro per ogni famiglia. Le novità

La pandemia da Covid ha spazzato via le poche certezze che avevamo, e da un anno e mezzo tante famiglie sopravvivono con stipendi medi e bassi, o tramite aiuti economici forniti dallo Stato. Tra questi figura il Bonus Spesa, che può raggiungere le 500 euro mensili e consente di acquistare beni di prima necessità o di pagare l'affitto di casa. Le novità di autunno.

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In Italia nelle ultime settimane c'è l'impennata di vaccini, un po' dovuta dalle regole imposte dal Governo, con l'introduzione del Green Pass obbligatorio a partire dal 15 ottobre, e un po' perché la gente è ormai stufa del virus che condiziona la vita di tutti noi.

Certo è che viviamo in tempi assurdi, la pandemia da Covid ha spazzato via le poche certezze che avevamo, e da un anno e mezzo tante famiglie sopravvivono con stipendi medi e bassi, o tramite aiuti economici forniti dallo Stato. Tra questi figura il Bonus Spesa 2021.

Già approvato da Governo Conte nel 2020, poi riconfermato da Draghi all'interno del Decreto Sostegni Bis, il Bonus Spesa è stato rinnovato a partire da agosto, con aiuti economici che raggiungono i 500 milioni di euro e che arrivano in soccorso di tante famiglie in difficoltà finanziaria, che fanno fatica persino a fare la spesa per acquistare beni di prima necessità e medicine.

Una situazione drammatica che la pandemia ha acuito, andando a prendere sempre più famiglie italiane, già afflitte dalla crisi economica, dalla forte disoccupazione e dalle tasse più di Europa. Si tratta di aiuti erogati dai singoli Comuni, e allora prendiamo spunto dalle informazioni reperite dalle tastate Informazionefiscale.it e Nostrofiglio.it per vedere in cosa consiste il Bonus Spesa e le novità per questo autunno.

Cosa acquistare con il Bonus Spesa

Il Bonus Spesa 2021 è una forma di aiuto economico che arriva in soccorso di tutte quelle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese e hanno problemi con l'acquisto di bene di prima necessità. Un sostegno concreto per comprare alimenti, ma anche per pagare costi di locazione e medicine, e permettere così alla famiglia, ma anche coppie e singoli, di sopravvivere.

"Già approvato da Governo Conte nel 2020, poi riconfermato da Draghi all'interno del Decreto Sostegni Bis, il Bonus Spesa è statp rinnovato a partire da agosto, con aiuti economici che raggiungono i 500 milioni di euro e che arrivano in soccorso di tante famiglie in difficoltà finanziaria, che fanno fatica persino a fare la spesa per acquistare beni di prima necessità."

Come specificato dal sito Informazionefiscale.it ogni Comune adotta criteri differenti per erogare il buono ai cittadini, perciò bisogna informarsi bene sul sito del Comune di appartenenza e vedere le somme erogate e gli acquisti che è possibile fare con i buoni mensili. Le cifre vanno dai 100 ai 500 euro mensili (salvo eccezioni che poi vedremo). Il cittadino può anche tenersi informato recandosi al proprio municipio, dove riceverà le giuste informazioni.

Le agevolazioni raggiungono tutti quanti, dalle famiglie colpite dalla pandemia ai lavoratori, sia dipendenti che imprenditori, che hanno sofferto per le restrizioni dovute dalla pandemia da Covid19 e che abbiano reddito ISEE inferiore agli 8000 euro.

I beneficiari del Bonus Spesa di autunno

Grazie al Bonus Spesa 2021, come speficica Informazionefiscale.it, adesso è possibile acquistare alimenti o beni di prima necessità nei supermercati del proprio Comune, e far fronte così alle spese domestiche che incidono parecchio sulla vita di tutti.

Il Bonus Spesa 2021 già differisce da quello studiato per il 2020. In estate, inoltre, tale credito è stato riconfermato, con l'aggiunta di alcune novità. I nuclei famigliari che hanno l'opportunità di ottenere il buono sono scelti dal singolo Comune in base al reddito ISEE.

"Le agevolazioni raggiungono tutti quanti, dalle famiglie colpite dalla pandemia ai lavoratori, sia dipendenti che imprenditori, che hanno sofferto per le restrizioni dovute dalla pandemia  da Covid19 e che abbiano reddito ISEE inferiore agli 8000 euro."

I beneficiari del Bonus Spesa possono essere intere famiglie, coppie o single che versano in gravi crisi finanziarie, ma che non devono percepire altre forme di assistenzialismo da parte dello Stato. Ad esempio, coloro che ricevono il Reddito di Cittadinanza oppure che sono in cassa integrazione sono esclusi dall'agevolazione, e non possono farne richiesta.

Oltre a coloro che già beneficiano del Reddito di Cittadinanza, anche i percettori di Naspi e del reddito di Emergenza non potranno ottenere il Bonus Spesa. La somma elargita invece a chi ne è beneficiario viene stabilita dal singolo Comune e dipende non solo dal reddito della famiglia che fa domanda, ma anche dall'indice di povertà del territorio comunale.

Tecnologia che facilita la domanda per il Bonus Spesa

"I beneficiari del Bonus Spesa possono essere intere famiglie, coppie o single che versano in gravi crisi finanziarie, ma che non devono percepire altre forme di assistenzialismo da parte dello Stato."

Richiedere il Bonus Spesa 2021 non è difficile, specialmente se si ha dimestichezza con le nuove tecnologie, che hanno ormai semplificato la vita e smaltito tanti processi burocratici e le scartoffie. Bisogna collegarsi al sito del proprio Comune di appartenenza e cercare la pagina dedicata al bonus in questione. Infine bisogna compilare la domanda tramite i modelli che si trovano in rete.

Si può fare domanda anche telefonicamente, come suggerisce il sito Nostrofiglio.it, chiamando gli uffici del Comune, e dettare i dati personali all'addetto, oppure farsi inviare per posta i moduli da compilare. Una volta approvata la richiesta da parte del Comune, sul sito sarà esposta la graduatoria di tutti i beneficiari e le date in cui sarà versato il credito.

Come presentare domanda per il Bonus Spesa

Per presentare domanda per l'ottenimento del Bonus Spesa, il cittadino deve:

  • fornire il reddito ISEE della famiglia
  • essere residente nel Comune in cui fa domanda (ciò è valido anche per gli extracomunitari)
  • essere effettivamente in crisi economica
  • fornire dettagli del patrimonio familiare
  • chiarire se si è possessori di immobili, se si è in affitto e se si sta pagando un mutuo
  • dichiarare il suo stato lavorativo
  • se in famiglia ci sono lavoratori, pensionati o percettori di forme di assistenza economica (come Naspi o RDC)
  • indicare se ha mai percepito agevolazioni statali finanziarie da altri enti pubblici

Qualora il cittadino richiedente dovesse risultare in regola con la domanda, il Comune provvederà all'invio dei buoni mensili, inviati a domicilio oppure scaricabili via web in forma di voucher da stampare. I bonus potranno essere in forma carta prepagata oppure in file da scaricare.

Insomma, potranno essere utili sia da presentare al supermercato per l'acquisto di beni di prima necessità, sia per le spese online. Il Comune deve fornire una lista di tutti i negozi aderenti all'iniziativa. Carrefour, Coop, Conad ed Eurospin aderiscono al Bonus Spesa.

Le cifre del Bonus Spesa e le novità

Le cifre stanziate dal Bonus Spesa per questo autunno sono state leggermente ridotte. Se prima ogni famiglia poteva ottenere fino a un massimo di 700 euro, adesso il massimo che può ottenere è di 500 euro (salvo eccezioni). Ciò è successo proprio a seguito della grande richiesta del bonus, che ha svuotato giorno dopo giorno i finanziamenti erogati dal Governo, che erano di 500 milioni totali.

I Bonus Spesa dipendono dal reddito ISEE fornito e in base al numero del nucleo familiare, inoltre è il singolo Comune a stabilire le somme da erogare e le date di scadenza per fare domanda. Ciò ovviamente dipende anche dal termine dei fondi, più si aspetta per fare domanda e meno avanza nel budget.

Le cifre erogate non potranno essere prelevate, come scrive il portale Nostrofiglio.it, quindi non c'è possibilità di prelievo, ma sono elargite tramite carte prepagate o tramite voucher da presentare nei supermercati al momento della spesa.

Ad oggi si parla di Bonus Spesa 2022, data la forte richiesta e la crisi in cui versa l'economia delle famiglie italiane, sempre più povere, secondo le stime, molte della quali sotto la soglia della povertà. Nulla però è stato confermato dal Governo. Lo stato di emergenza al momento è prorogato fino al 31 dicembre di quest'anno. Bisognerà attendere ancora qualche mese per avere informazioni in più.

Bonus Spesa nei singoli Comuni

Come accennato, la somma del Bonus Spesa varia non solo in base al reddito delle famiglie, che non deve superare le 8000 euro, ma anche in base al territorio. Ogni città adotta i suoi criteri, e ciò dipende dai dati ISTAT in merito all'indice di povertà delle singole città.

Le città di Milano e di Roma sono quelle che hanno ricevuto più fondi, vista la densità abitativa. Il caso del Comune di Roma è particolare, perché ha terminato già i fondi, anche se sono stati annunciati nuovi finanziamenti fino a fine anno.

A Roma viene fornita ai richiedenti del buono una speciale PostPay sulla quale viene accreditata la cifra del bonus. Non è un segno positivo, poiché, se da una parte la carta arriva a domicilio, dall'altra parte non si può utilizzare telematicamente, annullando i privilegi della tecnologia. In questo modo, il cittadino è costretto a rivolgersi al Centro Assistenza Fiscale.

Alcuni esempi del Bonus Spesa erogato dai Comuni

A Roma il buono sfora la media nazionale, arrivando addirittura a toccare le 600 euro per famiglia, ma vediamo le cifre nello specifico seguendo le tabelle riportate da Informazionefiscale.it:

  • 200 euro per il singolo
  • 300 euro per una coppia
  • 400 euro per una famiglia composta da tre persone
  • 500 per una famiglia con quattro componenti
  • 600 per famiglie numerose formate da cinque soggetti

Ad Aosta si possono raggiungere le 500 euro e si ha la possibilità di fare domanda entro il 30 novembre 2021. Il reddito ISEE per ottenere il Bonus Spesa può arrivare fino a 17 mila euro, ma se superiore agli 8 mila euro bisogna testimoniare di aver subito danno economici a causa della pandemia. Ecco gli importi erogata dalla città:

  • 100 euro per il singolo
  • 200 per la coppia
  • 300 euro per famiglie composte da tre individui
  • 400 euro per famiglie da quattro individui
  • 500 euro per famiglie con cinque e più soggetti

A Siena la situazione è questa:

  • 400 euro per una famiglia con reddito ISEE compreso tra 13 mila e 18 mila euro
  • 500 euro per una famiglia con ISEE compreso tra 8 mila e 13 mila euro
  • 600 euro per famiglie con ISEE minore di 8 mila euro
  • 600 euro per famiglie con tre figli minori o un disabile a carico

Nella città di Bari:

  • 100 euro per il singolo
  • 200 euro per la coppia
  • 300 euro per tre soggetti
  • 400 euro per famiglie composte da quattro persone

A Torino:

  • 120 euro per il singolo
  • 240 euro per famiglie da due a quattro persone
  • 360 euro per famiglie con più di quattro individui

A Milano:

  • 100 euro per singoli
  • 200 euro per coppie
  • 300 per famiglie di tre persone
  • 500 euro per più di tre componenti (a volte anche 600 euro)