Bonus Spesa: in quali Comuni puoi ancora fare la domanda!

Sapevi che il Bonus Spesa è ancora attivo in molti Comuni italiani? Vieni a scoprire quali sono i Comuni che danno accesso al Bonus qui.

Come sappiamo, la situazione economica italiana non si trova in un periodo particolarmente florido. 

Infatti, la pandemia da Covid-19 ha provato moltissimo numerose famiglie e, come se non bastasse, oggi stiamo assistendo ad un aumento delle bollette vertiginoso. 

Ebbene, cosa può fare il Governo Draghi per aiutare queste famiglie a proseguire con una vita dignitosa? La risposta può essere data dal Bonus Spesa (o buoni spesa).

Si tratta di una misura che è stata pensata fin dal Governo Conte in epoca di pandemia per sostenere economicamente i cittadini nell’acquisto di generi di prima necessità. 

Hai capito bene: prima necessità. Questo significa che le persone che potranno beneficiare del Bonus Spesa non potranno comprare tutto ciò che desiderano ma, in sostanza, solo alimentari e medicinali. 

Ebbene, come sappiamo, anche il Governo Draghi si è trovato favorevole con questa iniziativa ed ha deciso di stanziare nuovi fondi per finanziare la misura. 

Ma quali sono i requisiti richiesti per beneficiare del Bonus Spesa? Quali sono i Comuni in cui si può ancora inviare la domanda? Andiamo a scoprirlo nel corso dell’articolo. 

Requisiti Bonus Spesa: le differenze tra i diversi Comuni!

Come sappiamo, i Bonus Spesa si presentano in modo differente da Comune a Comune. Infatti, si tratta di sussidi che vengono stanziati dal Governo, ma vengono poi erogati a livello comunale. 

Questo cosa vuol dire? Beh, semplicemente che ogni Comune italiano potrà procedere con la messa a punto di requisiti differenti per l’erogazione dei Bonus Spesa. 

Questo vuol dire che due famiglie con la stessa condizione reddituale in due Comuni differenti, potranno avere accesso ad incentivi diversi. Oppure ancora, una delle due famiglie potrà beneficiare del Bonus Spesa, mentre l’altra no. 

Ebbene, è doveroso sottolineare che comunque vi sono degli elementi in comune tra i differenti bandi. Infatti, solitamente vengono richiesti requisiti legati all’ISEE ed al numero dei componenti del nucleo familiare

Nel primo caso avremo un rapporto di proporzionalità inversa, quindi all’aumentare dell’ISEE (quindi del reddito familiare) si avrà diritto a beneficiare di un importo inferiore per i Bonus Spesa. Invece, nel caso dei componenti del nucleo familiare, il rapporto sarà di causalità diretta. Questo vuol dire che all’aumentare dei componenti del nucleo familiare aumenterà anche il Bonus Spesa assegnato alla famiglia. 

Ricorda: ogni Comune ha la facoltà di decidere autonomamente come erogare i Bonus Spesa e con quali requisiti. 

Di conseguenza, per qualsiasi dubbio, ti consiglio di consultare direttamente la pagina web del tuo comune di residenza. 

Un esempio particolare? Il Comune di Sorrento, dove ad oggi le domande sono state chiuse, non erogava i Bonus Spesa nei confronti di coloro che percepivano il Reddito di Cittadinanza

Come funzionano i Bonus Spesa? Ecco la guida definitiva!

Abbiamo capito che tali bonus vengono erogati a livello comunale. Ma nello specifico come funzionano?

Come abbiamo sottolineato anche nel corso dell’introduzione dell’articolo, sappiamo che per mezzo di tali voucher non sarà possibile acquistare tutto ciò che si vuole. 

Infatti, coloro che rientreranno tra i beneficiari dei Bonus Spesa potranno acquistare solo generi di prima necessità, quali alimentari o medicine. 

Tali bonus sono disponibili per mezzo del bando pubblicato direttamente sul sito web del tuo Comune di residenza. 

Così come i requisiti, anche le date di apertura e chiusura dei bandi variano da Comune a Comune. Sono numerosi i Comuni che in questo momento stanno pubblicando i bandi per ottenere tale sussidio.

Dunque, se sei interessato alla misura, è opportuno tenere sotto controllo il sito web del tuo Comune di residenza. 

Quali importi vengono erogati con i Bonus Spesa nel 2022?

Anche in questo caso dobbiamo ripetere la solita frase, come un mantra: le decisioni sono differenti in base al Comune di residenza. 

Dunque, in Comuni diversi avremo anche importi differenti erogati per mezzo dei Bonus Spesa

Ma possiamo identificare una media? Beh, in linea di massima, gli importi erogati per mezzo dei Bonus Spesa variano da 100 euro fino ad un massimo di 600 in alcuni Comuni Italiani. Ovviamente, come abbiamo visto, la variazione degli importi dipende in larga misura dal numero dei componenti del nucleo familiare e dal loro reddito. 

Insomma, sono rari i Comuni italiani nei quali non viene richiesto l’ISEE per accedere al Bonus Spesa in quanto si tratta di una misura messa a punto per aiutare coloro che si trovano in una situazione di difficoltà economica. 

Ma in quali Comuni sono attivi oggi i Bonus Spesa? Come possiamo usufruirne?

Come abbiamo detto anche in precedenza, dovrai consultare nel dettaglio la sezione dedicata ai buoni spesa nel sito del tuo Comune di residenza. 

Tuttavia, ora passeremo in rassegna alcuni dei Comuni nei quali i Bonus Spesa sono attivi in questo momento e che quindi puoi sfruttare

Bonus Spesa nel Comune di Bologna: una misura fino ad esaurimento fondi!

Il primo dei Comuni che andremo ad analizzare è quello di Bologna, dove le erogazioni dei Bonus Spesa verranno effettuate fino ad esaurimento fondi. 

Ma come funziona in questi casi? Beh, molto semplicemente verranno erogati differenti importi in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Tali erogazioni vanno da 150 euro, nel caso di singola persona all’interno del nucleo familiare, fino a 600 euro per le famiglie composte da almeno 6 individui. 

Dunque, coloro che si trovano in un nucleo composto da due persone percepiranno 250 euro, che aumenteranno a 350 euro per i nuclei da tre persone. 

Successivamente passiamo ai 450 per i nuclei familiari di 4 persone e 500 per i nuclei familiari di cinque persone. 

Ovviamente, non potrà essere superata la cifra massima che, nel Comune di Bologna, è di 600 euro, come abbiamo visto in precedenza. 

Come vengono erogati i Bonus Spesa nei Comuni di Milano, Venezia Roma e Bergamo?

Proseguiamo la nostra rassegna sulle erogazioni dei Bonus Spesa in altri importanti Comuni italiani, ossia Milano, Venezia, Roma e Bergamo. 

Ebbene, è importante sottolineare che in questo caso le erogazioni saranno simili a quelle che abbiamo visto anche nel caso di Bologna. 

Ma quindi, come funzionano i Bonus Spesa a Milano? 

Anche a Milano le erogazioni saranno effettuate fino ad esaurimento fondi, ma avranno degli importi differenti rispetto a quelli che abbiamo visto per Bologna. 

Infatti, nel Comune di Milano, si partirà da 300 euro per tutte le famiglie fino a 3 componenti del nucleo familiare e 700 euro per tutte le famiglie che contano più di 3 componenti. 

Lo stesso avverrà a Venezia? La risposta è no. Infatti, nel Comune di Venezia i fondi stanziati per i Bonus Spesa saranno nettamente inferiori e andranno da un minimo di 50 euro fino ad un massimo di 400 euro. 

Nella capitale come verranno erogati i Bonus Spesa? Beh, nel caso di Roma avremo diverse fasce, come è accaduto anche a Bologna. 

Infatti, per tutte le famiglie composte da un singolo individuo verranno erogati 200 euro. Ebbene, se si contano più individui l’importo salirà sempre di 100 euro fino a raggiungere il massimo di 600 euro, corrisposto nei confronti dei nuclei familiari composti da 5 individui in su. 

Come non menzionare anche il Comune di Bergamo? In questo caso avremo delle erogazioni molto simili a quelle che verranno effettuate nel capoluogo dell’Emilia Romagna. Infatti, i Bonus Spesa partiranno da 150 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo fino a raggiungere i 500 euro per le famiglie composte da almeno cinque persone. 

Ovviamente, per conoscere le indicazioni più precise circa i bandi ed i requisiti per le erogazioni, ti consiglio di consultare il sito web del tuo Comune di residenza. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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