La scuola per moltissimi giovani italiani è ricominciata, con le nuove direttive che riguardano le misure di contenimento di possibili diffusioni ulteriori del virus Covid-19. Tra le misure previste, vi è il green pass esteso a chi lavora negli istituti scolastici, come i docenti.
Con la ripartenza della scuola, arriva anche un interessante bonus studenti, con fondi per ciascun alunno che possono arrivare anche fino a 1.300 euro. Si tratta di un bonus erogato dall'INPS sotto forma di borsa di studio, come spiega un articolo di Quifinanza.it:
"L’Inps, l’Istituto nazionale di previdenza sociale, ha deciso di assegnare delle borse di studio ad alcuni studenti delle scuole medie e delle scuole superiori. Il criterio essenziale è quello del rendimento scolastico."
Si tratta nel dettaglio dei bandi di concorso "supermedia" rivolti a particolari studenti, per le scuole medie e superiori. Dal bonus studenti sono esclusi gli alunni delle scuole elementari e dell'università, e possono accedere alle borse di studio solamente grazie ad un rendimento particolare e con determinati requisiti.
Vediamo in questo articolo come funziona e a chi è rivolto il bonus studenti messo a disposizione dall'ente previdenziale INPS, e tutte le scadenze per poter richiedere questa specifica borsa di studio.
Bonus INPS studenti: chi può richiederlo
Il bonus INPS per gli studenti non è fruibile da tutti. Come riportato da un articolo recente di Tg24.sky.it, è rivolto solamente alle famiglie con alcuni requisiti. Si tratta di figli di genitori iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, di utenti della Gestione Dipendenti Pubblici, o iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale, oltre ai lavoratori delle Poste Italiane SpA e dei dipendenti ex IPOST.
Questo vuol dire che solamente gli studenti figli di particolari categorie di lavoratori possono richiedere l'accesso al bonus INPS studenti. Ma non solo, perché per poter ricevere la borsa di studio è necessario anche dimostrare una certa rendita scolastica.
In conclusione della scuola secondaria di primo grado infatti è possibile richiedere il bonus studenti se la votazione finale risulta almeno 8 su 10. Il voto diventa 6 su 10 nel caso di alunno con invalidità civile. Secondo questi requisiti quindi è indispensabile ottenere un'ottima rendita scolastica, requisito che risulta valido anche per gli anni di scuola superiore.
La votazione è importante anche se gli studenti che rientrano nel bonus INPS stanno conseguendo il diploma di scuola secondaria superiore: in questo caso il voto finale deve essere almeno di 80 su 100, portato a 60 su 100 in caso di invalidità civile.
Come funziona il bonus INPS studenti nel 2021
Il bonus studenti quindi si può richiedere se sono rispettati tutti i requisiti indicati, e gli importi variano a seconda del caso. Per gli studenti sicuramente è una prospettiva interessante, perché si possono ricevere fino a 1.300 euro per il conseguimento di un'ottima votazione.
In totale le borse di studio che verranno assegnate sono così ripartite:
- 1.100 borse di studio della cifra di 750 euro se le famiglie fanno riferimento alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie sociali, per le scuole secondarie di primo grado;
- 800 borse di studio della cifra di 750 euro se le famiglie fanno riferimento alla Gestione assistenza magistrale, per le scuole secondarie di primo grado;
- 3.600 borse di studio della cifra di 800 euro se le famiglie fanno riferimento alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali per le scuole secondarie di secondo grado fino al quarto anno;
- 1.800 borse di studio della cifra di 800 euro se le famiglie fanno riferimento alla gestione assistenza magistrale per le scuole secondarie di secondo gradi fino al quarto anno;
- 2.500 borse di studio della cifra di 1.300 euro sono destinate alle famiglie che fanno riferimento alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, Gestione assistenza magistrale e Gestione ex-Ipost, per le scuole secondarie di secondo grado per l'ultimo anno scolastico.
Il bonus studenti maggiore quindi, da 1.300 euro, è destinato in concomitanza con la frequentazione e la buona rendita scolastica dell'ultimo anno delle scuole superiori. Il bonus studenti tuttavia non si potrà chiedere ancora per molto, e se si vuole ricevere questa borsa di studio è necessario affrettarsi, perché è possibile presentare domanda solamente fino al 14 ottobre 2021.
Come chiedere il bonus INPS studenti
Per poter chiedere l'accesso alle borse di studio, bisogna rientrare in una delle categorie di beneficiari viste sopra, e conseguire una rendita scolastica sufficiente per l'accesso. L'intero regolamento per il bando di concorso è indicato sul sito ufficiale dell'ente previdenziale INPS, dove viene spiegato nel dettaglio.
Questo bando è rivolto all'anno 2020-2021, per questo motivo per il prossimo anno scolastico bisognerà aspettare nuove indicazioni sulle proposte di partecipazione a bandi di concorso per le borse di studio. Per poter procedere alla richiesta di partecipazione, entro il 14 ottobre 2021, è necessario essere iscritti alla banca dati INPS, per cui è disponibile un modulo da compilare online.
Si può decidere se recarsi direttamente in un ufficio INPS, oppure procedere con la domanda online, o tramite email. Per poter chiedere la partecipazione al bando di concorso per ottenere una borsa di studio, è necessario inoltre presentare una dichiarazione aggiornata dello stato reddituale della famiglia, tramite ISEE, come spiega il sito ufficiale:
"L’attestazione ISEE è rilasciata dall’INPS previa presentazione della predetta Dichiarazione Sostitutiva Unica da parte del richiedente. L’attestazione ISEE deve essere riferita al nucleo familiare in cui compare il beneficiario."
Nella domanda di accesso alle borse di studio devono essere inserite tutte le informazioni sugli studenti, sulla tipologia di scuola frequentata, e tutti i voti ottenuti a giugno, relativi alle diverse materie, incluso quello di condotta. In base ai diversi elementi e all'ISEE verranno compilate delle graduatorie per la distribuzione delle borse di studio, in base ad uno specifico punteggio.
Il sito ufficiale INPS infine provvederà a presentare i risultati delle graduatorie entro il 26 novembre 2021, comunicando chi sono gli aventi diritto di accesso al bonus studenti.
Ritorno a scuola: bonus studenti e borse di studio
La scuola ha risentito, al pari delle attività economiche, le conseguenze della crisi economica sopraggiunta con l'emergenza sanitaria, e si è dovuta muovere nella direzione di garantire una tutela anche per limitare il contagio da Covid-19.
Il ritorno a scuola tuttavia è stato tutt'altro che semplice per molti docenti, studenti e famiglie, dopo mesi in cui è stata applicata la didattica a distanza come soluzione alla chiusura degli istituti scolastici. Il bonus studenti e le diverse borse di studio messe a disposizione dallo stato sicuramente sono interessanti, ma in questo caso coinvolgono solamente gli studenti di scuole medie e superiori.
Tuttavia esistono anche altri tipi di borse di studio interessanti, in particolare per gli studenti universitari. Molti atenei in tutta Italia infatti prevedono l'erogazione di particolari premi, come le borse di studio, al conseguimento di buoni voti. Come spiega Corriereuniv.it sono moltissime le città italiane le cui università prevedono particolari erogazioni a favore degli studenti con le votazioni migliori:
"Borse di studio e come trovarle. Settembre è il mese che gli studenti universitari usano per la ricerca di un alloggio nelle varie città italiane prima dell’inizio dei corsi. Ma non sempre chi si iscrive o sta per iscriversi ad un ateneo è informato sull’accesso alle borse di studio o premi di laurea/ricerca che ogni istituto offre ai propri studenti."
Bisogna infatti informarsi nel dettaglio visionando cosa offre il proprio istituto di riferimento, per capire se è possibile rientrare in una borsa di studio, o ricevere qualche premio grazie ad un migliore rendimento. Un'altra possibilità interessante per i giovani studenti universitari è quella di prendere parte ad un progetto erasmus, che prevede un viaggio studio all'estero per un periodo di tempo che può arrivare anche a diversi mesi.
Ritorno a scuola tra didattica in presenza e green pass
Indubbiamente una delle tematiche più dibattute in questi giorni è la ripartenza della scuola in concomitanza con l'applicazione di alcune misure di tutela della salute di studenti, insegnanti e famiglie, come il green pass. Il ritorno a scuola in presenza dopo mesi di didattica a distanza per molte famiglie comporta un adattamento a quelle che sono le nuove regole per la prevenzione del Covid-19.
Oltre alle misure di base come il distanziamento dove è possibile, il ricambio dell'aria, gli ingressi scaglionati per evitare assembramenti, bisogna tenere conto anche dell'applicazione del green pass per docenti e lavoratori della scuola. Il green pass, che conferma l'avvenuta vaccinazione, la guarigione dal virus oppure il tampone con esito negativo, è indispensabile per i docenti, che possono lavorare solamente se in possesso della certificazione.
Lo stesso però, è valido per i genitori che accompagnano a scuola i figli. Questa misura potrebbe presto essere sospesa, anche se fino alla fine dell'anno al momento risulta indispensabile. Come spiega Ilsole24ore.com, l'obbligo del green pass è previsto in modo allargato per l'accesso agli istituti scolastici. Chiunque acceda alle strutture scolastiche quindi deve essere munito di green pass: dai docenti ai lavoratori esterni, fino ai genitori che accompagnano i figli a scuola.
Si tratta di un obbligo che ha coinvolto in questi mesi numerosi lavoratori in Italia, non solamente della scuola. Al momento il termine dell'emergenza sanitaria è previsto per la fine dell'anno, e si attendono ulteriori comunicazioni per un'eventuale estensione anche ai primi mesi del 2022. Il green pass risulta per la scuola uno strumento indispensabile per poter partecipare alle lezioni in presenza, scongiurando un ritorno alla didattica a distanza.