Bonus tiroide 2022 fino a 525 euro al mese: cosa c’è di vero?

Bonus tiroide 2022: INPS ti regala un assegno da 525 euro al mese per sempre. Ma è tutto vero? Esiste davvero un bonus per un disturbo come la tiroide? Probabilmente si sta facendo riferimento all'invalidità civile, che spetta anche ai soggetti che soffrono di disturbi legati alla tiroide o al diabete: non sempre, però, si ha diritto all'assegno da 525 euro al mese. Vediamo cos'è e come funziona il bonus tiroide: chi può richiederlo nel 2022?

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Se soffri di particolari disturbi a livello di tiroide, l’INPS ti permette di richiedere un assegno mensile da 525 euro per sempre. Ma cosa c’è di vero in questa frase? 

In realtà non esiste alcun bonus tiroide 2022, ma semplicemente il riconoscimento dell’invalidità civile per alcuni soggetti che soffrono di particolari disturbi a livello di salute. Il bonus tiroide 2022, così come è stato ribattezzato, non è altro che un assegno di invalidità civile che l’INPS riconosce a tutti coloro che soffrono di questa patologia e che hanno una percentuale di invalidità pari ad almeno il 74%. 

Non in tutti i casi, poi, è previsto un assegno da 525 euro al mese, in quanto gli importi variano da soggetto a soggetto. La prestazione deve essere richiesta: non è prevista l’erogazione automatico ai beneficiari.

Che cosa c’è di vero sul bonus tiroide 2022? Ecco cos’è e come funziona l’invalidità civile connessa al disturbo della tiroide, come funziona il beneficio erogato dall’INPS, quanto spetta di assegno mensile e come si può richiedere. Facciamo chiarezza.

Esiste davvero un bonus tiroide 2022?

Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a un presunto bonus erogato dall’INPS sul quale è stata fatta “pubblicità” sbagliata. In effetti il bonus tiroide somiglia un po’ ai precedenti bonus Natale per le famiglie o al bonus Befana con Poste Italiane, ma altro non è che un assegno che INPS eroga a persone che sono colpite da particolari disturbi.

In questo caso, per esempio, il bonus tiroide 2022 non esiste veramente, o meglio non è un’agevolazione che porta questo nome, ma ci si riferisce ad essa con “bonus tiroide 2022” per una questione di maggiore comprensione. Allo stesso modo si potrebbe parlare anche di bonus diabete, ma si andrebbe a commettere gli stessi errori evidenziati fino ad ora: non esiste un bonus diabete, ma invece l’invalidità civile legata a questo disturbo.

Ma allora esiste davvero il bonus tiroide 2022 da 525 euro al mese oppure è tutto falso? La misura è reale, ma viene erogata dall’INPS sotto forma di assegno per coloro che soffrono di qualche invalidità civile. Non sempre, inoltre, l’importo spettante è pari a 525 euro al mese, anche su questo è bene fare alcune precisazioni.

Andiamo quindi a vedere che cos’è questo “bonus tiroide 2022”: a chi spetta, come funziona, quanto spetta e come si può richiedere all’INPS.

Tiroide: cos’è e a cosa serve?

Prima di addentrarci nel bonus tiroide 2022, è bene capire di che cosa si sta parlando e cercare di spiegare quali sono le patologie che danno diritto all’assegno mensile di invalidità civile fino a 525 euro. 

La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla che si trova alla base del collo e, come spiega una pagina dell’Istituto Superiore della Sanità, controlla moltissime delle funzioni dell’organismo attraverso la produzione di ormoni tiroidei. Se qualcuno di questi non funziona correttamente, il corpo potrebbe avere dei disturbi.

In particolare, possiamo distinguere due tipi di disturbi legati al funzionamento della tiroide:

  • Ipertiroidismo, ovvero quando c’è un eccesso nella produzione di questi ormoni;
  • Ipotiroidismo, al contrario, quando c’è una carenza nella produzione di questi ormoni.

Ci sono diverse forme e problematiche legate alla tiroide che possono essere più o meno gravi. Qualora un soggetto soffra di malattie tiroidee tali da comportare una condizione di invalidità accertata dal medico, è possibile richiedere l’invalidità civile prevista dall’INPS, che anche noi – per miglior chiarezza – chiameremo bonus tiroide 2022.

Bonus tiroide 2022: assegno INPS da 525€ al mese. Facciamo chiarezza!

Ogni anno i disturbi legati alla tiroide colpiscono almeno 6 milioni di persone – secondo quanto riporta un articolo del Messaggero –, la maggioranza delle quali sono donne. La tiroide può provocare scompensi a livello di peso, sbalzi di umore, situazioni di stress e irritabilità, gonfiore addominale e stanchezza.

Non tutti coloro che ne soffrono, però, hanno diritto al bonus tiroide 2022: esistono diverse percentuali di invalidità (come previsto dal Decreto Ministeriale del 5 febbraio 1992) che si associano a diverse condizioni e agevolazioni.

L’invalidità al 100% spetta a tutti coloro che soffrono di ipertiroidismo o ipotiroidismo al punto tale da soffrire anche di un ritardo o di una malattia mentale. L’invalidità si dimezza, ovvero scende al 50%, invece, nei soggetti che soffrono di iperparatiroidismo primario. Infine, tutti coloro che soffrono di ipoparatiroidismo, ma che non necessitano di un trattamento, possono richiedere l’invalidità dal 91% al 100%.

Esistono comunque altre tipologie di invalidità che possono dare accesso ad altre agevolazioni differenti. In questa sede ci occuperemo soltanto del bonus tiroide 2022.

Bonus tiroide 2022 e invalidità civile: a chi spetta? I requisiti

A chi spetta, quindi, il bonus tiroide 2022? Parlando di requisiti di accesso a questo particolare assegno di invalidità civile, è bene chiarire che la sola attestazione di invalidità riconosciuta dall’INPS non è sufficiente per ottenere l’assegno mensile. Infatti, sono stati fissati anche opportuno livelli di reddito che danno diritto ad assegni di diverso importo.

Ma prima di addentrarci tra i numeri, andiamo a scoprire quali sono i requisiti da soddisfare per richiedere e ottenere il bonus tiroide 2022.

Il primo fondamentale requisito è, appunto, il riconoscimento di un’invalidità civile dovuta a un malfunzionamento della tiroide, pari ad almeno il 74%. Quest’ultima dovrà essere richiesta dapprima alla Asl territorialmente competente, e in seguito riconosciuta dall’INPS.

Oltre al certificato di invalidità civile, per ottenere il bonus tiroide esistono degli specifici limiti di reddito da rispettare. 

Nel 2022 ci sono due fasce di reddito da tenere in considerazione, che vanno di ari passo con la percentuale di invalidità civile riconosciuta: 

  • per i soggetti con invalidità riconosciuta dal 74% al 99%, è previsto un limite di reddito pari a 5.005,94 euro;
  • per i soggetti con invalidità riconosciuta al 100%, invece, il limite reddituale da rispettare sale a 17.271,19 euro.

In caso di invalidità riconosciuta al 100%, però, si potrebbe aver diritto anche all’indennità di accompagnamento, oppure ad altre forme di sostegno erogate dall’INPS.

Bonus tiroide 2022: quanto vale l’assegno mensile?

Arriviamo ora a definire quali sono gli importi dell’assegno mensile che INPS eroga a tutti coloro che si vedono riconosciuta un’invalidità civile a causa di malfunzionamento tiroideo. Dobbiamo distinguere anche qui diversi importi.

Non è vero, infatti, che esiste un unico assegno da 525 euro al mese per tutti coloro che soffrono di disturbi tiroidei. In base all’invalidità, al reddito e ad altre variabili, INPS eroga un assegno mensile di importo differente.

Nei casi di invalidità compresa tra il 74% e il 100%, nei limiti di reddito sopra riportati, l’assegno mensile del bonus tiroide 2022 è pari a 291,95 euro. La prestazione viene erogata per un periodo continuativo non superiore a 13 mensilità.

L’assegno da 525 euro al mese, invece, è riservato a quei soggetti che soffrono di drepanocitosi o talassemia major, che sono altrettante problematiche alle quali può portare il malfunzionamento della ghiandola tiroidea.

Bonus tiroide 2022: come richiederlo all’INPS

Una volta chiarito come funziona veramente il bonus tiroide, cos’è e come funziona l’invalidità civile e come variano gli importi dell’assegno INPS, scopriamo adesso come si può richiedere il bonus tiroide 2022 all’INPS e quali sono i documenti necessari per inoltrare la richiesta.

La prima cosa da fare nel momento in cui si soffre di disturbi legati al funzionamento della tiroide, è recarsi dal proprio medico non solo per definire la situazione e cercare di risolvere le problematiche connesse, ma anche per richiedere il certificato di invalidità civile nella percentuale pari alla propria condizione. 

Questa certificazione che attesta l’invalidità andrà poi recapitata direttamente all’INPS tramite il portale online (al quale si può accedere solo con SPID, CIE, CNS), oppure rivolgendosi a un Patronato per ottenere assistenza nell’inoltro della domanda.

Una volta che l’INPS avrà verificato il certificato, verrà fissato un successivo appuntamento di fronte a una commissione medica dell’Istituto, in modo da verificare le effettive condizioni del soggetto richiedente. In seguito alla visita, infine, verrà rilasciato un certificato che attesta l’effettiva percentuale di invalidità riconosciuta.

Altri documenti importanti per presentare la domanda di invalidità civile sono la carta di identità, la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (per attestare il reddito e verificare i requisiti essenziali), i propri dati anagrafici, il codice Iban sul quale andrà accreditato l’assegno mensile.

Esiste anche un bonus diabete? Ecco la verità!

Dopo il bonus tiroide, esiste anche un bonus diabete? No, non è prevista alcuna misura simile, ma semplicemente – come specificato per l’agevolazione precedente – si tratta dell’assegno di invalidità civile, indennità di accompagnamento o Legge 104 che possono essere erogati anche a tutti coloro che soffrono di disturbi legati al diabete.

In particolare, il diabete è una malattia che colpisce ogni anno circa 3,5 milioni di persone, ma come si manifesta? L’Istituto Superiore della Sanità chiarisce che:

il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina.

Esistono livelli diversi di diabete che possono condurre a situazioni più o meno gravi di questo disturbo. Per alcune di esse (diabete di tipo 1 e 2, insulino-dipendenti, chi soffre di complicanze particolari) è prevista l’erogazione di un apposito sostegno, ma non del bonus diabete, quanto invece dell’invalidità civile solo per i casi più gravi.

L’assegno che spetta ai soggetti che soffrono di diabete in modo grave è pari a 517,84 euro al mese, e può essere erogato per un periodo massimo di un anno. Le domande si possono inoltrare direttamente all’INPS, oppure rivolgendosi ai servizi dei Patronati.