Bonus turismo 2021, contributi a fondo perduto per tutti!

Strutture ricettive, agenzie di viaggio, animazione, guide turistiche e autobus scoperti: sono questi i principali beneficiari dei contributi a fondo perduto previsti dal bonus turismo 2021. Scopriamo insieme quanto spetta a ciascuno e come si richiedono i bonus.

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Il provvedimento attuativo del Ministero del Turismo dell’8 agosto 2021 ha definito una prima suddivisione delle risorse da destinare al nuovo bonus turismo 2021: stiamo parlando di 400 milioni di euro previsti nel decreto Rilancio. Questi ristori riguardano, in particolare, le agenzie di viaggio, i tour operator, le strutture ricettive, le imprese che si occupano dell'animazione all'interno dei villaggi turistici e per i titolari e gestori di siti speleologici e grotte che nel periodo pandemico hanno registrato particolari cali di fatturato.

Per tutti questi soggetti e attività, sono previsti dei finanziamenti a fondo perduto che vengono suddivisi e limitati da alcuni criteri e requisiti di accesso. Mancano ancora, però, i decreti attuativi per ciascun settore di riferimento.

E mentre i finanziamenti a fondo perduto per le Partite Iva volgono alla scadenza a settembre, si guarda ai nuovi ristori e alle condizioni per richiederli. Riassumiamo, in questa sede, le informazioni principali relative al nuovo bonus turismo 2021.

Bonus turismo 2021: cos’è e a chi spetta?

Il decreto del Ministero dell’economia dell’11 agosto scorso ha sbloccato i 400 milioni di euro destinati al nuovo bonus turismo 2021, ovvero quei contributi a fondo perduto previsti dal decreto Rilancio per le attività legate al turismo e alla recezione dei turisti e mai resi applicativi. Manca ancora un provvedimento che disponga le modalità di presentazione delle domande: i tempi dovrebbero chiudersi entro metà settembre.

Sin dall’inizio della pandemia di Covid-19, con l’impossibilità di viaggiare e spostarsi oltre i confini nazionali (e talvolta anche regionali), i viaggi hanno subìto un drastico calo. Gli aeroporti e le stazioni si sono svuotati, così come i cittadini sono rimasti chiusi in casa per alcuni mesi.

La ripresa del turismo con l’estate 2021, grazie al bonus vacanze e al Green pass, oltre che alle minori restrizioni vigenti con la diffusione della vaccinazione, hanno permesso alle strutture di registrare una ripresa. Ma a perdere profitto, in questa estate 2021, sono state le città d’arte.

Turismo 2021: gli italiani promuovono spiagge e ristoranti

Nonostante molti italiani abbiano rinunciato alle vacanze nel 2021, sono state moltissime le famiglie e le coppie che si sono spostate per trascorrere le ferie nel Bel Paese. Le mete predilette sono state sicuramente le località turistiche di mare, mentre meno frequentate sono state le città d’arte.

Secondo un’indagine realizzata da Fipe-Confcommericio, infatti, a luglio il 60% dei vacanzieri si è sostato verso il mare. I ristoratori e gli albergatori si sono ritenuti soddisfatti: il 20% di questi ultimi ha dichiarato di essere tornato a realizzare gli incassi del 2020. Meno bene, invece, le città d’arte come Venezia, Verona, Roma e Firenze.

Come ha spiegato il Sindacato Italiano Balneari, si sente la mancanza dei turisti provenienti d’Oltreoceano o i britannici. Molte presenze, invece, da parte di tedeschi e francesi.

Bene anche il mese di agosto per quanto riguarda il mare, le spiagge e i ristoranti: quasi il 47% dei gestori si è ritenuto soddisfatto dei risultati raggiunti. Nonostante gli incassi per oltre tre miliardi di euro, comunque, è da sottolineare che sono ben lontani i livelli registrati prima della crisi: rispetto al 2019, il settore del turismo ha incassato ben due miliardi di euro in meno.

Bonus turismo 2021: cos'è e come funziona

A fronte di questi cali di fatturato e di fronte alla mancanza di turisti stranieri in Italia, il Ministero del Turismo ha ripartito i 400 milioni di bonus turismo 2021 nei diversi settori di accoglienza: imprese turistico ricettive, agenzie di viaggio, guide turistiche, agenzie di animazione per i villaggi e imprese di autobus scoperti.

Per ciascuno di questi settori sono stati assegnati dei fondi (erogati come contributi a fondo perduto) che dovranno essere ripartiti secondo i criteri e le modalità specifiche fissate dal decreto amministrativo:

  • per i complessi di ricezione dei turisti (come possono essere alberghi, villaggi turistici, case vacanza, bed & breakfast, campeggi, ecc) sono previsti 200 milioni di euro;
  • per le agenzie e i tour operator sono previsti 160 milioni di euro;
  • alle guide turistiche andranno assegnati 25 milioni di euro;
  • per i servizi di animazione spettano 10 milioni di euro;
  • alle imprese che offrono il servizio di autobus scoperti, infine, spettano 7 milioni di euro.

Occorre ancora, però, un ulteriore decreto che definisca con chiarezza i termini e le modalità per inoltrare le richieste.

Bonus turismo 2021, fondo perduto per le strutture ricettive

Per quanto riguarda le strutture turistico ricettive, sono stati disposti particolari requisiti di accesso ai contributi a fondo perduto previsti dal bonus turismo. Anzitutto, occorre precisare che il compenso è forfettario e viene assegnato di ufficio per i soggetti che hanno già ottenuto i bonus previsti nei provvedimenti precedenti.

I fondi sono suddivisi, a tal fine, in due parti:

  • per i vecchi beneficiari sono previsti 150 milioni di euro di risorse che verranno assegnate in automatico;
  • per i nuovi beneficiari, invece, sono disponibili i 50 milioni di euro restanti che andranno a beneficio di quelle attività che hanno registrato un calo di fatturato mensile, nel 2020, pari almeno al 20%, e a patto che nel 2019 non abbiano conseguito ricavi superiori a dieci milioni di euro. 

Questi contributi a fondo perduto si applicano a hotel, campeggi, case vacanze, bed & breakfast e a tutte le strutture che presentano i codici ATECO elencati nel provvedimento del Ministero competente.

Mentre per i contributi a fondo perduto per nuovi beneficiari è previsto un importo fisso, pari a 200 mila euro per ciascuna impresa; per i vecchi beneficiari si applicano le seguenti suddivisioni:

  • bonus di 100 mila euro per chi ha registrato ricavi compresi tra cinque e dieci milioni;
  • bonus di 10 mila euro per coloro che hanno registrato ricavi compresi tra uno e cinque milioni;
  • bonus di 5 mila euro per le strutture che hanno ottenuto ricavi compresi tra 400 mila e un milione di euro;
  • bonus di 4 mila euro per le strutture che hanno registrato compensi compresi tra 100 mila e 400 mila euro;
  • bonus di mille euro per le strutture che hanno ottenuto ricavi non oltre i 100 mila euro.

Bonus turismo 2021 per le agenzie di viaggio: quanto spetta?

Anche le agenzie di viaggio potranno richiedere i contributi a fondo perduto previsti dal bonus turismo 2021, purché soddisfino i seguenti requisiti:

  • siano attive e autorizzate già dal 28 febbraio 2020;
  • svolgano il servizio anche in modo non prevalente;
  • abbiano registrato un calo di fatturato nel 2020 rispetto al 2019.

Il contributo minimo è pari a 10 mila euro e viene perimetrato sulla base dei ricavi e del calo di fatturato registrato seguendo alcuni criteri. Nel calcolo degli importi occorre considerare la differenza di fatturato medio mensile conseguito nel periodo compreso tra gennaio 2020 e giugno 2021 rispetto a quello del 2019. Le aliquote da applicare a tale risultato sono le seguenti:

  • aliquota del 5% nel caso in cui siano stati conseguiti compensi oltre i 50 milioni di euro;
  • aliquota del 10% per i compensi compresi tra 1 e 50 milioni di euro;
  • aliquota del 20% con ricavi compresi tra 400 mila e un milione di euro;
  • aliquota del 30% con compensi inferiori o uguali a 400 mila euro.

Mentre per i nuovi beneficiari sono previsti 32 milioni di euro di contributi, per i vecchi beneficiari – i cui importi saranno riconosciuti in automatico – sono a disposizione bene 128 milioni di euro. Il contributo minimo è pari a mille euro, ma le aliquote sono da applicare alle perdite registrate dal 23 febbraio al 31 luglio 2020 rispetto allo stesso arco temporale riferito al 2019. Le aliquote di riferimento sono presto dette:

  • 10% per ricavi oltre i 50 milioni di euro nell'anno 2019;
  • 12,5% a fronte di compensi compresi tra 1 e 50 milioni di euro;
  • 17,5% a fronte di ricavi compresi tra 400 mila e 1 milione di euro;
  • 25% per i ricavi inferiori a 400 mila euro.

Contributi per le guide turistiche

L’assegnazione dei contributi a fondo perduto per le guide turistiche segue un criterio diverso da quelli fino ad ora presentati. A pesare sulla suddivisione delle risorse, infatti, non sarà la perdita di fatturato, bensì il numero di beneficiari che avranno diritto al bonus.

Dunque, la suddivisione delle risorse seguirà questo schema:

  • 10 milioni di euro spettano alle guide turistiche titolari di Partita Iva, ma non beneficiarie dei bonus introdotti dal decreto numero 440 di ottobre 2020. Occorre presentare domanda;
  • 15 milioni e 760 mila euro spettano alle guide turistiche con Partita Iva già beneficiarie dei vecchi ristori. Non occorre, in tal caso, presentare alcuna domanda.

Per quanto riguarda, invece, i lavoratori delle agenzie di animazione per i villaggi turistici, infine, l’applicazione dei contributi avviene sulla base del calo di fatturato registrato tra gennaio 2020 e giugno 2021 rispetto al periodo compreso tra gennaio e dicembre 2019.

Contributi turismo 2021: aiuti per i trasporti scoperti e le grotte

Anche per gli autobus scoperti sono previsti almeno 5 milioni di euro di contributi a fondo perduto che saranno corrisposti in misura proporzionale alle perdite di fatturato conseguite nel 2020 rispetto al 2019. Ulteriori 2 milioni di euro, invece, saranno ripartiti sulla base dei valori medi mensili nel confronto tra i due periodi sopra considerati. 

Per ottenere questi ristori, infine, occorre presentare una richiesta secondo le modalità che verranno chiarite successivamente. Il contributo non può eccedere il 60% della differenza di fatturato presa in considerazione e derivante dal confronto tra i due periodi.

Il decreto del Ministero del Turismo istituisce anche un Fondo per la tutela delle grotte e degli enti che gestiwscono siti speleologici: le risorse stanziate sono due milioni di euro in totale. Per conoscere i requisiti e gli importi di tali ristori, consigliamo la lettura del decreto attuativo del bonus grotte emanato dal Ministero competente l’8 agosto scorso.