Ultime novità sull’utilizzo del bonus vacanze 2021, il voucher introdotto dal Governo Conte II nell’ambito del “Decreto Rilancio” (D.L. 19 maggio 2020, n. 34) per rilanciare la ripresa del turismo in Italia in seguito all’emergenza Covid. Il bonus offre un contributo fino a 500 euro ed è spendibile in tutte le strutture ricettive aderenti sul territorio nazionale fino al 31 dicembre 2021.
Rispetto alla sua prima edizione, con la conversione in legge del Decreto Sostegni bis (D.L. 25 maggio 2021, n. 73), il voucher può essere utilizzato anche per l’acquisto di pacchetti turistici e non solo per i servizi offerti dalle agenzie di viaggio, dai tour operator e dalle strutture aderenti.
Bonus vacanze 2021: le novità dell’estate
L’estensione dell’utilizzo del bonus vacanze 2021 anche per i pacchetti turistici rientra tra le novità inserite nel Decreto Sostegni bis, che interviene modificando i soggetti presso cui è possibile utilizzare direttamente il voucher.
Il bonus vacanze prevede un contributo fino a 500 euro da spendere per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia, e per il pagamento di servizi offerti dalle agenzie di viaggio, dai tour operator e dalle strutture aderenti sul territorio nazionale.
Tali soggetti diventano, così, titolari del relativo credito d’imposta, mentre in precedenza fungevano solo da intermediari tra il cliente e la struttura turistica che accordava o meno il bonus. Il credito, dunque, restava in capo alla struttura ricettiva e non all’agenzia di viaggio di cui il cliente si serviva per prenotare la vacanza.
Un’altra importante novità riguarda la proroga del bonus vacanze, esteso fino al 31 dicembre 2021. Chi ha richiesto il voucher dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 può, quindi, utilizzarlo fino al 31 dicembre 2021. Il termine è stato prorogato dal decreto-legge n. 183 del 2020, convertito successivamente dalla legge n. 21 del 202.
Salta, invece, l’ipotesi di estendere l’utilizzo del bonus vacanze 2021, che un emendamento allo stesso Decreto Sostegni bis voleva portare a giugno 2022.
PagoPa – società che gestisce l’app IO attraverso cui passa l’agevolazione –, in accordo con l'Agenzia delle Entrate, sarebbe, infatti, intenzionata ad inviare agli utenti in possesso del bonus inutilizzato un messaggio di notifica che ricorderà loro di sfruttare lo sconto entro il 31 dicembre 2021.
La decisione del Governo Draghi di non prorogare i termini per la presentazione delle domande sarebbe stata condizionata dai numeri deludenti registrati dall’app IO, strumento attraverso cui passa il bonus. Alla data di scadenza del 31 dicembre 2020 erano quasi 1,9 milioni i voucher generati, per un controvalore economico di 829.431.050 euro; 816.033 sono quelli finora utilizzati, meno della metà. Un dato significativo per non prorogare l’iniziativa, bensì per continuare ad incentivarne l’utilizzo da parte di quell’oltre milione di famiglie avente diritto.
Questo stop è stato generato innanzitutto dalla complessità della procedura – interamente telematica – che ne ha limitato l’utilizzo alla popolazione tecnologicamente attiva, escludendo gli anziani che sarebbero potuti essere i destinatari più privilegiati.
Anche l’individuazione delle strutture aderenti non è stata facilitata. Federalberghi ha attivato il sito italyhotels.it e su Internet è possibile trovare siti specifici delle realtà convenzionate, ma sarebbe stato utile fare maggiore chiarezza. Inoltre, una volta riusciti ad ottenere il bonus, le vacanze sono destinate a costare sicuramente di più della somma risparmiata, considerando gli spostamenti e le spese extra per i pranzi e le cene.
Per la FIAVET – Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo – attualmente solo un cliente su tre prenota con il bonus vacanze, e non tutte le agenzie di viaggio e i tour operator, peraltro, accettano la misura.
Nessun attore coinvolto in quest’iniziativa, istituita dal Decreto Rilancio in favore delle famiglie con ISEE in corso di validità non superiore a 40.000 euro, ha l’obbligo di aderirvi. I cittadini avevano la possibilità di richiederlo solo se in possesso di specifici requisiti. Le strutture alberghiere in primis e le agenzie di viaggio e i tour operator da ultimo hanno la possibilità di accettare o meno il bonus vacanze come forma di pagamento, in genere parziale, da parte del cliente.
Infine, la convenienza per i titolari delle strutture. La scorsa estate le strutture ricettive avrebbero ottenuto circa 200 milioni di euro mediante la misura, su oltre 600 milioni di euro prenotati da chi aveva richiesto il voucher. Si ipotizza, dunque, un eguale introito nel 2021, a meno di un auspicabile boom nei prossimi giorni e in considerazione del fatto che le vacanze sono sempre più acquistate all’ultimo minuto. I bonus erogati e non spesi valgono quasi 500 milioni di euro.
A questo tesoretto guardano certamente gli albergatori che sollecitano un impiego diretto dei fondi, ovvero un sostegno che salvi le strutture dalla chiusura definitiva.
Chi può richiedere il bonus vacanze
Il bonus vacanze può essere richiesto dai nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro. Per il calcolo dell’ISEE è necessaria la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), contenente i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di ciascun nucleo familiare, ed è valida dal momento della presentazione fino al 31 dicembre successivo. L’importo del bonus sarà calcolato in funzione della numerosità del nucleo familiare:
- 500 euro per nucleo composto da tre o più persone;
- 300 euro da due persone;
- 150 euro da una persona.
Come ottenere il bonus vacanze
Il bonus può essere richiesto in forma esclusivamente digitale tramite l’app IO, l’applicazione dei servizi pubblici. Per riceverlo, è necessario che un componente del nucleo familiare sia in possesso di un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE 3.0 (Carta d’Identità Elettronica). In fase di richiesta sarà, infatti, necessario inserire le credenziali SPID e successivamente fornire l’ISEE in corso di validità.
Dopo aver acquisito i dati e ottenuto conferma da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’app IO comunica l’importo massimo a cui si ha diritto, con separata indicazione dello sconto e della detrazione fruibile in dichiarazione, e genera un codice univoco con relativo QR code da mostrare all’albergatore insieme al codice fiscale al momento del pagamento.
Come spendere il bonus vacanze
Riguardo alle modalità di utilizzo, è importante ricordare che il bonus vacanze può essere speso secondo i seguenti termini:
- può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare anche diverso dalla persona che lo ha richiesto;
- deve essere speso in un’unica soluzione presso un’unica struttura turistica ricettiva oppure presso un’unica agenzia di viaggio o tour operator per il pagamento dei servizi offerti dall’albergatore in ambito nazionale;
- è fruibile nella misura dell’80% sotto forma di sconto immediato per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore;
- il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi da parte del componente del nucleo familiare al quale è intestato il documento di spesa del soggiorno.
Il bonus può essere, quindi, richiesto da un solo componente per nucleo familiare e la prenotazione deve essere diretta oppure realizzata tramite agenzie di viaggio e tour operator. Sono, inoltre, valide le prenotazioni effettuate tramite info-alberghi.com, portale che mette in contatto diretto gli hotel con gli utenti web, e sono esclusi tutti i portali di prenotazione online con transazione.
Chi lo scorso anno ha usufruito del bonus vacanze, può trovare lo sconto direttamente sull’imposta a cui si ha diritto nel modello 730/2021. È uno dei dati già inseriti dall’Agenzia delle Entrate che gli interessati devono soltanto verificare.
Cosa deve sapere una struttura ricettiva sul bonus vacanze
I gestori delle strutture ricettive non devono fare nulla fino al momento della riscossione del bonus da parte del cliente: semplicemente, dovranno solo comunicare a chi sceglierà la loro struttura che la realtà in essere aderisce all’iniziativa. Fino al momento dell’effettivo pagamento da parte del cliente, la struttura non deve confermare l’applicazione dello sconto nella specifica procedura web.
In caso di conferma, infatti, il voucher si intende utilizzato e non potrà più essere speso dalla famiglia, anche in caso di mancata fruizione del soggiorno. Per questo motivo, è importante che l’operazione di verifica e conferma dello sconto sia effettuata solo al momento del pagamento del soggiorno, non prima, come in fase di prenotazione.
Lo sconto applicato al proprio ospite in possesso del voucher verrà rimborsato sotto forma di credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione mediante il modello F24, ovvero cedibile a istituti di credito.
Come accettare il bonus vacanze in hotel
La struttura ricettiva aderente all’iniziativa deve innanzitutto accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate ed entrare nell’area riservata; dopodiché, seguire il percorso “Servizi per” → “Comunicare” → “Bonus vacanze”; inserire il codice univoco o QR code fornito dal cliente, il codice fiscale e il totale da pagare, e infine il sistema verificherà la validità del bonus e indicherà lo sconto da applicare.
Tuttavia, è importante ricordare che, se la gestione è una ditta individuale, è sufficiente il codice SPID del titolare; se, invece, è una società, si deve collegare nel profilo utente del legale rappresentante il codice fiscale della società.
La struttura ricettiva ha due modi per recuperare lo sconto: il credito d’imposta e la cessione ai fornitori. Il bonus si può usare in compensazione tramite modello F24 utilizzando il codice tributo “6915” per il pagamento di ritenute alla fonte, IVA, contributi INPS, premi lNAIL, imposte sui redditi e IRAP, IMU, tassa rifiuti e altri tributi locali.
Inoltre, il bonus può essere ceduto a fornitori di beni e servizi, istituti di credito e intermediari finanziari, comunicandolo attraverso l’area riservata dell’Agenzia delle Entrate.