Bonus di 22.000 euro per tutti senza ISEE. Fino a dicembre!

Non stiamo scherzando e non stiamo dando i numeri al lotto. La cifra di 22.000 euro è la somma di tre bonus che sono ancora disponibili fino a fine anno, per poter fare lavori nella propria abitazione oppure arredarla dopo avere fatto lavori di manutenzione straordinaria. Si tratta del bonus mobili, del bonus idrico e del bonus verde. Tutti i tre bonus possono essere richiesti da tutti e senza la necessità di avere un ISEE.

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Non stiamo scherzando e non stiamo dando i numeri al lotto. La cifra di 22.000 euro è la somma di tre bonus che sono ancora disponibili fino a fine anno, per poter fare lavori nella propria abitazione oppure arredarla dopo avere fatto lavori di manutenzione straordinaria. Si tratta del bonus mobili calcolat su una spesa fino a 16.000 euro, 1.000 euro per il bonus idrico ed altri 5.000 euro per il bonus verde, per sistemare le aree esterne della propria abitazione con piantumazione a verde, oppure con un sistema di irrigazione o dei gazebo. Una bella cifra, che fa 22.000 euro su cui l'Agenzia delle Entrate consente di poter portare in detrazione diverse percentuali. Il beneficio fiscale complessivo che si può ottenere è di 10.800 euro, con l'incognita del bonus idrico di cui ancora non si hanno i decreti attuativi del Ministero dell'ambiente. Ma in alternativa, sempre sull'acqua c'è il bonus acqua potabile che invece è attivo e si può sfruttare fino al 31 dicembre 2022, e consente di avere un beneficio fiscale di 500 euro.

Tutti i tre bonus possono essere richiesti da tutti e senza la necessità di avere un ISEE.

Sull'ISEE importanti novità che sono illustrate nell'articolo Novità ISEE: cambia tutto! Ecco la nuova procedura 2021

Bonus mobili: 16.000 euro di spesa per il 50% di vantaggio senza ISEE

Il primo sostanzioso bonus per la casa che scade a dicembre 2021, salvo proroghe nella legge di bilancio 2022 è il bonus mobili. Chiariamo subito che il bonus mobili non è nè uno sconto in fattura, nè uno sconto all'acquisto. Esso è una detrazione fiscale riconosciuta in dichiarazione dei redditi a quei soggetti che acquistano entro il 31 dicembre 2021 mobili, arredi e grandi elettrodomestici per arredare gli ambienti degli immobili oggetto di interventi di ristrutturazione. 

Non ci sono dubbi sul bonus mobili. Molto lineare nella sua declinazione. Fai lavori straordinari in casa come al ristrutturazione, e vuoi arredare un locale dell'immobile in cui stai facendo i lavori? Puoi usufruire di un beneficio fiscale del 50% sulla spesa di acquisto di arredamento, mobili, grandi elettrodomestici. Il bonus mobili è collegato ai diversi bonus edilizi come il superbonus 110% oppure l'ecobonus ed il bonus sismico. Tutti i lavori realizzati in uno o più immobili su cui esiste un titolo di possesso, o su pertinenze degli stessi, danno accesso anche al bonus mobili. Il tetto massimo di spesa su cui calcolare il 50% della detrazione fiscale è di 16.000 euro. L'acquisto può riguardare sia mobili che grandi elettrodomestici in classe non inferiori ad A+ ed A per i forni. 

C'è però tempo fino al 31 dicembre 2021 per godere di questo vantaggio fiscale. Le spese devono essere sostenute entro fine anno e devono essere tracciate, così come l'acquisto deve essere documentato con fattura o scontrino su cui sia riportato il codice fiscale dell'acquirente che deve corrispondere allo stesso di chi sostiene i costi dei lavori di ristrutturazione. 

Non è necessario avere l'ISEE.

Bonus mobili: attenzione ai lavori che ne danno diritto

La guida dell'Agenzia delle Entrate sul bonus mobili è molto chiara. I lavori che permetto poi di accedere al bonus mobili devono essere effettuati su immobili o loro pertinenze di proprietà, e devono riguardare lavori straordinari come la ristrutturazione. Ma l'elenco dei lavori ammessi è presente nella guida, quindi per evitare dubbi, si riportano quelli che sono realizzati più spesso:

  • dinstallazione di ascensori e scale di sicurezza
  • realizzazione dei servizi igienici
  • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
  • rifacimento di scale e rampe
  • realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
  • costruzione di scale interne
  • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare
  • gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia,
  • la sostituzione della caldaia

La semplice tinteggiatura per rinfrescare le pareti o la sola sostituzione del pavimento del bagno non danno diritto all'accesso del bonus mobili. 

Nei locali oggetto di intervento, se si decide di arredarlo con mobili nuovi o con grandi elettrodomestici si può beneficiare del bonus fino a 8.000 euro di detrazioni fiscali. 

Bonus mobili: 8.000 euro in detrazione fiscale

Il funzionamento del bonus mobili è simile a tutte le detrazioni fiscali oggi esistenti e che possono essere fatte valere nella dichiarazione dei redditi. Sul totale delle spese sostenute tra arredamento e grandi elettrodomestici (ricordando che si devono acquistare quelli che nella vecchia nomenclatura di classe energetica erano in A+ o A per i forni) va calcolato il 50%, senza franchigia. L'importo così ottenuto deve essere diviso in 10 quote. Questo è l'importo da portare in detrazione dall'imposta lorda dei redditi a partire dalla prima dichiarazione dei redditi utile successiva alla data di acquisto. Gli acquisti inoltre devono essere effettuati dopo la data di inizio dei lavori che deve essere certificata. Con le novità sul superbonus al 110% sarà sufficiente la data di presentazione della CILA.  

Visto che la detrazione può essere fatta valere solo in 10 anni, è importante conservare tutta la documentazione sia relativa all'acquisto di mobili ed elettrodomestici (grandi) che ai lavori straordinari che hanno dato origine all'opportunità di acquisto. Fatture e pagamenti devono essere conservati per 10 anni. Per i pagamenti sono ammessi tutti quelli tracciati, escludendo pertanto il pagamento in contanti che non permette di portare in detrazione il bonus mobili. 

L'importante è che i pagamenti siano effettuati entro il 31 dicembre 2021. 

Bonus verde: fino a 5.000 di spesa senza ISEE

Altro importante bonus, come importo, che può essere utilizzato fino a fine anno, è il bonus verde. 

Come riportato sul sito dell'Agenzia delle Entrate nella pagina dedicata al bonus verde, esso è un beneficio fiscale, riconosciuto sotto forma di detrazione Irpef per le spese di messa a verde di alcune parti della propria abitazione oppure di parti condominiali. L'importo massimo della spesa ammessa è 5.000 euro e non c'è necessità di avere l'ISEE.

Il beneficio fiscale si applica solo sulla tassazione delle persone fisiche, dunque sull'Irpef. Per questo motivo il bonus verde non può essere sfruttato dai soggetti con partita IVA e imprese che sono soggette ad Ires. 

Il bonus verde è finalizzato ad opere di sistemazione a verde di aree esterne facenti parte dell'immobile di proprietà, in cui il richiedente il bonus vive. Quindi chi volesse rifare il pavimento del balcone deve sfruttare il bonus facciate al 90%, ma se il calpestio diventa verde, oppure si formano pareti verticali verdi, ecco che interviene il bonus verde. 

Per chiarezza su cosa è il bonus verde, viene in aiuto l'art. 1 comma 12 di quella Legge, in si legge che il bonus verde serve per 

sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;

realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Per approfondire le modalità di funzionamento del bonus verde ho scritto Bonus 1.800 euro per tutti! Scade a dicembre. Come averlo

Bonus acqua potabile: cosa è

La rivoluzione green parte da ognuno di noi. Riuscire a risparmiare sui consumi di acqua ed anche sul consumo di plastica è un'azione che insieme ad altre può salvare il pianeta. Per comportamenti virtuosi, è stato pensato di premiare il cittadino che installa sistemi per bere acqua dal rubinetto, risparmiando così tonnellate di plastica. L'obiettivo del bonus acqua potabile è quello di ridurre il consumo di plastica e di incentivare l'installazione di dispositivi che permettono di poter utilizzare l'acqua del rubinetto come acqua da bere. Per ottenere il bonus acqua potabile di 1.000 euro, non di deve fare altro che acquistare ed installare sistemi di 

  • filtraggio
  • mineralizzazione
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare

Come riportato dal sito dell'Agenzia delle entrate, questi interventi hanno

la finalità di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, attraverso il miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

Bonus acqua potabile:  1.000 euro senza ISEE

Come il bonus mobili ed il bonus verde, anche il bonus acqua potabile è una detrazione fiscale da riportare nella dichiarazione dei redditi. Sulla somma che si spende per installare i sistemi di efficientamento e potabilizzazione dell'acqua del rubinetto, si applica l'aliquota del 50%. Il tetto massimo su cui ammettere il boneficio fiscale è di 1.000 euro nel caso di privati cittadini e 5.000 euro per le imprese. Non c'è bisogno per le persone fische di avere un ISEE.

Il vantaggio fiscale sarà quindi di 500 euro o 2.500 euro a seconda che l'acquisto sia fatto da persona fisica o giuridica. Il periodo entro cui effettuare gli acquisti è compreso tra il 1 gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2022. Per poter portare la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi, opppure compensare il credito con F24, è necessario però presentare l'apposita domanda all'Agenzia delle Entrate. La domanda deve essere presentata tra il 1 e 28 febbraio dell'anno successivo al quello in cui si sostiene la spesa.Per chi effettua l'acquisto e l'installazione entro quest'anno, la domanda può essere presentata nel mese di febbraio 2022 per pote poi usare il bonus già nel 2022. Per richiedere il bonus acqua potabile il modello da compilare nella sezione privata dell'Agenzia delle Entrate è già attivo.

Bonus idrico: 1000 euro ma senza decreto

Il bonus per risparmiare sul consumo di acqua, detto anche bonus idrico, invece ancora non è partito. Nonostante doveva esserci già a marzo 2021 il decreto attuativo del ministero dell'ambiente. Questo bonus aveva il privilegio di poter fare lavori in casa per installare sistemi di abbattimento del consumo di acqua. Ma al momento è tutto fermo e quindi risulta non applicabile.