Buoni fruttiferi postali: tutti i pro e i contro dell'investimento più sicuro d'Italia

Investire in Buoni Fruttiferi Postali può avere dei pro e dei contro ben definiti: ecco tutti gli aspetti da considerare se si vuole investire in Buoni Fruttiferi Postali.

buoni fruttiferi postali

I buoni fruttiferi postali sono considerati da sempre come uno degli strumenti d’investimento più sicuri che esistano in Italia. La tassazione agevolata e l'emissione dei buoni da cassa depositi e prestiti, li rende un prodotto dal rendimento certo e dai costi di gestione prossimi allo zero.

In questo articolo vedremo quali sono i pro e i contro dei buoni fruttiferi postali, e ci soffermeremo anche sul rendimento dei principali Buoni Fruttiferi Postali.

Buoni fruttiferi postali: i pro e i contro

I buoni fruttiferi postali sono dei buoni emessi da Cassa Depositi e prestiti e collocati da Poste Italiane. La presenza capillare sul territorio degli uffici postali e la generale fiducia che le persone hanno nei confronti del noto intermediario italiano, li rende molto popolari fra i nuovi risparmiatori e quelli più navigati.

I buoni fruttiferi, insieme ai libretti postali SuperSmart, permettono di vincolare delle somme di denaro perché fruttino un interesse variabile e crescente, a seconda del tempo in cui la somma viene vincolata.

Per poter acquistare dei buoni fruttiferi postali basta avere un conto BancoPosta o un libretto postale, e il capitale investito viene garantito sempre. In merito alle modalità di acquisto dei buoni fruttiferi, essi sono collocati agli sportelli di Poste italiane, e per il loro acquisto non c'è nessuna commissione o spesa.

Sono soggetti soltanto alle spese dovute agli oneri fiscali, e l'imposta di bollo non è presente per i capitali inferiori ai 5.000 euro.

I tassi di interesse offerti dai principali tipi di buoni fruttiferi postali

Durante il mese di Luglio 2022, l'aumento dell'inflazione all'8% ha portato Cassa Depositi e prestiti ad aumentare i tassi di interesse dei BFP.

In questo periodo, il prodotto che offre il tasso di interesse più interessante è quello dei buoni fruttiferi riservati ai minori.

Il tasso annuo lordo per il buono dedicato ai minori va dal 2,50% lordo a un anno e 6 mesi di durata, fino al 4,50% ai 18 anni.

Per tutti gli altri risparmiatori, un prodotto interessante è il buono 4x4. Con questo strumento si possono ottenere dei rendimenti fissi e crescenti fino al 3% lordo. Il rimborso della quota capitale più interessi può inoltre essere richiesto dopo quattro, otto o dodici anni.

  • Al termine del quarto anno si può ottenere l'1% lordo;

  • Alla fine di un periodo di 8 anni, si può avere l'1,50%;

  • 12 anni dopo si otterrà l'1,75%;

  • Al termine dell'ultimo anno, cioè il 16°, si avrà il 3% lordo.

Un altro prodotto interessante è il buono 3x4, anch'esso con rendimenti annui crescenti che si possono ottenere a frazioni di 3 anni.

Infine, col buono ordinario avremo un rendimento del 2% al termine, cioè vent'anni dopo.

I vantaggi dei buoni fruttiferi postali

I buoni fruttiferi postali non sono soggetti alle oscillazioni del mercato in merito al proprio valore nominale. Nei buoni del tesoro pluriennali, infatti, si potrebbe vendere il proprio buono a un prezzo inferiore rispetto a quello al quale era stato acquistato, ottenendo meno di quanto investito.

Inoltre, a differenza di altri strumenti, sui buoni fruttiferi postali non abbiamo commissioni di gestione.

La tassazione dei buoni fruttiferi postali, inoltre, è più vantaggiosa delle rendite finanziarie. Se le prime sono tassate al 26%, i buoni fruttiferi postali sono tassati al 12,5%.

Inoltre, come si anticipava in apertura, se il capitale investito è inferiore a 5.000 euro, non c'è alcuna imposta di bollo.

Buoni fruttiferi postali: ecco quando non conviene

Il buono fruttifero postale è uno strumento di risparmio e investimento molto vantaggioso. Se si dovesse pensare ai motivi per i quali non converrebbe investire in buoni fruttiferi postali, si dovrebbe parlare innanzitutto del periodo d'investimento.

Essendo degli strumenti molto sicuri, non hanno un elevatissimo tasso di interesse, almeno non nel breve periodo. Di conseguenza possono risultare molto vantaggiosi solo nel lungo periodo.

Inoltre, rispetto ai buoni ordinari del tesoro, hanno un rischio simile ma rendono meno. L'unico problema in merito a quest'ultimo strumento è che i BOT sono esposti al rischio del mercato.

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