Busta paga: Draghi conferma nuovi aumenti. Chi li avrà ora!

A fine del mese, saranno centinaia di migliaia i lavoratori italiani che saranno interessati dall’aumento della propria busta paga, grazie a diversi bonus. Ecco chi potrà averli e come fare la richiesta.

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Come era stato già annunciato durante i mesi precedenti, il Governo italiano guidato dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avviato anche una linea di interventi e di misure economiche volte ad aiutare maggiormente i lavoratori italiani, attraverso un aumento della propria busta paga. 

A questo proposito, tuttavia, occorre immediatamente evidenziare che non si tratterà di aumenti generalizzati, ma soltanto alcune categorie di lavoratori potranno vedere i propri stipendi essere coinvolti da un aumento degli importi, attraverso il riconoscimento di bonus e di nuovi benefici. 

In questo contesto, è opportuno ricordare che già a partire dal primo gennaio di quest’anno, quando alla guida della squadra governativa vi era ancora l’ormai ex premier italiano Giuseppe Conte, erano state annunciate nuove misure in favore dei lavoratori. 

A questo proposito, l’entrata in vigore del Legge di Bilancio 2021 ha comportato l’introduzione di una serie di interventi, oltre che anche la proroga di bonus già precedentemente erogati nei confronti dei cittadini italiani, i quali erano riconosciuti direttamente in busta paga. 

Così, da un lato è possibile riconoscere gli aumenti dell’ammontare complessivo dell’importo in busta paga, che potranno essere ottenuti da parte di quei lavoratori che appartengono a specifiche categorie di attività lavorative, come ad esempio quelli relativi al settore della pubblica amministrazione, i metalmeccanici, i grafici o anche i corrieri e gli autotrasportatori. 

Dall’altro, vi sono una serie di bonus che continueranno a rendere gli stipendi di una grande maggioranza di italiani ancora più sostanziosi, attraverso ad esempio il bonus IRPEF, il quale a partire dall’estate scorsa è andato di fatto a sostituire l’ex bonus Renzi. 

Inoltre, a partire dall’entrata in vigore della nuova Legge di Bilancio 2021, è stata introdotta e successivamente confermata con diverse modifiche una nuova misura in favore dei cittadini con almeno un figlio a carico di età inferiore ai diciotto anni.

Si tratta dell’assegno unico universale che a partire dal primo luglio potrà essere richiesto esclusivamente da alcune categorie di persone che attualmente non presentano tutti i requisiti necessari per poter avere la possibilità di beneficiare dei tradizionali assegni familiari.

Dunque, nel corso dell’articolo saranno offerti tutti i dettagli in merito agli aumenti degli stipendi che coinvolgeranno la busta paga di migliaia di cittadini italiani, approfondendo in particolare i requisiti obbligatori per poter beneficiare di tali aumenti.  

Le peculiarità della busta paga e a chi spetta 

Per poter comprendere pienamente quali sono effettivamente i cittadini italiani ed i lavoratori che potranno essere coinvolti dagli aumenti che coinvolgeranno gli  stipendi in busta paga a partire dal primo luglio, è fondamentale evidenziare anche le caratteristiche della busta paga, sottolineando le peculiarità di tale documento e come questo regola il rapporto tra il datore di lavoro e il lavoratore. 

Dunque, la busta paga è di fatto un documento che consente di evidenziare il salario che sarà attribuito a ciascun lavoratore, in cui dovranno essere inseriti tutti i dettagli in merito al rapporto lavorativo, dove dovrà essere fatto un riferimento particolare alla cosiddetta retribuzione netta che spetta a ciascun lavoratore.

Infatti, come riportato anche all’interno dell’articolo di Pensioni&Lavoro, le normative che disciplinano le buste paga sottolineano che: 

Nel momento in cui si effettua la corresponsione relativa alla retribuzione, ciascun datore di lavoro dovrà rispettare necessariamente l’obbligo di consegnare ad ogni lavoratore dipendente, fatta eccezione unicamente dei dirigenti, il prospetto legato alla paga in cui dovranno essere riportati oltre che i dati relativi al cittadino, quali il nome, il cognome, anche la qualifica professionale di ogni lavoratore, il periodo di riferimento della retribuzione, gli assegni familiari eventuali e gli elementi legati alle trattenute operate.

Dunque, è proprio grazie al documento relativo alla busta paga che ogni lavoratore  italiano potrà avere l’opportunità di poter effettuare una verifica ed un controllo maggiore in merito all’ammontare degli importi del proprio stipendio.

Inoltre, occorre specificare che la busta paga che sarà percepita dovrà risultare essere congrua e rispettare tutte le disposizioni legate dal contratto individuale di lavoro e dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (noto anche come CCNL).

In questo contesto, all’interno del documento della busta paga si potranno anche visualizzare le ore di permessi e di ferie, i quali saranno maturati durante l’intero periodo legato all’attività lavorativa oltre che l’importo relativo ai contributi previdenziali che dovranno essere versati da parte del datore di lavoro.

I fortunati che potranno ottenere l’aumento in busta paga

L’aumento degli stipendi che caratterizzerà la busta paga di migliaia di lavoratori italiani, messo in atto in seguito all’introduzione avvenuta da parte della squadra governativa precedentemente guidata dall’ex premier italiano Giuseppe Conte, che ha ottenuto successivamente la sua conferma da parte del nuovo Governo di Draghi, è diventato un aspetto non poco importante per i tantissimi cittadini che attualmente si ritrovano a vivere una condizione economica non molto favorevole, gravata anche a seguito dell’esplodere dei contagi da Coronavirus sul territorio nazionale. 

Tuttavia, il testo della Legge di Bilancio 2021 precisa che per poter beneficiare di tutti gli aumenti degli importi direttamente in busta paga, è necessario che i cittadini risultino essere possesso di specifiche condizioni e alcuni requisiti obbligatori, oltre che risultare appartenenti ad alcune determinate categorie di attività lavorativa

Dunque, a questo proposito, in merito agli aumenti che interesseranno centinaia di migliaia di buste paga dei cittadini lavoratori italiani, si fa riferimento alle modificazioni avvenute per quanto riguarda i livelli lavorativi secondo le disposizioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, ovvero il CCNL.

Per tale motivo, potranno effettivamente essere coinvolti dall’aumento degli importi in busta paga tutti quei cittadini italiani che risultano essere inquadrati in busta paga come autotrasportatori, metalmeccanici, grafici, corrieri nonché quei lavoratori che appartengono al contesto della pubblica amministrazione. 

Inoltre, ad aggiungersi a tali aumenti c’è anche il riconoscimento del bonus IRPEF che offre la possibilità ai lavoratori italiani di ottenere ben 100 euro in più al mese, qualora questi risultino rispettare alcuni limiti legati al reddito di appartenenza. 

Le peculiarità del bonus IRPEF

In seguito all'entrata in vigore e alla relativa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge del 5 febbraio 2020, numero 3, in merito alle misure urgenti il cui obiettivo è quello relativo alla riduzione della cosiddetta pressione fiscale sui cittadini con un lavoro dipendente, l’ex bonus Renzi è stato di fatto sostituito dal nuovo bonus, che prende il nome di bonus IRPEF.

In effetti, attraverso tale trattamento integrativo, i lavoratori italiani che hanno un contratto di lavoro dipendente potranno avere l’opportunità di vedersi riconoscere direttamente in busta paga un aumento dello stipendio, grazie al bonus dal valore di 100 euro mensili.

Tuttavia, per poter ottenere l'accesso al bonus IRPEF sarà necessario che i cittadini italiani risultino essere non soltanto in possesso di un contratto di lavoro di tipo dipendente, ma anche di reddito il cui valore risulti inferiore al limite prefissato, pari a 28 mila euro.

Nei casi in cui si tratti di lavoratori italiani che rientrano nella categoria di inargenti assimilati, potranno accedere al bonus IRPEF soltanto nei casi in cui il proprio reddito risulti essere inferiore a 8.145 euro.

A questo proposito, saranno 4,3 milioni gli italiani che potranno di fatto accedere a questo nuovo trattamento integrativo, decisamente molti di più rispetto ai precedenti beneficiari del bonus Renzi.  

L’ammontare del bonus IRPEF: a chi spetta 

Secondo quanto predisposto da parte del decreto-legge del 5 febbraio 2020, numero 3, il trattamento integrativo del bonus IRPEF, introdotto durante l’estate scorsa, ha così predisposto l’opportunità da parte di tantissime categorie di cittadini lavoratori di poter beneficiare del riconoscimento di una misura economica pari a ben 100 euro erogati ogni mese.

Quindi, secondo quanto prefissato dalla normativa, la grande platea di beneficiari del nuovo contributo che prende il nome di bonus IRPEF comprende non solo quei cittadini che percepiscono effettivamente un reddito come lavoratori dipendenti ma anche lavoratori assimilati, lavoratori dipendenti che ottengono dei compensi da parte di soggetti terzi; titolari di borse di studio, di stage o di corsi di formazione professionale; soci delle cooperative; sacerdoti; collaboratori coordinati e continuativi; lavoratori socialmente utili; cittadini che beneficiano delle identità di mobilità, di prestazioni di esodo, oppure della cassa integrazione; cittadini disoccupati che stanno percependo l’indennità della NASpI oppure che sono in regime DIS-COLL; lavoratori che si trovano in congedo di paternità; lavoratrici nel periodo di maternità con congedo obbligatorio; disoccupati agricoli.

Assegno unico: chi può averlo già da luglio

Tra le principali novità che sono state introdotte da parte del Governo con l'ex premier Giuseppe Conte, attraverso l’entrata in vigore della famosa Legge di Bilancio 2021, vi è l’elaborazione di un nuovo tipo di assegno familiare, anche noto come assegno universale unico, che dovrebbe unificare tutti i contributi destinati al sostegno delle famiglie italiane con uno o più figli di età inferiore ai diciotto anni.

Tuttavia, il Governo Draghi ha ritenuto necessario posticipare l’erogazione di tale bonus all’anno prossimo, ma in attesa del primo gennaio 2022, saranno milioni gli italiani che potranno già beneficiare del bonus, che prenderà il nome di assegno-ponte.

Come precisato dal recente messaggio dell'Istituto INPS numero 2331 pubblicato il 17 giugno 2021, potranno ottenere tale misura economica quei cittadini italiani con almeno un figlio minorenne che non hanno i requisiti per accedere ai tradizionali assegni familiari e con un ISEE il cui valore risulta essere inferiore ai 50 mila euro.