Canone RAI, addio! Tutte le mosse per non pagarlo!

Canone RAI al capolinea? La tassa più odiata dagli italiani dopo mesi di sospensione è stata ripristinata a gennaio 2022, mentre si pensa ad una sua rimozione dalla bolletta a partire dal 2023. Ma come funziona e in quali casi si può dire addio al pagamento? Ecco le ultime notizie.

Image

Canone RAI al capolinea? La tassa più odiata dagli italiani è stata ripristinata a gennaio 2022 dopo lo stand-by di novembre e dicembre 2021

L’imposta dovuta da tutti i proprietari di un apparecchio televisivo abilitato alla ricezione dei canali sul territorio dello Stato, da qualche anno a questa parte, viene addebitata nella bolletta elettrica all’intestatario della fornitura.

Diversamente da come si potrebbe pensare considerata l’etichettatura, gli importi da versare non vengono devoluti tutti a mamma RAI, ma smistati su più enti.

Una parte viene fatta confluire al Fondo per l’Editoria, e in quello per le antenne locali, che fanno capo all’Agenzia delle Entrate e al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).

Ma come funziona e in quali casi si è esentati dal pagamento del Canone Rai? Dal 2023 verrà definitivamente eliminato dalla bolletta come riportato da alcune in circolazione nelle ultime settimane?

Per maggiori aggiornamenti sul Canone RAI consigliamo la visione del video YouTube di Angelo Greco.

Cerchiamo di fare il punto della situazione.

Canone Rai, addio! Chi sono gli esentati? Ecco le semplici mosse per non pagarlo

Come anticipato in apertura di articolo, le famiglie italiane si sono trovate a non dover pagare il Canone RAI nei mesi di novembre e dicembre 2021. Questo perché la tassa sul possesso di un apparecchio televisivo è dovuta per 10 mesi, da gennaio ad ottobre, per 90 euro all’anno.

Un importo che va ad incidere sulla bolletta delle luce per 9 euro mensili. La Commissione Europea però sta premendo affinché la tassa, considerata un onere con connesso ai costi di energia, venga definitamente abolita dalla bolletta elettrica, per poi giungere alla sua completa rimozione nei prossimi anni conformemente agli obiettivi del PNRR.

Per quest’anno tutto rimane immutato. Ovviamente, non tutti saranno tenuti al pagamento del Canone RAI. 

Per essere più corretti, non esistono delle mosse da mettere in atto per sfuggire al versamento della tassa, ma dei casi specifici di esenzione dal pagamento.

In particolare, non sono chiamati a corrispondere il Canone RAI i cittadini italiani sprovvisti di televisori all’interno dell’immobile dove vive l’intera famiglia. In tal caso, l’esenzione non è automatica ma si applica previa dichiarazione sostitutiva, con apposito modulo disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Tali soggetti, però, non sono gli unici a poter beneficiare dell’esenzione al pagamento del Canone RAI. A questi vanno ad unirsi gli over 75, titolari di un reddito annuo (compreso quello del coniuge) inferiore a 8.000 euro.

Nello specifico, potranno non pagare la tassa i soggetti che hanno compiuto l’età anagrafica di 75 anni entro il 31 gennaio.

Se si compiono i 75 anni di età nel range temporale che va dal 1° febbraio al 31 luglio, l’esenzione dal pagamento si attiva a partire dal secondo trimestre dell’anno di competenza.

Per il resto, non si evidenziano particolari condizioni da rispettare se non quella di non avere all’interno del nucleo familiare conviventi con proprio reddito, ad esclusione di badanti, colf o domestici. 

La domanda, invece, va presentata una sola volta a meno di variazioni della propria posizione economica intervenute negli anni successivi alla richiesta.

Tuttavia, sono altri i contribuenti che potranno beneficiare dell’esenzione. L’addio al Canone RAI scatta, infatti, per i negozi e i rivenditori che offrono servizi di riparazione TV, per i Militari delle Forze Armate Italiane in generale (Case del Soldato, ospedali militari, Sale convegno dei Militari).

E poi ancora, per gli agenti diplomatici, consolari e i militari stranieri appartenenti alle Forze NATO, senza tralasciare tutti i cittadini affetti da grave disabilità o handicap ricadenti sotto le tutele della Legge 104 se residenti in case di riposo.

Canone Rai: ecco come effettuare il pagamento e richiedere l’esonero

In tutti gli altri casi, il pagamento del Canone RAI è obbligatorio. Chi è escluso dall’esonero, ma non dispone di un contratto domestico di energia elettrica sarà chiamato al pagamento di quanto dovuto entro il 31 gennaio, utilizzando il modello F24.

Questo perché non è possibile addebitare la tassa in bolletta, procedura seguita in tutte le altre situazioni. 

Per richiedere l’esenzione occorre fare attenzione ad alcune scadenze. Come anticipato nel paragrafo precedente, la domanda va presentate nell’arco temporale che va da inizio luglio a fine gennaio. In tal caso, si dirà addio al pagamento del Canone RAI per tutto l’anno successivo a quello in cui è stata inoltrata le richiesta.

Nel caso in cui si volesse ottenere l’esenzione dal pagamento dal secondo semestre, la domanda di esenzione va presentata da inizio febbraio entro il 30 giugno.

Basta semplicemente compilare il modello scaricabile da QUI. Tale documento andrà, poi, inviato dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, è possibile procedere all’invio per raccomandata (corredata da una copia di un documento di riconoscimento) indirizzata all’Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale I di Torino. 

Canone RAI, addio dal 2023?

Abbiamo anticipato in apertura di articolo il fatto che la Commissione Europea ha più volte intimato all’Italia la rimozione del Canone RAI dal computo delle spese inserite nella bolletta della luce. La motivazione è abbastanza semplice: si tratta di un onere completamente estraneo ai costi della fornitura energetica.

Una promessa questa inclusa nel Piano Italiano di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tuttavia, non spetterà solo al Canone RAI dire addio alla sua menzione in bolletta, ma a tutti gli oneri scollegati dal settore elettrico.

Grazie alla riforma del mercato dell’energia, infatti, saranno tanti gli oneri ad essere tagliati fuori dal computo di queste spese.

Effettivamente, è visibile l’assenza di un legame tra Canore RAI e bolletta della luce. Ecco perché dal 2023 la tassa sul possesso di televisore dovrà essere pagata separatamente con tutti i contro che ne derivano.

Il rischio più rilevante, infatti, è che si torni ad evadere l’imposta come già fatto in passato.

Canore RAI, la tassa si applicherà anche ai canali elettronici?

È un dato di fatto: la televisione interessa sempre meno le nuove generazioni. La diffusione di smartphone, tablet, PC sta lentamente spostando l’attenzione su nuovi canali online, complice l’assenza di pubblicità e la possibilità di guardare intere serie TV ad orari diversi.

Lo sa bene l’amministratore Delegato RAI, Carlo Fuortes, che da qualche mese a questa parte sta valutando l’ipotesi di estendere il Canone RAI anche ai nuovi applicativi.

A dirla tutta, i vantaggi offerti dai servizi online in streaming sono tantissimi. Agli utenti viene offerta anche la possibilità di visionare trasmissioni che rientrano nella normale programmazione, per mezzo di MediasetPaly o RaiPlay, due applicazioni comunque lontane anni luce dai servizi forniti da Netflix, Disney + e Amazon.

Ma come mai gli interessi delle nuove generazioni sono cambiati tanto da preferire un canale streaming con canone di pagamento mensile rispetto alla televisione.

Semplicemente, per tre ordini di ragioni: la TV italiana è ancora quella di vecchio stampo fatta di programmi televisivi identici, lo streaming offre un’esperienza senza pubblicità, online trovi un’offerta di canali diversificata per tutti i gusti.