Caro bollette, Draghi interviene con decisione! Ecco come!

Il nuovo Decreto Sostegni ter varato dal Governo cerca di mettere una pezza al caro bollette, proponendo le prime misure per contenere gli aumenti.

Il nuovo Decreto Sostegni ter varato dal Governo cerca di mettere una pezza al caro bollette, proponendo le prime misure per contenere gli aumenti. Per andare incontro alle famiglie ed ai consumatori sul tavolo è stata predisposta una vera e propria riduzione degli oneri di sistema.

Il Consiglio dei Ministri ha iniziato a predisporre il cammino che dovrebbe portare a risolvere, almeno in parte, il problema del caro bolletta. L’ipotesi è quella di rinnovare le aste delle CO2 e ridurre gli oneri di sistema cartolarizzandone una parte: si riuscirebbe a portare a casa, grazie al rinnovo delle aste 1 miliardo e mezzo di euro, mentre con gli oneri di sistema potrebbero arrivare 2,5 miliardi di euro. Il passo successivo è costituito da un taglio ai sussidi fossili e arriverà un taglio del 20% delle bollette degli energivori, grazie al credito d’imposta.

Caro bollette al centro del Decreto Sostegni!

Il nuovo Decreto Sostegni è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 gennaio 2022. Dalla bozza, circolata nelle ultime ore, viene fuori che un capitolo molto importante del documento è stato dedicato al caro bollette. Il Governo avrebbe predisposto una misura del valore di quattro miliardi di euro per andare in soccorso alle famiglie ed alle imprese, senza, però, fare degli scostamenti del deficit. Almeno stando alle intenzioni iniziali. Secondo Antonio Misiani, responsabile economico della segreteria nazionale Partito Democratico,

serviranno altri interventi in corso d’anno e non penso sia evitabile uno scostamento di Bilancio vista l’entità delle risorse necessarie.

Sicuramente quella che costituisce una delle principali novità di questo decreto legge – almeno stando a quanto si intravede dalla bozza – è che dal 1° febbraio al 31 dicembre 2022 dovrebbe arrivare una sorta di meccanismo di compensazione sul prezzo dell’energia, che viene prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili. Questa soluzione dovrebbe portare ad un alleggerimento degli oneri di sistema presenti sulle bollette. Questo significa che il Gestore dei Servizi Energetici dovrebbe arrivare a calcolare la differenza tra i prezzi che vengono applicati attualmente ed i prezzi medi dell’energia che veniva prodotta fino al 2020 dagli impianti solari, idroelettrici, geotermici ed eolici, incentivati con vecchi sistemi. A questo punto i vari produttori dovranno arrivare a versare al Gestore dei Servizi Energetici le differenze su questi profitti extra. Nel caso in cui la differenza fosse negativa li incasseranno.

Caro bollette, arriva il taglio ai sussidi alle fonti fossili!

La strada per cercare una soluzione al caro bollette è lastricata di buone intenzioni. Per la prima volta si è parlato di un taglio ai sussidi alle fonti fossili. A quelle che, sostanzialmente, sono ritenute più dannose. Questa operazione, stando alle prime indiscrezioni di stampa, varrebbe almeno 105 milioni di euro. Le risorse, che sarebbero ottenute in questo modo, saranno utilizzate per finanziare le misure di contenimento dei costi delle bollette di elettricità. Su questo punto sembra che ci sia una forte presa di posizione di Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica.

Una misura che vale la bellezza di 1,2 miliardi di euro è quella relativa allo stop degli oneri di sistema per il primo trimestre 2022. La misura è rivolta alle aziende che abbiano una potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw. 

Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico – si legge nella bozza del provvedimento -, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) provvede ad annullare, per il primo trimestre 2022, con decorrenza dal primo gennaio 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico

Caro bollette: consumi delle famiglie al palo!

A puntare il dito contro il caro bollette ci ha pensato Bankitalia, che segnala che la ripresa dei consumi delle famiglie dovrebbe proseguire e, nel corso del 2022, dovrebbe salire del 4,4%. Una ripresa che, nella prima parte di quest’anno, sarà sicuramente frenata dall’aumento dei prezzi dell’energia. Ma anche dall’evoluzione della pandemia.

Il portale Facile.it ha stimato che, nel caso in cui il prezzo dell’energia elettrica dovesse rimanere sui livelli attuali, gli italiani potrebbero ritrovarsi a pagare l’80% in più, nel caso in cui i consumi dovessero rimanere uguali. La bolletta complessiva potrebbe arrivare a 3.000 euro a famiglia contro i 1.300 euro attuali. Una stangata che arriverebbe dopo il salasso che già ha colpito gli italiani nel 2021 visto che lo scorso anno le famiglie hanno dovuto fare i conti con una bolletta complessiva di oltre 1.630 euro, ovvero circa 400 euro in più rispetto al 2020 (+32% su base annua).

Guardando al prezzo delle bollette in Italia negli ultimi 15 anni, mai le tariffe sono state così alte e alcuni segnali ci inducono a pensare che la situazione potrebbe restare critica almeno fino a metà anno, se non di più – spiega Silvia Rossi, BU Director Gas & Power di Facile.it -. In questo senso, quindi, l’intervento del Governo rappresenterebbe una vera boccata d’ossigeno per le famiglie. Una strategia per risparmiare rimane quella di valutare il passaggio al mercato libero; guardando alle migliori tariffe disponibili online, il passaggio potrebbe far risparmiare fino al 22% per il gas e addirittura il 38% per l’energia elettrica.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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