Case a 1 euro in Sicilia, perfette per le vacanze. Come funziona il bando comunale

Il progetto delle case a 1 euro è ora sviluppato a livello nazionale, ma è in Sicilia che nasce l’idea. Ecco come acquistare subito una seconda casa.

Il progetto delle case a 1 euro è ora sviluppato a livello nazionale, ma è in Sicilia che nasce l’idea di vendere gli immobili a un prezzo simbolico, per attirare i turisti e magari, perché no, qualche nuovo residente in zona.

L’obiettivo delle amministrazioni comunali è proprio quello di cercare di valorizzare il più possibile i piccoli centri soggetti sempre di più allo spopolamento.

Per partecipare al progetto di sviluppo di questi borghi, c’è a disposizione un vero e proprio bando di concorso, con tanto di requisiti, modalità e istruzioni da seguire per diventare proprietari di una nuova casa con soltanto 1 euro di costo per l’acquisto.

Case a 1 euro per le vacanze: come funziona

Come abbiamo appena avuto modo di accennare, l’idea delle case a 1 euro parte proprio dalla Sicilia, nella fattispecie dalla bella cittadina di Salemi che conta circa 10 mila abitanti.

Il luogo è noto ai più per le sue bellezze sia di tipo storico che naturalistico. Purtroppo però, come tutti i piccoli borghi, il rischio di abbandono da parte dei più giovani è molto elevato, considerando soprattutto le difficoltà da affrontare da un punto di vista occupazionale e lavorativo.

Già nel 2010, il comune pensò bene di organizzare un bando per riportare la città agli antichi splendori, ripopolandola soprattutto nei periodi di vacanza.

Ecco dunque che si è fatto un censimento di tutti gli immobili -di varia tipologia- non più utilizzati, decidendo di metterli in vendita a 1 euro soltanto.

Chi partecipa al bando per diventare proprietario dell’immobile però, deve rispettare alcune condizioni e impegnarsi a completare il progetto, così come sottoscritto.

Infatti, una volta acquisito l’immobile acquistato a 1 euro, è necessario avviare un progetto che preveda la ristrutturazione dell’abitazione e la sua rivalutazione e occuparsi anche della burocrazia e dei costi legati all’accatastamento dell’immobile e alle volture per le utenze.

I lavori di ristrutturazione devono inoltre rispettare i termini di scadenza fissati dal bando comunale, ovviamente di pari passo con tutti i permessi da richiedere e da ottenere a tale scopo.

Infine, al nuovo proprietario si richiede anche di stipulare una polizza fideiussoria, a testimonianza dell’impegno preso e come garanzia di portarlo a termine.
Tale fideiussione si aggira tra i 1.000€ e i 5.000€.

Come partecipare al bando case 1 euro

Tutti gli interessati al progetto di rivalutazione delle case a 1 euro possono farsi avanti per diventarne proprietari contattando direttamente il comune di proprio interesse.

Infatti, come elenchiamo nel paragrafo a seguire, il progetto si è ormai esteso a tutto il territorio nazionale, pur concentrandosi in alcune regioni in particolare.

Quindi il consiglio è di monitorare con attenzione la mappa delle varie case a 1 euro disponibili in Italia, per poi prendere informazioni presso gli uffici di competenza territoriali e predisporre la documentazione necessaria per inviare i formulari e avanzare quindi la propria richiesta.

Case a 1 euro 2023: dove trovarle

Come già accennato, l’iniziativa delle case a 1 euro parte dalla cittadina di Salemi in Sicilia ma ben presto altre regioni seguono l’esempio, visti anche i risultati incoraggianti e promettenti.

Ecco in particolare in quali regioni d’Italia è possibile diventare proprietari di una seconda casa, secondo tale modalità:

  • Calabria

  • Sicilia

  • Puglia

  • Basilicata

  • Campania

  • Marche

  • Molise

  • Piemonte

  • Toscana

  • Abruzzo

  • Lazio

  • Sardegna

  • Liguria

A ogni modo, il consiglio è di monitorare il sito dedicato al progetto delle case a 1 euro, dal momento che l’elenco si aggiorna di anno in anno.

Quanto costano davvero le case a 1 euro

È evidente, alla luce di queste informazioni, che se è vero che l’acquisto della casa di proprio interesse è pari a 1 €, è anche vero che le spese da sostenere non sono poche.

Questo non significa però che si tratti di ruderi fatiscenti. Infatti, può trattarsi anche di case di buon aspetto ma che necessitano ad esempio di impianti di nuova realizzazione.

In altri casi invece, i lavori da eseguire sono decisamente di minore entità ma il prezzo di acquisto della casa non è di 1 euro bensì superiore.

Infatti, per quanto molte abitazioni appartengano al progetto denominato “case a 1 euro”, in realtà costano di più, arrivando in alcuni casi anche a qualche migliaio di euro.

Le criticità principali a cui si corre il rischio di andare incontro non sono da dare per scontate dunque e non riguardano necessariamente le condizioni in cui si trova lo stabile.

Spesso infatti i problemi sono legati al fatto che queste abitazioni si trovano in zone montuose, a cui si arriva tramite strade non asfaltate e poco comode da percorrere.

In altri casi invece si tratta di vere e proprie dimore fatiscenti, che richiedono importanti interventi di ristrutturazione, per risultare agibili.

A tal proposito però è bene soffermarsi a fare due conti. Oggigiorno infatti esistono non poche agevolazioni statali per quanto riguarda la ristrutturazione della casa e molti bonus edilizi da sfruttare.

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Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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